Megaquarium è un gestionale in cui occorre dare alla luce un articolato e allegro parco marino, la sfida all’Acquario di Genova è aperta
In Megaquarium il giocatore è chiamato a costruire vasche sempre più imponenti in cui immergere razze di pesci sempre più rare e più grandi, al fine di creare un’attrazione che faccia felice il pubblico pagante. E — magari — provare a togliere al Chimelong Ocean Kingdom il primato di parco marino più grande del mondo.
Gli sviluppatori di Megaquarium non sono certo dei novellini in questo campo, difatti nel 2015 diedero alla luce l’ottimo Big Pharma, un gestionale improntato sul mondo farmaceutico. L’ultima creatura dei Twice Circled è meritevole d’attenzione? Scopriamolo.
Megaquarium ha una curva d’apprendimento ben bilanciata se si presta attenzione ai vari passaggi
E’ bene leggere attentamente tutti i consigli, al fine di non commettere degli errori già nelle prime fasi della campagna principale, la quale ci consente di apprendere i primi rudimenti del prodotto.Innanzitutto occorre ingaggiare del personale “qualificato”. Possiamo dare lavoro a ragazzi e adulti, ma non tutti saranno ugualmente capaci di espletare al meglio le varie mansioni, tra cui manutenzione delle apparecchiature e nutrimento dei pesci.
Per sfamare i protagonisti del gioco, gli acquaristi dovranno prelevare il mangime da appositi dispenser che dovranno essere posizionati in modo tale da non rallentare le operazioni. E proprio la gestione degli spazi rappresenta una delle prime sfide, in quanto occorre suddividere in maniera efficace l’area in due parti: una per il pubblico e una per gli addetti ai lavori.
I pesci non sono tutti uguali. Alcune specie richiedono un determinato habitat: rocce, caverne, alghe, una data temperatura e una certa limpidezza dell’acqua. Inoltre ci sono esseri che non possono essere messi insieme, in quanto esiste una determinata catena alimentare da assimilare: prede e predatori non andranno d’accordo.
Ma occorrerà rispettate anche tutta una serie di meccaniche sociali: alcuni pesci necessitano di ampi spazi perché amano la solitudine, mentre altri hanno bisogno della compagnia di altre razze per portare a termine alcune funzioni vitali.
Ma, ovviamente, lo spettacolo non ci sarebbe senza la presenza degli spettatori. I clienti vanno coccolati con distributori automatici, e con panchine utili a far riposare i membri più anziani.
Le valute di gioco principali sono due, e risultano intimamente connesse tra loro: denaro e prestigio. Il prestigio determina la capacità di attrazione della nostra struttura: più il valore è elevato e maggiore sarà la fila di clienti pronti a sborsare denaro sonante per entrare.
I soldi permettono di acquistare aggeggi più efficienti e di espandere l’area di manovra, ma il materiale migliore viene messo a nostra disposizione (per l’eventuale acquisto) solo se si raggiunge prima un dato valore di prestigio. Dunque, non bisogna sottovalutare nessuna delle due voci, anzi è necessario quanto prima trovare il giusto equilibrio.
Ci sono anche altre due variabili che incidono sulla progressione delle partite: i Punti Ecologia permettono di ricercare nuove tipologie di pesci, mentre i Punti Scienza danno accesso a tecnologie più avanzate.
Come in altri gestionali è possibile sia mettere in pausa la partita, che velocizzare le varie dinamiche d’intervento. Avrei però preferito avere a disposizione più livelli di velocità con cui interagire.
Oltre alla campagna principale c’è anche una modalità sandbox, in cui ci si può sbizzarrire dando libero sfogo alla propria fantasia. E’ consigliabile però prima imparare tutte le dinamiche basiche, perché il gioco sa essere punitivo con chi è disattento. Bastano poche mosse sbagliate per trasformare un tempio acquatico in un vasto cimitero senza vita. Quando un pesce o un crostaceo muore interviene un esperto che analizza la vittima, indicandoci le cause della morte, sì da non ripetere più gli stessi errori. Si spera.
Tanta qualità ma si potevano curare di più l’estetica e l’atmosfera
Megaquarium presenta linee molto squadrate. I modelli dei clienti sono stilizzati e la conta poligonale delle strutture architettoniche non fa certo gridare al miracolo. I pesci però sono disegnati bene.L’atmosfera — pur essendo festosa — non dona una luce particolare a questo brand. Mi spiego, Two Point Hospital (un gestionale a tema ospedaliero, uscito qualche settimana prima) punta molto di più su un clima goliardico sopra le righe. E questo tocco così colorato lo contraddistingue in modo specifico, tanto da non farlo sembrare un semplice clone moderno di Theme Hospital, a cui chiaramente il titolo di SEGA s’ispira. In Megaquarium — invece — manca un’anima univoca, per cui pecca in personalità.
Lo zoom è efficace, e non impoverisce ulteriormente i dettagli. Segnalo anche la buona visuale dall'alto che accompagna quella normale in trequarti: l’ho trovata molto utile in fase di ampliamento della struttura, visto che si ha una maggiore percezione degli spazi.
E’ persino possibile vedere ciò che osservano i clienti del nostro parco, un pò come accade nei gestionali agricoli quando si passa alla visuale dei singoli dipendenti.
Ci sono più livelli di difficoltà da selezionare, ma purtroppo non incidono molto sulle variazioni delle dinamiche: occorre solo essere più efficienti, perché il denaro messo a nostra disposizione diventa sempre più scarso in presenza di prove più ardue.
Megaquarium non è localizzato in italiano, quindi chi non mastica la lingua del Bardo sarà costretto a farsi aiutare da un dizionario per tradurre i testi. E’ fondamentale comprendere le specifiche richieste, altrimenti non si riesce a proseguire correttamente oltre le prime fasi; perlomeno il lessico non è complesso, basta servirsi della semplice formazione scolastica.
Modus Operandi: ho realizzato questa recensione grazie a un codice per il download su steam gentilmente fornitomi dal distributore del gioco.
Titolo: Megaquarium
Genere: Gestionale
Sviluppatore e Editore: Twice Circled
Data di rilascio su pc: 13 settembre 2018
Prezzo di lancio definitivo su steam: 20,99 euro
Commento finale
Megaquarium è un gestionale divertente soprattutto all'inizio. Sul lungo periodo però sopraggiunge un pò di ripetitività a causa della mancanza di eventi casuali e di contesti più stimolanti.Ho trovato sorprendente la cura riposta nei bisogni dei singoli pesci e dei crostacei, nonchè l’enorme varietà di specie. Però il resto dell’impianto strutturale risulta decisamente essenziale. Insomma, manca quel tocco che renda il videogame unico.
Se amate rilassarvi — e se adorate l’universo acquatico — fateci un pensierino, le meccaniche risultano ben studiate, nonché proposte a schermo con assoluta chiarezza.
Pro:
- Meccaniche principali interessanti e articolate
- La modalità sandbox dà libero sfogo alla fantasia
- Comandi semplici e intuitivi
- Un comparto grafico più accattivante sarebbe stato gradito
- Si poteva variare di più la campagna principale
Voto 7,7
REQUISITI DI SISTEMA MINIMI
Richiede un processore e un sistema operativo a 64 bit
Sistema operativo: Windows 7 64 bit
Processore: Intel Core i5-4690 or AMD Ryzen 7 2700U
Memoria: 8 GB di RAM
Scheda video: GeForce GTX 560 or AMD Radeon HD 7770
Memoria: 1 GB di spazio disponibile
Fonte immagini: google