Horizon Chase Turbo è un racing arcade graficamente molto carino, che trae ispirazione dalla generazione dei corsistici dell'era arcade anni ’80 e ’90
Horizon Chase Turbo rappresenta una versione rivista e potenziata del precedente Horizon Chase, ovvero un racing pubblicato all'incirca 2 anni e mezzo fa in ambito mobile.
La versione steam vanta più modalità e location. In Horizon Chase è presente solo il World Tour, mentre nella versione Turbo (recensita oggi) troviamo: il Multi-player in locale (fino a 4 giocatori con schermo condiviso), i Tornei e le sfide Endurance per il single-player, nonché la possibilità di sfidare i tempi di altri player nelle classifiche mondiali e i ghost dei nostri amici. Insomma, manca solo una modalità online vera e propria per gareggiare contro giocatori reali.
Come ho già accennato nel titolo, Horizon Chase Turbo trae ispirazione dalle produzioni anni ’80 e ’90 ideate per Amiga, SEGA, Atari, ecc… Qualcuno forse ricorderà titoli come Out Run (1986), Lotus Esprit Turbo Challenge (1990) o Jaguar XJ220 (1992).
La somiglianza non è solo ideale, bensì è strutturale: in quei giochi in realtà le auto erano ferme e poste al centro dello schermo, ciò che si muoveva davvero era dunque l’ambiente circostante. In Horizon Chase Turbo l’illusione del movimento è però ancora più efficace che in passato, grazie a un maggior senso della velocità, all'implementazione di un level design ricco di curve sinuose, e all’uso di stratagemmi estetici convincenti. Tra questi ultimi troviamo: il susseguirsi di porzioni di terreno diverse (asfalto, pietra, sterrato, erba), l’uso dei cambi di pendenza del circuito, e una valanga di elementi a bordo pista.
Oltre ad essere pubblicato su steam e su PS4, Horizon Chase Turbo debutterà — nel corso dei prossimi mesi — su Xbox One e Nintendo Switch.
In Horizon Chase Turbo la visuale è esterna all’abitacolo, inoltre è fissa e non può essere modificata
Non ci sono qualifiche da sostenere, ma — come accadeva spesso nelle produzioni degli anni ’90 — si parte sempre dall'ultimo posto. L’obiettivo minimo è quello di salire sul podio, e magari provare a scalare tutti gli avversari, superando le 19 vetture davanti a noi.La partenza non è banale. Se si riesce a dosare il pedale dell’acceleratore nel modo giusto — senza portare il contagiri nella zona rossa — si può godere di un importante sprint iniziale.
Il sistema di guida è molto semplice — oltre a girare lo sterzo, sfruttare il protossido di azoto e pigiare sui pedali (freno e acceleratore) — dobbiamo raccogliere (semplicemente passandoci sopra) delle taniche di benzina (per ripristinare il carburante della vettura) e delle monetine (utili a sbloccare nuovi tracciati e nuove auto).
I mezzi sono tanti (31), e — sebbene non siano il frutto di licenze ufficiali — risulta semplicissimo associare i modelli del gioco a quelli di alcune tra le vetture moderne più famose (ereditate da marchi come Ferrari, Porsche, Audi, Ford, ecc…). Ma il sistema di sblocco è lento, probabilmente risente della vecchia struttura mobile caratterizzata dagli acquisti in-app. Ovviamente non ci sono le microtransazioni nella versione steam, ma dopo alcune gare diventa comunque necessario ripetere le sfide in cui non si è vinta la medaglia d’oro, sì da recuperare i preziosi coin lasciati per strada.
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Horizon Chase Turbo | Aquiris Game Studio - Recensione |
Non è stato implementato un sistema di danni, per cui le auto non deteriorano le loro prestazioni in via definitiva. Ciononostante è importante evitare i contatti con gli avversari e con gli elementi strutturali a bordo pista, in quanto gli urti causano comunque un momentaneo crollo della velocità. Anche andare fuori strada determina un abbassamento dei km/h, ma in misura minore.
E’ poi fondamentale non rimanere a secco di carburante, altrimenti l’auto si fermerà prima della bandiera a scacchi. Quando il serbatoio va in riserva, Horizon Chase Turbo emette un suono e sulla mappa del tracciato (posta alla sinistra dello schermo) compaiono i luoghi in cui sono ubicati i rifornimenti (che invece di norma non sono visualizzati sull'interfaccia).
La modalità regina di Horizon Chase Turbo è il World Tour. Si tratta di una sorta di campagna principale che ci porta in giro per il mondo. Le tappe sono costituite da una serie di Stati (tra cui California, Brasile, Cile, Sudafrica, Grecia, Giappone, Emirati Arabi, e così via), che a loro volta danno accesso alle gare vere e proprie, ambientate nelle città più famose delle succitate località. Oltre alle sfide standard, ogni Paese del World Tour mette a disposizione anche una gara speciale che permette di accedere a dei preziosi perk in grado di potenziare le prestazioni di tutte le auto, ma per vincere tali upgrade occorre necessariamente arrivare al primo posto.
Le primissime gare sono una passeggiata perché i layout di queste piste risultano molto semplici, tuttavia col proseguo i circuiti si fanno molto più impegnativi in quanto diventano sempre più frastagliati. Nella fattispecie aumenta il numero dei tornanti e gli angoli diventano più acuti.
