Partiamo alla conquista dei 4x, affrontando setting fantasy, sci-fi, o storici
![]() |
Classifica dei migliori 10 Strategici 4X - Top Ten - LucullusGames |
4X è un sottogenere del più ampio filone di titoli strategici. Questi videogame possono essere strutturati in tempo reale o a turni. La sigla riassume 4 termini inglesi: eXplore, eXpand, eXploit, eXterminate.
Questi strategici di solito sono ad appannaggio di una nicchia di appassionati, che non hanno paura di investire tempo e pazienza per apprendere le complesse dinamiche di gioco. Anche se negli ultimi anni ci sono sempre più software-house che cercano di produrre esperienze in grado di allargare il bacino d’utenza: semplificando alcune meccaniche, o elaborando interfacce più snelle e di facile consultazione.
Alcuni brand hanno una tradizione storica e hanno dato il là a saghe davvero fulgide, ricche di episodi e spin-off. Anche per questo motivo, nell'elaborare questa classifica, ho deciso di inserire un solo esponente per serie; altrimenti avrei finito col riempire oltre la metà dei posti a disposizione con i vari capitoli di Civilization (incluso Alpha Centauri).
Prima di lasciarvi alla mia personale top ten, voglio sottolineare che i videogame esaminati sono stati valutati prendendo in considerazione tutte le eventuali espansioni, che spesso (soprattutto in tale genere) riescono a elevare oltremodo la bontà della qualità espressa dalla sola release base.
10) Dominions 4: Thrones of Ascension (2013)
Si tratta del quarto capitolo di una saga nata nel 2002 che — a dire il vero — in pochi conoscono, visto che non gode di grande copertura mediatica. La nicchia di appassionati del brand riconosce nel formato un’unicità che travalica il tempo, ma evidentemente altre testate non l’apprezzano: su internet troverete pareri molto discordanti, vi potreste imbattere anche in colleghi che hanno letteralmente bocciato quest’ottimo episodio.Il titolo di Illwinter Games ci permette di ambire al modesto titolo di divinità, per cui si parte subito con il delineare le caratteristiche del nostro aspirante. E badate bene che qualsiasi cosa o entità può bramare tale carica: statue, alberi, demoni, o vostra suocera!
Per portare a termine l’obiettivo ci dovremo servire di civiltà giocabili (sono circa una trentina le razze), le cui abilità dipenderanno dall’era in cui ci troveremo a muoverle. Per allargare le nostre fila dovremo gestire in maniera oculata le risorse a disposizione.
Dominion 4 Thrones of Ascension — come suggerisce il titolo — introduce nella serie i Troni dell’Ascensione. Si tratta di strutture — dispiegate casualmente sulla mappa — che una volta acquisite conferiscono vari bonus: se finiscono nelle mani di una sola Nazione, questa vince la partita.
Si tratta di uno strategico molto complesso, non adatto a tutti, e caratterizzato da un’elevata curva d’apprendimento, sebbene l’Intelligenza Artificiale sia meno ostica che in passato. I combattimenti sono risolti in maniera automatica dalla CPU, il giocatore può solo stabilire delle linee guida di massima per le truppe (esempio: attaccare un determinata classe di unità). Un maggior controllo si ha, invece, sugli eroi, potendo indicare le prime magie che essi dovranno lanciare una volta scesi sul campo di battaglia.
9) Fallen Enchantress: Legendary Heroes (2013)
Le novità di questo capitolo ruotano attorno agli eroi, dotati di capacità fuori dal comune. Sono in grado di accedere a zone ricche di tesori e dare il là ad alcune quest particolari. Inoltre possono salire di livello e ottenere abilità supplementari in relazione alla specializzazione scelta. La personalizzazione è uno dei tratti distintivi dell’intera esperienza e riguarda anche il resto delle truppe.La prima operazione da porre in essere è scegliere il nostro condottiero, oppure a crearne uno ad hoc. Dopodiché dovremo scegliere il sito in cui erigere la nostra capitale, e — in base alle risorse presenti nei dintorni — scegliere se puntare più alla produzione, alla ricerca o all’espansione. La micro-gestione delle località riporta alla mente la serie di Civilization, ma ad affiancare gli aspetti economici (come tassazione e sommosse) e bellici, in Fallen Enchantress troviamo anche la magia (con diverse scuole di specializzazione).
