Xcom 2 è uno dei migliori strategici a turni a tema sci-fi che sia mai stato prodotto
Xcom 2 è un sequel dal quale tutti si aspettavano molto, visto che già il predecessore aveva convinto le schiere di appassionati, nonostante qualche piccola imperfezione.
Questa serie, edita da 2K, prende il nome dall'organizzazione per la lotta all'invasione aliena, chiamata per l’appunto Xcom. E come anticipato nel titolo, si tratta di uno strategico a turni — che durante le singole missioni si trasforma in un tattico a turni — dove il nemico maggiore per il giocatore è riposto nello scorrere del tempo.
Difatti — un pò come accade in Might & Magic: Heroes VI — i nostri avversari si rafforzano nel corso delle vicende, oltre che con i casuali “eventi oscuri”. Senza dimenticare che le tecnologie da sviluppare richiedono diversi giorni, prima di rendersi disponibili. Ma il tempo è una risorsa preziosa che non si può sprecare, perché gli avversari portano avanti un misterioso progetto chiamato Avatar.
Ma andiamo per gradi e partiamo dal nuovo contesto storico.
Le vicende ripartono dagli sviluppi dell'epilogo di Xcom Enemy Unknown. Ci viene così presentato un pianeta soggiogato dagli invasori alieni, con i terrestri che recitano la parte degli schiavi, sfruttati come semplice forza lavoro. Il lavaggio del cervello, la propaganda politica e il controllo degli organi d’informazione hanno permesso alla Advent (l’organizzazione dietro cui si celano i farabutti esseri venuti dallo spazio) di prendere le redini del gioco.
Ma ovviamente non tutti si sono bevuti le fandonie raccontate, per cui c’è una resistenza che si oppone agli alieni. E (guarda caso) a capo di questa forza ribelle ci siamo proprio noi giocatori.
Il tutorial non solo spiega bene le basi del gioco, viene pure usato come un astuto mezzo narrativo per introdurre il prologo, senza diventare mai tedioso. Qui saremo chiamati a liberare il comandante che aveva guidato le forze terrestri nel precedente Xcom, che (dunque) si riprenderà il suo ruolo di leader delle operazioni militari.
Nonostante siano passati diversi anni, è stato comunque mantenuto un certo fil rouge che rende l’atmosfera più familiare: ci sono vecchie conoscenze, ma anche i figli dei volti che in passato diedero un enorme contributo alla causa (come la giovane Shen).
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Xcom 2 Collection | Firaxis - Recensione |
La diversa struttura politica del pianeta ci costringe a essere sempre in movimento e a agire con circospezione
La base operativa è stavolta semovente, anche se poi la struttura ricorda (a grandi linee) quella precedente, fatta di più compartimenti da allestire. Nello specifico si tratta di una nave aliena riconvertita, denominata Avenger.Tra le varie sezioni già disponibili o costruibili nel corso delle vicende (ripulendo le stanze occupate dai detriti) meritano una menzione in particolare: l’area scientifica che consente di studiare i manufatti alieni raccattati sul campo di battaglia (vari item, documenti e cadaveri); il covo dell’ingegneria utile alla costruzione di nuovi gingilli militari; l'area medica atta a velocizzare la guarigione dei feriti; la Camera d'Ombra necessaria a condurre ricerche specifiche sugli alieni; una sorta di accademia militare necessaria per apprendere nuove tecniche di combattimento e per aumentare gli slot dell’equipaggiamento dei soldati; nonché un compartimento atto a sviluppare i poteri psionici.
Infine ci sono gli alloggi militari (e quelli del comandante) nonché la sala in cui è situata la mappa tattica, che evidenzia subito il diverso approccio di questo sequel. Mentre in Enemy Unknown il mondo intero era coalizzato contro gli alieni e si riceveva il supporto da un pò tutte le forze politiche sparse per i vari continenti, in XCOM 2 occorre invece agire con maggiore attenzione. I contatti vanno stabiliti con circospezione, perché le forze ribelli non possono esporsi al serrato controllo ambientale degli usurpatori. Gli alleati vanno prima cercati, scandagliando il territorio e cercando documenti preziosi, evitando di farsi intercettare.
