Marvel's guardians of the galaxy: the telltale series è un'avventura di stampo action basata sull'omonimo irriverente franchise
Marvel's guardians of the galaxy: the telltale series è ora completo con la pubblicazione dell’ultimo episodio, quindi posso finalmente esprimere il mio giudizio. La società fondata da alcuni ex membri della LucasArts ha infatti adottato un modello di mercato che si basa sulla distribuzione del prodotto a episodi singoli, della durata di poco meno di due ore l’uno. E l’unico modo per poter giudicare bene un’avventura è valutarla nel suo complesso, senza perdersi in esaltazioni, dubbi o illazioni che inevitabilmente prendono il sopravvento quando ci si esprime già sui soli primi episodi.
Telltale in questi anni ha adattato il suo concept base a più licenze diverse — appoggiandosi tanto a brand ludici come Minecraft Story Mode, quanto a quelli più multimediali come Jurassic Park The Game — dando vita a una sorta di sotto genere di avventure grafiche di stampo action. Ma più che sguainare la creatività, spesso ha incarnato la filosofia delle grandi aziende hi-tech già affermate: tante pubblicazioni, ma spesso troppo simili e poco originali tra loro. E’ successo lo stesso anche ai TT Games con il loro longevo franchise Lego.
A questo punto la domanda lecita, che un utente appassionato si pone, è: il team californiano si è limitato a sfruttate la ribalta dei supereroi o ha finalmente dato una decisa stoccata a un archetipo che dopo Tales from the Borderlands non ha più prodotto acuti indiscutibili?
I principi a cui l’opera s’ispira non sono tanto quelli messi in scena nei due film dei Guradiani della galassia (d'altronde ci sono evidenti discrepanze cronologiche), ma si rifanno piuttosto a quelli più autentici impressi nei fumetti della Marvel. Anche per questo (oltre che per risparmiare denaro in diritti) sia le voci che le fattezze dei protagonisti non rimandano a quelle degli attori principali delle pellicole (Chris Pratt e Zoe Saldana). Detto ciò, gli sviluppatori hanno comunque scelto furbescamente di sfruttare subito Thanos, Nebula, e Yondu per non lasciarsi scappare il forte richiamo del prodotto cinematografico (molto vicino all’uscita del vol. 2), non limitando l’interesse dell’opera ai soli fan del franchise cartaceo.
Dalla sceneggiatura traspare la volontà di andare un pò più a fondo nell’introspezione psicologica dei personaggi, con un piglio più ispirato rispetto a quanto visto un pò superficialmente con Batman The Telltale Series. Le intuizioni di un’inizialmente ispirata Nicole Martinez ci mettono così dinanzi: a continui flashback, atti a indagare sui legami più intimi dei Guardiani (come il rapporto tra Peter Jason Quill e sua madre, o tra le sorelle Nebula e Gamora); nonchè a piccoli dilemmi morali da affrontare invece nel presente, partorendo così un doppio filo narrativo. Il risultato pratico è il mantenere vivo l’interesse per i singoli Guardiani: ognuno è il protagonista indiscusso di ciascun episodio. Ma non sempre si tratta di scelte coraggiose, ci sono anche momenti più deboli e stereotipati, cliché abusati, e cliffhanger meno riusciti del solito.
Senza entrare troppo nel cuore della sceneggiatura, per non rovinarvi la sorpresa, mi limito a affermare che il prologo parte davvero col botto, grazie a uno scontro ricco di adrenalina. Dopodiché, i nostri eroi entreranno in una spirale si situazioni più riflessive, mettendo le mani su un potente ma imprevedibile manufatto (Eternity Forge), che presto entrerà nelle mire di Hala un’esaltata matriarca Kree (presente anche in Guardiani di Ovunque, mini-serie ambientata durante le Secret Wars). Nella fattispecie, la Forgia dell’Eternità può riportare in vita i morti e irretire le menti.
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Marvel's guardians of the galaxy: the telltale series | Recensione |
I am Groot
Marvel's guardians of the galaxy si basa sulla solita formula, senza proporre nulla di nuovo nelle meccaniche. Le lente sequenze di esplorazione sono alternate a momenti più movimentati mediante l’uso dei quick time event, ancora più permissivi che mai, quindi molto lontani dai migliori visti in The Wolf Among Us. Ci sono poi blandi enigmi ambientali da portare a termine, servendosi a volte del terminale olografico (capace di mettere in evidenzia eventi passati). Mentre i dialoghi a scelta multipla daranno solo l’illusione di poter avere un impatto reale sulle vicende: in realtà potremo mutare solo il come arrivare a un finale già scritto (ad esempio accettando l’alleanza di una certa fazione già nel primo episodio). Resta purtroppo impossibile passare velocemente da un personaggio all’altro, come invece avviene di solito nelle avventure Lego o in quelle punta e clicca come nell'ottimo Thimbleweed Park. Ma nonostante ciò il coinvolgimento del gruppo qui è maggiore che altrove, grazie al “comunicatore”.In ogni opera, Telltale ha provato quantomeno a inserire qualche espediente per renderla più personale: l’occhio cibernetico in Tales from the Borderlands, i gadget in Batman The Telltale Series, o il crafting in Minecraft Story Mode. E questa volta le scelte sono state limitate a due sole introduzioni: la possibilità di chiamare via radio i membri del team — non direttamente manovrati e non presenti sulla scena — sì da conoscere la loro opinione sullo stato dei fatti; e le fasi in volo a mezzo di Jet-Boots, stivali che donano un’inedita verticalità allo spazio di manovra, per lo meno rispetto alle altre avventure degli sviluppatori statunitensi.
