F1 2017 | Codemasters - Recensione

F1 2017 aggiunge nuovi contenuti che ampliano la modalità carriera, implementa il meteo dinamico e aggiorna le regole FIA 




F1 2017 si aggiorna all'attuale stagione con i dieci team protagonisti, visto che la Manor ha abbandonato la competizione al termine della scorsa esperienza; anche il parco piloti è stato rivisto, ritiro di Rosberg compreso.
Il titolo britannico è un racing ibrido che offre un’esperienza scalabile, godibile sia col pad che col volante. Con quest'ultimo però si può contare su un buon force feedback, e su pedali che permettono una gestione più precisa rispetto ai grilletti del controller (anche se di fascia alta come quelli del Xbox Elite). A tal proposito sono supportate una serie di periferiche tra cui Logitech g29 e Thrustmaster T300.
L’annata in corso è caratterizzata da alcuni cambiamenti al regolamento — introdotti dalla FIA — che si riflettono sia sulla guidabilità (propulsori e nuova mescola ultrasoft) che sui tempi più bassi sui tracciati (per via del maggior carico aerodinamico apportato da ali più ampie). Anche il grip è migliorato grazie: alla maggiore larghezza della parte sottostante (delle monoposto), e alle dimensioni più generose degli pneumatici (8 per quelli posteriori e 6 centimetri per quelli anteriori).

F1 2017 | Codemasters - Recensione


L’automobilismo fa parte di me, del mio corpo. Quattro ruote, un sedile, un volante. E’ questa la mia vita (Ayrton Senna)

Tra le modalità a disposizione troviamo: il Gran Premio, le Prove a Tempo, il Multiplayer online basato sul peer to peer (dove un giocatore fa da server per tutti), il Campionato (personalizzabile nelle regole e nella durata), e la più interessante Carriera Standard o PRO (massimo livello di difficoltà e aiuti deselezionati). Le prime operazioni da mettere in piedi nella modalità regina — che al più dura 10 stagioni — riguardano la personalizzazione del nostro alter ego virtuale (nome, nazionalità, tratti somatici, numero, casco), e la firma del contratto con la scuderia che — come in F1 2016 — può essere scelta senza vincoli particolari. Migliori saranno i nostri risultati e più saranno le offerte di lavoro che potremo valutare, ma se le prove saranno deludenti incorreremo nel licenziamento. Mercedes e Ferrari mettono a disposizione mezzi più potenti ma esigono anche un costante flusso di punti, mentre Sauber o Haas offrono uno stress minore ma anche tecnologie meno produttive.
Oltre alle succitate modifiche del regolamento, quest’anno i ragazzi della Codemasters hanno voluto migliorare sensibilmente l’aspetto strategico con il rinnovato settore Ricerca e Sviluppo, che può arrivare a offrire oltre 100 possibili upgrade nel corso della stagione. Le opzioni standard sono raggruppate secondo quattro aree (aerodinamica, motopropulsore, resistenza, e telaio), ma si possono sbloccare ulteriori voci al raggiungimento dello status di primo pilota (tra cui l’efficienza dei pit-stop). La progressione non è superficiale né scontata: richiede diverse settimane di lavoro prima di materializzare il nuovo gadget, che non è detto porterà per forza a dei miglioramenti tangibili (come del resto accade nella realtà). Per massimizzare gli sforzi e non sprecare inutilmente i punti guadagnati (con le prove libere, test, buoni piazzamenti) si può sempre interpellare il capo ingegnere a disposizione nel paddock, sì da avere ragguardevoli consigli su quale area rafforzare.
Questo aspetto è molto interessante e mostra finalmente la voglia di portare delle novità nel franchise, senza relegare F1 2017 a un mero episodio d’aggiornamento. Evidentemente dobbiamo ringraziare anche le intuizioni del gestionale Motorsport Manager proprio per il settore R&S. Da notare anche l’intelligente trovata di non basare i punti sul budget ma sulle capacità del giocatore, che così viene invogliato a non snobbare più le prove del venerdì/sabato e dei test vari (di traiettoria in curva, di usura delle gomme, di consumo del carburante). Questo sistema permette anche maggiori chance per i team di metà classifica, che possono attenuare gli svantaggi iniziali sui pretendenti più quotati.
Le novità però non finiscono qui. Nella Carriera è possibile partecipare anche a eventi invitational: tra un week end e l’altro saremo invitati a delle manifestazioni in cui metterci alla guida di 11 vetture (12 con l’edizione Special) che si sono distinte dal 1988. L’elenco vanta (tra le altre): McLaren MP4 di Ayrton Senna (1988), Williams FW14B di Nigel Mansell (1996), F2002 di Michael Schumacher, Renault R26 di Alonso (2006), e Ferrari F2007 di Raikkonen. Questa feature si palesa come un mix tra la modalità storica dell’edizione 2013 e la formula più dinamica degli sponsor di Project Cars, sebbene qui il tema sia chiaramente ristretto alla sola stessa categoria di auto a cui è dedicato il gioco oggi recensito. Ad ogni modo non aspettatevi grossi cambi di guida: si tratta pur sempre di un titolo sim-arcade che non pretende di essere realistico; le sensazioni sono leggermente diverse solo con le 10 cilindri di fine anni '90 e i primi anni duemila. Queste vetture sono sfruttabili anche al di fuori della modalità Carriera.
Durante le prove e le gare ci sono elementi della vettura soggetti a usura, la cui durata dipende anche dal nostro stile di guida: i malfunzionamenti potrebbero quindi compromettere i nostri risultati. Tra questi ci sono i componenti della la power unit (MGU-H, turbo, centralina, motore termico) che possono essere cambiati al più quattro volte, dopodiché s’incorre nella penalità prevista dal regolamento, come è già capitato (ad esempio) a Daniel Ricciardo in questa reale stagione 2017. Una volta scesi in pista persistono le solite sanzioni (per tagli, partenze anticipate, limiti di velocità in corsia box, e incidenti), punite con drive trough o stop and go. Mancano però innovazioni alla fisica di guida, e sono ancora assenti alcuni meccanismi come il recupero dell’energia.
L’Intelligenza Artificiale mostra una leggera aggressività in più e una maggiore voglia di vincere, rischiando non di rado qualche manovra astuta ma mai assurda; in curva la difesa della parte interna dovrebbe però essere migliorata. Purtroppo i piloti si comportano in modo troppo simile: i risultati finali si distinguono più per eventuali danni meccanici che non per errori causati da stili di guida diversi. Verstappen è chiaramente un giovane pilota che osa molto (pur senza essere pericoloso come il Juan Pablo Montoya di qualche anno fa), ma vederlo inverosimilmente continuo rovina un pò l’atmosfera.

