In questa Top Ten voglio mettere in evidenzia l'eccellenza italiana in ambito videoludico, portando alla conoscenza di tutti i migliori videogiochi realizzati dagli sviluppatori nostrani
Il panorama ludico italiano negli ultimi anni è cresciuto molto, soprattutto in ambito indie. In passato il Bel Paese era rappresentato soprattutto dai titoli di guida della Milestone, una realtà di circa 170 dipendenti nata nel 1996 che nel 2016 ha fatturato circa 28 milioni. Senza dimenticare pure un’altra storica casa di sviluppo, ovvero Artematica Entertainment che ha sempre avuto un occhio di riguardo per la formazione, collaborando con numerose scuole di specializzazione tra cui lo IUDAV (Istituto Universitario Digitale di Animazione e Videogiochi).
Oggi però ci sono tante software-house di successo, tra cui Ovosonico, SpinVector, Raylight, 34BigThings, Forge Replay, Storm in a Teacup, MixedBag, Tiny Bull Studios, Kunos Simulazioni, Ubisoft Milano. Senza dimenticare l'impegno di aziende che operano soprattutto nel settore della pubblicazione, piuttosto che nella fase di creazione dei videogiochi (es. 505 Games)
Il mercato totale (pc, console e mobile) dei videogiochi in Italia vale circa un miliardo e mezzo di euro. Ed è in forte crescita grazie alla Legge Cinema, un provvedimento che coinvolge anche gli sviluppatori e le aziende impegnate nel settore ludico con incentivi di vario genere. Pensate che solo nell'ultima edizione della Milan Games Week sono stati mostrati oltre 50 prodotti nostrani, grazie pure all'impegno di AESVI (Associazione Editori e Sviluppatori Videogiochi Italiani).
In questa Top Ten come di consuetudine mi soffermerò però solo sui titoli presenti sulla piattaforma PC (giacché è il core del mio blog). Quindi, dopo questa panoramica, ecco a voi i migliori 10 videogame italiani che potete trovare anche su Steam (lo store digitale di Valve).
10) The wardrobe (2017)
E’ un punta e clicca in 2D fatto alla vecchia maniera, dove occorre sfruttare i soliti comandi "guarda, prendi, usa, combina, parla”. Anche se va detto che C.I.N.I.C. Games ha deciso di non esagerare con la complessità degli enigmi, preferendo piuttosto puntare su una forte componente citazionistica che include videogame (es. Fallout e Portal), film degli anni ’80, serie Tv, e una miriade di Anime e di Albi a Fumetti. Ed è proprio la dirompente verve autoironica e surreale che anima The Wardrobe a farlo entrare di diritto in questa classifica. Pensate che la cassa toracica del protagonista funge da inventario, e non è la cosa più assurda e divertente in cui potersi imbattere.Il personaggio principale sembra essere uscito dalle opere della Sierra e della LucasArts. Il suo nome è Skinny ed è uno scheletro confinato in un misterioso guardaroba. Il nostro mucchietto di ossa (anni fa) è caduto in disgrazia a causa di una fatale allergia alle prugne. Il guaio è che ora deve fare i conti con un trasloco che rischia di scombussolare ulteriormente la sua “vita” (tecnicamente sarebbe morto, ma…vabbè), portandolo a girovagare per una serie di location pittoresche, all'interno di una cittadina ricca di sorprese.
9) Remothered: Tormented Fathers (2018)
E’ il primo atto di una trilogia horror con spiccati elementi stealth e scelte artistiche che citano diverse opere cinematografiche. La protagonista è Rosemary Reed, ovvero una coraggiosa donna di trentacinque anni, determinata a risolvere il mistero della scomparsa di Celeste Felton. La nostra intraprendente “eroina” (i cui tratti del viso ricordano quelli di Jodie Foster ne "Il Silenzio degli Innocenti”) si intrufolerà così nella tetra casa del notaio Richard Felton alla ricerca di indizi utili, ma scoprirà degli agghiaccianti retroscena.In Remothered: Tormented Fathers occorre evitare gli scontri diretti, per cui bisogna spesso nascondersi (sfruttando armadi e divani), e distogliere l’attenzione dei predatori lanciando degli oggetti nelle direzioni opposte rispetto al nostro senso di marcia. La particolarità della prova di Stormind Games risiede nella struttura verticale della mappa: fare rumore in un dato punto allerterà anche i nemici posti sopra e sotto la nostra stanza, non basta quindi tenere d’occhio il solo piano orizzontale della casa.
