F1 2018 | Codemasters - Recensione

F1 2018 è un racing ibrido che ci butta nel bel mezzo dell’attuale stagione sportiva grazie alle licenze ufficiali, e anche stavolta le novità non mancano




F1 2018 riparte delle buone qualità mostrate dal precedente F1 2017. E bisogna ammettere che in questi quasi 10 anni in cui ha gestito il franchise Codemasters ha fatto dei passi in avanti convincenti, se escludiamo qualche piccola caduta di stile (es. F1 2015).
La nuova versione vanta piccole aggiunte di stampo ruolistico, e implementa le nuove regole FIA. Troviamo poi, anche l’aggiunta del sistema di protezione Halo, che tuttavia può essere “disattivato” per chi proprio non digerisce la presenza della banda verticale che gli ostruisce la vista in modalità cockpit.
Sono state aggiornate le dieci scuderie, compresi i trasferimenti dei piloti: Carlos Sainz Jr. è entrato in Renault, Charles Leclerc ha preso posto in Alfa Romeo Sauber e Sergej Sirotkin è la new entry di casa Williams.
Finalmente in F1 2018 è stato aggiunto il sistema di recupero dell’energia, sebbene tale funzionalità sia stata semplificata rispetto a quanto visto nella realtà. Per chi non lo sapesse le power unit ubicate sulle monoposto immagazzinano (nelle batterie) l’energia ricavata dalle frenate e dagli scambi termici (es. dagli scarichi), sì da migliorare poi le prestazioni in gara. E nel gioco è possibile appunto decidere come utilizzare tale surplus di energia.

F1 2018 | Codemasters - Recensione

Un’esperienza ancora più coinvolgente

Le modalità proposte da F1 2018 riguardano al solito: Carriera, Prova a Tempo, Campionati, Eventi, e Multi-player online. Quest’ultimo vede l’aggiunta di un sistema classificato, con competizioni che gestiscono la partecipazione degli utenti in base al grado di abilità raggiunto.
La modalità regina resta certamente la Carriera, dove quest’anno non ci sono particolari scossoni da segnalare. Il team britannico ha deciso di approfondire ulteriormente il settore Ricerca e Sviluppo, anche se non mancano delle piccole introduzioni di stampo ruolistico.
Il primo passo — un pò come accade nei GDR — consta della creazione del profilo pilota, dove possiamo scegliere tra alcuni caschi e volti predefiniti.
Una volta ultimata la procedura succitata arriva il momento della scelta più importante, ovvero per quale scuderia iniziare a correre. Qui il giocatore — come nei manageriali calcistici alla Football Manager — non è sottoposto a vincoli particolari, per cui può optare per qualsiasi team. Ma — ovviamente — le scuderie più blasonate (Mercedes e Ferrari) saranno meno indulgenti in presenza di reiterati mancati obiettivi.
Claire - giornalista di F1 2018
La gestione del pilota acquista invece una nuova variabile di disturbo. F1 2018 introduce la figura di Claire, una giornalista ficcanaso che…. Ops, una professionista che si aggira all'interno del paddock alla ricerca di scoop e di interviste ai piloti. Tra le varie sessioni del weekend saremo dunque chiamati a rilasciare delle dichiarazioni — entro un tempo limite — che potrebbero ripercuotersi sul nostro rapporto con gli altri protagonisti. Ciò ricorda un pò i siparietti visti in Fifa 18 con Alex Hunter.
Ad ogni modo, le nostre risposte delineeranno in un certo senso la nostra personalità, per cui dovremo ragionare bene sui possibili effetti. Se ci prendiamo tutti i meriti delle vittorie — non ringraziando il lavoro dell’intero team — finiremo con l’indispettire chi si occupa dei nostri potenziamenti, utili a migliorare la vettura. Anche attaccare piloti e scuderie avversarie potrebbe ritorcersi contro di noi, qualora dovessimo cambiare casacca in futuro.
Nel mondo sportivo è importante anche il rumore dei nemici (come ci insegna José Mourinho), e quest’anno potremo anche scegliere un rivale con cui beccarci nel corso della stagione.
Queste aggiunte ruolistiche ormai le ritroviamo in vari titoli sportivi (vedi anche NBA 2K17), e devo ammettere che ciò contribuisce a creare un’esperienza più avvolgente. Però le domande di Claire non sempre risultano in linea con quello che accade in pista, inoltre le conseguenze delle nostre azioni mediatiche risultano ancora un pò limitate. Si tratta di un inizio incoraggiante, ma tale feature va ancora migliorata, attualmente il gioco preferisce adagiarsi su contesti piuttosto stereotipati.
Come ho accennato qualche riga più su, il ramo della Ricerca e Sviluppo è stato rivisto. Ora ci sono maggiori possibilità, ma soprattutto è stato elevato il grado d’incertezza circa le tecnologie da sviluppare lungo gli alberi di specializzazione.
F1 2018 anche stavolta interiorizza alcune feature implementate già tempo addietro da Motorsport Manager. Nella fattispecie quest’anno dovremo adeguarci ai cambi di regolamento che — tra una stagione e l’altra — andranno a vietare l’uso di alcuni dispositivi, che magari avremo ricercato con tanta fatica nell'annata precedente
Il sistema di guida resta scalabile per venire incontro a più esigenze, sicché gli aiuti alla guida permettono (al solito) di scegliere sia tra alcune impostazioni preconfigurate che di agire manualmente sulle singole variabili.
Essendo un sim-arcade il giocatore può approcciarsi al gioco con varie periferiche, dal pad al volante (sono supportati vari prodotti, dal Logitech G29 al Thrustmaster T300).
Il volante però offre quest’anno un livello di coinvolgimento maggiore, in quanto sono state implementate più tipologie di sollecitazioni. Ad esempio, quando in F1 2018 si attacca il cordolo, il force feedback reagisce diversamente in base alla velocità e all'angolazione dell’impatto. Chiaramente si tratta di simulazioni che non ripropongono delle conseguenze per forza realistiche, ma rappresentano comunque delle aggiunte piacevoli.
Tra le altre variazioni sul tema segnalo il rivisto consumo della temperatura degli pneumatici (grazie a parametri più verosimili), e la gestione del sistema ERS.
L’intelligenza artificiale si comporta come quella dell’edizione precedente: è abbastanza aggressiva ma i piloti tendono a comportarsi al solito alla medesima maniera. Si sente la mancanza di modelli di guida che tengano in considerazione gli effettivi stili tenuti in gara dai piloti reali.