Non mi piace però l’uso dei QTE che si sta perpetrando nelle ultime uscite: non solo sono troppi, ma sono pure diventati dei banali elementi interattivi, atti a giustificare solo l’essere di fronte a un videogame e non a un video da subire passivamente. Sono eccessivamente semplici e privi di qualsivoglia tensione, sicché bisogna davvero impegnarsi per materializzare il game over. Sono fermamente convinto che andrebbero ripensati per riequilibrare ritmo e efficacia delle azioni a schermo.
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Marvel's guardians of the galaxy: the telltale series - LucullusGames |
Cuffie e walkman non sono mai fuori moda
Tecnicamente non ci sono grossi stravolgimenti ma almeno il codice si mostra più stabile, tant’è che non sono incorso in alcun crash, ma solo nei soliti atavici rallentamenti in sporadiche situazioni (durante le cutscene e nei cambi d’inquadratura).Gli scenari sono spogli, mentre i volti mostrano una maggiore cura nella flessibilità muscolare, garantendo espressioni più emotive. Ciò è ascrivibile alla tecnica 3D adottata: si è scelto di sfruttare il motore di gioco per donare maggiore profondità, a discapito della cura al dettaglio estetico, un pò come nelle sequenze moderne dei cartoon quali Futurama e American Dead. Ciò si riflette inevitabilmente pure sulla resa dei colori e delle forme, le quali perdono quell'alone fumettoso di The Walking Dead e quella patina da dipinto a acquerello di Game of Thrones. Manca purtroppo un tocco più personale come invece accade spesso nelle colorate opere della Pixar.
Il sottotitolato di Marvel's guardians of the galaxy è in inglese, quindi — come per la maggior parte delle produzioni Telltale — occorrerà aspettare una traduzione amatoriale. Sebbene sintatticamente e lessicalmente i testi siano molto semplici, la struttura a tempo (limitato a pochi secondi) dei dialoghi potrebbe rappresentare una seria difficoltà per chi non mastica bene la lingua d’Albione, poiché potrebbe perdersi il senso del discorso, optando per una battuta non voluta e scelta magari di fretta.
Il doppiaggio audio è buono, ma su tutti spicca la prova di Nolan North (già impegnato con Nathan Drake nella saga di Uncharted), qui nelle vesti di Rocket.
Per il resto, i temi musicali donano un’ottima atmosfera, sposando quel retrogusto rock anni ’70 e ’80 molto apprezzato anche al cinema: ricorderete ad esempio il mangiacassette vintage sfoggiato da Peter Quill (nel gioco ve ne è uno sulla Milano, la nave dell’equipaggio). L’ottimo gusto musicale lo si percepisce già nella scelta dei nomi dei singoli episodi: More than a feeling è uno dei successi dei Boston, mentre Don't Stop Believin’ è un brano dei Journey. Tra le tracce audio presenti, non posso non citare quindi Stone cold crazy dei Queen e Livin' Thing degli Electric Light Orchestra.
Titolo: Marvel's guardians of the galaxy: the telltale series
Genere: Avventura Grafica Action
Sviluppatore e Editore: Telltale Games
Data di rilascio su pc: 18 apr 2017
Commento finale
Marvel's guardians of the galaxy: the telltale series si limita al compitino. Non mancano certo soluzioni più riuscite (alcune battute dell’irriverente Star-Lord), ma l’equilibrio tra i tradizionali toni più umoristici, e quelli più drammatici e malinconici adottati dagli sviluppatori non sempre riesce a convincere. Inoltre il climax viene raggiunto solo nel quarto episodio, un pò tardi.Risulta sempre più evidente — soprattutto a chi ha giocato già a altri prodotti analoghi — che alla Telltale manchino i tempi per partorire idee originali, in grado si conquistare davvero il giocatore per tutto l’arco narrativo. E purtroppo la serie di licenziamenti della software house (il 25% delle risorse umane) nelle ultime settimane ne è un chiaro esempio: vivere di rendita non è più possibile, non in un mercato così inflazionato. Sarebbe quindi l’ora di concentrarsi su un minor numero di uscite annuali.
La quantità produce soldi nel breve periodo, ma alla lunga rischia di allontanare proprio quel pubblico che hai faticosamente conquistato in precedenza. Queste avventure di stampo action non puntano a enigmi arzigogolati, ma devono per lo meno emozionare: se non lo fanno perdono d’interesse. E se c’è una cosa che le serie Tv Marvel ci hanno insegnato è che il villain di turno deve essere curato sin nei minimi dettagli, e purtroppo qui tale obiettivo non è stato centrato.
Detto ciò, se siete dei fan dei Guardiani della Galassia o se amate lo stile disimpegnato degli sviluppatori di San Rafael, troverete anche qui un intrattenimento piacevole.
Pro:
Contro:
- Comparto audio
- Atmosfera
- Inedita esplorazione verticale
- Buoni spunti introspettivi…
Contro:
- Scenari poco rifiniti
- Mancano soluzioni davvero originali
- Ritmo spesso troppo lento
- …Ma filone principale non brillante
Voto 6,9
Extra
Fonte immagini: Google