Rogue Legacy | Cellar Door Games - Recensione

Rogue Legacy è un Roguelite con elementi propri dei Metroidvania, è molto duro ma anche molto divertente




Rogue Legacy è un titolo interessante ma — diversamente da quanto riportato in altre sedi — non è un Roguelike, sebbene da quest’ultimo erediti il permadeath e la generazione casuale dei livelli. Se volete approfondire la discussione sulle differenze tra i due generi (Roguelike e Roguelite) nati entrambi da Rogue (pubblicato nel 1980) vi invito a leggere l’articolo di approfondimento che trovate QUI.
L’aspetto del gioco — ideato da due fratelli canadesi — che risalta maggiormente è l’elevato livello di sfida, che in alcuni casi diventa persino frustrante. Ma ciò che rende davvero unico questo videogame, distanziandolo dagli altri suoi colleghi sta nel concetto di stirpe, ovvero nella possibilità di giocare — morte dopo morte — con i discendenti diretti del precedente eroe.
Quindi, dopo averci lasciato le penne, non ripartiremo l’avventura con lo stesso personaggio ma avremo modo di sceglierne uno nuovo tra i suoi eredi. E precisamente potremo valutare una rosa di tre baldi giovani, dove ognuno sarà dotato di tratti specifici (turpiloquio, dislessia, nanismo, miopia, calvizie, ipocondria, ecc…) generati casualmente. Il problema è che alcuni di essi sono addirittura capaci di elevare ulteriormente la sfida (mi riferisco ad esempio ai problemi di aerofagia o di daltonismo). Insomma, mai una gioia!

Rogue Legacy |  Cellar Door Games - Recensione

Nemici e trappole a gogò

L’insegnamento più importante che i Roguelike ci hanno lasciato è che da ogni errore c’è sempre qualcosa da imparare: ogni morte ci permette di apprendere nuovi pattern d’attacco.
Ma uno degli elementi che fanno di Rogue Legacy un Roguelite (e non un Roguelike) sta nel senso di progressione: possiamo investire parte degli averi guadagnati nell’ultima run per restaurare il podere, sbloccare nuove classi, e nuove abilità per il nostro nuovo rampollo (barra della vita più ampia, maggiore potenza d’attacco, ecc…). L’altro aspetto non secondario è riposto nella possibilità di annullare la generazione casuale della mappa una volta individuato l’architetto, pagando però profumatamente tale contesto.
Rogue Legacy ci permette di provare più classi, rese però disponibili sempre in maniera casuale. Ognuna ha pro e contro, ad esempio troviamo l’arcimago, il cavaliere, il ninja, il barbaro, e così via. Tutti i personaggi si distinguono per armi e incantesimi.
Prima di varcare il limes del castello (e iniziare un nuovo playthrough) è possibile interagire con il fabbro che mette a disposizione nuovi pezzi per l’armatura (schinieri, bracciali, elmi, …) e con l'incantatrice che elargisce nuove rune. Non pensiate però che le successive partite siano via via più semplici perché gli upgrade costano progressivamente sempre di più: se non si accumula via via più denaro si rischia di non fare passi in avanti, anche perché tutti gli averi di volta in volta non spesi vanno consegnati per forza nelle mani dell’avido Caronte (che altrimenti non ci libera il passaggio).
Il moveset è molto semplice, con un tasto si salta, con un altro si colpisce, con un terzo si accede alle abilità speciali, e con un ulteriore pulsante si rende disponibile la parata.
Lo scopo principale di Rogue Legacy è quello di arrivare allo scontro finale, sbloccabile solo dopo aver abbattuto quattro boss, nascosti in altrettante zone del castello. Già, ma il problema è che le location della struttura mutano a ogni nuova partita a causa di un incantesimo, è quindi impossibile sapere dove si troveranno gli ambienti dei quattro boss. Ovviamente — lungo il cammino — ci sono anche ulteriori mid-boss (per nulla amichevoli), diversi ostacoli ambientali, e varie tipologie di avversari (scheletri, zombi, pipistrelli, fantasmi, quadri animati, lupi, demoni, …).
Fare una stima sulla longevità è un’impresa ardua. Chiaramente qui contano moltissimo i riflessi dei singoli player, perché altrimenti — in una situazione ideale (e pressoché improbabile) basterebbero anche due sole ore per scoprire tutti i contenuti. Se avete già dimestichezza con i Roguelite più tosti (come The Binding of Isaac) allora potreste impiegarci poco più di 10 ore, ma se siete giocatori alle prime armi allora potreste tranquillamente raddoppiare tale computo. Senza dimenticare che al termine della prima prova si rende disponibile pure il New Game Plus.

Rogue Legacy |  LucullusGames

It's time to die

L’estetica semplice ci riporta all’era SNES e l’accostamento di colori sgargianti mette allegria, anche grazie al suo look retrò. Gli effetti grafici atti a simulare le varie problematiche specifiche ereditabili rappresentano un tocco di classe che non lascia indifferenti: la miopia offusca i margini dello scenario visibile al monitor, mentre l’essere daltonici rende impossibile distinguere i colori (si gioca in bianco e nero). L’unico appunto su tale fronte resta una certa ripetitività di alcune sezioni, ma è un aspetto comune a tanti altri titoli caratterizzati dalla generazione casuale dei livelli. Gli utenti più “maturi” si divertiranno anche a ritrovare vari elementi di raccordo con i gloriosi titoli del passato, tra cui Ghosts 'n Goblins, Haunted Castle, Castlevania Symphony of the Night, e Legend of Hero Tonma.
I comandi sono precisi, non ci sono cali di frame e non ci sono glitch grafici che impattano sull’esperienza di gioco; il titolo gira in maniera fluida anche su macchine vetuste.
Le musiche sono tutte piacevoli; il sottotitolato è disponibile sono in inglese, ma è usato un linguaggio molto semplice.

Modus Operandi: ho realizzato questa recensione dopo aver acquistato il gioco su steam.

Titolo: Rogue Legacy
Genere: Roguelite
Sviluppatore e Editore: Cellar Door Games
Data di rilascio su pc: 27 giugno 2013

Commento finale

Rogue Legacy si posiziona a metà strada tra l’atto d’amore verso un’era lontana, e la tipica capacità dei Roguelite di rileggere e mischiare caratteristiche di generi differenti.
Tuttavia, il prodotto di Cellar Door Games non è un titolo per tutti. Se non siete armati di pazienza e se non avete riflessi fulminei potreste finire con l’abbandonarlo anzitempo. Ma se è proprio la sfida elevata quella che cercate, allora avrete pane per i vostri denti.

Pro:
  • Elevato livello di sfida…
  • Tanti segreti da scoprire
  • L’idea della linea genealogica è eccezionale
  • Farming che non pesa


Contro: 
  • … Ma a tratti risulta frustrante
  • Si potevano rendere più vari gli ambienti

Voto 8

Fonte immagini: google