Quando si combatte, la visuale si sposta sul terreno di battaglia dove sono schierati i due eserciti: lo svolgimento delle operazioni militari è contraddistinto da turni sottoposti ai punti iniziativa delle varie unità. Alla contesa partecipa anche l’eroe che può lanciare i suoi incantesimi (limitati solo dal consumo di mana); se muore potrà essere “richiamato”, ma sarà soggetto a un malus permanente.
La curva di difficoltà del titolo di Stardock non è altissima e la lunghezza delle partite non è mai eccessiva, questo lo rende un ottimo prodotto per il neofita. Il contesto fantasy è delizioso: non di rado s’incontrano sfide casuali con mostri e draghi giganti, e soggetti neutrali con cui interagire (tra cui ulteriori eroi da arruolare).
8) Endless Space 2 (2017)
Il secondo capitolo degli Amplitude Studios è stato realizzato con il supporto degli appassionati, grazie al periodo di early access iniziato nel 2016 su steam. Come per gli altri titoli dell’universo Endless ritroviamo anche qui i punti FIDSI (Food, Industry, Dust, Science, Influence) e un’interfaccia molto chiara e pulita (vero e proprio marchio di fabbrica della casa francese).L’esperienza del gioco — edito da SEGA — muta radicalmente in base a quale delle 8 fazioni precostituite sceglieremo di manovrare; è possibile anche crearne una ad hoc con l’editor. Ognuna ha un proprio background che andrà a determinare le relazioni con le altre, secondo il rapporto di affinità e contrasti già visto nel primo Endless Space; le differenze si estrinsecano anche nelle tecnologie di partenza, e nelle missioni specifiche. Ogni razza abbraccia un'ideologia principale (militarista, pacifista, …) che ci viene ricordata dal ruolo delle figure istituzionali che animano il senato; ogni venti turni ci saranno anche delle elezioni che potrebbero modificare gli equilibri interni, alterati da forze politiche avverse.
Scelta la fazione, la mappa (dimensione, forma, numero di avversari), e la presenza o meno dei Pirati, si va finalmente in scena. Si parte — in generale — con un'unità per esplorare il circondario, e una di coloni per stabilire il prossimo avamposto. Durante le partite avremo modo di imbatterci in anomalie da analizzare ed eventi da seguire (o meno), sì da ottenete dei reward allegati alle quest. Endless Space 2 è un titolo in cui è importante espandersi territorialmente, quindi nella nostra scaletta dovremo mettere a computo tutte quelle tecnologie necessarie a farci metter piede su più suoli diversi per morfologia. L’albero delle tecnologie — disposto secondo uno schema radiale — è suddiviso in quattro macro-aree: industriale, scientifica, militare, e sociale.
La recensione completa del gioco la trovate QUI.
7) Sins of a Solar Empire (2008)
Il titolo di Ironclad Games è il più ambizioso del lotto, in quanto tenta di coniugare due generi ludici: RTS e 4X. Ma è con le successive espansioni che acquista davvero spessore in ambito 4X: Entrenchment differenzia maggiormente le civiltà (con ricerche specifiche) e apporta nuove strategie difensive; Diplomacy approfondisce oltremodo le dinamiche diplomatiche (è possibile anche pagare i Pirati per non intervenire nei nostri confini); mentre Rebellion a differenza delle due precedenti —riunite insieme al gioco base nell'edizione Sins of a Solar Empire Trinity (2010) — è acquistabile separatamente, e non necessita della versione liscia per essere avviata.Sins of a Solar Empire propone un universo animato da TEC (Trader Emergency Coalition), Advent e Vasari; purtroppo manca una campagna che sia in rado di far appassionare il giocatore al piacevole background. Il focus è quindi riposto nelle schermaglie, senza dimenticare l’ottimo editor dove sfogare la propria fantasia.
