Stronghold HD è la riedizione del city builder con elementi RTS che ha affascinato tutti nel 2001, con l’aggiunta di texture in alta definizione e nuove mappe
Stronghold HD è ambientato in un medioevo di fantasia nelle terre Inglesi che — come nel folklore popolare legato alla figura di Robin Hood — sono divise tra i Signori ostili e quelli fedeli alla Corona. Noi Interpretiamo il ruolo di un comandante che intende ribellarsi alle angherie di quattro signorotti per tentare di riunificare l’Inghilterra sotto un solo nome. A coadiuvarci nell'impresa troviamo due consiglieri: Lord Woolsack e Sir Longarm.
Il setting non è certo nuovo nei temi anglosassoni, la curiosità sta però nella versione italiana del gioco di FireFly Studios. L’opera non è stata semplicemente localizzata nella nostra lingua, ma addirittura la mappa è stata cambiata: Il Regno Unito ha lasciato così il posto a uno Stivale disegnato in stile Risiko con lande neutrali e zone controllate da quattro nemici dai nomi fiabeschi (Lupo, Maiale, Ratto, Serpente) che si sposano bene con quel pizzico di ironia che campeggia già nel divertente filmato introduttivo.
Il tema dell’unificazione perde però forza nelle terre del Petrarca, poiché la situazione politica è completante diversa. L’Italia medievale è divisa in tanti piccoli staterelli indipendenti, che da un lato hanno impedito la costituzione di uno Stato unico e ritardato il tema dell’unità (rispetto alle altre grandi Nazioni europee), ma dall'altro hanno consentito una bellissima battaglia giocata sul piano delle Arti che — soprattutto sul finire del Periodo Buio — ha dato il là al fenomeno del Rinascimento, nato appunto nella grandiosa città di Firenze.
Castelli Sassoni e vari Lord in un’Italia nel 1100 del tutto inedita
Stronghold è un gioco unico. Nel senso che l’equilibrio delle componenti è talmente particolare da non avere un vero competitor, almeno non nell'anno di pubblicazione (2001). La riedizione del 2013 non stravolge il format, limitandosi a aggiornare le texture e aggiungere nuove mappe. E’ un gestionale-strategico che per semplificarci la vita possiamo considerare come un city builder atipico, contaminato da meccaniche RTS alla Age of Empires.E’ spesso definito un simulatore di costruzione di castelli in senso lato. Non dobbiamo erigere varie ali interne di una roccaforte, bensì occorre dare vita a tutto ciò che sta intorno alla fortezza (fattorie, distillerie, torri, fossati, ponti levatoi, …), che ne consente la sopravvivenza e lo sviluppo. Rispetto ai normali city builder ci rendiamo subito conto che mancano delle componenti fondamentali, su tutte le strade. La scelta non è solo stilistica ma incide nel gameplay: l’urbanistica è caotica e lo spazio limitato sarebbe stato ulteriormente ridotto con vie e incroci. Ma il vero motivo è riposto nella natura stessa del gioco che non vuole rientrare nei canoni espressi dalla serie SimCity. Gli sviluppatori hanno preferito battere invece un sentiero del tutto personale, legato a determinati obiettivi strategici da portare a termine: i luoghi che si vanno a creare non possono vantare una popolazione troppo numerosa e devono essere costituiti unicamente per centrare una specifica mansione (ad esempio produrre un dato ammontare di unità militari o di cibarie).
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Stronghold HD | FireFly Studios - Recensione |
Si inizia quasi sempre col disporre sul terreno un quartier generale e un granaio
Stronghold è caratterizzato da due rami specifici, che si sviluppano secondo altrettanti diktat: quello economico, fatto di prodotti alimentari da produrre; e quello militare, ulteriormente suddiviso in operazioni di difesa e di attacco. Troviamo anche il piacevole tema dell’assedio. Ad ogni modo entrambi i rami offrono missioni singole o campagne.Il quartier generale del lord è una struttura fondamentale. Non si tratta solo del casolare del nostro avatar che va protetto (perché se muore s’incorre nel Game Over), ma di fatto funge da unico Construction Yard (cantiere di costruzione), laddove in altri titoli “analoghi” sono necessarie più strutture simili perché limiate da un dato raggio d’azione (come accade in Aven Colony, Anno 1404, Tropico 5, e così via). Oltretutto, intorno all'annesso fuoco da campo si riunisce la forza lavoro non ancora impegnata; il colore del cerchietto posizionato sulle fiamme evidenzia la crescita o meno della popolazione: se è verde arriva nuova gente, se rosso va via quella già presente. Inoltre tale edificio funge anche da magazzino (tra l’altro espandibile) per le sole materie prime (ad esempio pietra e ferro). I prodotti finiti vanno invece custoditi nel granaio (dove troviamo ad esempio i formaggi o la carne), che deve necessariamente essere posizionato in maniera adiacente a tale Fortezza.
Il computo dei cittadini è legato al numero di case costruite e alla percentuale di popolarità. Quest’ultima voce viene regolata dalla disponibilità di cibo (le razioni ridotte consentono di sopperire ai giorni di magra) e dall'entità del peso delle tasse che incrementa la quantità di oro. Questi due parametri si compensano: possiamo ad esempio aumentare sia le derrate alimentari (che innalzano la felicità) che le tasse (che abbassano però il morale), al fine di ottenere un equilibrio positivo. Il consenso viene modificato anche dalla presenza di specifici edifici (pali per l'impiccagione, gabbie, roghi, chiese, parchi e taverne) e dalla capacità di contrastare le difficoltà che si manifesteranno nel corso degli avvenimenti (criminalità, incendi, pestilenze).