Tutto ciò influisce sulla riscossione delle risorse. Mentre nel precedente Xcom si ricevevano dei comodi bonifici, ora dovremo recarci in vari luoghi per rimediare i rifornimenti che in nostri finanziatori avranno celato. E ovviamente dovremo fare sempre più uso del mercato nero, per arraffare i giocattolini più interessanti.
Le meccaniche di base sono rimaste pressoché le medesime, ma ci sono comunque delle gradite new entry. Tra queste ultime occorre annoverare soprattutto l’Offuscamento, che permette di studiare l’ambiente circostante prima di ingaggiare lo scontro vero e proprio. Ciò vuol dire che — almeno inizialmente — non si è visibili agli alieni: si può così agire furtivamente, evitando il loro campo visivo, rappresentato da degli occhi rossi evidenziati sulle caselle del reticolo in cui è suddiviso il terreno. Tenete però presente che gli avversari non rimarranno fermi al loro posto e che spesso ci saranno dei turni limite entro cui poter agire. Non si tratta quindi di una semplificazione, ma piuttosto di una maggiore cura al dettaglio. Anche perché resta sempre presente la nebbia di guerra: i nostri soldati possiedono un raggio visivo limitato, ergo non abbiamo mai il quadro completo della mappa.
Anche il grado di profondità e quello di personalizzazione sono maggiori. Dovremo valutare una valanga di innesti per le armi, moduli di supporto e abilità. Ma siamo sempre chiamati a allestire un piccolo commando, composto al più da sei membri.
L’incedere è a turni: tutte le mosse (movimenti, attacchi e ricarica delle armi) richiedono la spesa di un un dato ammontare di punti azione, come già visto in Wasteland 2. E’ bene non essere troppo aggressivi e muoversi valutando attentamente ogni possibile intoppo, spostandosi di copertura in copertura, senza lasciare la formazione col fianco scoperto.
Ogni membro della compagine inizia l’avventura come recluta, ma poi con l’esperienza maturata in battaglia può specializzarsi in una delle cinque classi disponibili: i Ranger sono formidabili negli assalti e negli scontri ravvicinati, gli Specialisti sono accompagnati da droni utili a violare i sistemi elettronici (strutture di sicurezza e unità da combattimento), i Tiratori Scelti sono eccellenti nel combattimento a distanza, i Granatieri sono fenomenali nell'uso di armamenti pesanti, mentre gli Psionici sono abili nel controllo mentale.
Ognuna delle succitate risorse umane — col tempo — potrà apprendere varie skill, che le renderanno sempre più speciali. Ma è opportuno avere chiare le idee quando si selezionano i perk, perché si dovranno fare costantemente delle scelte, le quali avranno effetti tangibili sul lungo periodo.
La dotazione prevede (per tutti) un'arma primaria (fucili, mitragliatrici, bocche da fuoco pesanti), un'arma secondaria che è strettamente legata alla classe di riferimento (spade, bot, pistole e lanciagranate) e item di supporto (granate, kit medici e corazze).
Come nei Gdr tattici i colpi non vanno automaticamente a segno, ma il risultato è soggetto parzialmente al caso. Nel senso che ogni fendente ravvicinato (o proiettile sparato) è soggetto a una percentuale (da 0 a 100) che ne evidenzia la possibile efficacia. Per aumentare le probabilità di riuscita è quindi necessario scegliere bene la posizione da occupare: deve garantire un discreto riparo, ma allo stesso tempo deve offrire un angolo di tiro libero per abbattere l’avversario.
Il livello di sfida è scalabile ma occorre giocarsi bene le proprie mosse, poiché se uno dei nostri soldati muore è perso per sempre, come in Darkest Dungeon.
