Sonic Forces | Sonic Team - Recensione

Sonic Forces prova a riportare a lucido il porcospino blu più famoso della storia




Sonic Forces riprende il suo percorso di evoluzione, dopo aver accontentato — appena qualche mese fa — i nostalgici fan dei tempi d’oro (anni ’80) con l'ottimo Sonic Mania.
Il titolo di oggi è stato annunciato pubblicamente nel 2016, in occasione del 25° anniversario della saga al San Diego Comic-Con con l’obiettivo di evolvere un concept 3D portato avanti negli anni non sempre con efficacia e idee vincenti, vedi il cartoonesco Sonic Boom. Viene così realizzata un’avventura che fonda le sue radici sui Sonic Adventure, su Sonic Colours e su Sonic Generations.
In sostanza ci si ritrova a passare da sezioni a scorrimento laterale (in 2D), a livelli a scorrimento frontale con la telecamera che si sposta dietro la spalla (in 3D a base di turbo, giri della morte e QTE). Una format che sulla carta appare solido e vario, ma che non sempre si sposa in modo omogeneo con l’alta velocità, elemento distintivo del brand.

Il plot è abbastanza banale, e come al solito al giocatore è richiesto di salvare il Mondo dal perfido cattivone, che ancora una volta è il Dottor Eggman. Il geniale pazzoide ha riempito di steroidi la sua ultima creatura, alimentata dal potere del Rubino Fantasma (Infinite), rendendola talmente abile da mettere in poco tempo fuori gioco il leggendario Sonic.
Nell'ideale lotta tra il team del bene e del male (da qualche anno alla ribalta anche nei cinema con le varie opere Marvel) potremo contare su diverse figure del franchise: Tails, Knuckles, Rouge The Bat, Silver the Hedgehog, Vector The Crocodile, e Espio the Chameleon. Mentre l’armata dei bulli tra le sue fila vanta — oltre al nuovo villain (succitato) — Chaos, Metal Sonic, Shadow, e Zavok.
Ma la novità di Sonic Forces risiede soprattutto nella realizzazione dell’avatar senza nome, soprannominato simpaticamente “Spina”. Si tratta di un personaggio che il giocatore può personalizzare sia con dettagli estetici che con abilità, agendo su razza (gatto, orso, riccio, coniglio e cane, tutti prodromi di specifici perk passivi), colore degli occhi e vestiario (alcuni accessori andranno scovati).
Spina entra così a far parte di una sorta di resistenza che riporta alla mente un pò quella di Star Wars, del resto sono anche presenti alcuni riferimenti alla saga ideata da G. Lucas.

Sonic Forces | Sonic Team - Recensione

Un avatar senza nome dalle innumerevoli possibilità, ma anche pericolosamente privo di personalità e carisma

