Classifica dei migliori 10 Assassin’s Creed - Top Ten

Assassin’s Creed è un brand trasversale, di proprietà della Ubisoft


Classifica dei migliori 10 Assassin’s Creed - Top Ten


Assassin’s Creed è un marchio associato soprattutto ai capitoli ludici principali, inquadrabili nel genere Action-Adventure. La serie — nata nel 2008 — negli anni ha però baciato le coste di vari media, tra cui romanzi, fumetti, cortometraggi e lungometraggi.
Esistono 10 capitoli principali sviluppati per PC e console casalinghe (Microsoft, Sony e Nintendo), accompagnati da una serie di spin-off maggiori (Assassin’s Creed Chronicles: India, Assassin’s Creed Chronicles: Russia, Assassin’s Creed Chronicles: China, Assassin's Creed III: Liberation), nonchè da prove in esclusiva per dispositivi portatili (Assassin’s Creed: Altaïr's Chronicles, Assassin's Creed: Bloodlines, Assassin's Creed II: Discovery, Assassin's Creed: Pirates, Assassin's Creed Identity).
Mentre gli spin-off sono ascrivibili speso al genere platform, i capitoli maggiori si ergono attorno a strutture Open World. Ma in tutte le pubblicazioni (non solo in quelle ludiche) viene esaltato l’elemento del parkour: simbolo di libertà e di opposizione al rigido e statico mondo governato da figure politiche subdole.
All’inizio il contesto della saga era dominato da una classica lotta tra due fazioni regolate da valori inconciliabili: Assassini contro Templari. In seguito, tutto il quadro ha cominciato a farsi più complesso e intrecciato, soprattutto con Assassin's Creed Forsaken (romanzo) e Assassin’s Creed III (videogame). Haytham Kenway è l’uomo dei due Mondi: un ragazzo che ha conosciuto i punti di vista di entrambi, e per primo ha compreso che era possibile pure una terza via, quella della collaborazione.
Tuttavia alla Ubisoft a un certo punto qualcuno dell’area marketing (privo della capacità di sognare e di vivere di emozioni) ha deciso che erano più importanti gli incassi derivanti da produzioni annuali, piuttosto che approfondire temi più interessanti. Quindi le dissertazioni più “filosofiche” sono state accantonate e banalizzate nei capitoli ludici successivi, relegando alcune idee ai soli testi di Oliver Bowden. A proposito, vi consiglio soprattutto la lettura del romanzo intitolato Assassin’s Creed Unity: lo troverete più interessate dell’omonimo gioco, tra l’altro non ne riprende i fatti step by step ma si concentra su un altro personaggio.
Tendenzialmente, ogni capitolo ludico principale ha una doppia linea narrativa: una ambientata in un periodo storico, e un'opzionale sequenza stanziata nel presente. Quando interpretiamo un personaggio del passato, il titolo ci catapulta in un ambiente open world; quando ci ritroviamo nell'epoca attuale gli spazi sono molto lineari e l’interazione è ridotta all'osso. Nei primi capitoli s’interpreta un discendente del Credo degli Assassini, costretto a collegarsi con l'Animus: uno strumento in grado di far rivivere al soggetto le esperienze dei suoi antenati, mediante l’analisi del suo DNA.
Questa epopea ha catturato subito molti giocatori non solo per le meccaniche (al tempo innovative) e per l’aspetto grafico da “spacca-mascella”, ma soprattutto per l’atmosfera intrisa di misteri.
Bene, dopo questa ricca premessa, vi lascio finalmente alla classifica dei 10 migliori capitoli di Assassin’s Creed, secondo il mio personale gusto.

10) Assassin’s Creed Rogue (2014)

