The Ballad Singer | Curtel Games - Recensione

The Ballad Singer è un librogame caratterizzato da una storia avvincente e da un doppiaggio audio eccezionale



The Ballad Singer si rifà ai canoni classici di un genere che spopolava negli anni ’80. Il librogame nasce soprattutto in ambito letterario negli ’70, poi diventa famoso grazie ai Fighting Fantasy di Steve Jackson e Ian Livingstone. Da lì in poi i testi saranno accompagnati anche dall'uso dei dadi che faranno la fortuna dei più blasonati giochi di ruolo cartacei.
Il succo principale di questi prodotti sta nel permettere al lettore di costruirsi il proprio percorso, operando continuamente delle scelte che vanno a modificare le vicende. Il grado d’interazione dipende dalla qualità degli espedienti utilizzati dal creatore dell’opera: indovinelli, missioni secondarie (per approfondire la sceneggiatura e i personaggi), eventi causali, ecc…
The Ballad Singer è stato realizzato da Curtel Games (software house indipendente), dopo il buon riscontro ottenuto su Kickstarter, dove sono stati raccolti più di 33.000 euro nel dicembre del 2017. Prima di entrare nel vivo della recensione voglio svelarvi qualche numeretto, al fine di farvi capire quanto lavoro c’è dietro questa produzione indie: 40 finali diversi, 400.000 parole, 700 illustrazioni, 600 snodi narrativi, 40 musiche, e 400 modi per far morire i personaggi di questa trama.



Dopo aver portato a termine il prologo, siamo chiamati alla scelta del personaggio principale con cui affrontare le vicende. Con la pubblicazione ufficiale del videogame i protagonisti da selezionare sono diventati quattro, ovvero due in più rispetto alla versione disponibile in accesso anticipato.
Leon è un rancoroso maestro degli elementi (un mago), Ancoran è una silfide abile nell’uso di arco e frecce (ricorda un pò la figura del ranger elfico di D&D), Ancalimo è un elfo oscuro (il classico assassino), e Dagarast è un bardo guerriero di mezza età munito di spada (in passato era il mentore di Leon).
La scelta del protagonista incide sui finali messi a disposizione, sull'allineamento morale, e sulle modalità d’intervento. Ogni personaggio è dotato (sin dall'inizio) di abilità diverse, ma col proseguo — in base al percorso narrativo intrapreso — il giocatore potrà avere accesso a ulteriori perk.
The Ballad Singer è ambientato nel mondo di Hesperia, dove è in atto una guerra — tra il mago Leon e la Resistenza — per il controllo delle terre del continente. Il contesto prende spunto dalla Saga dei Kalesin, ideata da Alberto De Stefano.

The Ballad Singer | Curtel Games - Recensione

Indovinelli e missioni secondarie

La struttura di The Ballad Singer è oltremodo classica, quindi mancano sia i Quick Time Event che delle statistiche atte allo sviluppo dell’eroe. Ad esempio, i QTE sono sfruttati benissimo in Joe Dever's Lone Wolf (tanto per citare uno dei migliori librogame) per rendere più movimentati i combattimenti. Mentre le statistiche del personaggio sono sfruttate in Omen Exitio Plague (altro librogame italiano) per aggiungere imprevedibilità nelle scelte operate dall'utente, laddove la riuscita di una determinata azione dipende soprattutto dal grado di abilità raggiunto (in un certo senso simula il lancio dei dadi).
The Ballad Singer però rinuncia al concetto di casualità per promuovere soprattutto la capacità di deduzione logica, necessaria alla risoluzione di enigmi basati su conoscenze basilari di statistica, fisica, e (ovviamente) universo fantasy. Inoltre troviamo una novità non di poco conto, denominata “Sistema Destino”, che in determinati scenari porta alla morte di uno dei personaggi della storia o addirittura al Game Over definitivo. Si tratta di una scelta di game design importante che contraddistingue questo videogioco dalla maggior parte degli altri competitor, i quali si limitano spesso a far ripetere determinati punti della trama senza imporre grosse penalità.
In pratica, quando il giocatore commette un grave errore il Sistema Destino permette di scegliere tra due opzioni: ripetere la medesima scelta per un dato numero di volte (il quantitativo di riavvolgimenti dipende dal livello di sfida selezionato); o accettare la morte dell’eroe e proseguire l’avventura con un altro personaggio, mantenendo comunque traccia delle scelte operate in precedenza. Se si seleziona il massimo grado di sfida, l’eventuale errore commesso diventa fatale e s’incorre nel game over.
I livelli di difficoltà determinano la quantità di Destino e il numero massimo di salvataggi manuali a cui è possibile accedere. Dunque, possiamo scegliere tra quattro opzioni: Cittadino di Hesperia (il più semplice), Soldato di Hesperia (normale), Campione di Hesperia (difficile) e Leggenda di Hesperia (il più ostico).
Ma non è finita qui. Dopo aver completato la prima run si sblocca pure la Modalità Esploratore, la quale non pone più limiti al quantitativo di Destino da investire.
E’ difficile fare una stima sulla longevità, perché il tutto dipende da quanto il lettore si sentirà attratto dalle vicende. Una prima run potrebbe durare anche una manciata di ore, ma del resto non si può sottovalutare il fattore rigiocabilità. Difatti, per poter conoscere tutte le sottotrame occorre rigiocare più e più volte il videogame di Curtel Games. Altrimenti non si avrà accesso alle motivazioni che spingono i protagonisti a operare in un certo modo.