F1 2018 | LucullusGames

Più coinvolgente e più armonioso, ma si può fare di più

L’aspetto estetico di F1 2018 è molto curato. Non siamo in presenza di una grafica rivoluzionaria, ma risulta evidente come l’Ego Engine sia stato spinto ancor più verso l’alto con piccole migliorie. Soprattutto, il frame rate non mostra dei cali evidenti in presenza della pioggia. Si poteva però fare qualcosa in più sul versante dell’illuminazione in notturna, dove il quadro d’insieme risulta un pò piatto.
Il taglio registico del prodotto è più televisivo, anche per via delle interviste nel paddock. L’esperienza non lesina maggiori inquadrature su momenti extra-corsistici, ma c’è ancora un pò distanza nella realizzazione dei vari modelli: piloti e monoposto sono molto belli da vedere, mentre lo sono meno i personaggi secondari.
Purtroppo il sistema dei danni resta troppo semplificato, gli impatti risultano limitati agli alettoni e alle ruote; non è possibile deformare in modo tangibile le altre componenti.
La telecronaca è diretta da Carlo Vanzini, gli approfondimenti tecnici sono curati da Luca Filippi. I rombi dei motori sono soddisfacenti.

Modus Operandi: ho realizzato questa recensione dopo aver acquistato il gioco su steam.

Titolo: F1 2018 
Genere: Racing ibrido
Sviluppatore e Editore: Codemasters
Data di rilascio su pc: 24 agosto 2018
Prezzo di lancio su steam: 54,99 euro

Commento finale

F1 2018 prosegue sulla scia della versione precedente. Non si tratta di un mero copia-incolla ma nemmeno di un capitolo innovativo. Ci sono sia piccole aggiunte (ERS e interviste), che contesti rivisti (es. consumo degli pneumatici). Tuttavia la fisica e il sistema dei danni restano troppo semplificati, e lo sono da anni.
Inoltre i piloti non ripropongono gli stili di guida degli atleti reali, distinguendosi — all’atto pratico — solo per le tempistiche differenti.
Per finire, anche quest’anno ritroviamo le auto storiche dei decenni andati.

Pro:
  • Il settore ricerca e sviluppo è stato approfondito
  • Ci sono delle piccole novità... 
  • Le aggiunte ruolistiche rendono l’esperienza più avvolgente...
  • Il regolamento muta nel corso delle stagioni
Contro: 
  • I piloti non si differenziano per stili di guida
  • ... Ma mancano delle novità sostanziali
  • ... Ma vanno rifinite meglio
  • Fisica e sistema dei danni andrebbero rivisti

Voto 8,3


REQUISITI DI SISTEMA

MINIMI:
Richiede un processore e un sistema operativo a 64 bit
Sistema operativo: 64bit Versions of Windows 7, Windows 8, Windows 10
Processore: Intel Core i3 2130 or AMD FX 4300
Memoria: 8 GB di RAM
Scheda video: Nvidia GT 640 or AMD HD 7750
DirectX: Versione 11
Rete: Connessione Internet a banda larga
Memoria: 50 GB di spazio disponibile

CONSIGLIATI:
Richiede un processore e un sistema operativo a 64 bit
Sistema operativo: 64bit Versions of Windows 7, Windows 8, Windows 10
Processore: Intel Core i5 8600K or AMD Ryzen 5 2600X
Memoria: 8 GB di RAM
Scheda video: Nvidia GTX 1060 or AMD RX 580
DirectX: Versione 11
Rete: Connessione Internet a banda larga
Memoria: 50 GB di spazio disponibile

Fonte immagini: Google