Shovel Knight: Treasure Trove è un platform a scorrimento che ci riporta all’età d’oro degli 8-bit
Shovel Knight: Treasure Trove espande l'originale Shovel Knight: Shovel of Hope, pubblicato nel 2014. Contiene (oltre al gioco base) le due espansioni Plague of Shadows e Specter of Torment. L’ultima delle quali — volendo — è acquistabile anche separatamente, come contenuto stand alone, essendo a conti fatti un prequel di Shovel Knight: Shovel of Hope.
La prima fatica dei ragazzi di Yacht Club Games era stata possibile grazie a una buona campagna su Kickstarter nel 2014, capace di racimolare ben trecentomila dollari. Se avete vissuto una giovinezza ricca di titoli come Ghouls 'n Ghosts, Mega Man, Zelda II e Castlevania allora mettetevi comodi e godetevi le prossime righe.
Siete troppo giovani? Allora... vi consiglio ugualmente di proseguire con la lettura! Ne vale la pena, promesso.
Il prologo ci presenta un prode condottiero di nome Shovel Knight che affronta la sua avventurosa esistenza in compagnia della sua amata Shield Knight. Ma la vita dei guerrieri — si sà — è piena di insidie, ed è così che un giorno la coppia viene separata da una potente maledizione. Incapace di reagire, Shovel Knight decide di appendere al chiodo l’armatura.
Ma la tranquillità per un’anima combattiva non può durare in eterno. L’occasione per ritornare sulla scena si palesa in seguito all'apparizione di una pericolosa incantatrice, capace di irretire e manipolare ogni condottiero incontrato sul suo cammino. Shovel Knight decide dunque di calcare nuovamente il limes della Tower of Fate, proprio lì dove perse la speranza di un amore eterno, e chissà… magari potrebbe trovare anche la sua tranquillità sentimentale.
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Shovel Knight: Treasure Trove | Yacht Club Games - Recensione |
Una spada lucente è troppo mainstream, ma con un badile posso fare la storia
Il sistema di controlli è molto semplice, con un tasto si salta e con un altro si attacca con la pala. Questa — una volta posta in direzione del terreno — permette di dissotterrare tesori (monili, scrigni e gemme), nonché di scovare passaggi segreti; ricorda per certi versi il bastone di Zio Paperone visto in DuckTales.Shovel Knight affronta un percorso di progressione che lo porta a aumentare i punti salute (ingurgitando cibi) e i punti magia (bevendo pozioni), inoltre l’uso di varie reliquie gli consente di espandere le sue abilità. Tra queste menziono il dash aereo e gli attacchi dalla distanza. I potenziamenti (upgrade per la pala e nuove armature) vanno però prima acquistati presso i negozi.
Shovel Knight Treasure Trove offre una prova impegnativa ma non impossibile, grazie a un buon bilanciamento dei nemici e a un ottimo level design. A ogni morte però si perdono una percentuale di denaro e le pozioni curative, il bottino è comunque recuperabile recandosi nuovamente sul luogo del misfatto (un pò come accade con le anime in Dark Souls e con i Geo di Hollow Knight). Chiaramente, in caso di successivo decesso — avvenuto prima del recupero del malloppo — la refurtiva sarà perduta per sempre.
Ma non finisce qui perché il level design è stato studiato a regola d’arte. Gli sviluppatori hanno sì previsto dei checkpoint, ma hanno fatto in modo di rimettere il tutto nelle mani del giocatore. I punti di ripristino sono infatti circoscritti a zone ben precise, dove sono state collocate delle palle di vetro poste su delle aste dorate. Quando il giocatore le incontra può: decidere di attivarle, così in caso di morte ripartirà l’avventura proprio dal quel punto; oppure romperle per accedere a una quantità sproporzionata di ricchezze, perdendo però la possibilità di rigenerare il suo corpo in quel punto (in caso di morte).
La longevità della sola main quest si assesta sulle circa 6-7 ore, sono però presenti molte zone segrete e boss facoltativi che ne aumentano il computo, oltre a due espansioni di cui vi parlo nei paragrafi seguenti. Senza dimenticare ovviamente il New Game Plus.
