Mothergunship | Grip Digital - Recensione

Mothergunship è un bullet hell con elementi roguelite, e con un’atmosfera sopra le righe che mette decisamente di buon umore




Mothergunship rappresenta una buona evoluzione di quanto avevamo già visto con Tower of Guns. Questa volta però i brillanti ragazzi di Terrible Posture Games hanno collaborato con il team dei Grip Digital, arricchendo esponenzialmente la formula del videogioco succitato. Nella fattispecie abbiamo a che fare con uno humor irriverente e con un sistema di crafting notevole.
Mothergunship è sostanzialmente un bullet hell, ovvero uno shooter in cui piovono proiettili da ogni dove. La formula è però contaminata anche da elementi roguelite, per cui troviamo sia il permadeath sia livelli realizzati in maniera procedurale.



Il protagonista della storia è una semplice recluta. La trama di Mothergunship ci viene raccontata mediante le voci dei membri della nostra squadra, tra cui un’IA e un esponente delle forze armate. Non si tratta di un plot articolato, ma risulta comunque piacevole da seguire.
In sostanza dobbiamo respingere un esercito di agguerriti alieni robotici, chiamati Archivisti. L’invasione è in atto su tutta la Terra. Tuttavia noi possiamo attraccare solo sulle singole navi del nemico, sì da combattere le varie ondate di robot.
Il nostro quartier generale è ubicato su una nave spaziale della Resistenza, all'interno della quale sono presenti un ponte di comando, una sala in cui potenziare la corazza del nostro avatar, e una sezione in cui testare i prototipi che è possibile costruire presso l’area di lavoro.
Tuttavia le bocche da fuoco che si creano presso il quartier generale restano confinate sulla nostra nave. Dovremo quindi costruirne di nuove ogni volta che affronteremo una data missione, sfruttando i pezzi che troveremo nei vari stage. 
Fortunatamente spesso ci verrà concesso di portare con noi perlomeno un dato quantitativo di componenti già raccolte nelle quest precedentemente concluse, oppure acquistate presso il mercato nero. In questo modo eviteremo di fare affidamento sui soli pugni d’ordinanza, istallati sulla corazza.

Mothergunship | Grip Digital - Recensione

Nonostante la durezza della guerra, l’umore della combriccola è sempre buono

Mothergunship attualmente ci offre solo due opzioni single-player (Campagna e modalità infinita), ma ad agosto verrà implementata anche la modalità co-op. Alla Campagna si accede mediante la mappa di gioco, ubicata sul ponte di comando della nave. L’incedere è costituito da più missioni principali, corredate da altre quest secondarie utili a incrementare le risorse base. Le side quest sono sì opzionali ma non troppo, nel senso che un pò di grinding sarà comunque necessario per non farci trovare impreparati nelle missioni principali più avanzate.
I pezzi per costruire le varie bocche da fuoco sono suddivisi in tre categorie: armi (lanciarazzi, lanciagranate, sparalame, fucili al plasma, strumenti elettrificati, laser, ecc…), connettori a cui attaccare le armi (caratterizzati da più forme e dimensioni), e perk per incrementare le statistiche (minor rinculo, miglior raggio d’azione, maggiore cadenza di tiro, ecc…).
Ogni componente costa però un dato ammontare di crediti, i quali sono distribuiti casualmente durante le normali contese. Nell’arco delle battaglie è possibile ottenere — sempre in maniera variabile — anche dei punti esperienza, che vengono via via sommati finché non si ottiene un nuovo livello che rende disponibile una nuova sfera viola, la quale può essere investita nel potenziamento dell’esoscheletro del protagonista. In tal modo si possono incrementare la resistenza, l’energia (necessaria ad alimentare le armi), la mobilità, la capacità di rilevare i segreti, e il numero di salti da poter inanellare. Difatti Mothergunship permette di concatenare una serie incredibile di salti multipli: il numero massimo di balzi dipende solo da quanti ne avremo acquisiti con le sfere viola (il numero è permanente) o raccolti negli stage (in tal caso restano disponibili finché è attiva la missione in cui sono stati reperiti). Proprio così, tra i vari item che è possibile raccogliere sul campo di battaglia, troviamo anche dei gettoni su cui è disegnata una freccia gialla: tali oggetti elargiscono appunto i balzi supplementari.
Ogni missione ci porta su una nave nemica diversa, la cui planimetria consta di più stanze da esplorare. Alcune zone mettono a disposizione alcune aree speciali in cui ci viene chiesto di portare a termine delle sfide specifiche: ad esempio sparare solo con le armi istallate sul braccio destro, oppure eliminare un dato numero di nemici entro un determinato quantitativo di secondi. Mentre in altri contesti potremmo dovercela vedere con un boss gigantesco, da affrontare o all'interno di una grossa e unica location (se il boss è appeso alle pareti), oppure lungo uno stretto corridoio (come se dovessimo scappare da un treno che sfreccia in una galleria sotterranea).
Quando raggiungiamo l’ultima sala della nave nemica il livello si conclude, possiamo così valutare: il numero di segreti svelati, le componenti raccolte, il quantitativo di crediti accumulati e i punti esperienza guadagnati. Dopodiché ritorneremo sempre al nostro quartier generale.
Che Mothergunship sia un bullet hell e non un semplice FPS — nonostante la visuale sia in prima persona — lo capiamo dal ritmo infernale delle battaglie. Nelle prime missioni il tutto sembra gestibile mantenendosi in costante movimento, ma nel proseguo — quando incontreremo decine di nemici e la pioggia di proiettili coprirà gran parte dello schermo — allora dovremo necessariamente imparare a schivare i colpi, nonchè effettuare dei balzi precisi fino al millimetro.
Come in ogni altro roguelite, l’elemento casuale pesa molto. E in Mothergunship la piacevolezza delle run dipende strettamente dalla realizzazione dei livelli e dalla disponibilità delle componenti (per il crafting) che si riesce a recuperare. E’ chiaro che nel proseguo avremo a che fare con stanze che finiranno con l’assomigliarsi ad altre già viste, quindi il clou del divertimento verterà sempre più sulla costruzione delle armi. Il crafting è eccezionale: è possibile istallare sulle braccia talmente tanti pezzi da riuscire a occupare gran parte della visuale dello schermo. Indubbiamente è questo l’elemento distintivo — e più riuscito — del titolo edito da Grip Digital.

