The Fall Part 2: Unbound | Over The Moon - Recensione

The Fall Part 2 Unbound è un'avventura grafica investigativa di matrice fantascientifica, che non disdegna pure alcune sequenze action 




The Fall Part 2 Unbound — come s’intuisce già dal titolo — riparte dall'epilogo del capitolo precedente. A distanza di ben quattro anni da The Fall, possiamo finalmente muovere nuovamente A.R.I.D. ovvero l’intelligenza artificiale che (all'epoca) si ritrovò prima catapultata su un misterioso pianeta alieno, e poi venne separata dal suo esoscheletro.
Anche stavolta ritroviamo un substrato di asimoviana memoria, fatto di rigide regole a cui le macchine dovrebbero sottostare. Già, ma la nostra protagonista riesce a eluderle, riprogrammando se stessa, finendo per affrontare diversi spunti di natura filosofica, dovuti soprattutto all'interpretazione dell’istinto di sopravvivenza. Le I.A. non sono esseri umani, quindi non dovrebbero ragionare liberamente, tuttavia A.R.I.D. rappresenta una singolarità, per cui riesce a sfruttare l’incompatibilità delle regole fondamentali nelle situazioni straordinarie.



In The Fall Part 2 Unbound il primo obiettivo dell’entità virtuale è quindi quello di trovare un modo per ricongiungersi col proprio involucro tecnologico, che (ovviamente) andrà prima localizzato.
A.R.I.D. si trova all'interno di una Rete che le offre vari sbocchi verso altre interfacce meccaniche, come: un robot maggiordomo, una macchina convinta di essere unica, e un avvenente corpo sintetico femminile. La protagonista — tramite questi soggetti — potrà spostarsi dal mondo virtuale a quello reale, al fine di indagare sull’Utente: l’essere umano che la sta braccando.
L’elemento interessante è riposto nella maturazione delle capacità analitiche di A.R.I.D. L'I.A. farà tesoro delle diverse prospettive dei succitati tre automi per piegarli al proprio volere.

The Fall Part 2: Unbound | Over The Moon - Recensione

Come si comporterebbe una IA difronte all’eventualità di poter infrangere le regole fondamentali?

La meccanica principale di The Fall Part 2 Unbound è riposta nel puzzle solving. Gli enigmi di per sé non sono difficili, occorre solo capire il momento giusto in cui si deve interagire con elementi ambientali e NPC. Ci si deve muovere con scaltrezza all'interno di precise routine da ripetere più volte, per trovare una falla utile a rompere gli schemi precostituiti, sfruttando la logica. Ciò vuol dire che saremo costretti anche a ritornare più volte in uno stesso setting.
L’inventario non è ampio o ricco di voci come nei punta e clicca degli anni d’oro.
E’ importante anche esplorare gli ambienti, ma non c’è molto spazio per la libertà interpretativa, giacché il plot è abbastanza lineare. Di sicuro — nel corso delle vicende — il peso del backtracking crescerà continuamente.
Le sequenze action rappresentano invece la parte più debole dell’offerta. Il loro ruolo è quello di modulare il ritmo, vivacizzando alcuni punti della trama: è un pò come quando un professore alza la voce o fa qualche osservazione spiritosa per ridestare l’attenzione dei suoi studenti. All'atto pratico siamo alla presenza di un blando moveset da platform 2D. In questi frangenti A.R.I.D, può saltare su alcune piattaforme per eludere gli attacchi dei nemici, nonché sparare con la pistola.
Non essendoci un sistema di coperture occorre muoversi in continuazione in presenza delle minacce, ma bisogna evitare di sparare troppi colpi ravvicinati per non sprecare la limitata barra dell'energia, altrimenti si resterà vulnerabili al nemico.
La longevità si assesta sulle circa 5-6 ore.

The Fall Part 2: Unbound | LucullusGames

Una trilogia annunciata nel 2013

The Fall Part 2 Unbound è caratterizzato da una scarsa mole poligonale. Non ci sono crash o glitch grafici, ma sono presenti dei piccoli bug. Lo stile grafico è minimalista e l’allestimento degli spazi non sbalordisce: predominano tinte scure e ambienti tetri, che creano un’atmosfera cupa e opprimente.
La sceneggiatura è un pò criptica, come è giusto che sia in questo tipo di fantascienza cyberpunk (un pò alla Observer). Probabilmente non sarà apprezzata da tutti, ma è innegabile che alcuni colpi di scena siano stati ben studiati.
Le voci in inglese sfoggiano una buona interpretazione degli attori; c’è persino il sottotitolato in italiano. I temi musicali spaziano dai malinconici suoni di un pianoforte a quelli più energetici del sound elettronico.

Modus Operandi: ho realizzato questa recensione grazie a un codice per il download su steam gentilmente fornitomi dal distributore del gioco.

Titolo: The Fall Part 2 Unbound
Genere: Avventura grafica
Sviluppatore e Editore: Over The Moon
Data di rilascio su pc: 13 febbraio 2018
Prezzo di lancio su steam: 16,99 euro

Commento finale

The Fall Part 2 Unbound sulle prime è un pò straniante, del resto si tratta di un atipico punta e clicca, con blande venature action. La narrativa è sicuramente il piatto forte, sebbene alcuni puzzle non siano proprio immediati.
Il titolo di Over The Moon offre spunti interessanti ma anche fasi action poco stimolati, che possono diventare tediose a causa di checkpoint non distribuiti benissimo: quando s’incorre nel game over, può capitare di dover riaffrontare lunghi dialoghi prima di ritornare sul luogo dello scontro. Chi ama la fantascienza dovrebbe provarlo, ma solo dopo aver giocato al predecessore perché lì è presente un cliffhanger bellissimo.

Pro:
  • Sceneggiatura interessante
  • Puzzle stimolanti
  • Atmosfera sci-fi e personaggi ben delineati 

Contro: 
  • Fasi action poco ispirate
  • Qualche piccolo bug
  • Checkpoint mal distribuiti

Voto 7,2


REQUISITI DI SISTEMA

Sistema operativo: Windows 7 SP1+, 8, 10 / Mac OS X 10.9 / Ubuntu 10.04 or later
Processore: 2.5 GHz dual core
Memoria: 8 GB di RAM
Scheda video: GeForce GTX 560 or equivalent
Memoria: 1400 MB di spazio disponibile

Fonte immagini: google