Remothered: Tormented Fathers è un horror italiano con spiccati elementi narrativi, le meccaniche sono prettamente stealth
Remothered: Tormented Fathers è il primo atto di una trilogia horror italiana, che più che mirare ai prodotti ludici prova a strizzare l’occhio alle opere cinematografiche, che gli sviluppatori di Stormind Games mostrano di conoscere bene in più di qualche scelta stilistica. Ci sono molte citazioni più o meno velate, a partire dal nome della protagonista che richiama chiaramente quel Rosemary's Baby di Roman Polanski, per non parlare dell’evidente somiglianza che la nostra Rosemary ha con quella Jodie Foster tanto apprezzata ne Il Silenzio degli Innocenti di Jonathan Demme.
Vestiamo, dunque, i panni di Rosemary Reed, una donna di trentacinque anni molto determinata e coraggiosa, che pur di andare fino in fondo si finge inizialmente un dottoressa della clinica presso cui si era rivolto il signor Richard Felton per la cura di morbo aggressivo.
Sicchè, una volta giunti presso il podere del succitato controverso e misterioso notaio, dovremo provare a capire che fine ha fatto la figlia. Celeste Felton — che stranamente Richard suole chiamare Jennifer — sembrerebbe essere scappata di casa, ma troppi buchi lasciamo da pensare. E poi c’è l’annosa questione delle torbide attività del notaio, che hanno destato più volte grandi preoccupazioni nel circondario.
Il mistero potrebbe nascondere una verità inquietante, anche perché la moglie Arianna sembra sempre più difficile da contattare: almeno si potrebbe avere una versione alternativa delle vicende. Ma il nostro primo tentativo non va a buon fine poiché finiamo col farci scoprire, quindi veniamo buttati fuori dalla magione dalla scorbutica infermiera Gloria. Senza darci per vinti, aspetteremo però il calar della notte, per intrufolarci nuovamente in un ambiente per nulla ospitale.
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Remothered: Tormented Fathers | Stormind Games - Recensione |
Manca un tutorial ma le meccaniche sono molto semplici da capire
Remothered Tormented Fathers si avvale di una telecamera in terza persona e di meccaniche prettamente stealth. La protagonista deve evitare possibilmente lo scontro diretto, nascondendosi dai suoi inseguitori (sfruttando i mobili a disposizione, come armadi e divani), accedendo a varie scorciatoie sbloccabili, lanciando oggetti in direzioni opposte, o facendo suonare strumenti capaci di produrre tracce audio. La prova non si erge dunque sulla profondità delle situazioni, ma colpisce invece per la gestione degli spazi e delle routine degli stalker. Le zone sono costituite da più piani verticali, quindi non basta tenere sotto controllo l’ambiente orizzontale, ma occorre soprattutto non fare rumore per evitare di attirare le presenze che pattugliano i piani superiori e sottostanti. Pertanto è necessario mantenere uno sguardo vigile sugli item utili, migliorando con un banale crafting quelli all'apparenza meno efficaci.Difatti la trentacinquenne non è una combattente, ma può raccogliere gli oggetti contundenti per difendersi dalle prese dei suoi avversari. Inoltre per non finire alle strette, è spesso costretta a muoversi di sottecchi, magari accovacciandosi.
Durate gli inseguimenti è possibile correre ma l’incedere è tendenzialmente legnoso, come spesso accade in prodotti più o meno analoghi (vedi The Evil Within). Va comunque precisato che i nemici possono solo essere rallentati, non uccisi.
Come in Residenti Evil 7 ci sono pure puzzle da risolvere e documenti da leggere. L’esperienza si regge intorno all'intrigo, alla tensione e al gusto per la scoperta. Non ci sono jumpscare continui, come in Outlast o in Slender The Arrival.
L’interfaccia è pulita e molto semplice. L’interazione non è elevata poiché la stragrande maggioranza degli oggetti è fissa al terreno, ma quelli utili si distinguono perché danno il là a delle icone contestuali. Il sistema di salvataggio non è manuale ma si rende disponibile solo presso luoghi ben precisi della casa, un pò come in Alien Isolation.
La longevità è un pò bassa se ci si si limita all'essenziale, siamo sulle circa 4-5 ore. Ma il mio consiglio è quello di andare alla ricerca di tutti gli indizi possibili, altrimenti si priva parzialmente il gioco della componente narrativa, che poi è quella che lo rende diverso dagli horror più banali, legati a suoni e a immagini forti piuttosto che alla sostanza. In tal modo potete arrivare ai titoli di coda in 7-8 ore.
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Remothered: Tormented Fathers | LucullusGames |
Tecnicamente solido, sebbene non manchino piccole imperfezioni
Mi ha colpito molto la costruzione degli arredamenti interni, sono tutti molto curati.Le sequenze di intermezzo sono ricche d’atmosfera, nonché caratterizzate da buoni tagli nella regia, ma necessitavano pure di una rifinitura maggiore. Lo stesso discorso vale per le animazioni in-game. Per lo meno quelle legate alla morte di Rosemary sono piacevolmente splatter.
A parte qualche lieve imprecisione nel sistema d’illuminazione, l’ottimizzazione risulta buona: non sono incorso in crash o in cali di framerate. Remothered Tormented Fathers si presenta quindi più solido di tante altre produzioni indie.
E’ presente il sottotitolato in italiano ma l’audio è in inglese. La colonna sonora è stata affidata alle abilità di Nobuko Toda e di Luca Balboni.
Modus Operandi: ho realizzato questa recensione grazie a un codice per il download su steam gentilmente fornitomi dal distributore del gioco.
Titolo: Remothered: Tormented Fathers
Genere: horror
Sviluppatore: Stormind Games
Editore: Darril Arts
Data di rilascio su pc: 30 gennaio 2018
Prezzo di lancio su steam: 14,99 euro
Commento finale
Remothered Tormented Fathers propone un primo atto incoraggiante, ma — essendo parte di una trilogia — molte domande chiaramente restano aperte. Il livello di sfida è buono ma non eccezionale. Tutto sommato tutto ciò che ci serve è intorno a noi, basta solo saperlo usare nel modo giusto, anche perché i pattern avversari non sono ostici da aggirare.Il titolo edito da Darril Arts è già disponibile su steam e presto lo sarà anche su console.
Pro:
- Trama interessante
- Sistema di progressione vecchio stile
- Taglio cinematografico...
Contro:
- … Ma c'è qualche piccola imperfezione
- Qualche meccanica in più non avrebbe guastato
Voto 7,6
Fonte immagini: google
Get the Steam Full Release of Remothered: Tormented Fathers > http://bit.ly/tormentedfathers
Coming soon for PS4 and Xbox One. Copyright © 2017 Darril Arts. All rights reserved