Si tratta di un capitolo nato come progetto secondario per non scontentate i possessori delle vecchie console (ps3 e xbox360), esclusi da AC Unity (pubblicato solo per le console “next" gen).
Sia nelle meccaniche di gioco — che nella realizzazione tecnica (riprende gli asset di Black Flag) — Assassin’s Creed Rogue non propone nulla di nuovo, ma la sceneggiatura è molto particolare: per la prima volta interpretiamo il ruolo di un templare, cambiando completamente il nostro punto di vista.
La storia è ambientata tra il 1752 e il 1761 nell’America coloniale. Il prologo ci presenta Shay Patrick Cormac, un ragazzo irlandese che non ha afferrato ancora i suoi doveri di Assassino. Ma ciò che lo porta a dubitare della causa e dei suoi colleghi è riconducibile a un evento ben preciso: il terremoto che distrugge Lisbona. La catastrofe viene causata dall'imprudente recupero degli artefatti dei Precursori. Sicché, il ragazzo — travolto dal senso di colpa — decide di sottrarre (ai suoi) il libro contenente le ubicazioni dei restanti preziosi oggetti. Ma nella fuga finisce tra le mani dei Templari, tradendo così gli Assassini.
Come dicevo, le cose da fare sono le solite. Si distinguono solo le missioni d’intercettazione, dove dovremo impedire al Credo di eliminare determinati obiettivi. Mentre tra i nuovi gadget figurano: l’olio infiammabile, da gettare in mare per distanziare le navi inseguitrici; il fucile ad aria compressa; e la maschera antigas, atta a neutralizzare le bombe fumogene degli Assassini.
Se si fosse osato ancora di più, si sarebbe potuto ottenere un capitolo migliore. Nella fattispecie l’equipaggiamento templare resta troppo vicino a quello della controparte, perdendo l’occasione di strutturare meglio stile e approccio della fazione opposta; inoltre il protagonista non è carismatico, una personalità più curata psicologicamente avrebbe donato maggiore personalità.
La recensione completa del gioco la trovate QUI.


9) Assassin’s Creed III (2012)

A dispetto del numeretto nel titolo, in realtà si tratta del quinto capitolo della saga. Con Assassin’s Creed III si chiude l’avventura di Desmond Miles, non senza un pò d’amaro in bocca per come sono state portate avanti le vicende del ragazzo.
Questo capitolo è uno dei più innovativi per quanto concerne le meccaniche di gioco, ma risulta anche uno dei più controversi. I motivi sono due: Connor Kenway è sicuramente uno degli Assassini meno curati mai concepiti, inoltre ci sono vari buchi narrativi che si possono però colmare con il romanzo Assassin's Creed Forsaken. Il contesto ci vede vagare in un tempo tumultuoso, durante i momenti cruciali della Guerra d’Indipendenza americana, dove facciamo la conoscenza di importanti personalità quali George Washington, Benjamin Franklin, e il Marchese de La Fayette.
Il tema di fondo è rappresentato dal conflitto padre-figlio, da vivere tanto nel presente (Desmond-William) quanto nell’era storica della guerra tra giubbe rosse e blu (Connor-Haytham), e persino in senso figurato (tra Stati Uniti d’America e minoranze autoctone).
Oltre alle solite situazioni, troviamo però quest nuove: espugnare dei fortini, scovare i tesori di Capitan Kidd, affrontare le sfide del club dei pugili, battere gli avversari in 3 mini-giochi (bocce, fanorona, filetto), e battaglie navali a colpi di cannone.
Ma gli elementi distintivi di questa esperienza sono la caccia di animali (lepri, orsi, lupi, alci, caprioli, conigli, procioni) e il crafting per rimettere in piedi la tenuta coloniale. Inoltre le classiche animazioni del parkour e la corsa acrobatica vengono sensibilmente riviste per adattarsi a un nuovo scenario: la Frontiera è ricca di foreste (alberi di varia altezza) e basse case in legno, non ci sono più grandi monumenti storici da scalare. Mentre l'AnvilNext (il rinnovato engine) apporta diverse feature, tra cui l’alternanza delle stagioni.
Per quanto concerne il combat system, Ubisoft decide di implementare una versione semplificata del FreeFlow dei Batman di Rocksteady: mentre stiamo per essere attaccati, sul capo dei nostri nemici compare un’icona che indica il momento opportuno per il nostro contrattacco.
Tra le nuove armi troviamo il tomahawk (un dardo da corda) che — usato da una posizione sopraelevata — permette di impiccare l’avversario, in alternativa funge pure da efficace spezza-guardia.
La recensione completa del gioco la trovate QUI.