Sonic Forces non innova quanto già fatto vedere in passato. Gli obiettivi sono i soliti di sempre: raccogliere quanti più anelli possibile, eliminare i nemici lungo percorso, eludere gli ostacoli, scovare zone segrete, usare in maniera creativa gli elementi dello scenario per avanzare, collezionare vari item (tra cui i preziosi anelli rossi), e (ovviamente) completare gli stage nel minor tempo possibile.
Viene però un pò meno l’anima competitiva arcade (nonostante le classifiche online), che finora solo il concept 2D ha saputo portare a livelli davvero impegnativi e stimolanti. Il 3D continua a privilegiare più aspetti estetici che meccaniche appaganti. Inoltre puntare sull'esplorazione avventurosa in un Mondo non sorretto da un level design sontuoso (come spesso accade col rivale Mario) non è l’ideale per un personaggio che fa della velocità il suo tratto distintivo.
Entrando nello specifico, non mi convince la resa tecnica dei salti laterali nelle fasi più convulse: rallentano il ritmo sia a causa di una mancata fluidità, che del leggero lag che intercorre tra il pigliare il pulsante e la concretizzazione dell’azione a schermo.
Mi sono parsi più interessanti i vari gadget dell’avatar (lanciafiamme, arpioni e “jetpack”) evocati con il wispon, una sorta di arma che muta funzione in base all'accumulo degli spiritelli wisp di un dato colore che variano completamente l’approccio. Ma che non sempre vengono sfruttati a dovere nelle differenti sezioni dei livelli, un segnale inequivocabile di una mancata cura certosina nel bilanciare queste abilità con l’ambiente di gioco. E sono proprio questi aspetti che discriminano tra un buon platform e uno moderno che punta più a apparire che a conquistare il giocatore con la qualità dei contenuti.
Oltre all’avatar, in alcuni livelli ci viene imposto di giocare con Sonic moderno (privo però del drift in curva) o con Sonic originale (quello paffuto dell'Era Megadrive). Con quest’ultimo gli stage sono esclusivamente in 2D: riprendono item tradizionali come i televisori da rompere per ottenere i power-up, ma il senso di velocità è minore (a meno di non inanellare spin dash a iosa).
Per finire ci sono anche delle boss fight non stimolanti, anche a causa di una difficoltà generale purtroppo bassa.
La longevità della sola main-quest si aggira sulle circa 4-5 ore, necessarie a portare a termine una trentina di livelli principali; sono altresì presenti una valanga di stage bonus e sfide giornaliere per incrementare l’esperienza.
Che la star principale non sia più Sonic denota comunque una certa stanchezza e incapacità di evolvere il porcospino blu, che nell'era moderna ancora non ha trovato una sua collocazione distintiva. La stessa libertà interpretava data al giocatore con l’avatar può esser letta in due modi diametralmente opposti: esaltare la creatività nell'affrontare vecchie conoscenze con abilità del tutto nuove (l’avatar non è veloce quanto Sonic né è in grado di effettuare lo spin per mettere KO i nemici); oppure constatare l’incapacità dei ragazzi di Sonic Team di ridare smalto a un personaggio che forse ha fatto il suo corso. Personalmente non voglio accettare la seconda ipotesi, sperando di avere un giorno tra le mani un nuovo sfavillante capitolo. Ma quel giorno non è oggi.

Sonic Forces - LucullusGames

Era meglio concentrarsi più sulla realizzazione del level design che sulla personalizzazione dell’avatar

La palette di colori prevede soprattutto toni sgargianti che mettono allegria, dando vita a location molto varie che puntano molto a mutare il colpo d’occhio. Si passa senza soluzione di continuità da una giungla a una zona urbana, da un casinò agghindato di luci al neon a un contesto fantascientifico, senza dimenticare gli storici scenari (come Chemical Plant e Green Hill) che non smetterò mai di amare.
Il framerate è stabile e non ci sono glitch grafici fastidiosi. Al Day One c’erano stati dei problemi tecnici che impedivano a alcuni utenti di andare oltre la seconda missione, ma ora il tutto è stato sistemato.
Le musiche sono stupende, anche se non è una novità per il franchise. Il doppiaggio in italiano è discreto.

Titolo: Sonic Forces
Genere: Platform 2D e 3D
Sviluppatore: Sonic Team
Editore: SEGA
Data di rilascio su pc: 7 novembre 2017


Commento finale

Sonic Forces ha alcune potenzialità mal sfruttare. Ci sono tanti personaggi ma a volte mal assortiti, mentre la narrativa è talmente banale da non essere più accettabile nel 2017: questo modo di fare andava bene 30 anni fa quando contavano solo le buone meccaniche di gioco. Detto ciò, non è certo quest’ultima a pesare sulla valutazione finale; su questo genere contano molto di più il level design e la fluidità dei controlli, qui entrambi non eccezionali seppur non problematici.
Il fan della saga potrà trovare l’esperienza piacevole, ma è innegabile che non si tratta di uno dei migliori capitoli. Sonic Forces non è un videogame da buttare, ma palesa per l’ennesima volta che ormai urge un ripensamento totale per questa saga, che manca da troppo tempo di una direzione chiara verso cui muoversi.

Pro:

  • Sfide giornaliere
  • Personalizzazione dell’avatar
  • Varietà di approcci…
  • Collectible e aree segrete


Contro: 

  • Trama banale e insipida
  • Controlli migliorabili
  • … Ma non sempre efficaci
  • Livello di sfida basso

Voto 6,8

Fonte immagini: Google