FutureGrind | Milkbag Games - Recensione

FutureGrind è un arcade che inventa un nuovo sport a due ruote, l’approccio hardcore richiede riflessi fulminei e i colori al neon donano un tocco futuristico



FutureGrind è stato sviluppato da due ragazzi canadesi, riuniti sotto l’etichetta Milkbag Games. Come ho accennato nel titolo di questa recensione, si tratta di un videogame arcade — di stampo platform — in cui si manovra una moto, tuttavia il modello di guida è decisamente diverso da quello tradizionale.
Qualcuno di voi potrebbe subito pensare alla serie Trials di Ubisoft, ma le meccaniche di FutureGrind sono diverse. Per farvelo capire vi chiedo di scordarvi per un attimo delle moto, e di pensate piuttosto a un segmento rigido ai cui estremi risultano localizzate due palline di tinte diverse: l’obiettivo del gioco è far rimbalzare questo oggetto solo verso le pareti che hanno gli stessi colori delle due palline succitate, facendo attenzione proprio a far combaciare solo le superfici dello stesso colore, pena l’incorrere nel Game Over. L’idea alla base è tutta qui. Il concetto dei motocicli (e dei tracciati) serve a dare un’estetica più sofisticata e una maggiore varietà nel gameplay.
I percorsi sono in 2D quindi risultano privi di una vera e propria profondità, anche se l’effetto della spazialità è garantito dalla presenza di fondali in 3D. A differenza della serie Trials, qui — come del resto anche in Runner3 — non conta tanto la fisica degli ambienti quanto piuttosto la rapidità (del giocatore) nell'eludere gli ostacoli, attraverso l’espletazione di una serie di skill.
L’approccio è quindi più frenetico e non basato tanto sulla logica, non a caso FutureGrind necessita di riflessi decisamente superiori.


Trial and Error e tanta pazienza 

L’unica modalità di gioco è rappresentata dalla campagna single-player, sebbene i risultati siano comunque registrati in una leaderboard mondiale da consultare. Questo rende il prodotto ancora più competitivo, in quanto spingerà molti utenti a ripetere più e più volte lo stesso tracciato al fine di migliorare il proprio score, sì da scalare la succitata classifica.
Tra l’altro la campagna prevede persino una linea contestuale, che verrà svelata via via — completando i vari percorsi — attraverso la descrizione di alcuni aneddoti. Non siamo in presenza di una vera e propria storia, ma questo espediente riesce comunque a donare un pò di mistero all’universo di gioco.
Dunque, una volta saliti a bordo della nostra moto “non convenzionale” ci troveremo dinanzi a un tracciato che scorre chiaramente da destra a sinistra, ma deve pure essere affrontato tenendo conto della verticalità dello scenario. Mi spiego meglio.
Anziché spostarci solo in orizzontale, dovremo anche balzare (e/o alle volte pure strisciare) verso vari segmenti colorati posti in alto e in basso. Ciò accade perché le ruote non servono per correre su una pista tradizionale, ma fungono piuttosto da ganci per arpionare i succitati appigli verticali.
In FutureGrind ci sono vari obiettivi da portare a termine prima di oltrepassare la bandiera a scacchi. Alcune sfide risultano più semplici (ad es. raggiungere uno score minimo), altri invece sono più complessi (es. challenge che richiedono la messa in essere di manovre acrobatiche specifiche, come un giro a 900 gradi su sé stessi da espletare in volo).
La base del gameplay ruota attorno al concetto di moltiplicatore del punteggio, per cui i vari ostacoli lungo il percorso hanno come obiettivo principale quello di tentare di azzerare il nostro score (è il caso dei segmenti di colore bianco). Ovviamente troveremo anche degli impedimenti più pericolosi, che punteranno direttamente a far esplodere la nostra moto.
Oltre ai binari colorati sono presenti altri oggetti, tra cui delle pedane capaci di farci raggiungere luoghi posti più in alto. Tra parentesi, è presente pure la meccanica del doppio salto.
In un certo senso siamo dinanzi a una sorta di nuova disciplina sportiva, con tanto di sponsor al seguito: più si raggiungo traguardi importanti, più il giocatore riceve offerte allettanti dai finanziatori.
Il senso di progressione è alimentato pure dallo sblocco di nuove sfide, nuovi percorsi, e nuovi mezzi. Questi ultimi non si differenziano solo nell’estetica, il loro design impatta in maniera sensibile nelle gare. Tanto per fare un esempio, le moto risultano discriminate sia per diverso baricentro, che per differente larghezza delle due ruote.

FutureGrind | Milkbag Games - Recensione

Grafica essenziale ma molto colorata 

FutureGrind non stupisce certo per il basso livello di complessità poligonale messo in scena, tuttavia il quadro generale riesce a mettere il giocatore di buon umore. Il merito di ciò risiede sia nell’uso di sgargianti colori al neon, sia nello sfruttamento di fondali in 3D. Questi ultimi sono abbinati al movimento rotatorio della visuale, la quale crea l’illusione di girare attorno a un circuito sferico.
Il comparto audio è essenziale. Troviamo effetti sonori elettronici, nonché musichette di matrice techno ed house.

Modus Operandi: ho realizzato questa recensione grazie a un codice per il download su steam gentilmente fornitomi dal distributore del gioco.

Titolo: FutureGrind
Genere: Platform
Sviluppatore e Editore: Milkbag Games
Data di rilascio su pc: 22 gennaio 2019
Prezzo di lancio su steam: 19,99 euro

Commento finale 

FutureGrind è un concentrato di trick, skill e velocità. Il prodotto di Milkbag Games si rivolge a un pubblico hardcore, ovvero a tutti quelli che rimpiangono le sfide toste che ancora oggi animano spesso la voglia di un retrogaming di qualità.

Pro:
  • Livello di sfida elevato
  • Buona varietà delle sfide… 

Contro: 
  • … Ma l’idea di base resta ugualmente molto semplice

Voto 7,7


REQUISITI DI SISTEMA MINIMI

Sistema operativo: Windows 7 and up (64-bit)
Processore: 1.4GHz processor
Memoria: 2 GB di RAM
Scheda video: GPU Supporting DX11
DirectX: Versione 11
Memoria: 500 MB di spazio disponibile

Fonte immagini: Google