8) Assassin’s Creed Unity (2014)

Ubisoft sceglie il periodo della Rivoluzione Francese per provare a cambiare abito al suo brand di punta: ci sono diverse introduzioni, ma il titolo passa alla storia più per il pessimo Day 1, caratterizzato da una scarsa ottimizzazione. In seguito ci sono state varie patch che ne hanno  migliorato l’esperienza.
Vestiamo i panni di Arno Dorian, divenuto il protetto del nobile François de la Serre (un Templare di spicco) in seguito alla morte del padre. Ma a parte brevi spezzoni della sua infanzia vissuta a Versailles, la storia fa bruschi salti temporali, portando il ragazzo a essere rinchiuso nella Bastiglia, dove ha modo di conoscere Pierre Bellec (un membro del Credo degli Assassini). La storia parallela è invece poco più che un cameo. L’Abstergo che avevamo imparato a conoscere non c’è più: è stata sostituita da una società impegnata nel progetto Helix, una sorta di console creata con le esperienze maturate con le memorie genetiche degli antenati di Desmond.
Oltre alle solite missioni secondarie (adattate al nuovo periodo storico), ritroviamo la possibilità di restaurare una nuova proprietà: il Café Theatre, che per la prima volta risulta gestibile anche tramite companion app. Ma una menzione d’onore la meritano soprattutto le missioni da svolgere esclusivamente in co-op, dove i giocatori sono costretti a collaborare perché in netta inferiorità numerica rispetto alle guardie.
Non è più possibile fischiettare per far cadere in trappola l’avversario, ma ci si può muovere di sottecchi (piegando il corpo) sì da occupare meno spazio nelle fasi stealth. Tuttavia, una volta intravisti dal nemico, il nostro personaggio lascia una scia sul posto (una sorta di spettro della nostra immagine, simile a quanto visto in Tom Clancy's Splinter Cell Blacklist), quindi bisogna allontanarsi in fretta per non allertare le guardie nei paraggi.
La novità più interessante è riposta però nella corsa acrobatica che fa leva sull'inserimento di due pulsanti atti a indirizzare gli spostamenti verso il basso o verso l’alto: in presenza di un tavolo è possibile scavalcare o scivolare sotto, non c’è più il solito storico unico tasto per il procedimento automatico. Ma non è finita qui, perché per la prima volta vengono inseriti degli elementi Gdr: il denaro consente di acquistare gadget e vestiti che vanno a modificare i valori base di Furtività, Salute e Danno; i Punti Credo permettono di potenziare armi e armature; mentre i Punti Sincronizzazione consentono di salire di rango, accedendo a nuove abilità.
La recensione completa del gioco la trovate QUI.

7) Assassin’s Creed (2008)

La Storia è ambientata all’epoca della Terza Crociata, siamo infatti nel 1191.
Riccardo Cuor di Leone ha conquistato Acri, mentre Gerusalemme gode ancora della protezione del mito di Saladino: si teme quindi uno scontro sanguinoso. All'interno di questo contesto, noi impersoniamo Altaïr Ibn La-Ahad, un Assassino rimasto orfano all'età di 11 anni, poi accolto dal Gran Maestro Al Mualim.
Altair è abile ma pecca in superbia: in una missione al Tempio di Salomone commette una grave imprudenza, che compromette parte di una missione importante. Il nostro viene così privato dei suoi poteri e del suo rango. Per redimersi dovrà ripartire come novizio, e provare a riportare la pace in Terrasanta, eliminando diverse figure chiave.
Tra i compiti richiesti, figurano azioni che verranno riprese nei capitoli successivi, come: pedinare gli informatori, borseggiare i civili, dirigere interrogatori, eliminare i bersagli (senza destare sospetti), mimetizzarsi tra la folla e recuperare documenti importanti. Ma per poter far ciò prima occorre liberare i quartieri delle tre città di Gerusalemme, Damasco e Acri. E qui che risiede una delle criticità maggiori di questa produzione: la ripetitività delle operazioni che devono essere reiterate di volta in volta, quartiere per quartiere, città per città. L’altro elemento debole della serie risiede nel basso livello di sfida nei combattimenti. I nemici, sebbene numerosi, non sfruttano la loro superiorità: attaccano il giocatore uno alla volta. Il moveset prevede l’uso di pugnali da lancio, spade, parate, contrattacchi e affondi (leggeri e pesanti).
L’esplorazione della mappa è fondamentale, sia in orizzontale (a piedi o cavalcando ronzini) che in verticale (scalando torri, palazzi e moschee). La trama parallela di Desmond Miles è intrigante, ma più che sviluppare degli eventi finisce col fare da mero contesto, alimentando le fantasie dei giocatori per i capitoli successivi.
La recensione completa del gioco la trovate QUI.

