Injustice 2 | NetherRealm Studios - Recensione

Injustice 2 è il sequel di un picchiaduro a scontri in arene bidimensionali che ha riscosso un buon successo di pubblico




Injustice 2 aveva il compito di elevare ulteriormente i buoni spunti del predecessore, migliorando la fluidità, e magari potenziando pure l’offerta multigiocatore. Di sicuro, questa volta, gli sforzi sono stati indirizzari nelle loot box e negli elementi Gdr (come vedremo).
Injustice Gods Among Us mi aveva colpito soprattutto per la grande spettacolarità degli scontri, grazie a scenette molto curate e a una buona interattività con gli scenari. Ma aveva dimostrato anche che era possibile mettere in scena una campagna principale, senza limitarsi alla piacevolezza dei soli combattimenti online e in locale. E difatti l’offerta era forte soprattutto nei contenuti in single-player, visto che il netcode non era sempre stabile.
Ma una delle maggiori obiezioni al prodotto edito da Warner Bros era una certa legnosità dei comandi, una caratteristica da sempre associata ai Mortal Kombat. Non a caso diversi membri di NetherRealm Studios provengo proprio dalla defunta Midway Games.
Non mi resta che entrare nello specifico di questo nuovo multiverso, capace di condensare più di ottant'anni di storia del fumetto.

Il substrato narrativo è quello del primo capitolo, in cui la distinzione tra buoni e cattivi non è più lineare, come invece ci hanno insegnato i tradizionali albi a fumetti sugli interpreti della Justice League. Injustice 2 ci presenta quindi ancora un universo alternativo in cui Superman ha perso il lume della ragione in seguito alla morte di Lois Lane e del figlio che portava in grembo. Il kryptoniano aveva reagito malissimo all'evento, tramutando il suo dolore in rabbia, instaurando così un regime totalitario. E solo uno scontro leggendario contro la fazione capitanata da Batman aveva permesso di stanarlo, per poi confinarlo in una prigione speciale.
Stavolta, però, la nuova minaccia proviene dall’esterno. Il malvagio divoratore di mondi — di nome Brainiac (accompagnato dalle sue milizie robotiche) — ha distrutto Krypton, e ora ha intenzione di soggiogare pure la Terra.
In questo sequel faremo la conoscenza di nuovi protagonisti (soprattutto del gentil sesso) come la bella Kara El (cugina di Clark Kent), riuscita a fuggire dal suo pianeta solo grazie al sacrificio della madre.

Injustice 2 | NetherRealm Studios - Recensore

Nonostante l’evidente disparità di poteri e abilità dei protagonisti, Injustice 2 si sforza di inscenare scontri equilibrati al netto delle armature

