Niffelheim è un survival game a scorrimento orizzontale intriso di mitologia norrena, sono altresì presenti meccaniche Rpg e tanto crafting
Avrei dovuto recensire Niffelheim qualche mese fa, ma ho preferito aspettare i vari aggiornamenti post early access apportati dal team di sviluppo — capitanato da Eduard Arutyunyan, già autore di Tiny Bang Story — perché questo videogame nel 2018 mi sembrava ancora un pò acerbo. Si intravedevano già le potenzialità del progetto ma mancava una visione più ampia, tanto per fare un esempio non c’erano delle vere e proprie quest. E posso anticiparvi che il risultato finale, ora, risulta più incoraggiante.
Negli ultimi due anni, di survival game ne abbiamo visti parecchi, ricordo ad esempio The Forest, Conan Exiles, Ark Survival Evolved, Subnautica, The Long Dark, ecc… Tuttavia, l’opera prima di Ellada Games ha una struttura ambientale diversa rispetto ai succitati prodotti, visto che Niffelheim non sfrutta una mappa Open World esplorabile a 360 gradi.
Questo — di primo acchito — potrebbe sembrare un passo indietro rispetto ai vari competitor, e invece (dopo averlo provato a fondo) ci si rende conto che proprio l’assetto più contenuto ha permesso di curare meglio l’equilibrio delle varie meccaniche, eccetto quella legata al combattimento.
Il protagonista di Niffelheim è un guerriero vichingo morto onorevolmente in battaglia. Ciononostante la sua anima non ha trovato la meritata pace promessa. L’eroe si è infatti trovato imbottigliato nel Niffelheim, ovvero uno dei nove mondi dell’aldilà, tenuti insieme dalle estensioni (rami e radici) dell’albero di Yggdrasil.
Questo contesto ricorda molto quello inscenato in Jotun (titolo dei Thunder Lotus Games), tuttavia i due videogiochi sono molto diversi tra loro. Tanto per cominciare, in Niffelheim — a differenza di quanto visto in Jotun — non si combatte solamente contro i boss.
Non solo ci sono una molteplicità di nemici ben diversificati (non-morti, animali feroci, ragni giganti, creature eteree, ecc…), occorre prima di tutto trovare le risorse utili a sopravvivere in un mondo freddo e inospitale.
Grinding non snervante, esplorazione e tanta fame
L’obiettivo finale di Niffelheim è vagare per varie lande alla ricerca dei 22 frammenti necessari a sbloccare il portale per Asgard. Tuttavia prima di raggiungere questo luogo sacro, sarà necessario costruire una serie di oggetti (es. laboratori, armi e vestiario) necessari alla sopravvivenza.Il primo passo del giocatore è dunque quello di scegliere il suo alter-ego tra 4 possibilità: un vichingo, una valchiria, un berserkr o uno sciamano. Ognuno di essi è più abile in un campo specifico (combattimento, alchimia, ecc…), per cui la scelta condizionerà in maniera sensibile l’approccio iniziale.
Una volta avviato il gioco, dovremo procacciarci del cibo per placare la fame, piante per creare intrugli di vario genere, nonché pelli di animali per costruire armi e armature.
Il crafting non si limita al solo eroe, dovremo anche potenziare il nostro covo, sia esternamente con mura e torri (da cui sparare frecce contro gli eserciti di non-morti che ogni tot giorni proveranno a assaltare la nostra casa), sia internamente erigendo vari laboratori (falegnameria, forgia, cucina, e fucina alchemica).
In Niffelheim l’unità di misura del tempo è il giorno, per cui gli avvenimenti periodici si presenteranno in maniera ciclica. Di notte l’ambiente circostante diventa particolarmente inospitale, in quanto risulta più facile imbattersi in creature feroci (bisonti, lupi, orsi, ecc..). La selvaggina più mite (porcospini, volatili, rane e conigli) va dunque cercata preferibilmente durante la mattinata, cosicché nelle ore diurne ci si potrà dedicare all'esplorazione delle miniere ubicate sotto la nostra fortezza. Prima di scendere nelle miniere è però opportuno forgiare alcune piccozze per rompere le rocce, alla ricerca di minerali preziosi (rame, carbone, ferro, …). E non ho usato a caso il plurale, ogni item (utensile o arma che sia) risulta soggetto all'usura. Per cui, se non si vuole finire a corto di piccozze è bene crearsene più di una, perché i livelli ricchi di roccia (da sbaragliare) sono tantissimi.
Il mondo di gioco è suddiviso in quattro macro aree poste intorno a un quinto luogo in cui è ubicata una tranquilla cittadina in cui poter fare compra-vendita.