Durante l’arco dell’avventura vanno risolti alcuni puzzle ambientali e raccolti determinati oggetti per sbloccare passaggi alternativi.
La recensione completa di Remothered: Tormented Fathers la trovate QUI.
8) GRIDD: Retroenhanced (2017)
E’ un uno shooter futuristico intriso di velleità racing, dove risalta soprattutto l’anima arcade della sfida. Il gioco rappresenta una sorta di reboot dell’omonima saga nata in ambito mobile, ma allo stesso tempo si tratta del primo progetto di Antab Studio (società creata da soli tre ragazzi, tra cui l’ideatore dell’originale GRIDD).L’atmosfera cavalca il rinnovato amore per il taglio cinematografico che ruota attorno all'universo informatico (vedi i film di Tron, Johnny Mnemonic e Hackers), dove le stringhe di codice non sono delle fredde sequenze di numeri, ma vengono invece animate da luci al neon e da fantasiose battaglie combattute a colpi di laser contro avversari dalle forme geometriche molto squadrate.
L’obiettivo principale di GRIDD: Retroenhanced è quello di violare un mainframe pericoloso, e tentare così di ottenere il perfect score; un pò come visto anche in Atomine (un altro gioco italiano). Ma nel cyberspazio lisergico di GRIDD il giocatore si muove su un mezzo diverso, difatti manovriamo una navicella mediante l'uso di due soli comandi: uno per lo spostamento lungo gli assi (atto a eludere gli attacchi avversari), e l’altro per sparare raffiche di colpi contro i vari nemici vomitati a iosa sullo schermo. Di tutto rispetto è anche la colonna sonora synthwave creata dal compositore australiano Dream Fiend.
7) Valentino Rossi The Game (2016)
Rappresenta l’opera più ricca di contenuti mai prodotta da Milestone. Ci sono circa 200 piloti (anche storici), una valanga di tracciati (anche del passato), e una mole di mezzi a due ruote che vanno dalle 125cc e 250cc a due tempi, fino ai bolidi attuali, senza dimenticare le 500cc a 2 e a 4 tempi. Valentino Rossi The Game non si limitata a trasporre l’annuale licenza MotoGp, per cui oltre alle solite categorie (Moto 3, Moto 2, e MotoGp) possiamo impegnarci anche in altri sport quali Motocross e Rally.Come si evince dal titolo, questa prova ruota attorno alla figura di Valentino Rossi e di conseguenza alla VR 46 Academy. Potremo tentare di battere i grandi traguardi storici registrati dal Dottore nonchè consultare la Rossipedia, una sorta di mini enciclopedia che racconta gli aneddoti della leggenda italiana.
La recensione completa di Valentino Rossi The Game la trovate QUI.
6) Nantucket (2018)
E’ l’opera prima del team Picaresque Studio. Si tratta di un videogame particolare, in cui ritroviamo un mix di meccaniche rpg e strategiche.Nantucket è ambientato nell'omonima piccola isola del Massachusetts, resa famosa dal romanzo Moby Dick di Herman Melville. Ma il gioco non batte le stesse tappe del libro, anzi si propone come una sorta di conturbante sequel. Il protagonista è Ishmael, ovvero l’unico sopravvissuto all'ossessiva battaglia tra Achab e la balena bianca, ed è deciso a ritornare in mare per avere la sua vendetta contro il famoso capodoglio.
Tuttavia prima di lasciare il porto è sempre opportuno recuperare tutte le risorse utili al viaggio (cibo, acqua, grog, legna) e scegliere una tecnologia da sviluppare per poter avere in futuro una barca migliore (più capiente e più robusta). Oltre a dare la caccia alle creature marine, dovremo guardarci le spalle dai pirati, mantenere alto il morale della ciurma, nonché esplorare la mappa in cerca di nuove quest e tesori.