6) Assassin’s Creed Syndicate (2015)

La storia è ambientata nella Londra del 1868, ormai sotto il controllo politico dei Templari, guidati dal Gran Maestro Crawford Starrick. Assassin’s Creed Syndicate mette in secondo piano i punti di vista delle 2 fazioni in lotta da secoli, preferendo invece concentrarsi più sulle motivazioni dei due protagonisti: due Assassini cresciuti in modo diverso, di nome Jacob ed Evie Frye, figli del Maestro Ethan Frye. Ma al giocatore non è data la scelta di chi impersonare nella campagna principale: gli sviluppatori ci permettono però di alternarli secondo un rigido copione.
Ad ogni modo per conseguire il medesimo obiettivo (estirpare il potere ai rivali di sempre), i due fratelli perseguono piani diversi: Jacob è più irruento e impulsivo, mentre Evie è più matura e discreta. Il primo non disdegna azioni forti e scontri a viso aperto, servendosi pure della banda di strada dei Rooks; la seconda ritiene che sia più sensato mettersi sulle tracce della Sindone (un importante manufatto dell’Eden), studiando i manoscritti di Edward Kenway. Ciò si concretizza in quest strutturate diversamente: la ragazza è oggetto di missioni più “ragionate”, basate sui puzzle e sullo stealth; mentre il fratello è l’arma prediletta per le sezioni più action.
Tra le personalità realmente esistite figurano Charles Dickens, Charles Darwin, Karl Marx, e la regina Vittoria.
Il gadget più interessate del rinnovato equipaggiamento è rappresentato dal rampino. Questo permette sia di raggiungere le vette dei palazzi (con un movimento ascensionale), sia di spostarsi velocemente in orizzontale (a mò di teleferica). Il movimento è il tema di fondo di una società “moderna” che corre a un ritmo decisamente più alto rispetto al passato, quindi tra i mezzi di trasporto troviamo treni e carrozze.
Tra le nuove meccaniche, vanno apprezzati i rapimenti, ottenibili avvicinandosi di soppiatto ai target. Mentre torna in auge la feature del fischio, messa in naftalina con il capitolo precedente.
La recensione completa del gioco la trovate QUI.

5) Assassin’s Creed Brotherhood (2010)

Con questo capitolo Ubisoft svela al Mondo la volontà di cambiare business per la sua saga, puntando più a uscite annuali piuttosto che a colpire il giocatore con novità degne di nota. E il fan se ne accorge. A di là del contesto sempre intrigante, Assassin’s Creed Brotherhood brilla più per ciò che è stato cementato nel capitolo precedente (AC2). Di solito ogni episodi è costruito attorno alle gesta di un nuovo personaggio, ma Ezio in questo caso non viene abbandonato, diventa invece il protagonista di una trilogia.
La storia è ambientata nella Roma del 1500. Ma il prologo riparte dal viaggio di Ezio verso la tenuta di Monteriggioni. Il fiorentino è accolto come se fosse un generale romano in ritorno da una vincente campagna militare, ma non si rende conto di aver commesso un grave errore nell'aver lasciato in vita Rodrigo Borgia (papà Alessandro VI). L’eroe si concede persino una bollente notte d’amore con Caterina Sforza, tuttavia l’indomani cade vittima delle armi d’assedio del nemico, che sfondano le difese del borgo: Mario muore, Caterina è rapita, il frutto dell’Eden è perso. Ezio riesce a salvarsi, sfruttando un passaggio segreto, quindi si dirige nuovamente verso la Città Eterna per fare vendetta.
Se la trama principale non risulta memorabile, il discorso cambia decisamente con le missioni secondarie più varie e interessanti, soprattutto quelle relative alle quest legate ai marchingegni costruiti da Leonardo da Vinci. Tra i personaggi storici, troviamo Bartolomeo d’Alviano, Lucrezia Borgia, Fabio Orsini, Micheletto da Corella, e Niccolò Machiavelli.
La novità più interessante è riposta nel reclutamento degli Assassini. Questi si rendono utili in 2 modi: possono essere inviati in missioni strategiche (non controllabili direttamente dal giocatore) in giro per l’Europa, o per agevolarci negli scontri (indicando loro dei target specifici da eliminare al posto nostro).
La recensione completa del gioco la trovate QUI.