Una volta attrezzato il nostro protagonista con due set di armi (lame e scudi per gli scontri ravvicinati e archi per gli attacchi dalla distanza), con del vestiario (elmo, pettorale, spallacci, cintura, stivali, guanti, bracciali), e vari intrugli curativi (pozioni e pietanze), potremo darci all'esplorazione delle varie aree. Ogni macro territorio della mappa nasconde più di un dungeon (per lo più si tratta di prigioni) caratterizzati da vari livelli zeppi di non-morti, che si frappongono tra noi e il boss finale che custodisce uno dei succitati frammenti. In queste zone tetre ci imbatteremo anche in strutture per l’elaborazione di oggetti e in troni su cui sedere per recuperare la salute. Il loot system consente di reperire anche armi e armature dai vari avversari caduti in battaglia.
Quando il nostro personaggio muore, il giocatore resta in possesso della sola anima, per cui si è costretti a ritornare sul posto per riottenere il pieno possesso del corpo. I primi 5 decessi causano l’abbassamento di una serie di parametri (ad es. si restringe la lunghezza della barra dell’energia vitale), dopodiché — dalla sesta morte in poi — l’unica penalizzazione risiederà nella perdita di una percentuale dei soldi raccattati qua e là.
L’unico punto debole dell’opera risiede nella superficialità degli scontri, non tanto per una mancanza dell’Intelligenza Artificiale (che in verità si comporta abbastanza bene), quanto piuttosto per la semplicità delle meccaniche di combattimento.
I duelli vengono espletati per mezzo di due soli tasti: un pulsante è adibito all'attacco e un altro è adibito alle parate. Purtroppo in tale frangente si sente un pò la mancanza di una maggiore versatilità, poiché ci si muove solo su di un singolo asse (quello orizzontale). Non è possibile saltare, né salire o scendere da alcuna pedana, e ciò limita inevitabilmente l’esperienza platform.
In pratica il combat system trasforma il gioco in un clicker game, un pò come visto in Shattered Planet. Non conta tanto la velocità con cui si pigia sui tasti, quanto piuttosto le statistiche delle armi e delle armature.
Concludo menzionando la possibilità di poter vivere l’avventura anche in multi-player con altri tre amici o nemici, in carne ed ossa o gestiti dall’IA. In questo modo è possibile condividere le risorse o farsi la guerra a vicenda.
Scenari ben allestiti, ma animazioni sottotono
La veste grafica presenta alti e bassi. Gli ambienti disegnati sono convincenti, però le animazioni risultano deludenti. Più che con dei NPC sembra di avere a che fare con dei burattini mossi con dei fili invisibili, poiché si muovono in maniera legnosa e con pochi frame.Gli effetti sonori risultano sottotono, mentre le musichette sono piacevoli ma pochine.
Niffelheim è tradotto in italiano, ma si tratta di una localizzazione a basso budget che mostra diversi strafalcioni, seppur non tali da ricordare l’esempio poco piacevole di Salt and Sanctuary.
Modus Operandi: ho realizzato questa recensione grazie a un codice per il download su steam gentilmente fornitomi dal distributore del gioco.
Titolo: Niffelheim
Genere: survival game a scorrimento orizzontale
Sviluppatore e Editore: Ellada Games
Data di rilascio su pc: 26 settembre 2018
Prezzo di lancio su steam: 16,79 euro
Commento finale
Se Niffelheim fosse uscito qualche anno fa, probabilmente, avrebbe fatto più rumore. Ciononostante il mix di meccaniche Rpg, platform e survival mi ha generalmente convinto, soprattutto per l’equilibrio tra i vari elementi (eccetto per il combat system).Il prodotto ha indubbiamente preso in prestito alcuni concetti da altri titoli che hanno fatto la storia degli ultimi anni tra cui Terraria e Minecraft, ma la sceneggiatura e gli ambienti donano a Niffelheim una dimensione del tutto peculiare.
Pro:
- Atmosfera
- Mix di meccaniche…
- Design degli ambienti esterni
Contro:
- Animazioni dei personaggi
- … Ma combat system un pò piatto
Voto 7,4
REQUISITI DI SISTEMA
Piattaforme: Windows, Mac OS X, SteamOS + Linux
Note aggiuntive: 4:3 and 21:9 screen ratio supported
MINIMI:
Sistema operativo: Windows 7 and newest
Processore: 1.7 GHz Dual Core
Memoria: 4 GB di RAM
Scheda video: Intel Iris 4800
DirectX: Versione 11
Memoria: 1 GB di spazio disponibile
CONSIGLIATI:
Sistema operativo: 7, 8, 10
Processore: 2.4 Ghz Dual Core CPU
Memoria: 8 GB di RAM
Scheda video: GeForce 9XX or AMD
DirectX: Versione 11
Memoria: 1 GB di spazio disponibile
Fonte immagini: google