Ride 3 ci porta a spasso nella storia delle due ruote con oltre 200 esemplari unici, suddivisi in sette categorie distinte per modello di guida
Ride 3 rappresenta probabilmente l’ip più importante per Milestone, se non altro perché è frutto della genuina passione che il team italiano coltiva da anni per il mondo dei motori. Difatti, a differenza di altri brand del portfolio della casa nostrana (vedi MotoGP 18 e MXGP Pro), la serie Ride non deve essere per forza pubblicata ogni anno per far cassa con le licenze sportive; il team ha tutto il tempo di elaborare dei miglioramenti più strutturali. Già, ma cosa è Ride 3 esattamente?
Si tratta di una sorta di Gran Turismo a due ruote (o meglio di una rievocazione moderna del vecchio Tourist Trophy), in cui il giocatore è chiamato a testare le proprie abilità in sette diverse categorie (sportive, maxi enduro, endurance, supermoto, superbike da corsa, café racer e naked) che fanno capo a 26 marchi, per un totale di 230 esemplari unici (a cui se ne aggiungeranno ulteriori 70 tramite vari DLC).
Il cuore di Ride 3 è riposto nella modalità carriera, che ha il compito di guidare l’appassionato lungo una sorta di enciclopedia digitale interattiva, dove apprendere curiosità e cenni storici su vari marchi. Le gare sono accorpate in moduli, apparentemente costruiti attorno a dei temi ben precisi, esteticamente raffigurati da pagine di rotocalco molto carine. Ma — all'atto pratico — l’enorme mole contenutistica finisce solo col palesarsi come una struttura fine a se stessa. Farà felici più che altro i fanatici del collezionismo.
In Ride 3 ci sono 30 circuiti (e oltre 40 varianti), che spaziano dai tracciati sportivi (Nurburgring, Daytona, Donington Park, Monza, Imola, Laguna Seca, …) agli scenari urbani ambientati (tra le altre località) in Spagna, Finlandia, e Italia. Oltre alla succitata modalità carriera trovano posto: corsa singola, time attack, drag race, mini campionati, multi-player, e sfide settimanali sempre nuove (come in Dirt Rally).
In Ride 3 è possibile agire su vari fattori per regolare l’esperienza di guida. Tra questi menziono: l’indicatore delle traiettorie ideali in curva, la possibilità di passare dalla trasmissione automatica a quella manuale, e altri aiutini vari (es. frenata automatica, freni congiunti, e ABS).
Prima di scendere in pista è possibile spendere del tempo nel garage, un vero e proprio hub di gioco. Qui il giocatore può personalizzare il proprio avatar con lo stile di guida più appropriato, indicando le varie tipologie di piega e di staccata in base alle differenti categorie di corsa. E anche possibile selezionare il vestiario sportivo (tuta e casco), e quello più casual (giacca, jeans, maglietta, e scarpe) che però ho trovato del tutto inutile visto che il tempo va passato in gara e non in camera.
Ben più interessante è invece l'editor delle livree, che consente di modificare l'aspetto estetico del veicolo, dando libero sfogo alla fantasia.
Con Ride 3 Milestone prova a cambiare marcia
Ogni moto è descritta nei minimi particolari, tuttavia il modello di guida non cambia molto passando da un esemplare di due ruote all'altro quando si rimane all'interno della medesima categoria. In tal caso si avvertono solo delle piccole variazioni che tengono conto della maggiore (o minore) velocità, accelerazione, forza frenante, e maneggevolezza. Va comunque detto che queste statistiche di base possono essere ulteriormente modificate sfruttando un sistema potenziamento, che ci permette di acquistare componenti più performanti (trasmissione, sospensioni, dischi dei freni, scarichi, sistema di raffreddamento, ecc…).Tale feature funziona in maniera simile a quanto visto in Gran Turismo, ma — come nell'esclusiva serie di casa Sony — occorre tenere sempre sotto controllo il fattore potenza, poiché eccedere negli upgrade potrebbe spostare la categoria d’appartenenza del nostro bolide.
Oltre a ciò è possibile anche modificare l’assetto delle moto, agendo ad esempio sui rapporti delle marce. Personalmente non ho notato degli stravolgimenti particolari nella guida, ma tale apparato può diventare interessante quando si seleziona la difficoltà massima, perchè (magari) permette di strappare qualche frazione di secondo all’avversario.
Il discorso cambia invece radicalmente quando si passa da una categoria di moto all'altra. Ad esempio il passaggio da una naked a una supermoto è impressionante, soprattutto perchè queste ultime godono di un’accelerazione travolgente. Difatti, nelle prime gare (in sella della supermoto) non riuscivo a gestire bene il mezzo in curva, proprio perché subivo eccessivamente le conseguenze della forza centripeta.
Devo dire che è piacevole cambiare completamente approccio in relazione alla diversa categoria del mezzo, tuttavia devo anche ammettere che per certi esemplari si è eccessivamente calcata la mano. La volontà di diversificare a tutti i costi i modelli di guida ha quindi spostato la consueta struttura simarcade dei prodotti Milestone verso un approccio leggermente più votato all’arcade. Ride 3 resta ovviamente un videogame “realistico”, nel senso che non ci sono power-up, nè scontri all'ultimo sangue o scorciatoie alternative da sfruttare in gara. Ma — allo stesso tempo — si avverte anche la mancanza di una sfida maggiore, che invece un modello di guida più rigoroso avrebbe potuto donare all’opera.
