The Settlers 7 La Strada Verso il Regno è un city builder strategico che punta sullo sviluppo economico, militare e tecnologico del regno di Zoe
Nei panni della rossa principessa Zoe siamo chiamati a riunire i popoli del Regno e ridare lustro a un impero malandato. Innanzi tutto dovremo mettere in moto l’economia (lavorando le materie prime e scuotendo il commercio), quindi dovremo rispolverare le capacità del reparto militare (riconquistando i territori persi). Senza sottovalutare il ramo tecnologico, prodromo di importanti upgrade.
Nell'impresa saremo accompagnati dal consigliere Boris, dal fisico apparentemente bonaccione (grasso e di piccola statura), ma estremamente astuto.
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The Settlers 7: La Strada Verso il Regno | Blue Byte - Recensione |
La strada per il successo passa dalla conquista militare dei territori e dall'espansione economica
L’offerta prevede il multi-player basato sui punti vittoria, elargiti in base al conseguimento di determinati obiettivi; le schermaglie; e la campagna in single-player. Quest’ultima — come spesso accade in questo genere di giochi — inizialmente fa più da tutorial, ma col proseguo comincia a essere più interessante, anche per via di un buon livello di fida.Per ottenere il massimo dall'offerta ludica occorre studiare il territorio, senza sprecare le risorse ivi stanziate: se è presente un giacimento di risorse, dovremo costruire una miniera; se è presente un laghetto, dovremo sfruttare la pesca; se sono presenti degli alberi, sfrutteremo i taglialegna. Ovviamente ogni struttura (residenziale, economica e commerciale) va collegata alla rete stradale, altrimenti non funzionerà. Presso le aree abitative dovremo trovare il posto per i vari mestieri atti alla lavorazione delle materie prime (macellaio, fornaio, sarto, …). La profondità del titolo edito da Ubisoft sta infatti nello sviluppo delle catene di produzione: la singola materia serve a ben poco, è il prodotto finito a essere davvero utile per lo sviluppo dell’agglomerato (alle fattorie vanno accoppiati i forni, alle falegnamerie le segherie, …). Senza dimenticare il peso dei punti prestigio che una volta ottenuti — tramite la costruzione di particolari strutture, scovando talune tecnologie (mandando gli studiosi in giro per il mondo), o conquistando aree neutrali — permettono di accedere a nuove feature. Tra gli upgrade a disposizione menziono: l’aumento della velocità di raccolta delle risorse e la disponibilità di mura in pietra (per una maggiore difesa).
Il commercio sarà fondamentale per scambiare gli eccessi con i beni mancanti, mettendo in piedi delle rotte.
Come in altri titoli prettamente strategici — vedi Sid Meier’s Civilization VI — l’esercito ha un costo di mantenimento che non va sottovalutato, quindi è bene sviluppare il quadro economico in previsione della futura espansione militare. Le battaglie in tempo reale sono invece estremamente semplici, diversamente da altre prove analoghe (vedi Stronghold HD). Le milizie sono dirette dal dalla CPU, un pò come per le spedizioni piratesche di Tropico 2 Pirate Cove; al giocatore è chiesto solo di mettere a disposizione l’assortimento delle unità e scegliere l’obiettivo finale. Rispetto agli RTS qui le tattiche contano poco, il numero fa spesso la differenza.
Le tipologie di unità militari sono risicate ma estremamente diversificate nelle funzioni: i picchieri (armati di alabarda) sono abili nel combattimento in mischia (ma non contro le strutture), i moschettieri sono efficaci dalla distanza (e possono distruggere anche le fortificazioni), la cavalleria rappresenta un arma devastante sia per potenza d'attacco che per rapidità d’esecuzione, i cannoni sono estremamente deboli contro gli attacchi ravvicinati ma chiaramente risultano devastanti contro le strutture e dalla lunga distanza, mentre i vessillari — pur non essendo in grado di combattere — sono indispensabili per incrementare il potenziale offensivo di tutte le altre categorie.
La conquista di un settore termina quando il nostro generale prende le redini del castello avversario, con tanto di animazione dedicata.
Rispetto a altre prove analoghe, i nostri cittadini non hanno particolari richieste da soddisfare a parte il flusso costante di cibo (pagnotte e carne). Ma occorre invece valutare bene la distanza tra magazzini e posti di lavoro: diversamente da Anno 2070 le risorse non sono immediatamente disponibili, quindi per velocizzare l’accumulo occorre valutare bene la logistica.
L’aspetto da tenere a mente è che che l’obiettivo di Settlers 7 non consiste in uno sviluppo espansionistico senza freni come in SimCity o Cities Skylines, ma tutte le strutture vanno erette per portare a termine prima di tutto le necessità dell’impero (come in Aven Colony), altrimenti si rischia di bruciare le limitate risorse e mandare in malora le fasi avanzate della partita.
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The Settlers 7: La Strada Verso il Regno - LucullusGames |
Tecnicamente solido, graficamente appagante
Il design fumettoso è delizioso, ed è accompagnato da curate e carine animazioni dei cittadini che mostrano un'andatura goffa e un aspetto “puccioso”. Se ci avvale dello zoom, ci si rende conto di quanta dedizione è stata posta alla componente estetica. La palette di colori prevede tonalità sature che donano una patina fiabesca all'ambiente ricco di ruscelli e alle cascate.L’interfaccia è snella e di facile comprensione. La colonna sonora è molto piacevole. E’ presente anche un editor delle mappe per dare libero sfogo alla fantasia con partite personalizzate.
Nei primi anni dall’uscita il gioco richiedeva una connessione permanente anche per giocare in single e i server non erano stabili, non di rado era impossibile accedere persino al gioco. Ma ormai l'always online è stato per fortuna rimosso.
Titolo: The Settlers 7: La Strada Verso il Regno
Genere: City-builder strategico
Sviluppatore: Blue Byte
Editore: Ubisoft
Data di rilascio su pc: 24 marzo 2010
Commento finale
The Settlers 7 La Strada Verso il Regno è un ottimo city builder caratterizzato da una spiccata vena micro-gestionale. L’obiettivo principale è espandere il territorio a mezzo di conquiste militari, dopo aver potenziato l’area economica del regno; senza dimenticare l’importanza del tessuto tecnologico. Il titolo ha un’impostazione che per certi versi richiama quella degli strategici, l’approccio quindi non è quello di puntare sull’urbanistica per erigere densi casolati. La campagna principale è buona, e già da sola vale il prezzo del biglietto, dopo aver portato a termine le semplici quest iniziali.Conviene acquistare direttamente la versione Deluxe che contiene tutti i dlc, i quali mettono a disposizione ulteriori mappe, edifici, e missioni.
Pro:
- Animazioni molto belle
- Stile cartoonesco
- Micro-gestione
- Longevità della campagna
Contro:
- Combattimenti automatici
Voto 8
Fonte immagini: Google