L’offerta di Injustice 2 prevede: la campagna principale composta da dodici capitoli, in cui ci si alterna al comando di diversi combattenti (con tanto di doppio finale); l’arcade mode con finali cuciti su misura per ogni personaggio, chiaramente ispirato all'analoga modalità di Mortal Kombat X (pur non raggiungendo la stessa qualità); il Multiverso che consta di una serie di sfide differenziate per la presenza di vari modificatori (come i rimbalzi a gravità zero), che elargiscono sia punti esperienza (che tra l’altro sbloccano degli slot extra per le abilità speciali) che vestiario da equipaggiare (incidendo su testa, braccia, gambe e busto) in grado di potenziare il personaggio (influendo su forza, salute, abilità, difesa); e infine il multiplayer (sia locale che online) con partite normali e classificate.
Proprio quest’ultimo si distingue dal predecessore grazie a un matchmaking più rapido (pochi secondi di attesa) e a un maggior bilanciamento. Sono infatti previste sia delle modalità per azzerare il peso del loot system, che altre atte a annullare le differenze scaturite dai diversi livelli dei PG.
A completate il quadro troviamo le Gilde (una volta raggiunto il livello 5), a cui potersi unire sì da accedere a ricompense comuni; oltre all'immancabile sezione degli extra, dove scovare gli artwork e consultare le schede dei personaggi.
Una parola a parte la meritano le loot box, ormai ficcate un pò ovunque nei videogame. Le casse (suddivise in base al valore degli item in bronzo, argento, oro, platino e diamante) sono acquistabili sia con soldi reali che con la valuta in-game. Poiché quest’ultima è elargita a iosa (soprattutto con le copiose sfide del multiverso) non c’è alcun motivo per dover spendere denaro reale. Se poi incappate in pezzi non graditi potete sempre rivenderli, sì da ottenere nuovi crediti.
Il roster è di tutto rispetto: ci sono vari volti nuovi (Atrocitus, Supergirl, Gorilla Grodd, Black Canary, Blue Beetle, Doctor Fate, Captain Cold, Robin, Poison Ivy, Deadshot, Scarecrow, Firestorm, Cheetah e Swamp Thing), ma soprattutto sono tutti ben differenziati nello stile, senza riproporre degli archetipi base distinti magari per sole reskin estetiche.
Anche stavolta l’interazione con lo scenario permette di gustarsi sia delle scenette cucite ad hoc per ogni personaggio (che scattano durante l’esecuzione della Super), sia delle movenze più semplici che raggruppano gli eroi in base alla loro stazza (mentre quelli più agili sfruttano alcune parti degli oggetti più grossi, quelli più nerboruti ce li lanciano direttamente addosso). Inoltre mura e pavimenti sono distruttibili. Tanto per fare degli esempi: Flash usa la propria velocità per aprire dei varchi temporali sì da scaraventare il nemico contro vari oggetti, tra cui una sfinge egizia e un tirannosauro; Batman lega l’avversario a un pallone aerostatico che viene poi mandato a zonzo tramite Batwing; Supergirl trascina l'avversario oltre il sole, per poi lanciarlo contro delle meteore; mentre Cyborg proietta l'avversario su Apokolips per far leva sul supporto delle truppe di Darkseid per incrementare i danni.
Il sistema di combattimento non propone però alcuna novità degna di nota, rifacendosi in tutto e per tutto all'impostazione del primo capitolo. Ci sono quindi tre tipi di attacco (debole, medio e forte), la parata (attivabile spostandosi all’indietro, come in Street Fighter), un’abilità speciale, colpi charge, e le immancabili prese (e controprese). Non ci sono i classici round: per abbattere il nemico bisogna semplicemente svuotare le sue due barre della vita, tra l’una e l’altra c’è comunque qualche attimo di pausa.
Va analizzato a parte il Clash System che permette di attivare (solo durante la seconda barra della salute) una sessione di colpi basata sull'accumulo delle barre non spese per l’uso della Super: vince semplicemente chi ne ha messe da parte di più. L’esito positivo di questa sessione dipende dal ruolo giocato dal vincitore: il difendente recupera parte della salute persa in precedenza, l’attaccante sferra un colpo (i cui danni sono proporzionali al numero di barre messe da parte). Queste barre (della Super) possono pure esser usate per altri scopi: rompere le juggle (colpi in serie), sfuggire dalle strette agli angoli, o eludere i colpi da lontano a mezzo di capriole.
Rispetto alla pubblicazione di 4 anni fa (del primo capitolo), l’arrivo sul pc non porta in dote tutti i contenuti accessori già pubblicati su console: probabilmente la presenza di un season pass (per accedere a nuovi PG) da acquistare a parte è dovuta al fatto che l’arrivo su steam è stato posticipato di soli pochi mesi rispetto all'esclusiva temporale sulle piattaforme di microsoft e sony.
Lo story mode dura all'incirca 5-6 ore: è nettamente al di sopra della media per questo genere di produzioni, vedi quello un pò debole di Tekken 7, ma non si poggia certo su una sceneggiatura che ricorderete negli anni a venire.

