Stardew Valley è un colorato sandbox con grafica in stile 16-bit che testimonia una grande storia di rivincita e la volontà di difendere le proprie idee
Stardew Valley non è solo un gioco dove si possono fare tantissime cose diverse. E’ soprattutto il racconto di un ragazzo neolaureato di 24 anni che non aveva ancora ben chiaro cosa fare della sua vita.
Lo sviluppatore del gioco si chiama Eric "ConcernedApe" Barone. Costui, dopo aver duramente studiato, si era presentato più volte a vari colloqui di lavoro, senza ottenere mai il posto bramato. Nonostante le tante porte chiuse in faccia, decise comunque di non accettare un posto fisso qualunque ma di rimboccarsi le maniche per raggiungere il suo sogno. Il ragazzo non aveva esperienza e non aveva mai realizzato un videogame, ma voleva provare a migliorare le sue conoscenze informatiche. Perciò — con un pizzico di follia — decise di investire gran parte del suo tempo per far pratica, arrivando a padroneggiare da zero il linguaggio c#. Quello che però doveva essere un breve esperimento, basato su una rivisitazione del gioco Harvest Moon (classico Nintendo del 1996), si trasformò in un progetto durato poi ben 4 anni.
Eric ha fatto molti sacrifici, ha accettato un lavoro part-time (l’usciere di un teatro) pur di ritagliarsi il tempo necessario per lavorare sulla sua creazione, e al contempo reperire le risorse minime per vivere. La sua scelta di vita poteva sembrare un azzardo insensato, ma alla fine Stardew Valley ha assunto un’anima tutta sua, svestendo i panni di un mero clone, per arrivare a vendere circa 400.000 copie entro le prime due settimane dal lancio su steam.
Un record di tutto rispetto per un prodotto realizzato da una sola persona: meccaniche, grafica e sonoro sono tutte opera di ConcernedApe. Certamente ha saputo sfruttare i social meglio di altri, costruendosi una solida fanbase su reddit ancor prima della pubblicazione del suo prodotto.
Ma torniamo alla recensione. Il protagonista del gioco (di cui si può modificare sesso e aspetto) svolge un lavoro che gli opprime l’anima e gli blocca la voglia di sognare. E’ un dipendente qualunque di una grande multinazionale. E’ solo un ingranaggio di una macchina fabbrica soldi per i dirigenti di alto profilo. Perciò il nostro pensa bene di lasciarsi tutta la vita alle spalle, accettando di trasferirsi nella fattoria ottenuta in eredità.
Sono però passati molti anni da quando il nonno vi ci lavorava, perciò il nostro protagonista dovrà impegnarsi molto per tirare a lucido il podere oramai diroccato. Difatti si mantiene in piedi solo il piccolo edificio principale.
Ma l’esperienza va ben oltre quella del banalissimo Farmville. In Stardew Valley ci sono tante azioni da svolgere, anche non direttamente collegate alla gestione di una fattoria. Ci sono quest da affrontare, segreti da scoprire, zone da esplorare, sfide da portare a termine, legami relazionali da sedimentare, item da collezionare e così via.
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Stardew Valley | ConcernedApe - Recensione |
Un altro giorno e poi smetto...
Innanzi tutto dobbiamo rimettere in piedi la fattoria, anche perché il terreno è pieno di erbacce e di sassi. Ciò ci permetterà di coltivare varie tipologie di vegetali (come peperoni e cavolfiori) in base alla stagione di riferimento, nonché di allevare del bestiame (come galline e mucche). Ma tutte queste azioni non sono automatiche, dovremo investire del tempo per realizzare le varie fasi intermedie: semina, acquisto di materiali, costruzione di nuovi strumenti, preparazione di prodotti derivati e così via. Ad esempio dalle uova si può ottenere della maionese, dagli agrumi della marmellata, dall'uva del vino, ecc…In questo scenario c’è uno strumento specifico da usare per ogni situazione: con il piccone si eliminano i sassi, con l'accetta si taglia la legna, con la falce si estirpano le erbacce ecc… Ma via via occorre anche potenziare gli strumenti per mettere in essere azioni più complesse.
Il crafting è una meccanica che lascia un’enorme libertà interpretativa. Non siano alle prese con un titolo alla Minecraft (a cui Eric ha comunque giocato per prendere spunti, come lui stesso ha affermato), ma possiamo costruire una valanga di oggetti, anche solo per espandere la casa (mobili), rispettando il feng-shui.
