La-Mulana 2 | Nigoro - Recensione

La-Mulana 2 è un metroidvania tremendamente difficile, se pensate di essere bravi vi sfido a terminare questo gioco




La-Mulana 2 è un sequel di qualità, ma non si tratta di un videogioco alla portata di tutti. Già il primo capitolo sviluppato nel 2005 come progetto in 8-bit (a sua volta ripubblicato nel 2013 su steam come remake) mostrava un livello di sfida decisamente più elevato rispetto alla media, ma questa volta il team di sviluppo giapponese Nigoro si è davvero superato. E non esagero quanto affermo che La-Mulana 2 è il metroidvania in 2D più difficile di sempre.
Il titolo edito da AGM PLAYISM è stato pubblicato su steam dopo una fruttuosa campagna su Kickstarter. E — pur essendo un seguito diretto — non è necessario aver già affrontato il capitolo precedente per gustarsi questo secondo atto, ma di sicuro ciò aiuta a entrare in maniera più efficace nell'atmosfera.
La sceneggiatura non è il pezzo forte di La-Mulana 2: non voglio dire che sia brutta o banale, ma che semplicemente non rappresenta nulla di nuovo o di travolgente. Più che di una corposa trama vera e propria, abbiamo infatti a che fare con una serie di dialoghi con vari personaggi, che ci spiegano le meccaniche, ci forniscono aneddoti utili al superamento dei vari ostacoli, e (soprattutto) ci fanno fare tante sane risate. In La-Mulana 2 l’umorismo è contagioso.



La protagonista di La-Mulana 2 è la bella e brillante Lumisa Kosugi, ovvero la figlia dell'archeologo Lemeza Kosugi. Costui (anni prima) aveva scoperto un incredibile mistero all'interno delle rovine di La-Mulana, ma l’attuale contesto è ben diverso da allora: oggi il sito è diventato un'attrazione turistica, grazie alle manie imprenditoriali di Xelpud.
Ciononostante, dopo un’iniziale stato di quiete, sono ricomparsi alcuni mostri: evidentemente non è stato estirpato tutto il potere, nonostante l’epilogo del gioco precedente. O meglio, questo è quello che ha intenzione di scoprire la nostra Lumisa.
Il luogo esatto in cui sono state registrate le segnalazioni è conosciuto come Eg-Lana, che anni addietro era la sede di una colonia penale.

La-Mulana | Nigoro - Recensione

La prima ora è scorrevole e “lineare”, in seguito La-Mulana 2 entra finalmente nel vivo

Chi finora pensava di aver raggiunto con Dark Souls i più elevati picchi di sfida dovrà ricredersi, La-Mulana 2 mette a dura prova la pazienza di chiunque, anche dei veterani. A dire il vero ci sono diversi giochi che sono più ostici di quelli dei From (es. Spelunky), ma purtroppo le produzioni indie non sempre ottengono la visibilità che meriterebbero.
La-Mulana 2 riesce a concentrare l’essenza dei videogiochi di una volta, e questo è un aspetto che pochi altri esponenti di questo medium riescono davvero a realizzare. Non basta servirsi di uno stile retrò per riportare alla mente le sensazioni dei metroidvania degli ’80 e ’90, ma occorre anche creare un’atmosfera ricca di avventura, capace di spingerci alla ricerca continua di nuove zone diverse e pregne di segreti da svelare. E in La-Mulana 2 sono incastonati tanti stage peculiari, tra cui lande laviche e ghiacciate, terreni impervi e climi afosi.
Oltre a dover contrastare tanti nemici (contraddistinti da pattern specifici), dovremo risolvere diversi puzzle. Lo studio dell’ambiente circostante è fondamentale: se non si memorizza l’esatta ubicazione delle trappole e dei segreti non si riesce a uscire vivi dalle mappe labirintiche. Non sempre però i tranelli possono essere elusi con la logica e con lo spirito di osservazione, dal momento che c’è anche un pò di trial and error con cui fare i conti.
A ogni morte si è costretti a ripartire dall'ultimo savepoint, ma ovviamente non c’è il salvataggio libero. E’ possibile salvare i propri progressi solo nei pressi di speciali tavolette.
La mappa è costituita da vari percorsi aggrovigliati su sé stessi, ma spesso occorre prima sbloccarli.
Il combat system però si basa su stilemi davvero molto classici e non sempre perfetti, pertanto sarà apprezzato più da chi ama le produzioni di una volta e non cerca a tutti i costi l’originalità nelle meccaniche di gioco. I boss e i mid-boss sono caratterizzati da algoritmi ben precisi, ma se si ha molta esperienza (soprattutto nel retrogaming) ci si accorge che in realtà ci sono alcune zone delle arene in cui è possibile eludere più facilmente gli attacchi di avversari molto più potenti di noi.
Il moveset è limitato. All’atto pratico possiamo solo: saltare (ma non regolare la direzione una volta entrati in volo), camminare accucciati (rappresenta un’aggiunta rispetto alla formula precedente), ruotare attorno alle colonne tramite l’uso di un artiglio, e colpire i nemici con una serie di armi (tra cui l’immancabile frusta di famiglia) che spesso andranno prima acquistate presso vari venditori.
Il resto delle operazioni è reso possibile solo previa installazione di alcune app. Lumisa è munita di un tablet che può richiamare in qualsiasi momento, e che funge anche da inventario (possiamo equipaggiare armi e oggetti vari). Su tale aggeggio — denominato Mobile Super X3 — va installato tutto il software necessario, compreso quello utile a tradurre i linguaggi antichi. La gestione delle app è fondamentale per non bloccarsi lungo il percorso, giacché la memoria del tablet non è eccellente, per cui spesso dovremo fare delle scelte su cosa mantenere in funzione.