Ogni membro della compagine marinaresca ha delle abilità utili alla navigazione e/o alla battaglia, che possono essere migliorate attraverso l’investimento dei punti esperienza acquisiti nel corso delle vicende. Inoltre è possibile anche ottenere nuovi tratti psicologici e/o caratteriali come conseguenza delle nostre scelte narrative (si tratta di bonus e malus).
I combattimenti a turni si svolgono come se stessimo dinanzi a un board game, regolato dalle statistiche delle carte (di un ideale deck) e dal lancio dei dadi (che determinano l’ordine di attacco).
La recensione completa di Nantucket la trovate QUI.
5) Last day of june (2017)
E’ un’avventura struggente che non può lasciare indifferenti. Il videogioco è stato realizzato dai ragazzi di Ovosonico capitanati da Massimo Guarini.I protagonisti della vicenda sono Carl e June, due innamorati che si scambiano coccole e baci, finché un tragico evento finisce col dividerli. Nello specifico, durante un incidente d’auto la bella June spira l’ultimo respiro, mentre Carl viene condannato su una sedia a rotelle.
Evidentemente gli autori credono molto nella forza del vero amore, visto che concedono a Carl la possibilità di manipolare gli eventi passati, interagendo con i quadri dell’amata June. In sostanza il giocatore è chiamato alla risoluzione di alcuni puzzle stanziati su una mappa caratterizzata da più sessioni da sbloccare. Dovremo interagire con alcuni personaggi che — anche solo indirettamente e involontariamente — hanno avuto a che fare con la morte della ragazza, e dovremo spostare vari oggetti al fine di collegare i tasselli nel modo più utile per cambiare le linee temporali.
Last day of june riesce a trasmettere tenerezza con il solo linguaggio del corpo dei protagonisti e con i loro mormorii, sono difatti assenti le canoniche espressioni facciali (i volti sono privi di pupille e di labbra). La regia si avvale delle competenze di Jess Cope e delle musiche di Steven Wilson.
La recensione completa di Last day of june la trovate QUI.
4) Forma.8 (2017)
E’ un colorato metroidvania in 2D che narra le vicende di una sonda lanciata su un ignoto pianeta alieno, al fine di recuperare una fonte di energia misteriosa. La piccola e rotonda protagonista all'inizio può solo svolazzare qua e là, ma col proseguo avrà modo di acquisire nuove abilità per superare le tante avversità. Tra queste cito un’onda d'urto che si spande a 360° e delle bombe a scoppio ritardato. Il livello di sfida è impegnativo soprattutto durante le prove a tempo e le boss fight.La produzione di MixedBag eccelle sul piano artistico grazie a una scelta cromatica azzeccatissima, inoltre sorprende sia dal punto di vista estetico (con dei tratti minimalisti e eleganti) che su quello sonoro (per via del tocco velatamente retrò). L’ambientazione di forma.8 (realizzata grazie all'uso di Unity) prende spunto da quelle di antiche civiltà realmente scomparse, in particolare le architetture ricordano quelle azteche e Inca.
3) Redout (2016)
E’ un racing arcade futuristico, dove i bolidi sfidano la gravità sprigionando una velocità inimmaginabile. Il prodotto dei 34BigThings esalta i riflessi e richiede grande impegno per imparare a sfruttare in modo adeguato sia gli strafe laterali che i salti. Sbattere contro le barriere non solo rallenta il mezzo, riduce pure la resistenza dello scafo.Diversamente da opere analoghe — come la serie Wipeout — l’uso dei power-up non richiama il format dei Kart racing, quindi più che mettere fuori gioco l’avversario questi strumenti sono utilizzati per variare le prestazioni di guida.
Durante l’espletazione della campagna principale viene accumulata sia dell’esperienza (utile a sbloccare nuove piste), che del denaro (da spendere per ottenere nuove astronavi e potenziamenti migliori).
