Nioh: Complete Edition finalmente giunge su PC dopo una esclusiva console
Nioh sbarca su PC a circa nove mesi dal lancio su PS4. L’ex esclusiva temporale nel frattempo si è arricchita di tre dlc (Drago del Nord, Onore Sprezzante, La Fine del Massacro), tutti già presenti in questa edizione completa.
Nioh ha vissuto uno sviluppo travagliato. E’ stato annunciato nel lontano 2004, per poi essere più volte bloccato dal producer Kou Shibusawa, fino a mutare concept grazie al grande apprezzamento di pubblico conseguito dalla saga di Dark Souls. Inizialmente il progetto era più affine all'ottimo Onimusha, e difatti la struttura a missioni indipendenti tradisce proprio il cambio di rotta della produzione, ispirata peraltro a una sceneggiatura di Akira Kurosawa.
Il videogame del Team Ninja non è però un clone delle opere dei From, le meccaniche GDR sono decisamente più complesse, con un sistema di progressione più profondo. Anche il peso del loot (elmi, gambali, guanti, pantaloni, …) è decisamente superiore e più consono all'universo degli hack ‘n’ slash.
Inoltre la gestione dell’energia Ki va ben oltre la classica barra della stamina, tanto cara al team di Hidetaka Miyazaki. Nella fattispecie è possibile velocizzare il recupero dell’affaticamento con alcune manovre in combattimento, favorendo approcci alle contese decisamente più aggressivi.
Il prologo ci presenta eventi affini a molti altri soulslike. Vestiamo dunque i panni del prigioniero William Adams — un soldato inglese dalla chioma argentea — che sembrerebbe attendere (sconfitto) la sua condanna nelle segreta della Torre di Londra. Ma il destino ha un piano diverso da quello disegnato dalla giustizia terrena, per cui a un certo punto interviene un’entità sovrannaturale a agevolarci la fuga. Non è l’unica che incontreremo, col proseguo avremo modo di sbloccare una ventina di spiriti guida. Tali entità sono “equipaggiabili” (similmente a quelli visti in Toukiden), pertanto offrono vari bonus è una mossa speciale (accompagnata da un’animazione stilisticamente molto carina) che si attiva al riempimento di un indicatore posizionato in alto a sinistra dello schermo.
L’avventura entra però nel vivo quando cambiamo setting, per calcare le lande di un Giappone Feudale del 1600 durante la guerra civile del periodo Azuchi-Momoyama, che precede l’istituzione dello Shogun Ieyasu Tokugawa e l'inizio del periodo Edo. Sebbene la storyline faccia sue alcune situazioni e personaggi realmente esistiti (es. Hattori Hanzo), il quadro contestuale non è certo quello storico ma è invece intriso delle leggende popolari del luogo, animate da samurai e demoni di vario genere (tra cui Ogre, Kodama e Yokai). Qui il nostro obiettivo sarà fermare l’alchimista Edward Kelley, ritenuto responsabile dei danni conseguenti l’uso dell’Amrita: la pietra misteriosa che la regina dell’impero inglese avrebbe usato per porre fine al sanguinolento conflitto contro gli spagnoli.
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Nioh: Complete Edition | Koei Tecmo Games - Recensione PC |
Gli altari sostituiscono i falò e le Amrita le anime, ma ci sono anche diverse idee originali
Nioh è strutturato attorno a una sorta di hub centrale, sbloccabile dopo una prima fase perlopiù contestuale. Da qui è possibile selezionare le varie quest principali e secondarie, tra cui spiccano le missioni crepuscolo (ambientate in location già visitate) che vengono via via più volte riproposte, mutando la disposizione dei nemici. Tra le zone di maggior interesse troviamo: il santuario — atto al potenziamento del nostro PG — dove scegliamo (tra le altre cose) lo spirito guardiano e la benedizione dei Kodama prodroma di bonus vari (es. elargisce più Amrita, potenzia le statistiche); i dojo, presso cui portare a termine i vari tutorial, il Portale Torii per il multiplayer; il deposito per gli oggetti in eccedenza; la Casa da tè nascosta, necessaria per gestire la guerra tra fazioni; il fabbro, dove acquistare, vendere, modificare, smontare e fondere armi e armature, nonché cambiare taglio di capelli o lunghezza della barba.Di item ve ne sono di vario genere, ne cito giusto alcuni: elisir che fanno la veci delle fiaschette Estus, il sale che indebolisce il Ki degli yokai, le munizioni delle armi (limitate), le bombe esplosive, gli shuriken, i kunai, le pozioni, le maschere, i talismani elementali da sfruttare in presenza di vulnerabilità specifiche dei nemici, e così via.