Le missioni da svolgere sono molto più varie che in passato. Accanto ai vecchi obiettivi (come la protezione dei civili, il recupero di manufatti alieni e di VIP ostili o alleati), ci sono delle novità decisamente interessanti, come la protezione dei sistemi di comunicazione della resistenza, la distruzione delle basi nemiche e il recupero di preziose risorse aliene.
Anche le classi dei nemici sono state riviste, troviamo: Viper (che usa la lingua per portare i soldati fuori posizione), Faceless, Codex (si sdoppia se sparato, dimezzando i punti vita totali ma conservando tutto il potenziale offensivo di base), Mutone, Berserker, Arconte, Crisalide, Avatar e Sectoide (capace di resuscitare i morti).
La longevità della campagna base si aggira sulle circa 25-30 ore. Ma tale valore può essere elevato se si tiene conto del fattore rigiocabilità, reso possibile dalla natura procedurale dei livelli. Inoltre nel season pass sono previsti dei dlc che aggiungono nuove missioni.
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Xcom 2 Collection | LucullusGames |
Xcom 2: War of the Chosen
Si tratta di una grossa espansione (non stand alone) che apporta diversi miglioramenti, persino sul fronte tecnico (come caricamenti meno lunghi e dettagli maggiori). Inoltre sono state aggiunte pure delle nuove variabili per dare alla luce scenari ancora più vari.Tanto per iniziare ci sono nuove tipologie di missioni, tra cui: marcare delle casse di rifornimenti (al fine di farle estrarre dagli alleati prima che cadano nelle mani degli alieni), uccidere delle personalità di spicco prima che riescano a fuggire, nonché tentare di far incontrare i rappresentanti delle forze alleate in zone neutrali.
Ma il vero core di questo contenuto post-lancio risiede: nella dinamica dell’affiatamento dei colleghi (quelli che sviluppano una particolare empatia reciproca rendono meglio se schierati nello stesso gruppo, inoltre sviluppano bonus specifici), nell'introduzione dell’affaticamento dei nostri uomini (che devono riposare per alcuni giorni dopo aver effettuato un dato numero di quest, pena una riduzione netta dell’efficacia in battaglia), nonché nell'aggiunta delle Fazioni e dei Prescelti.
Le Fazioni sono gruppi ribelli mossi da valori e obiettivi differenti: i Mietitori sono degli assassini abili nell'occultamento (a differenza di altre unità non si rendono visibili dopo aver sparato un colpo) e in tattiche di combattimento avanzate, sono dotati di fucile Vektor e di mine Claymor; i Guerriglieri sono dotati di rampino (per movimenti rapidi) e di fucile bullpup; mentre i Templari sono specializzati nell'uso dei poteri psionici, che però sono retti dall'accumulo del Focus (una risorsa che si ottiene solo uccidendo i nemici mediante l’uso dell’arma principale).
I Prescelti possono essere associati a delle sorti di eroi alieni, che possono essere eliminate definitivamente solo attraverso l’espletazione di missioni cucite ad hoc. L’Assassina si muove rapidamente ed è in grado di stordire le sue vittime, il Cacciatore è un abile cecchino, mentre lo Stregone è un eccellente psionico.
Sono state aggiunte pure delle nuove tipologie per le “normali” truppe nemiche: il purificatore è armato di un lanciafiamme a lungo raggio, il sacerdote potenzia le abilità degli altri colleghi, mentre lo spettro si insinua nelle nostre fila a mò di agente patogeno creando delle copie dei nostri soldati.
E per non farsi mancare proprio nulla, troviamo pure i Dispersi, ovvero delle creature non-morte che non risultano affiliate agli Advent, recintando quindi il ruolo di ulteriori elementi di disturbo (un pò come i pirati di Sins of A Solar Empire Rebellion). Nello specifico si tratta di uomini che si sono tramutati in “zombie” a causa delle radiazioni fuoriuscite dalle capsule aliene.
