Son of a Witch è un roguelite cooperativo e dai toni goliardici, la struttura è solida e la longevità è elevata
Son of a Witch è un videogioco dal titolo simpaticamente clickbait. Inizialmente lo sviluppatore Bigosaur aveva indicato il suo progetto con ”My Mom is a Witch”, ma forse qualcuno in famiglia si sarà “ribellato”. A parte gli scherzi, il protagonista del gioco è davvero il figlio di una strega, e il suo compito è quello di cercare la madre che è stata convocata dal Re in persona, per via del furto di un importante cimelio goblin.
La veste estetica di Son of a Witch ricorda un pò quella di Castle Crashers, ma dietro a un design da prodotto mobile c’è invece un videogame tecnicamente solido, divertente e ricco di modalità alternative. L’approccio può essere tanto hardcore (giocandolo come se fosse un roguelite) quanto casual (giocandolo come se fosse un action side-scrolling). Le differenze sostanziali tra le due prove risiedono nella limitazione a una sola arma da potersi portare dietro e nell'assenza delle mappe procedurali quando si sceglie la modalità casual. Quest’ultima scelta di game design (la generazione procedurale) — oltre a aumentare la variabilità — rende la prova più complessa e più stimolante; entrambe però condividono la presenza del permadeath.
Oltre alle sfide speciali (sbloccabili dopo la prima run) e a quelle giornaliere (con tanto di leaderboard), ci si può impegnare persino in un’arena contro altri player reali.
Tante modalità, varie armi, e una miriade di oggetti da scovare
Durante la campagna avremo modo di cambiare spesso e volentieri l’arma (ci sono lame da mischia o da lancio, bastoni magici, strumenti a lunga gittata), gli item (pozioni, amuleti), e dei simpaticissimi compagni di viaggio (che ricordano un pò le creature viste in The Binding of Isaac).Le armi possono essere dotate di effetti secondari che — come accade con gli incantesimi —consumano del mana. Ma non è finita qui perché esiste anche la meccanica della rabbia, che aumenta l’efficacia dei colpi. Devo solo segnalare che i bastoni magici (e le armi dalla distanza) mi sono sembrati un pò troppo efficaci rispetto agli altri strumenti.
La main-quest ci metterà di fronte a personaggi da aiutare, minigiochi da risolvere, e boss di fine livello da sconfiggere.
In Son of a Witch sono disponibili sette classi tra cui scegliere, tutte hanno abilità difensive e offensive ben differenziate (ad esempio il piromante è immune al fuoco). Tuttavia la prima run può essere effettuata solo con il cavaliere o con lo stregone, le altre saranno sbloccate solo dopo aver completato alcune quest secondarie.
L’incedere è molto semplice. Il mondo di gioco è caratterizzato da macro-zone suddivise in tante stanze, alcune delle quali risultano bloccate finché non si recuperano degli oggetti o finché non si eliminano tutti i nemici ubicati nei paraggi. In alcune aree si trovano dei venditori e delle sorti di altari che danno accesso a nuovi item.
Durante il playthrough è possibile potenziare le abilità del personaggio in modo temporaneo o definitivo, attraverso l’assunzione di pozioni dall'effetto variabile; ad esempio possiamo diventare immuni ai danni elementali e/o al veleno.
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Son of a Witch | Bigosaur - Recensione LucullusGames |
Esteticamente semplice, ma mette decisamente di buon umore
Son of a Witch può essere affrontato sia in single-player che in multi-player (online e locale) con altri tre giocatori. Nonostante venga definito dal suo creatore come un roguelike, siamo invece chiaramente dinanzi a un roguelite.La grafica sfoggia colori saturi e texture in bassa definizione. I modelli dei personaggi sono buffi e allegri. I comandi di gioco risultano reattivi e precisi.
Il comprato sonoro è solo sufficiente. La narrativa è puramente contestuale e non lascia il segno, non è prevista una traduzione in italiano (il gioco è in inglese).
Modus Operandi: ho realizzato questa recensione grazie a un codice per il download su steam gentilmente fornitomi dal distributore del gioco.
Titolo: Son of a Witch
Genere: Roguelite
Sviluppatore e Editore: Bigosaur
Data di rilascio definitiva su pc: 16 maggio 2018
Prezzo di lancio su steam: 11,99 euro
Commento finale
Son of a Witch non lascia il segno se giocato nella modalità casual, ma quando ci si immerge nella prova standard allora è tutta un’altra musica, grazie a varie scelte di game design che rendono l’esperienza molto più stimolante e varia. Le sfide multigiocatore sono poi un valore aggiunto non di poco conto, ma è bene evidenziare come in co-op il gameplay risulti molto più semplice.Pro:
- Tante modalità e tipologie di sfide
- Meccaniche profonde e solide
- Livello di sfida variabile
- In co-op è ancora più divertente
Contro:
- Trama banale
- Intelligenza artificiale scolastica
- Si poteva fare di più per la componente audio
Voto 7,1
REQUISITI DI SISTEMA
Sistema operativo: Windows XP or newer // 10.9 Mavericks
Processore: Core2Duo 1.0 GHz
Memoria: 2048 MB di RAM
Scheda video: 512MB Video RAM, OpenGL 1.1+
DirectX: Versione 9.0
Memoria: 600 MB di spazio disponibile
Fonte immagini: screenshot