Space Pirate Trainer | I-Illusions - Recensione

Space Pirate Trainer è uno shooter in Vr immediato e spettacolare, che richiede ottimi riflessi per via di un ritmo di gioco davvero elevato




Space Pirate Trainer di primo acchito sembra quasi una sorta di simulatore per cadetti delle forze spaziali. Difatti, il titolo ci butta — senza alcun preambolo narrativo — su una terrazza di un grosso edificio, dove lo sguardo si perde su una vasta distesa oscura. E’ notte, e inizialmente si distingue solo un altro palazzo in lontananza (sulla destra), nonché una navicella spaziale alle nostre spalle.
La calma non dura molto. Anzi, subito dopo compaiono un paio di droni a cui dobbiamo evidentemente sparare, servendoci delle due armi in dotazione. Inizia così la nostra esperienza in questo frenetico sparatutto spaziale.
Ho giocato al titolo usando il set di HTC Vive, ed è su questa prova che mi sono basato per la realizzazione di questa recensione; il prodotto è comunque disponibile anche per Oculus Rift. Non è possibile affrontare l’esperienza rimanendo seduti. Anzi, il bello di questa prova sta proprio nel potersi muovere costantemente all'interno di un paio di metri quadrati, al fine di schivare le raffiche dei proiettili.

Travolgente e spettacolare

Space Pirate Trainer non ci mette dinanzi a un’articolata campagna principale, ma ci offre 4 modalità di gioco che si differenziano fondamentalmente per il ritmo di sfida e per l’allestimento della compagine avversaria.
All’atto pratico ci troviamo a dover affrontare solamente delle ondate continue di droni, rimanendo sempre all’interno del medesimo scenario. Dunque, non è previsto neppure un sistema di locomozione che ci permetta di esplorare la zona circostante. Ci dobbiamo però muovere sul posto sia per colpire i nostri avversari (che sbucano da angolazioni differenti), che per schivare i loro proiettili.
Come succitato abbiamo a disposizione due bocche da fuoco discretamente versatili, nel senso che — una volta agito sul selettore (il trackpad del controller di HTC) — ne possiamo cambiare la tipologia di munizioni, sì da sfruttare le differenti debolezze del nemico. Oltre ai proiettili di base (tra cui fasci laser, singoli colpi devastanti, raffiche continue e granate), a differenziare ulteriormente la scena ci pensano gli upgrade. Questi potenziamenti temporanei — che compaiono in maniera casuale, sotto forma di “casse” premio sospese nell’etere — ci offrono: il supporto aereo di missili e di un drone, nonché di item protettivi (come cupole o barriere laterali).
Il modo migliore per non subire danni è quello di non far caricare le armi dei nemici: per farlo spesso basta colpirli. La difficoltà però si alza quando il numero degli avversari cresce a dismisura, sicché o si ricorre alle granate per realizzare danni a area, oppure si è costretti a passare da un avversario all'altro (anche senza abbatterli), perché la cosa più importante è non dare loro la possibilità di terminare la carica.
Una volta che il drone spara il tempo si rallenta, dandoci modo di cambiare la posizione del corpo sì da eludere il colpo (un pò come visto nei rallenty di Superhot VR).
Volendo è possibile anche accedere a uno scudo portatile. Difatti, spostando uno dei controller dietro la nostra schiena, possiamo impugnare il succitato strumento protettivo che è pure in grado di far rimbalzare i colpi sui nostri nemici, diventando a tutti gli effetti una sorta di arma ausiliaria.
L’azione di base è ancora più spettacolare di quanto visto in Blasters of Universe, poiché il ritmo è decisamente più alto. D’altro canto però il gioco di Secret Location è più articolato e complesso poiché prevede: un sistema di ricarica non automatico, più stage e varie avvincenti boss fight. Nel gioco recensito oggi è possibile affrontare solo un enorme boss.
Sinceramente mi sarei aspettato una prova più corposa. Anche perché questo gioco aveva davvero il potenziale per sfondare sul serio, e diventare un punto di riferimento assoluto per gli shooter in virtual reality. Non scordiamoci che esistono comunque esperienze più corpose (come Arizona Sunshine), che offrono una campagna vera e propria in cui cimentarsi per qualche ora. 

Space Pirate Trainer | I-Illusions - Recensione

Ottimizzazione e precisone nei comandi 

Come già detto, non c’è molto da dire sul quadro estetico. Abbiamo a che fare con una sola location, dove predominano i colori accessi sul nero bituminoso dello spazio circostante. Sicuramente si poteva fare di più per implementare delle pennellate più varie. Anche i modelli dei droni sono abbastanza anonimi, ci si poteva sforzare maggiormente nel design. Viceversa il punteggio — stampato a caratteri cubitali — è perfettamente in linea con l’anima arcade del titolo.
A livello tecnico Space Pirate Trainer si mostra solidissimo, non ci sono bug, crash o glitch grafici che possano compromettere l’esperienza di gioco. Inoltre i comandi sono molto precisi, del resto si fa uso di soli tue tasti: grilletti e touchpad. E i sensori ambientali registrano in maniera perfetta i nostri movimenti.
Nonostante il ritmo elevato degli scontri, né io né mio fratello abbiamo accusato fastidi legati al motion sickness, segno che gli sviluppatori si sono impegnati molto nell’ottimizzazione della loro creatura.

Modus Operandi: ho realizzato questa recensione dopo aver acquistato il gioco su steam.

Titolo: Space Pirate Trainer
Genere: FPS in VR
Sviluppatore e Editore: I-Illusions
Data di rilascio su pc: 12 ottobre 2017 
Prezzo di lancio su steam: 14,99 euro


Commento finale 

Space Pirate Trainer ha stupito sin dal suo lancio in accesso anticipato (dove è rimasto per oltre un anno). All'epoca del resto già si intuiva il suo notevole potenziale. Si tratta quindi di una prova molto divertente, ma è anche vero che il titolo degli I-Illusions dopo un'oretta mette in mostra già tutto quello che può offrire. Sicuramente la formula a ondate si presta a una buona rigiocabilità, per via dello spirito arcade competitivo che spinge ogni giocatore a migliorare il proprio score. Ma resta il fatto che per far maturare la scena della realtà virtuale c’è bisogno di più sostanza, di più varietà e di più longevità.
Lo consiglio a tutti quelli che cercano un’immedesimazione immediata e spettacolare, ma chi è in cerca di uno shooter più ricco di opportunità dovrebbe rivolgersi altrove.

Pro:
  • Adrenalinico
  • Immersivo
  • Comandi precisi 

Contro: 
  • Contenuti
  • Maggiore varietà nei nemici non avrebbe guastato
  • Graficamente si poteva fare di più

Voto 7,7


REQUISITI DI SISTEMA

MINIMI:
Sistema operativo: Win 7 or higher
Processore: intel i5
Memoria: 8 GB di RAM
Scheda video: GTX 970
DirectX: Versione 11
Memoria: 3 GB di spazio disponibile
Scheda audio: Integrated

CONSIGLIATI:
Sistema operativo: Win 7 or higher
Processore: intel i7
Memoria: 16 GB di RAM
Scheda video: GTX 980 or better
DirectX: Versione 11
Memoria: 3 GB di spazio disponibile

Fonte immagini: google