F1 2017 - LucullusGames


La macchina da corsa perfetta è quella che si rompe un attimo dopo il traguardo (Enzo Ferrari)

Non ci sono migliorie degne di nota in ambito tecnico, a parte piccoli ritocchi alle texture; l'EGO Engine si mostra stabile. Però il sistema di collisioni ricalca quello dell'anno scorso, ed era lecito rivedere alcuni impatti un pò generosi con danni non sempre credibili, a parte la facilità con cui si perdono gli alettoni. I modelli poligonali dei personaggi secondari sono sottotono, mentre i piloti godono di maggior qualità. L’unica feature interessante è riposta nel meteo che ora è implementato in maniera dinamica, dove gli acquazzoni (di varia entità) mutano la risposta delle vetture in maniera tangibile, e ci costringono non di rado a rivedere la strategia di gara. Graficamente ora è visibile la traiettoria preferita dai partecipanti, poiché si accumulano strati di gomma per tutto il weekend di gara. Le monoposto sono ben realizzate e rifinite sin nei dettagli; sono presenti più inquadrature, cockpit inclusa.
La telecronaca resta diretta dalla voce Sky di Carlo Vanzini che è accompagnato da Luca Filippi per gli approfondimenti tecnici. Stavolta è possibile zittire il team radio durante le performance su pista; l’effettistica propone canti dei motori soddisfacenti.

Titolo: F1 2017
Genere: Racing ibrido
Sviluppatore e Editore: Codemasters
Data di rilascio su pc: 25 agosto 2017

Commento finale

F1 2017 continua il suo percorso di miglioramento annuale. Non ci sono scossoni rivoluzionari in pista, sebbene l’IA sia leggermente più aggressiva. Sono piacevoli gli eventi Invitational e l’implementazione del meteo dinamico. Ma la chicca è riposta nell'ottima rivisitazione del settore Ricerca e Sviluppo, strutturato in maniera più strategica.
Purtroppo gli stili di guida dei piloti non sono ancora differenziati: nel 2017 mi aspetterei un minimo di analisi e studio di quelli che sono i vari comportamenti, sì da avere una maggiore cura per l’atmosfera di festa e di sfida che questa manifestazione sa offrire.

Pro:

  • Il rivisto settore R&S dona maggior profondità
  • Gli eventi invitational sono un piacevole diversivo
  • Buona integrazione delle nuove regole
  • Gameplay solido...
  • IA più aggressiva...

Contro: 

  • ... Ma stessa fisica di guida e nessun avanzamento tecnico degno di nota
  • ... Ma gli stili di guida dei vari piloti sono troppo simili


Voto 8,4


Fonte immagini: Google