The Ballad Singer | LucullusGames

Doppiaggio audio e illustrazioni da Tripla A

La sceneggiatura è scritta bene ma la storia non riesce a stupire fino in fondo, almeno per chi ha già divorato tanti romanzi fantasy come il sottoscritto. Gli enigmi sono abbastanza interessanti, anche se un paio li ho trovati eccessivamente semplici.
Le illustrazioni di Federico Mussetti sono ottime, ho apprezzato anche gli effetti grafici inseriti dall'autore per donare una parvenza di movimento alla scenografia.
E’ già difficile trovare dei videogiochi indie sottotitolati in italiano, ma stavolta siamo persino dinanzi a una voce narrante nostrana. L’intonazione è di buon livello, si tratta di una qualità che a volte si fatica a trovare persino nei prodotti Tripla A; ho apprezzato soprattutto le voci femminili.
Le musiche accompagnano in maniera efficace le diverse atmosfere. Vi invito a abbassarle un pò per capire meglio l’audio, ma vi sconsiglio di toglierle del tutto perché risultano decisamente piacevoli.
Tecnicamente non c’è molto da dire, visto il genere di riferimento. Ad ogni modo non ci sono glitch particolari da menzionare, del resto la release definitiva ha messo a posto le imperfezioni presenti durante l’early access.
L’interfaccia è chiara e semplice. Sulla sinistra troviamo sia il libro — che volendo può essere nascosto per apprezzare meglio le immagini — sia i tasti che ci permettono di velocizzare la voce narrante, sfogliare le pagine del testo, e mettere in pausa il gioco. Mentre sulla destra compaiono di volta in volta le frasi da selezionare per poter proseguire nell’avventura.

Modus Operandi: ho realizzato questa recensione grazie a un codice per il download su steam gentilmente fornitomi dal distributore del gioco.

Titolo: The Ballad Singer
Genere: Librogame
Sviluppatore e Editore: Curtel Games
Data di rilascio su pc: 15 febbraio 2019
Prezzo di lancio su steam: 19,99 euro

Commento finale

The Ballad Singer non rivoluziona la tradizionale struttura dei librogame (se escludiamo il Sistema Destino), ma riesce ugualmente a intrattenere efficacemente il lettore in maniera attiva. Non siamo dinanzi a un semplice testo da leggere, il giocatore è chiamato a riflettere: se non si sfrutta il cervello si cade nel becero Trial And Error, e s’incorre irrimediabilmente nel game over.
Gli amanti delle avventure testuali e dei giochi di ruolo cartacei non dovrebbero assolutamente lasciarsi sfuggire questo videogame. Su steam è presente anche la demo, ormai diventata sempre più merce rara.

Pro:
  • Fattore rigiocabilità
  • Gli indovinelli spesso risultano stimolanti
  • Doppiaggio audio e musiche

Contro: 
  • Manca un articolato sviluppo dei personaggi
  • La storia poteva essere più originale

Voto 7,9


REQUISITI DI SISTEMA
Piattaforme supportate: Windows Mac OS X

MINIMI:
Sistema operativo: 32-bit Windows 7, Windows 8.1, Windows 10
Processore: Intel Pentium 1.4GHz / AMD Athlon x4
Memoria: 2 GB di RAM
Scheda video: On-board graphic card
DirectX: Versione 11
Memoria: 6 GB di spazio disponibile
Scheda audio: Standard on-board sound card

CONSIGLIATI:
Sistema operativo: 64-bit Windows 7, Windows 8.1, Windows 10
Processore: Intel Core i3 / AMD a8
Memoria: 4 GB di RAM
Scheda video: NVIDIA GeForce GTX / Radeon HD 5850
DirectX: Versione 11
Memoria: 6 GB di spazio disponibile

Fonte immagini: Google