Mothergunship | LucullusGames

Perché limitarsi a uccidere gli avversari quando li si può far esplodere?

Mothergunship sfrutta colori sgargianti e un design generale piacevole, però il tutto è un pò “giocattoloso”. Mi spiego meglio. Ci sono forme molto rotonde e nemici realizzati con poche componenti, e questo mi ha riportato alla mente quei giocattoli costruiti appositamente per i bambini, quelli che non devono avere componenti piccole per evitare che i pargoli li ingoino.
Avrei preferito un algoritmo più articolato, in grado di dare alla luce stage più complessi. Alcune zone sono davvero molto carine, ma gli elementi che vengono combinati tra loro non sono tantissimi; ad esempio troviamo ponti, portali, pozze di lava e piattaforme mobili. Inoltre i nemici non rimangono impressi nell'immaginario, mi sarei aspettato qualcosina in più soprattutto nella resa estetica dei boss. Questi ultimi sono enormi e agonisticamente “cattivi”, ma risultano un pò anonimi al livello di design.
Mi è piaciuta invece la buona verticalità delle varie stanze che ci permette di spostarci agilmente da un piano all’altro, dandoci modo di provare tattiche diverse (un pò come negli arena shooter).
Mothergunship non è un titolo semplice, difatti si muore spesso. In questi casi i nostri colleghi ci prendono simpaticamente in giro, facendoci fare qualche sana risata. Ma il permadeath è abbastanza punitivo, in quanto si perdono tutti i potenziamenti raccolti nella missione in cui si perisce. Ma del resto è un roguelite, quindi ciò è del tutto normale.

Modus Operandi: ho realizzato questa recensione grazie a un codice per il download su steam gentilmente fornitomi dal distributore del gioco.

Titolo: MOTHERGUNSHIP
Genere: Bullet Hell con elementi Roguelite
Sviluppatore: Grip Digital e Terrible Posture Games
Editore: Grip Digital
Data di rilascio su pc: 17 luglio 2018
Prezzo di lancio su steam: 24,99 euro

Commento finale

Mothergunship è un bullet hell adrenalinico che richiede ottimi riflessi, ma necessita anche di molta pazienza. L’elemento casuale incide abbastanza come in ogni altro roguelite, ma alla lunga gli stage cominciano a perdere un pò di smalto e d’originalità, cedendo il passo alla ripetitività di meccaniche tutto sommato già viste.
Il crafting invece è assolutamente soddisfacente. Se si possiedono delle buone componenti si è in grado di costruire delle armi fantasmagoriche, con le quali si può seminare il terrore tra i robot nemici. Consiglio quindi questo gioco a tutti quelli che amano le sfide, e non si alterano facilmente dopo una sconfitta.

Pro:
  • Ottimo livello di crafting
  • Atmosfera goliardica
  • Colori vitaminici
  • Livello di sfida
  • Gunplay 
Contro: 
  • Gli scenari potevano essere più vari e più complessi
  • Alla lunga perde un pò di smalto
  • I boss potevano essere esteticamente più curati 

Voto 7,5


REQUISITI DI SISTEMA

MINIMI:
Richiede un processore e un sistema operativo a 64 bit
Sistema operativo: Windows 7 64-bit
Processore: Intel Core i5-4430 / AMD FX-6300
Memoria: 4 GB di RAM
Scheda video: Nvidia GTX 750 Ti 2GB / AMD Radeon R7 265
DirectX: Versione 11
Memoria: 5 GB di spazio disponibile

CONSIGLIATI:
Richiede un processore e un sistema operativo a 64 bit
Sistema operativo: Windows 10 64-bit
Processore: Intel Core i5-6600K / AMD Ryzen 5 1600
Memoria: 8 GB di RAM
Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 1060 3GB / AMD Radeon RX 580 4GB
DirectX: Versione 11
Memoria: 5 GB di spazio disponibile

Fonte immagini: google