L’ammontare di popolarità e l’oro sono riportati sui fogli esposti del registro dello scrivano — posizionato nella parte bassa dell’interfaccia — mentre accedendo alle pagine interne si possono consultare altre variabili: esercito, terrore, scorte, armi, religione ecc…
Sulla parte sinistra dell’interfaccia (sempre in basso) troviamo sei scudi che individuano altrettante tipologie di edifici che possiamo costruire (industriali, agricoli, cittadini, militari, …). Se abbiamo avviato una campagna militare avremo invece a disposizione ulteriori icone per manovrare l’esercito, agendo a esempio sull'atteggiamento delle unità (aggressivo, difensivo, o atto al presidio).
Di particolare interesse sono le catene produttive che portano alla lavorazione delle materie prime per ottenere i prodotti finiti, ad esempio per aver le pagnotte è necessario disporre di: fattorie di grano, mulino per la macinatura, e forno per la cottura.
Le missioni militari richiedono il reperimento di unità e armi per sostenere gli attacchi in tempo reale, o per difendersi dalle mire espansionistiche del nemico. In questo secondo caso bisogna dividere l’esercito per coprire i punti d’approdo scelti dagli aggressori; chiaramente risultano fondamentali le mura merlate, le passerelle atte a ospitare gli arcieri, l’olio bollente da lanciare, il mangano e la ballista. Quando il nemico riuscirà invece a far breccia — grazie alle armi d’assedio (catapulte, arieti, torri mobili, trabucchi) — non ci resterà altro da fare che affrontarlo a viso aperto, con la milizia specializzata nel corpo a corpo (mazzieri e spadaccini) protetta più in là dai lancieri. Di particolare interesse è anche l’arma “batteriologica” data dal lancio di mucche infette per scatenare delle epidemie, sì da decimare la popolazione arroccata dietro le mura.
Gli assedianti avranno dalla loro anche altre figure importanti come: scavatori atti a costruire gallerie sotterranee per penetrare di nascosto, e scalatori accompagnati da lunghe scale per entrare dall’alto.
Gli scenari d’assedio riguardano anche dei castelli realmente esistiti, corredati da specifiche descrizioni: Carisbroke, Heidelberg, Leeds, Wartburg, e Monteriggioni (location cara anche a Assassin’s Creed 2).
E'inoltre disponibile un editor di scenari semplice ed intuitivo, per dare il là a eventi personalizzati.
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Stronghold HD - LucullusGames |
L’interfaccia è pulita ma un pò macchinosa per i tempi moderni
Per ruotare la mappa occorre tenere premuto il tasto destro mouse per far apparire quattro icone, quindi selezionare quella in alto a forma di bussola per variare di 90° l’angolo di visione. L’operazione è tediosa perché va reiterata 4 volte per ritornare alla posizione iniziale. Le altre tre icone permettono di: aumentare e ridurre lo zoom, nascondere le mura degli edifici che altrimenti possono celare altre strutture, o eliminare tutti gli elementi per avere la mappa a pieno schermo.Tale sistema è stato abbandonato nelle iterazioni successive, ad esempio in Stronghold legends basta tenere premuto il tasto del mouse e spostarlo a destra o a sinistra per ruotare la mappa.
Analizzare l’aspetto estetico con gli occhi di oggi sarebbe ingeneroso, ma per l’epoca Stronghold era davvero un bel vedere. La grafica è bidimensionale ma i dettagli a schermo sono molti: il vento muove gli alberi, le onde s’infrangono sulla scogliera, le animazioni della popolazione sono diversificate a seconda del lavoro svolto, la vegetazione è varia (castani, querce, olmi, pini), e gli animali (ad esempio cervi e lupi) si muovono in branco nella foresta (senza stazionare sempre nelle medesime zolle). La palette di colori predilige tonalità scure e architetture dal design squadrato, per donare un’atmosfera “realistica” al periodo storico preso in esame.
La colonna sonora si affida a melodie che richiamano quelle dei cantori, e variano il tema in base alle diverse situazioni a schermo; l’effettistica sfoggia effetti diversi e credibili, dando vita ai vari mestieri in azione sullo sfondo. La localizzazione è totale, doppiaggio audio incluso.
Titolo: Stronghold HD
Genere: City builder con elementi RTS
Sviluppatore e Editore: FireFly Studios
Data di rilascio su pc: 2013 - 19 ottobre 2001 (l'originale)
Commento finale
Stronghold HD va giudicato in base alla sua struttura unica. Se lo analizziamo come semplice city building non ne ricaviamo un gioco profondo, manca ad esempio un piano urbanistico organizzato; lo stesso discorso vale per una disamina come mero RTS, giacché manca la componente esplorativa del terreno e le tattiche di combattimento sul campo aperto risultano superficiali (non è certo un Total War). Anche se gli assedi possono contare su una cura maggiore per vari motivi: l’altezza gioca un ruolo fondamentale visto che le armi da lancio sono regolate da specifiche gittate (ad esempio l’efficacia degli arcieri è maggiore quando sono posti in zone sopraelevate), ci sono varie figure interessanti che spesso vengono snobbate nei videogame (come scalatori e scavatori), e troviamo un paio di mosse astute (come il lancio di mucche infette e della pece incendiaria).Se consideriamo il quadro generale ci rendiamo conto che Stronghold ha un’anima tutta sua, dove l’idea di fondo funziona perfettamente così come si presenta. Anche se le missioni più complete sono quelle militari, poiché vanno sviluppati entrambi i settori in cui è stato suddiviso il gioco: economico e militare.
Ancora oggi risulta apprezzabile, anche se alcune meccaniche ovviamente sono superate.
Pro:
- Gli Assedi sono piacevoli
- Formula unica
- Atmosfera "realistica"
Contro:
- Interfaccia macchinosa