Ed è un peccato perchè ci sono diversi elementi che sono stati studiati molto bene. Ad esempio con le moto sportive è fondamentale sia leggere bene l’entrata nei tornanti, che gestire il peso del bolide in corrispondenza delle curve a “S”. Sono rimasto sorpreso dalla cura riposta in questi due elementi, poichè mi aspettavo un approccio più superficiale.
Ad ogni modo, alcuni tracciati sono effettivamente più tecnici di altri, ma li si apprezza maggiormente nelle gare a tempo, giacché nelle sfide classiche (quelle contro altri piloti) purtroppo si palesa il solito trenino di contendenti.
L’intelligenza artificiale di Ride 3 è priva di cattiveria agonistica. Ma, soprattutto, si avvale di avversari per nulla diversificati. Ogni pilota si comporta alla stessa maniera, sicché l’unica differenza si palesa nei tempi di percorrenza. In particolare, sembra di gareggiare contro degli automi, che — tra l’altro — non percepiscono la nostra presenza sul tracciato. Se capita di frenare un pò in curva (perchè magari si è calcolato male l’angolo di entrata) si rischia di essere travolti dagli avversari, i quali non provano minimamente a scansarsi per evitare il contatto.
E’ migliorata sensibilmente la gestione delle collisioni. Finalmente non si assiste più a conseguenze assurde (le peggiori le ho viste in Sébastien Loeb Rally EVO), anche se — in alcune dinamiche — il gioco si diverte ancora a sfidare le leggi della fisica. Ma stiamo pur sempre parlando di un videogame non simulativo, quindi questa incidenza è assolutamente accettabile. Inoltre, se si ritiene di aver subito un torto, si può sempre far leva sui generosi rewind.
Mi sarei però aspettato una maggiore penalità nei fuoripista, dove il contatto col terriccio o con l’erba non provoca particolari disagi (sanzioni disciplinari a parte), viene registrata solo una perdita nella velocità del mezzo.
Ride 3 punta più alle performance che a impressionare visivamente il giocatore
E’ la prima volta che il team di sviluppo meneghino mostra di essere perfettamente a proprio agio con le potenzialità dell’Unreal Engine 4 (motore grafico di Epic), perlomeno da quando ha cominciato a utilizzarlo nelle sue produzioni (il primo titolo è stato MXGP3).Ride 3 non sfoggia una grafica sorprendente, ma ha il grande merito di presentare degli scenari ricchi di elementi di contorno, soprattutto quando si affrontano le piste e i tracciati urbani. L’atmosfera delle gare in notturna non mi ha fatto impazzire. Tuttavia mi è dispiaciuto più constatare come la pioggia non incida in modo particolare sulla difficoltà della corsa. Non si manifesta un tangibile effetto di aquaplaning, inoltre le moto non sembrano pesare di più sotto l’acqua scrosciante.
Va invece sottolineato l’impegno nel ridurre l’incidenza degli effetti pop-up sull'orizzonte, che comunque non sono spariti. Il rombo dei motori è abbastanza diversificato, anche se non viene replicato un sound reale. La colonna sonora e la voce fuori campo sono piacevoli.
Infine segnalo la presenza della modalità fotografica che permette di bloccare il gioco per scattare un’istantanea, da modificare (eventualmente) attraverso l’uso di una manciata di blandi filtri estetici.
Modus Operandi: ho realizzato questa recensione grazie a un codice per il download su steam gentilmente fornitomi dal distributore del gioco.
Titolo: Ride 3
Genere: Racing Ibrido
Sviluppatore e Editore: Milestone
Data di rilascio ufficiale su pc: 30 novembre 2018
Prezzo di lancio su steam: 49,99 euro
Commento finale
Ride 3 indubbiamente migliora diversi aspetti tecnici del predecessore, tuttavia alla modalità carriera manca ancora quella scintilla che spinga il giocatore a andare fino in fondo dopo aver speso diverse ore di gioco. Questo problema è comunque comune a molti altri prodotti racing realistici.Purtroppo l’intelligenza artificiale degli avversari non è stimolante. Ogni pilota si comporta allo stesso modo, dandoci l’impressione di sfidare più degli automi virtuali e non degli avversari sanguigni.
Detto ciò, è giusto anche rendere merito ai ragazzi di Milestone per aver potenziato diversi fattori: la composizione scenografica è più curata e ricca di elementi, ci sono più moto e più piste (12 in più rispetto a Ride 2), e la gestione dei contatti è stata rivista.
Pro:
- Allestimento e pulizia delle scenografie…
- Moto disegnate benissimo
- Significativi miglioramenti tecnici
- … Ma la rifinitura grafica degli ambienti non è spettacolare
- IA troppo scolastica
Voto 7,6
REQUISITI DI SISTEMA
MINIMI:
Richiede un processore e un sistema operativo a 64 bit
Sistema operativo: Windows 7 64-Bit or later
Processore: Intel Core i5-2500, AMD FX-8100 or equivalent
Memoria: 8 GB di RAM
Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 1050 with 2 GB VRAM or more / AMD Radeon HD 7950 with 2 GB VRAM or more
DirectX: Versione 11
Memoria: 23 GB di spazio disponibile
CONSIGLIATI:
Richiede un processore e un sistema operativo a 64 bit
Sistema operativo: Windows 7 64-Bit or later
Processore: Intel Core i7-2600, AMD FX-8350 or equivalent
Memoria: 16 GB di RAM
Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 1060 with 3 GB VRAM or more | AMD Radeon R9 380 with 4 GB VRAM or more
DirectX: Versione 11
Memoria: 23 GB di spazio disponibile
Fonte immagini: google