La veste grafica di Redout è molto curata: i circuiti sono stanziati sott'acqua, nel bel mezzo di un vulcano, tra la radura selvaggia, nonchè all'interno di alcune caverne.
La recensione completa di Redout la trovate QUI.
2) Joe Dever’s Lone Wolf HD Remastered (2014)
E’ un avvincente librogame (un genere che spopolava negli anni ’90) che — a differenza di tante altre opere che si limitano a curare solo la componente narrativa — offre anche delle buone meccaniche di gioco che premiano l’interazione. Nel titolo di Forge Reply sono presenti vari segreti e bivi che si prestano a un’ottima rigiocabilità, oltre che una marea di scelte da fare, per provare approcci completamente diversi (stealth, aggressivi, dialettici).Gli scontri a turni vanno espletati attraverso l’uso di articolati e variegati Quick Time Event, sempre piacevoli e mai troppo ostici. Tale scelta di game design ricorda per certi versi l'ATB di Final Fantasy per via del peso delle scelte strategiche, anche se poi il sincronismo assume comunque un ruolo più importante. Oltre all'uso di armi principali e secondarie potremo far leva su una serie di tecniche magiche (regolate da una barra apposita per non abusarne).
Le vicende sono ambientate nel villaggio di Rockstarn stanziato nelle fredde lande a nord del Magnamund (un territorio inizialmente creato per una mappa di Dungeons and Dragons), dove Lupo Solitario (un monaco dell'ordine dei Ramas) si precipita in fretta e furia quando scopre che la zona è stata invasa dai Giak. Qui il nostro eroe (nato dalla penna dell’autore inglese Joe Dever) si imbatte però in Leandra, una scaltra e coraggiosa ragazza che in qualche modo potrebbe aver attirato le succitate minacciose creature.
In Joe Dever’s Lone Wolf è presente anche un corposo loot system che ci permette di acquistare del nuovo equipaggiamento o di potenziarlo attraverso il crafting. Va menzionata anche l’ottima colonna sonora di 93 Steps.
1) Assetto Corsa (2014)
Al primo post di questa Top Ten non potevo non mettere quest’ottimo simulatore di guida, capace di restituire feedback incredibili grazie all'uso di dati reali e non di algoritmi artificiali. Ogni auto (munita di licenza ufficiale) si differenzia profondamente dalle altre, sicché per riuscire a domare anche un singolo bolide occorrono intere settimane di pazienza e di cura ai dettagli.Le componenti e le variabili su cui poter intervenire sono innumerevoli, e ogni modifica incide profondamente sui tempi del tracciato. Tra le altre cose occorre tenere sotto controllo il consumo di carburante, l’usura degli pneumatici (soggetti a graining e blistering), e le variazioni delle condizioni meteo.
Per poter ottenere il massimo da questa esperienza è fondamentale munirsi di un buon volante (Logitech g27, g29, Thrustmastrer t300). Assetto Corsa mette a disposizione anche una modalità carriera, tuttavia non risulta particolarmente ricca in termini di progressione. L'opera di Kunos Simulazioni è un prodotto per appassionati di guida, non è un classico videogame.
La recensione completa di Assetto Corsa la trovate QUI.
Considerazioni finali
La classifica in questione è ovviamente frutto della mia esperienza di giocatore, potrà quindi non essere condivisibile da tutti. Ho giocato tutti i titoli analizzati, la maggior parte dei quali è stata anche oggetto di recensione su questo sito.Ho ad esempio escluso (dopo attenta analisi) prodotti ugualmente interessanti come In verbis virtus, The Town of Light, Nicolas Eymerich, Albedo: Eyes from Outer Space, Futuridium EP, N.E.R.O., e Downward. Anche se tutti erano meritevoli di attenzione.
Se ritenete che alcuni esponenti siano stati ingiustamente tralasciati scrivetelo nei commenti, e ne discuteremo. Vi ricordo che nella Top Ten sono stati inseriti solo i prodotti disponibili sulla piattaforma PC, per cui non è presente l’ottima prova di Mario + Rabbits (esclusiva Nintendo)
Fonte immagini: Google