La progressione delle civiltà passa necessariamente dalla conquista di nuovi mondi, su cui erigere nuove strutture. Ogni pianeta ha infatti un numero limitato di slot per edifici economici, scientifici (laboratori di ricerca) e militari, che una volta terminati spingono il giocatore a guardarsi attorno, alla ricerca di una nuova colonia verso cui espandersi. Le risorse più importanti sono cibo, oro, materiali, e energia; sono disponibili anche degli artefatti da scovare, prodromi di bonus di vario genere.
Il videogame edito da Stardock presenta due alberi tecnologici distinti, uno per la ricerca civile e l’altro per quella militare. Lo scopo finale è annientare ogni resistenza avversaria, ma per farlo occorre sviluppare una flotta imponente (fregate, incrociatori, corazzate); è tuttavia possibile anche ottenere una vittoria diplomatica, introdotta col dlc Diplomacy.
6) Master of Orion II: Battle at Antares (1996)
E’ stato progettato da Steve Barcia e Ken Burd che — fatto tesoro delle critiche sul primo capitolo (uscito 3 anni prima) — hanno reso più profondi i settori economico, militare (è possibile anche disintegrare i corpi celesti) e sociale. Le novità si palesano sin dalla visualizzazione della mappa, dove i sistemi risultano più densi di mondi da colonizzare; sono altresì previste più opzioni e armi per le battaglie. Ma la componente caratterizzante la creatura sviluppata da Simtex è riposta nella presenza di una storia legata all'esplorazione dello spazio profondo.Il giocatore di Master of Orion II può impersonare uno dei leader di 8 razze, al fine di portare la propria civiltà alla vittoria in uno dei 3 modi previsti: sconfiggere gli avversari, farsi eleggere leader supremo, o riuscire a invadere il Pianeta nativo degli Antaran. Quando la nostra galassia verrà attaccata dai misteriosi alieni — che adottano nei nostri confronti una tattica mordi e fuggi, scomparendo dopo le offensive casuali — dovremo provare a indebolirli all'interno dei nostri stessi territori. Dopodiché dovremo scovare il portale che rende possibile raggiungere una nuova e inesplorata dimensione, ma solo dopo aver fatto avanzare la nostra tecnologia e aver ottenuto le risorse necessarie per affrontare gli invasori.
Questo è anche il primo capitolo della saga (pubblicato da MicroProse) a proporre una modalità multi-player contro altri giocatori umani.
5) Age of Wonders 3 (2014)
La particolarità di questo capitolo risiede nel voler andare oltre l’abusato scontro tra buoni e cattivi (visto in passato), proponendo invece un background articolato, dove le esigenze e le mire espansionistiche sono mosse per lo più da ragioni culturali e filosofiche. Ma la caratteristica che lo contraddistingue è riposta nella presenza di quest secondarie molto curate, che vanno al di là della mera acquisizione di statistiche e risorse.La storia fa leva inizialmente su due campagne. Il contesto ci porta in un tempo dove due forze politiche sono sull'orlo del conflitto. Da una lato c’è l’impero degli elfi che vede uniti quelli oscuri e quelli dei boschi, dall’altro c’è il multi-etnico Commonwealth guidato dagli umani ormai abili nella tecnologia del vapore. La tensione e l’instabilità delle relazioni tra i due reami finirà col dare atto a una guerra su vasta scala — che coinvolgerà anche altre razze — a causa di una cospirazione.
Il gameplay consta di due fasi distinte: una strategica in cui si gestiscono truppe e risorse (soldi e mana) a livello globale, e una tattica in cui si muovono gli eserciti sul campo di battaglia (i cui membri salgono di livello, sbloccando nuove skill).