All'inizio non è neanche necessario sfruttare in modo particolare il pedale del freno, ma nel proseguo tocca pigiare a fondo o dare dei colpetti continui a seconda del tipo di curva.
Incidono anche le caratteristiche delle auto, sintetizzate da 5 parametri: velocità massima, accelerazione, maneggevolezza, capienza del serbatoio, e efficacia della nitro. Le prime vetture sono lente ma i modelli più avanzati risultano meno semplici da padroneggiare, e alcuni consumano anche molto più carburante, costringendoci a fare più volte rifornimento.
E’ bene dare sempre uno sguardo preliminare al tracciato prima di scegliere l’auto. Se la pista è piena di tornanti stretti è preferibile avere un mezzo dotato di una buona accelerazione e di una discreta maneggevolezza, viceversa sulle piste ricche di rettilinei è bene puntare sulla velocità massima e sulla nitro.
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Horizon Chase Turbo | Aquiris Game Studio - LucullusGames |
Il fascino del retrò unito alla tecnologia moderna
Ultimamente lo stile low poly sta prendendo sempre più piede in ambito indie, affiancandosi all'ormai abusata pixel art. E Horizon Chase Turbo è stato realizzato proprio con una grafica low poly molto carina, che in un certo senso crea anche una sorta di continuità stilistica con i titoli del passato.Avendo un monitor g-sync ho giocato sempre a 100 fotogrammi al secondo, senza registrare mai degli evidenti cali di frame; sono supportati anche i formati alternativi come i 21:9.
Horizon Chase Turbo presenta una cura certosina su vari aspetti di contorno. Ad esempio ho trovato piacevoli alla vista sia le nuvolette di fumo (materializzate in prossimità delle curve effettuate ad alta velocità), sia il terriccio e l’erba alzati in occasione dei fuori pista.
Sono presenti sia il ciclo giorno-notte che gli agenti atmosferici. Tuttavia è bene sottolineare come sia la pioggia che la neve abbiano in realtà un valore meramente stilistico, visto che all'atto pratico non incidono sulle prestazioni dei mezzi.
La colonna sonora — caratterizzata da motivi orecchiabili, che fanno il verso all’era dei 16 bit — è stata realizzata da Barry Leitch, che in passato ha lavorato in prima linea su vari corsistici tra cui Rush per Nintendo 64 (1996) e Lotus Turbo Challenge 2 (1991).
Anche l’effettistica non è da meno. A seconda del modello cambia il rombo dei motori, mentre nelle gallerie il suono risulta più ovattato.
Modus Operandi: ho realizzato questa recensione grazie a un codice per il download su steam gentilmente fornitomi dal distributore del gioco.
Titolo: Horizon Chase Turbo
Genere: Racing Arcade
Sviluppatore e Editore: Aquiris Game Studio
Data di rilascio su pc: 15 maggio 2018
Prezzo di lancio su steam: 16,79 euro
Commento finale
Horizon Chase Turbo è chiaramente un prodotto semplice e immediato, ma è ugualmente divertente; mostra un amore incondizionato verso la golden age ludica, e non si tratta di pura nostalgia.L’aspetto grafico è decisamente piacevole, sia grazie al buon design che all’uso di colori sgargianti. L’unica nota stonata — del prodotto di Aquiris Game Studios, software house brasiliana (alla sua prima pubblicazione su PC) — è da ricercare nel sistema di progressione delle auto un pò troppo lento, ereditato dal diverso modello di business della versione mobile.
La longevità è sulla carta elevata, ma dopo aver concluso le prime 4 Nazioni il sistema accusa un pò di stanchezza poiché le meccaniche sono già state tutte sviscerate, sicchè si avverte la mancanza di novità in grado di ravvivare davvero l’esperienza di gioco.
Per fortuna ci pensano le location a centrare sempre il bersaglio. Ogni città è infatti estremamente diversificata sia nel layout della pista che negli elementi architettonici e naturali posti ai margini e sull’orizzonte dello scenario. Questi ultimi sono presi di netto da quelli effettivamente presenti nelle realtà di tali zone, ad esempio sull'Isola di Pasqua troviamo i Moai (enormi statue monolitiche ricavate dal tufo).
Pro:
- Level design
- Layout dei circuiti (esclusi quelli iniziali perché troppo semplici)
- Senso di velocità
- Longevità...
- Manca una vera modalità online
- Un editor dei tracciati avrebbe fatto comodo
- ... Ma nel proseguo la formula diventa un pò ripetitiva
Voto 7,5
REQUISITI DI SISTEMA
MINIMI:
Sistema operativo: Windows 7 or newer
Processore: Intel Core 2 Duo 2.0 GHz or better
Memoria: 2 GB di RAM
Scheda video: Intel HD Graphics 4000 or better
DirectX: Versione 9.0c
Memoria: 500 MB di spazio disponibile
CONSIGLIATI:
Sistema operativo: Windows 7 or newer
Processore: Intel Core i5 2.5 GHz or better
Memoria: 4 GB di RAM
Scheda video: GeForce 8000 Series or better
DirectX: Versione 9.0c
Rete: Connessione Internet a banda larga
Memoria: 800 MB di spazio disponibile
Horizon Chase Turbo è disponibile anche per Mac OS X, SteamOS, e Linux
Fonte immagini: google