Plague of Shadows
Plague of Shadows ci concentra su uno degli avversari meglio delineati in Shovel Knight.I livelli sono gli stessi di quelli originali ma Plague Knight ha un moveset diverso con cui fare i conti, per cui lo stesso level design ha comunque subito dei mutamenti. Sono altresì presenti nuove zone e nuovi boss.
Il nostro alchimista vanta quindi un doppio salto, che diventa triplo una volta combinato con un’esplosione ausiliaria; inoltre può contare sui suoi intrugli da lanciare. Come nella campagna originale del 2014, anche qui le abilità iniziali vengono ampliate con i potenziamenti personalizzabili, acquistabili presso i negozi.
Si tratta di un contenuto che conviene affrontare solo dopo quello principale perché risulta leggermente più impegnativo.
Specter of Torment
Specter of Torment è stato pubblicato in anteprima — con un’esclusiva temporale di qualche settimana — per la piattaforma Nintendo.Il protagonista è Specter Knight, il cavaliere della potente Incantatrice, a cui la stessa aveva dato il compito di reclutare i cattivoni più bruti per formare un esercito invasore. Il nostro è dunque chiamato proprio a scontrasi con gli stessi energumeni già incontrati nella main quest del 2014.
Specter Knight è però caratterizzato da movimenti diversi dall'eroe precedente, tanto per cominciare il suo salto è meno ampio. Può poi scalare pareti, aggrapparsi agli appigli delle piattaforme, ed è armato di una poliedrica falce. L’hub di gioco è rappresentato dal Castello dell’Incantatrice, qui avremo modo di mettere le mani su vari Curios (da acquistare con le monete) in grado di estendere le nostre abilità. Tra queste segnalo l’uso di un clone e il lancio di una sfera distruttiva.
Anche in questa espansione i 10 livelli sono ripresi dall’originale Shovel Knight, ma sono stati chiaramente modificati per il rinnovato moveset e per la nuova arma principale. La falce infatti permette sia di dare vita a un potente attacco diagonale, che di calcare zone non raggiungibili in altro modo.
La longevità si assesta sulle circa 5-6 ore. Terminata la prima run è possibile affrontare nuovamente la campagna con un livello di difficoltà più impegnativo, mantenendo l’attrezzatura già ottenuta. Il livello di sfida è leggermente più basso rispetto a quello del titolo del 2014.
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Shovel Knight: Treasure Trove | LucullusGames |
Pixel art ovunque, ma di qualità
Negli ultimi anni mi sto imbattendo in una miriade di indie che fanno sfoggio di ottime pixel art. Alcuni utenti associano questa tecnica a produzioni economiche e a sviluppatori pigri, ma non è questo il caso. L’accostamento dei colori è buono e l’effetto nostalgia funziona, ma non viene cavalcato in maniera subdola. Esteticamente il videogame è piacevole, seppur non riesca a raggiungere le sublimi vette di Owlboy e Hyper Light Drifter.Le animazioni sono anch'esse curate, ma chiaramente sono anche molto semplici. Il rovescio della medaglia è che il titolo gira liscio praticamente su qualsiasi piattaforma, ed è privo sia dei moderni glitch che degli sfarfallii del NES causati dai troppi sprite posti sulla stessa riga.
La colonna sonora in chip music presenta dei temi orecchiabili e ben distribuiti, composti soprattutto da Jake "virt" Kaufman.
Titolo: Shovel Knight: Treasure Trove
Genere: Metroidvania
Sviluppatore e Editore: Yacht Club Games
Data di rilascio su pc: 26 giugno 2014
Commento finale
Shovel Knight: Treasure Trove è un platform venuto dal passato. Non inventa nulla di nuovo, ma in fondo va benissimo così perché i videogame dell’era d’oro del NES sono validi ancora oggi. La longevità del titolo del 2014 era breve ma questa nuova offerta — forte di ben 3 campagne — di fatto triplica il divertimento, offrendo nuove abilità e nuovi approcci.Non è un titolo che mira solo alla nostalgia, riesce a mettere in piedi un’ottima prova, seppur non spietata come quelle di trent’anni fa.
Pro:
- Impegnativo ma non frustrante…
- Meccaniche eccellenti
- Ottimo level design
- 3 campagne al prezzo di una
Contro:
- … Ma i boss potevano essere ancora più stimolanti
- Non innova nulla
Voto 8,5
Fonte immagini: google