Injustice 2 - LucullusGames

Su PC i 4K sono reali e i 60 frame sono granitici, hardware permettendo

Injustice 2 è molto curato esteticamente. Gli eroi sono accompagnati da modelli poligonali ricchi di dettagli e animazioni convincenti; anche i video d’intermezzo risultano molto curati, grazie a un buon taglio cinematografico della regia. Le texture degli scenari non sono da meno mostrando una buona personalità, sebbene non tutte le arene siano dotate di una grande ispirazione (vedi la location un pò anonima di Metropolis). L’abbigliamento si rifà a quello dei fumetti, piuttosto che a quello visto nei film (è il caso di Wonder Woman, Batman Superman, …).
Il framerate è granitico, ma nelle cutscene è bloccato a 30 fotogrammi. Anche i particellari, i riflessi, e gli shader fanno una buona figura; mentre il labiale non è sempre ben sincronizzato con le parole. I requisiti consigliati sono un pò alti visto che il titolo è mosso dall’Unreal Engine 3 (sebbene potenziato), ma sono almeno previste più risoluzioni (4k inclusa). E’ presente anche la modalità dinamica (feature ripresa dalle console che non reggono sempre le impostazioni base), che adatta la qualità video alle performance della propria GPU, scalando la risoluzione per privilegiare la stabilità del framerate.
Le opzioni grafiche presentano un discreto numero di voci su cui poter intervenire: qualità delle texture, antialiasing, filtro anisotropico, bloom, e occlusione ambientale. Insomma stavolta tutto è filato liscio per il publisher già al Day One, diversamente da alcune prove passate (Mortal Kombat X e Batman Arkham Knight).
Il doppiaggio audio è altalenante. Si passa dalle buone prove di Marco Balzarotti (nei panni di Batman), Matteo Zanotti (nelle vesti di Superman) e Riccardo Peroni (in quelle di Joker), a altre meno riuscite (Grodd, Wonder Woman, Brainiac).

Titolo: Injustice 2
Genere: Picchiaduro ad arene bidimensionali
Sviluppatore: NetherRealm Studios
Editore: WB Games
Data di rilascio su pc: 14 novembre 2017

Commento finale

Un buon bilanciamento tra i contendenti è importante soprattutto quando un videogame si rivolge all’online. Un ottimo picchiaduro riesce a permettere scontri equilibrati — senza sacrificare le differenze intrinseche dei suoi protagonisti — rendendo quelli più forti anche più complessi da manovrare.
Pure in Injustice 2 ci sono personaggi che sulla carta risultano indubbiamente più abili di altri, ma sono stati resi semplicemente meno efficaci (a differenza del più sbilanciato primo capitolo). Gli sviluppatori non si sono quindi sforzati di ideare dei meccanismi ad hoc per limitarne l’uso: le combinazioni di tasti sono (al solito) simili e mancano delle vere e proprie tecniche uniche. E’ invece lo stile che differenzia i vari combattenti. Questo fa si che un umano come Green Arrow tenga irrealisticamente testa a un'entità superiore come Black Adam. E va comunque bene, tenendo conto del target di riferimento: i fan degli eroi DC e gli amanti delle offerte single-player. Chi però è alla ricerca di una prova più tecnica dovrà invece rivolgersi altrove, vedi The King of Fighters XIV.
Injustice 2 è sicuramente un prodotto entry level, ma nasconde comunque delle finezze legate all’uso delle barre della Super (non spese in combattimento).

Pro:

  • Campagna principale
  • Longevità
  • Tecnicamente solido, esteticamente piacevole
  • Roster più bilanciato al netto delle armature
  • Loot system e elementi Gdr donano maggiore profondità
  • Scontri spettacolari...


Contro: 
  • Richiede più potenza di calcolo di quanto dovrebbe
  • … Ma non adatto a chi è in cerca di un competitivo tecnico

Voto 8,4

Fonte immagini: Google