Il loot system riprende la formula resa celebre da Diablo, con equipaggiamenti organizzati in base a colori associati a diversi valori di rarità. L’equipaggiamento è molto vario ma occorre valutare sempre il peso degli item, che incidono sulla mobilità del protagonista, limitando l’efficacia della stamina. Tra le armi da mischia troviamo katane, lance, asce, martelli, e falci a catena; mentre tra quelle a distanza ci sono archi, fucili e cannoni.
Durante lo scontro è possibile passare repentinamente dalle armi bianche alle bocche da fuoco. Ma non finisce qui, l’effetto dei danni arrecati muta drasticamente in base allo stile di combattimento: la guardia alta consente attacchi poderosi ma lenti, la guardia bassa permette di concatenare più fendenti (limitando il consumo di Ki) ma produce pure danni minori, mentre la guardia media offre un approccio più bilanciato (mediando tra attacchi efficaci e rapidità di manovra).
Il combat system prevede le solite mosse base: attacco leggero, affondo pesante, scatto, schivata (meno efficace che in altri competitor), parata, backstab (ma non il classico parry), e lock-on sul nemico. Mentre le magie possono causare danni elementali e status alterati.
A variare ulteriormente l’approccio ci pensa il Ritmo Ki, che rilegge il concetto del sincronismo e della ricarica attiva vista in Gears of War. Nella fattispecie, dopo aver sferrato un fendente, William viene circondato per una breve frazione di secondo da un alone di energia residua (Ki), che può essere catturato premendo il dorsale. Tale feature ci permette sia di sferrare un ultimo colpo per demolire il nemico, che rendere disponibile una schivata per allontanarci da un nerboruto villain prima che possa mandare a segno il suo letale contrattacco. Qui notiamo subito la volontà del team di Yosuke Hayashi di puntare più a un approccio aggressivo, e per certi versi più affine a quello apprezzato in Bloodborne.
Le boss fight sono caratterizzate da più fasi e mettono in scena un vasto campionario di mostri, tra cui giganteschi millepiedi, donne-aracnide, creature marine (capaci di lanciare i relitti ingoiati nelle profondità dell'oceano), ecc…
Come in Dark Souls quando il nostro personaggio ci lascia le penne cede l’esperienza raccolta, o meglio, perde le Amrita non spese, necessarie per aumentare le statistiche base (corpo, cuore, energia, forza, abilità, destrezza, magia, spirito). Queste restano custodite dallo spirito guardiano, ma possono essere recuperate ritornando sul luogo in cui siamo deceduti. Se però, prima che ciò accada, il giocatore incorre in un successivo decesso, le pietre saranno perse per sempre.
Il sistema di progressione permette di sbloccare skill per le varie armi, e diversi talenti da apprendere. Le Amrita non rappresentano l’unica valuta, ci sono anche i Punti Prestigio da spendere per aumentare altre variabili (es. Fortuna, Resistenza ai danni elementali, Efficacia degli incantesimi, …).
E’ possibile affrontare le missioni anche in cooperativa, evocando un amico (tramite l’uso di specifiche “tazze”) per alleggerire il peso delle sfide più ostiche. C’è anche il PvP ma questo risulta sbilanciato poiché la bravura in battaglia è sottomessa alla qualità di armi e armature, così ha spesso la meglio chi ha investito più tempo nel loot e non chi è davvero più abile.
Per farvi capire ancor più quanto conti il peso dell’equipaggiamento, tenete presente che durante il normale incedere ci imbatteremo pure nelle opzionali Tombe Insanguinate: punti della mappa in cui Npc e player reali sono morti in malo modo. In tali zone possiamo evocare questi guerrieri, e se vinciamo lo scontro, possiamo recuperare parte delle loro armi e armature.
La longevità della sola main quest si aggira sulle circa 30 ore, ma il computo può essere più che triplicato qualora si decida di affrontare le vicende dei dlc, nonché di esplorare ogni anfratto alla ricerca dei numerosissimi segreti. Senza dimenticare pure il New Game Plus, capace di aggiornare nuovamente set e armi.