La-Mulana | Nigoro - LucullusGames

A caccia di tesori muniti di frusta alla Indiana Jones

La varietà stilistica degli ambienti è buona, ma la realizzazione tecnica degli stessi non mostra un deciso passo in avanti rispetto a quanto visto nel primo capitolo. Sinceramente mi aspettavo qualcosa in più su questo fronte, visto che esistono indie in pixel art davvero molto belli (vedi Owlboy o Hyper Light Drifter), ma è bene rimarcare come in queste produzioni non è certo la grafica l’elemento cardine dell’offerta.
Ad ogni modo vi consiglio sempre di provare a interagire con ogni parete e elemento dello scenario, perché non sempre i viottoli sono delimitati da contorni chiari.
Rispetto al precedete capitolo si nota però una maggiore cura nella realizzazione delle animazioni della protagonista. Non sono incorso in bug degni di nota e il frame rate è solido.
La-Mulana 2 non è sottotitolato in italiano, ma l’inglese utilizzato è di facile comprensione.
La longevità è strettamente legata alle capacità di ognuno di noi. In linea di massima il range varia dalle 20 alle 30 ore, ammesso che si abbia già una buona esperienza in produzioni del genere.

Modus Operandi: ho realizzato questa recensione grazie a un codice per il download su steam gentilmente fornitomi dal distributore del gioco.

Titolo: La-Mulana 2
Genere: Metroidvania
Sviluppatore: Nigoro
Editore: AGM PLAYISM
Data di rilascio su pc: 30 luglio 2018
Prezzo di lancio definitivo su steam: 20,99 euro

Commento finale

La-Mulana 2 è un prodotto tremendamente difficile, per cui non può essere consigliato a tutti. Se però amate le sfide allora non potete esimervi dal dare una chance a questa produzione indie che si rifà ai classici del passato.
La storia è surreale e offre pure un paio di colpi scena ben posizionati, ma non rappresenta certo qualcosa di particolarmente originale.

Pro:
  • Level design...
  • Meccaniche di gioco solide…
  • Livello di sfida elevatissimo
  • Atmosfera
  • Longevità
Contro: 
  • ... Ma graficamente si poteva fare di più
  • … Ma troppo ancorato al passato

Voto 8,3


REQUISITI DI SISTEMA

MINIMI:
Richiede un processore e un sistema operativo a 64 bit
Sistema operativo: Windows 7 (64-bit)
Processore: Intel(R) Core(TM) i5 2.3GHz or above
Memoria: 4 GB di RAM
Scheda video: Graphic board with at least 1GB of VRAM
DirectX: Versione 11
Memoria: 4 GB di spazio disponibile

CONSIGLIATI:
Richiede un processore e un sistema operativo a 64 bit
Sistema operativo: Windows 10 (64bit)
Processore: Intel(R) Core(TM) i7 3.00GHz or above
Memoria: 8 GB di RAM
Scheda video: DirectX® 12-compatible graphic board with at least 2GB of VRAM
DirectX: Versione 11
Memoria: 4 GB di spazio disponibile

La-Mulana 2 è disponibile anche per Mac OS X

Fonte immagini: google