4) Assassin’s Creed Revelations (2011) 

Ezio è invecchiato e ha superato i cinquanta. Siamo nel 1511 e sembra passata un’eternità da quando sgattaiolava dalle finestre delle fanciulle fiorentine. Ma il suo compito non è ancora finito, il ritrovamento di una misteriosa lettera scritta dal padre lo spinge a recarsi presso la biblioteca di Masyaf (in Siria), ma per accedervi deve prima recuperare le chiavi a Costantinopoli.
La mente di Desmond Miles è invece intrappolata nell’Animus, in seguito al coma causato dal contatto con il frutto dell’Eden. Per riprendersi ha bisogno dell’aiuto del misterioso Soggetto 16, anch'esso presente nella sua prigione virtuale.
Con Desmond occorre risolvere blandi puzzle, sì da accedere a 5 portali che permettono di ripristinare la sua memoria. Mentre nei pani di Ezio la formula resta (in generale) invariata: si basa su pedinamenti, travestimenti e eliminazioni furtive. Il combat system si fregia invece di due gadget di grande impatto: le bombe e la lama uncinata (ottima per le uccisioni dall'alto). Quest’ultima è fondamentale anche per esplorare in maniera più dinamica la città, sfruttandola a mò di teleferica (nell'ex Bisanzio ci sono molte funi che collegano i palazzi).
Tra le nuove meccaniche spicca soprattutto la guerriglia urbana: se il livello di notorietà di Ezio raggiunge il valore massimo, le torri sottratte al nemico diventano un luogo di scontro. A quel punto occorre gestire le ondate nemiche posizionando barricate, cannoni e Assassini sui tetti, spendendo il "morale" (la risorsa base di questa feature, tipica dei Tower Defense). Quando, poi, uno dei nostri sottoposti raggiunge il livello 10 è possibile metterlo al capo dei covi conquistati, investendolo così del grado di Maestro.
La recensione completa del gioco la trovate QUI.

3) Assassin’s Creed IV Black Flag (2013)

La sottotrama ambientata nel “presente” ci vede impersonare un ricercatore della Abstergo Entertainment, un’azienda che produce videogiochi, sfruttando i ricordi acquisiti dai frammenti di DNA estratti da protagonisti dei capitoli passati della saga. Il nostro compito è analizzare il profilo genetico degli antenati di Desmond Miles, per dare il là a un nuovo prodotto ambientato nell’era dei pirati.
Cambiando tempo e spazio, approfondiamo invece la figura Edward Kenway (nonno di Connor). L’avventura inizia con il naufragato di Edward — sulle rive di Capo Bonavista — in seguito a uno scontro in mare. Il nostro ha infatti intrapreso la vita da corsaro per poter dare alla sua amata Caroline Scott un futuro più dignitoso, abbandonando la precedente vita di allevatore di pecore. Sulla spiaggia recupera un cubo di vetro e una missiva da consegnare al governatore dell’Avana. Edward decide di prendere l’identità dell’uomo che avrebbe dovuto consegnare il materiale, ma una volta giunto a destinazione si rende conto di essere finito in questioni più grandi, che vedono contrapporsi Assassini e Templari.
Assassin’s Creed 4 Black Flag si focalizza soprattutto sulle battaglie navali (persino contro imbarcazioni leggendarie protette dalla nebbia), e sulla libera esplorazione di isolotti e segreti disseminati nel Mar dei Caraibi (l’esplorazione è anche subacquea). I toni più distaccati dalle solite diatribe secolari tra fazioni, paradossalmente donando un look del tutto unico al prodotto, facendolo percepire come qualcosa di davvero fresco.
Abbordare i vascelli non è semplice, ma richiede l'eliminazione dei luogotenenti e dei tiratori scelti (posizionati in alto, sugli alberi maestri). Tra i nuovi gadget spicca soprattutto la poliedrica cerbottana, caricabile anche con proiettili soporiferi.
La recensione completa del gioco la trovate QUI.

2) Assassin’s Creed Origins (2017)