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Nioh: Complete Edition - LucullusGames |
Nioh è abbastanza stabile e solido, ma l’adattamento è avvenuto col minimo sforzo
Prima di analizzare il quadro tecnico, voglio focalizzare l’attenzione sulla bizzarra idea di “nascondere” il launcher del gioco. Inizialmente Nioh viene avviato con valori moto bassi per i parametri grafici, la stessa risoluzione è fissata sul semplice HD Ready (720p). Ma non preoccupatevi, potete modificare il tutto, sebbene non in-game: dalla libreria steam, prima di avviare il gioco, vi basta accedere alle impostazioni cliccando sul launcher. Dico questo per rassicurare gli interessati al gioco: il porting è discreto, diversamente da quanto potrebbe sembrare dalle ire lanciate dagli utenti PC che non si sono accorti della possibilità di agire sulle impostazioni grafiche. Non siamo quindi assolutamente in presenza di un Day1 sottotono come in Batman Arkham Knight o Dishonored 2, semplicemente va giustamente segnalata una certa pigrizia nel confezionare un adattamento un pò limitato.Non aspettatevi quindi un’ampia gamma di variabili su cui agire, del resto è pur sempre un porting, menziono giusto alcune voci presenti per rendervi il quadro della situazione: qualità delle ombre, occlusione ambientale, riflessi dinamici e motion blur. Manca però la possibilità di intervenire su qualsivoglia filtro di antialiasing.
Inoltre se non rientrate nei requisiti consigliati (vga con almeno 4gb di memoria), potreste incorrere in leggeri cali di framerate che comunque si avvertono pure sulla versione PS4 Pro; personalmente non sono mai sceso sotto i 55, ottenendo quindi un’ottima esperienza. Sono altresì presenti delle compenetrazioni poligonali e dei fenomeni di pop-up.
Non è supportata nativamente la coppia mouse e tastiera. Francamente non ne sento la mancanza, essendo questo un genere che si sposa benissimo col pad, ma è giusto segnalarlo a chi non ne vuol sapere di usare o comprare tale periferica.
La resa tecnica degli spazi è sottotono con texture ambientali in bassa definizione, ma almeno alcuni colpi d’occhio sono più ispirati sul lato artistico. Il level design è curato ma non siamo in presenza di un Open World tentacolare. Detto ciò la struttura labirintica (fatta di imboscate, sentieri nascosti e ramificati) metterà a dura prova chi ha difficoltà a orientarsi, visto che manca una precisa mappa locale; é presenta solo quella generale del Mondo. Ma in tal caso può giungere in aiuto il talismano segnaposto, atto a segnalare una determinata posizione. I modelli dei personaggi (demoni inclusi) sono buoni, pur senza eccellere; sono decisamente più appaganti gli effetti speciali (legati alle magie), accompagnati da colori vitaminici.
La colonna sonora — dai temi orientaleggianti — è di buona fattura: non resterà nei vostri ricordi, ma renderà piacevole girovagare per ore nelle terre del Sol levante. La localizzazione italiana per i sottotitoli è purtroppo approssimativa, con parole usate in modo sbagliato, che possono anche dare adito a interpretazioni fuorvianti. L’audio presenta dialoghi in inglese e brevi battute in giapponese.
Titolo: Nioh: Complete Edition
Genere: Soulslike
Sviluppatore: Team Ninja
Editore: KOEI TECMO GAMES CO
Data di rilascio su pc: 7 novembre 2017
Commento finale
Nioh Complete Edition giunge su PC nella versione più ricca, accompagnata da tutti i dlc pubblicati nei mesi precedenti sulla console Sony. L’opera edita da Koei Tecmo Games tecnicamente non si discosta da quanto già apprezzato su PS4 (anzi alcune feature migliorano leggermente il quadro generale), e si propone come uno dei migliori soulslike finora realizzati.Nioh è un gioco che non stupisce né per resa estetica né per qualità narrativa, ma offre un buon livello di sfida e tante ore di intrattenimento, grazie a un sofisticato combat system e a un profondo sistema di progressione.
Il mondo e la lore non sono paragonabili a quelli dei From ma propongono comunque una tetra e piacevole atmosfera.
Pro:
- Ottima longevità...
- Livello di sfida appagante
- Atmosfera
- Personalizzazione e progressione
- Divertente in cooperativa...
Contro:
- Si potevano aggiungere più opzioni grafiche
- Mancato supporto a mouse e tastiera
- La storia poteva essere narrata meglio
- … Ma le quest opzionali sono banali
- ... Ma sbilanciato nel PvP
Voto 8,2
Fonte immagini: Google