The station | Recensione di un misterioso contatto alieno

The station è un videogame esplorativo a tema sci-fi che narra di un contatto con una civiltà aliena




The Station arriva su steam dopo una fruttuosa campagna su Kickstarter, in cui sono stati investiti circa 15.000 dollari. Al videogame hanno lavorato membri di spicco dell’industria dei tripla A, che in passato hanno partecipato a progetti come Prototype, League of Legends, Destiny, Deus Ex e Bioshock Infinite.
Nell’universo immaginato dai ragazzi di The Station (si non è un errore, hanno usato lo stesso nome per gioco e per casa di sviluppo) gli esseri umani hanno individuato una razza aliena senziente. Tuttavia, prima di tentare un contatto ufficiale, devono capire se si tratta o meno di una possibile minaccia per la vita terrestre. Così la Axiom decide di finanziare una spedizione verso Psy Prime (nome del pianeta da osservare), dotando la Espial (nome della stazione spaziale mossa da un quadrimotore a singolarità) di una strumentazione all'avanguardia, che dovrebbe garantire lo studio della razza aliena in modalità stealth.
L’equipaggio — composto dal capitano Mila Lexa, dall'ingegnere Silas Haze e dal ricercatore Aiden Vyse — ha quindi il compito di analizzare il comportamento degli alieni, senza provare alcun tipo di contatto diretto. Si tratta quindi di una fase germinale, in cui occorre ancora sviluppare un sistema di linguaggio appropriato per comunicare (come visto nel film Arrival).



The Station richiede l’intervento del giocatore quando il centro di controllo smette — senza alcun preavviso — di ricevere i rapporti quotidiani dalla Espial. Comunicazioni radio e motori cessano di operare correttamente, e la Terra decide di inviare una sola persona (noi appunto) per capire cosa sia successo all’equipaggio.
Una volta attraccati sulla Espial ci sembra di vagare in una struttura fantasma. Corridoi, alloggi e aree comuni sono tutte vuote. Dei tre membri misteriosamente scomparsi restano solo le loro parole lasciate nei diari.
Ed è così che veniamo a conoscenza della difficile convivenza dei tre scienziati, fatta di incomprensioni, di invidie e di infatuazioni non corrisposte. Insomma, come nella serie tv Mars, c’è anche il tema della delicata collaborazione tra esseri umani in situazioni di forte stress lavorativo e emotivo.

The station | Recensione di un misterioso contatto alieno

Gli alieni sono buoni o cattivi?

The Station fornisce al nostro personaggio un visore in realtà aumentata che facilita l’interazione con vari interruttori per: accedere alla mappa, sbloccare meccanismi, consultare gli obiettivi, risolvere puzzle ambientali (es. attivare robot, ripristinare fonti di energia), leggere e ascoltare i file dei membri della Espial. L’approccio ricorda un pò quello di Tacoma e di Soma, ma senza poter contare sulla presenza di una pericolosa minaccia che renda l’esperienza più ansiogena.
Il quadro è sicuramente misterioso, ma le scene più movimentate sono dovute più all'intervento del comparto audio, che di tanto in tanto decide di rompere il silenzio, facendoci così sobbalzare. Dunque, la prova non ha nulla a che vedere con titoli come Prey.
Per proseguire nelle vicende è richiesto solo un buon spirito di osservazione e del pensiero laterale, dal momento che l’esperienza non è lineare. Anzi, risulta decisamente avara di indicazioni: non ci sono segnali da seguire, ma solo tracce da scovare. A tal proposito, è emblematico il metodo di apertura degli armadietti personali dell’equipaggio: sono protetti da password simboliche, che richiedono di disegnare degli schemi di sblocco, simili a quelli sfruttati negli smartphone Android. Già, ma il punto è che occorre prima spulciarsi i messaggi dei singoli membri per capire come riprodurre questi simboli, collegando così dei pallini luminosi.
Il moveset prevede comandi essenziali, possiamo: correre e camminare, accovacciarci, analizzare e interagire con i vari oggetti della stazione abbandonata. In merito a questi ultimi bisogna però dire che quelli davvero utili sono purtroppo ben pochi.
La longevità si assesta sulle circa 3 ore.

The station | LucullusGames


Non sappiamo se capiscano la differenza che c'è tra arma e strumento (cit. Arrival)

The Station si avvale di un design semplice, privo di effetti speciali degni di nota. Non ci sono bug o crash, ma devo segnalare degli sporadici cali di framerate e un pò di aliasing. L’arredamento degli spazi è funzionale ma non presenta soluzioni originali, tutto sommato è accettabile visto il risicato budget di questo indie.
Manca una localizzazione in italiano dei testi. E poiché la lettura e l’ascolto dei file sono operazioni essenziali ai fini della corretta soluzione dei puzzle, risulta fondamentale avere almeno una conoscenza scolastica dell’inglese. La recitazione audio dei tre astronauti è buona.

Modus Operandi: ho realizzato questa recensione grazie a un codice per il download su steam gentilmente fornitomi dal distributore del gioco.

Titolo: The Station
Genere: Esplorativo
Sviluppatore e Editore: The Station
Data di rilascio su pc: 20 febbraio 2018
Prezzo di lancio su steam: 14,99 euro

Commento finale

The Station propone un approccio decisamente riflessivo, eretto attorno a una buona narrazione ambientale, fatta di indizi da scovare, enigmi da risolvere, file da leggere e da ascoltare. Per tale motivo non si tratta di un’esperienza adatta a tutti: chi cerca l’azione è meglio che si rivolga altrove, altrimenti potrebbe rimanerne estremamente deluso. Chi invece è in cerca di una prova intima, ricca di atmosfera e di mistero, allora avrà maggiore interesse, ma non dovrà aspettarsi un capolavoro.
Solo nel finale tutti i nodi vengono al pettine, ergo occorre avere la pazienza di arrivare sino ai titoli di coda, sì da avere tutte le risposte. Ma francamente visto il tipo di esperienza, penso che il progetto avrebbe reso di più se fosse stato realizzato per la realtà virtuale.

Pro:
  • Finale
  • Atmosfera
  • Narrazione ambientale

Contro: 
  • Longevità
  • Una maggiore interazione "utile" non avrebbe guastato 

Voto 7


REQUISITI DI SISTEMA

Richiede un processore e un sistema operativo a 64 bit
Sistema operativo: Windows 7 or higher 64-bit / MAC OS X v10.9+ / Ubuntu 12.04+
Processore: Intel Core i5-2500k or AMD equivalent
Memoria: 4gb GB di RAM
Scheda video: GeForce GTX 450 or AMD equivalent
DirectX: Versione 11
Memoria: 4 GB di spazio disponibile
Scheda audio: Supports 7.1 surround sound
Note aggiuntive: Controller Support Intended for Xbox-360 Controller

Fonte immagini: Google