Tuttavia i vecchi salvataggi non sono compatibili con questa enorme espansione. Ergo — se non avete ancora comprato la versione vanilla di Xcom 2 — vi consiglio di prendere direttamente il pacchetto completo di dlc, altrimenti (in seguito) vi toccherà iniziare da zero la campagna.
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Xcom 2 Collection | Multi-player |
Molto più avvincente e bello da vedere, ma non mancano piccoli problemini tecnici
Rispetto a Enemy Unknown la palette di colori sfoggia una rosa di sfumature più corpose, capaci di donare più profondità agli scenari. Inoltre sia i modelli degli umani (e degli alieni) che le strutture architettoniche sono più curate e più varie. Sono stati potenziati anche gli effetti particellari (soprattutto per le esplosioni), le animazioni, la distruttibilità delle costruzioni e la pulizia dell’interfaccia di gioco (sia le traiettorie degli esplosivi che gli spostamenti sono ora più chiari). Ma il passo evolutivo maggiore si è concretizzato con la migliore gestione delle trasparenze in concomitanza delle pareti verticali.Però i tempi di caricamento sono un pò alti, la gestione della telecamera non è perfetta (a volte il taglio d’inquadratura non si focalizza subito sulle mosse più importanti) e le scene d’intermezzo mostrano degli evidenti cali di framerate. Questi ultimi — fortunatamente — non si presentano nelle fasi di gioco. Insomma, non si tratta di elementi che impattano in maniera marcata (negativamente) sul gameplay, ma evidenziano una mancata fase di pulizia del codice.
La traduzione in italiano dei testi è buona, l'audio è più che sufficiente ma poteva essere più curato.
Nota: la maggior parte delle leggerezze tecniche succitate sono state risolte nell’espansione War of the Chosen.
Modus Operandi: ho realizzato questa recensione dopo aver acquistato il gioco su steam.
Titolo: XCOM 2
Genere: Strategico a turni
Sviluppatore: Firaxis
Editore: 2K
Data di rilascio su pc: 5 febbraio 2016
Prezzo di lancio su steam: 49,99 euro / 89,99 (XCOM 2 Collection)
Commento finale
Xcom 2 ha migliorato quanto di buono fatto già vedere nel predecessore, dimostrandosi un ottimo sequel, ma è con l’espansione War of the Chosen che la prova di Firaxis ha assunto una maturazione totale, rientrando nei migliori esponenti del genere di appartenenza.Non ci sono particolari difetti che minano l’esperienza di gioco, le meccaniche sono profonde e la storia riesce a tenere sempre alto l’interesse. Insomma, se amate gli strategici a turni non potete fare a meno di acquistare questo gioco, preferibilmente nella sua versione completa. Xcom 2 Collection risulta decisamente più ricca di contenuti e più curata nel comparto tecnico.
Pro:
- Offuscamento e natura procedurale sono ottime new entry
- Interfaccia grafica chiara
- L’espansione dona maggiore profondità
Contro:
- Tempi di caricamento un pò lunghi (diminuiti nell’espansione)
- Gestione della telecamera da perfezionare
Voto 8,7 (9,3 alla versione completa di dlc)
REQUISITI DI SISTEMA
MINIMI:
Sistema operativo: Windows® 7, 64-bit / macOS 10.11.6 / Ubuntu 14.04.2 64-bit or Steam OS
Processore: Intel Core 2 Duo E4700 2.6 GHz or AMD Phenom 9950 Quad Core 2.6 GHz
Memoria: 4 GB di RAM
Scheda video: 1GB ATI Radeon HD 5770, 1GB NVIDIA GeForce GTX 460 or better
DirectX: Versione 11
Memoria: 45 GB di spazio disponibile
CONSIGLIATI:
Sistema operativo: Windows® 7, 64-bit
Processore: 3GHz Quad Core
Memoria: 8 GB di RAM
Scheda video: 2GB ATI Radeon HD 7970, 2GB NVIDIA GeForce GTX 770 or better
Memoria: 45 GB di spazio disponibile
Fonte immagini: Google