Come si evince dal titolo — dopo l’anno sabbatico — Ubisoft decide di ridare nuovo smalto al suo franchise di punta, analizzando le origini del Credo degli Assassini.
Il contesto ambientale ci porta nel 49 A.C, in un regno contraddistinto dalla guerra tra la regina Cleopatra ed il fratello Tolomeo. Ma la nostra è una storia diversa, animata dalla vendetta: impersoniamo il giustiziere del Nilo, Medjay Bayek di Siwa.
La struttura di fondo delle singole quest è rimasta pressoché la medesima: si va nel luogo X e si uccide il tizio Y, ciò che è mutato è invece l’approccio e la maggior libertà di scelta nella progressione. I combattimenti sono leggermente più “tattici”, e richiedono una propedeutica analisi ambientale che fa leva su un’inquadratura dall'alto, messa a disposizione dall'aquila Senu che fa le veci di un vero e proprio drone (come quello visto in Tom Clancy's Ghost Recon Wildlands).
Il combat system è stato rivisto con l’introduzione di nuove mosse, nonché con l’implementazione del lock-on sul nemico. Lo schema di fondo sembra essere una versione semplificata di quello dei soulslike, ma è privo della barra della stamina, sostituita da un cooldown che limita a tre il numero delle schivate consecutive. E’ stata anche aggiunta una barra dell’adrenalina che si riempie ogni volta che mandiamo a segno dei fendenti, permettendoci di attivare un’Ultra portentosa.
Alcune novità richiedono il propedeutico avanzamento di livello. E’ il caso dei miglioramenti delle statistiche base (salute, danno nel corpo a corpo e dalla distanza), ottenibili mediante l’acquisizione di punti esperienza. Lo skill tree si dipana su tre rami (Guerriero, Cacciatore e Veggente) che fanno testo all'utilizzo di armi ravvicinate (tra cui l’immancabile lama celata), all’uso dell’arco (con varie tipologie di frecce) e alle operazioni stealth. Ma l’Intelligenza Artificiale è la solita di sempre, i nemici attendono il loro turno per attaccare, quindi — anche se presenti in massa — si lanciano al più in 3-4 contemporaneamente.
Risultano però interessanti alcune delle attività secondarie, tra cui: la corsa delle bighe, la lotta con gli elefanti, e la ricerca delle tombe dei faraoni.
La recensione completa del gioco la trovate QUI.

1) Assassin’s Creed 2 (2010)

La vicenda ambientata nel presente ci mostra un Desmond Miles diverso. Grazie alle frequenti sincronizzazioni con i suoi antenati ha acquisito per osmosi notevoli capacità, ma per fuggire dalla Abstergo ha bisogno dell’affascinante Lucy (assistente del Dott. Vidic).
La trama principale invece ci porta nel 1476, per farci conoscere un giovane Ezio Auditore che vive ancora la spensieratezza dei suoi anni. Di giorno bighellona per la chiassosa Firenze, la notte spende il suo denaro in alcol. Ma la congiura politica dei Pazzi coinvolge pure gli Auditore, rei di sostenere i Medici. Giovanni, Federico e Petruccio Auditore vengono arrestati, e l’indomani condannati a morte dal gonfaloniere Uberto Alberti. Ezio salva la sorella Claudia e la madre Maria, quindi cerca aiuto presso lo zio Mario a Monteriggioni. Qui scopre di essere il figlio di un membro della setta degli Assassini: viene così indottrinato nelle tecniche e nei principi del Credo.
Tra le nuove meccaniche, troviamo un borgo da restaurare e l’introduzione del concetto di notorietà. Similmente ad altri Open World (GTA), le fughe e i “casini” alimentano il valore di tale variabile, portando i cittadini a allertare le autorità. E’ possibile tuttavia abbassare l’incidenza delle segnalazioni: strappando i manifesti raffiguranti il viso di Ezio, uccidendo i testimoni, o corrompendo i banditori.
Tra le numerose attività secondarie spiccano: la raccolta delle piume per consolare la madre (erano l’hobby del figlio Petruccio), il recupero delle pagine del Codice degli Assassini (che una volta decifrate permettono di accedere a schemi per costruire preziose armi), e le Cripte degli Assassini che ci riportano alla mente le fasi puzzle-platform del primo Prince of Persia (interagendo con vari meccanismi).
Le città rinascimentali rappresentano tuttora le migliori ambientazioni mai realizzate per la saga, insieme a quelle dell'Egitto di AC Origins. In Italia si calcano vari siti, tra cui Firenze, Venezia, Roma, Forlì, Monteriggioni e San Gimignano.
La recensione completa del gioco la trovate QUI.

Considerazioni finali

La classifica in questione è ovviamente frutto della mia esperienza di giocatore, potrà quindi non essere condivisibile da tutti. Ho giocato tutti i titoli analizzati, la maggior parte dei quali è stata anche oggetto di recensione su questo sito.
Se ritenete che alcuni esponenti siano stati ingiustamente tralasciati scrivetelo nei commenti, e ne discuteremo.

Fonte immagini: Google