In Stardew Valley non c’è un’unica grande minaccia da affrontare e manca pure il concetto di fallimento. L’unico fattore determinante è riposto nello scorrere del tempo: se non portiamo a termine una data quest (entro un lasso temporale limite) non subiremo delle penalità, semplicemente la missione sparirà dal nostro radar. E ciò si sposa perfettamente con il motivo che ha portato il nostro alter-ego a lasciare il suo posto fisso, ovvero la ricerca della tranquillità d’animo e della voglia di vivere la vita secondo ritmi più rilassati, lontani dalle rigide scadenze imposte dalla città.
Ci sono invero anche degli elementi “survival”. Non sono stati inseriti per mettere pressione, ma per dare maggiore valore e senso a ciò che si fa, oltre che a modellare meglio i cicli vitali (circadiano e stagionale). Nello specifico è importante mantenere su buoni valori alcuni parametri: la resistenza si ripristina riposando a letto, le energie si recuperano mangiando degli snack e la sete passa con l’assunzione di bibite.
Non c’è un vero e proprio fine, quindi non c’è una longevità specifica da dichiarare. Dopo il terzo anno di gioco ci viene segnalata una valutazione generale che riassume tutti i nostri progressi, ma ciò non ci impedisce di proseguire le vicende.
Far parte della comunità di Pelican Town vuol dire anche partecipare alle feste, cementare i rapporti con gli abitanti del luogo e conoscere le loro storie; è persino possibile sposarsi e avere dei figli. Ma se vien voglia di maggiore azione, si può sempre accedere all'enorme miniera vicino casa. Lì è possibile tanto limitarsi all'accumulo delle risorse preziose, quanto darsi al combattimento e alla caccia dei mostri, arrivando a mettere le mani su nuove armi e nuovi equipaggiamenti (come delle cotte a maglie). In pratica viene rivisitato il concetto di dungeon in chiave bucolica.
E’ persino possibile entrare nella gilda degli avventurieri, per intraprendere delle vere e proprie simpatiche missioni a tema. O addentrarsi nei misteri che circondano la cittadina, accedendo a un palazzo dimorato da creature che — in cambio di specifici item — daranno accesso a nuove location della mappa.
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Stardew Valley | LucullusGames |
Mette allegria e distende l’animo, strappando anche qualche sorriso
Tecnicamente c’è poco da dire. Stardew Valley a primo impatto sembra uscito dall'era del gameboy, quella dominata soprattutto da JRpg. Certamente richiama graficamente lo stile apprezzato tanti anni fa con i Pokémon, ma i colori e il design sono ovviamente più curati, anche più di quanto visto nel tenerissimo Finding Paradise. Anche se poi gli asset richiamano un pò quelli di RPG Maker.Non sono incorso in cali di framerate, né in crash o in bug. Devo però segnalare che alcune specializzazioni che si possono acquisire col tempo sono un tantino sbilanciate, e che le dinamiche di allevamento sono meno curate di quelle agricole.
Inizialmente il videogame era solo in inglese, ma successivamente è stata pubblicata una traduzione testuale amatoriale: i passaggi per implementarla li trovate QUI. E’ assente il doppiaggio audio.
Modus Operandi: ho realizzato questa recensione dopo aver acquistato il gioco su steam.
Titolo: Stardew Valley
Genere: sandbox
Sviluppatore: ConcernedApe
Editore: Chucklefish
Data di rilascio su pc: 26 febbraio 2016
Prezzo di lancio su steam: 13,99 euro
Commento finale
Stardew Valley ci mette dinanzi a una tranquilla esistenza fatta di duro lavoro agricolo, ma questa è solo una piccola parte di ciò che offre questo videogame. Del resto, sebbene le meccaniche siano più profonde di quanto si possa pensare, non siamo certo dinanzi a un approccio più specifico come visto nella serie Farming Simulator.Se siete alla ricerca di qualcosa di diverso dal solito, tenetelo d’occhio. Non fatevi ingannare dallo stile estetico: non è un giochino per ragazzini.
Pro:
- Divertente e longevo oltre misura
- Mix di generi diversi
- Libertà di sprigionare la propria fantasia
Contro:
- Le meccaniche survival rendono ripetitive alcune azioni
- Inizialmente spiazzante anche per via di un tutorial inadeguato
Voto 8,3
REQUISITI DI SISTEMA
Sistema operativo: Windows Vista or greater
Processore: 2 Ghz
Memoria: 2 GB di RAM
Scheda video: 256 mb video memory, shader model 3.0+
DirectX: Versione 10
Memoria: 500 MB di spazio disponibile
Fonte immagini: google