L’inizio delle vicende ci vede muovere (in un sistema a turni) un eroe principale, accompagnato da un manipolo di unità e altri eroi secondari — su un’articolata mappa celata dalle nebbia di guerra, suddivisa in caselle esagonali, caratterizzata da portali e sotterranei — alla ricerca di: risorse; incantesimi da apprendere; tesori da scovare e oggetti speciali da equipaggiare; città da gestire, dopo averle conquistate; e quest da portare a termine.
Le Città sono fondamentali nell'economia di Age of Wonders 3, ma non sono tutte uguali. Ognuna è legata in maniera indissolubile a una razza che dà accesso a unità e edifici specifici, in grado di influire sulla crescita economica del regno. Un maggior numero di centri urbani offre chiaramente dei vantaggi allo sviluppo economico, militare, e tecnologico (spendendo punti ricerca).
Con le espansioni Eternal Lords e Golden Realms il titolo di Triumph Studios acquista maggiore profondità, grazie a nuove: campagne, razze (Tigran, Frostling), classi (negromante), modalità di vittorie, eventi casuali (catastrofi), tesori da scovare, e incantesimi da apprendere.
La recensione completa del gioco la trovate QUI.
4) Stellaris (2016)
Il titolo di Paradox non prevede una campagna, ma le partite sono caratterizzate da una valanga di fattori stocastici che garantiscono un incedere variegato. Rispetto a strategici più focalizzati sul peso politico della forza militare, Stellaris punta più all'amministrazione e alla diplomazia.Prima di iniziare è possibile selezionare una tra le sei razze disponibili (artropodi, mammiferi, molluschi, rettili, uccelli, e funghi), che a loro volta sono suddivise in ulteriori sottospecie. Oppure potremo crearne una tutta nuova, partendo da zero, grazie all'elaborato editor. Risolti i preliminari, possiamo finalmente avviare la partita. La prima cosa da fare è ispezionare — con le navi scientifiche — i vari sistemi alla ricerca di risorse base e speciali, oltre che di anomalie.
Per poter aver accesso alle risorse disseminate nello spazio, occorrerà costruire le stazioni minerarie sui pianeti tramite le navi da costruzione. 5 sono le risorse base: l'energia, che serve per pagare i costi di mantenimento di strutture e eserciti; i minerali, che di fatto sono la mattonella per costruire qualsiasi cosa; l'influenza, utile per azioni politiche e diplomatiche, nonché per arruolare i leader; cibo per sfamare e incrementare la popolazione locale (del pianeta); e la ricerca, che è a sua volta è suddivisa in tre aree (fisica, ingegneria e società). E' assente il tradizionale albero tecnologico, quindi, di volta in volta, il gioco ci permetterà di scegliere tra una rosa casuale e ristretta di tre tecnologie da sviluppare.
Se la diplomazia permette varie operazioni (scambiare beni e tecnologie, stringere alleanze, coalizzarsi contro un nemico comune), lo scontro militare si palesa come un mero confronto di numeri in campo, e si può solo deciderete se ritirarsi o meno. E’ privo di tattica a differenza di Europa Universalis IV, ed è tutto automatizzato: basta che due flotte avversarie s’incontrino per dare il là agli scontri.
Di particolare interesse sono le federazioni, una sorta organismo interstellare: una super-alleanza che permette di unire sotto un’unica guida diversi imperi, sì da fronteggiare minacce esterne con l'ausilio di una flotta comune.
Molti dei dlc pubblicati non mutano in maniera sensibile l’offerta, eccetto Utopia e Leviathans. Questi introducono: i Civic che espandono il quadro politico interno, la nuova risorsa Unity che permette di sbloccare delle abilità speciali (capaci di spegnere Soli o alterare il tasso di natalità delle specie), i Consorzi che rendono più vivace il commercio, e i Leviatani (potenti Guardiani) che se abbattuti forniscono modificatori e risorse preziose.
La recensione completa del gioco la trovate QUI.
3) Galactic Civilizations II (2006)
Il contesto iniziale ci vede catapultati in una galassia ormai prossima allo scontro tra due blocchi corposi: da un lato quello terrestre (sostenuto da alcune civiltà aliene più pragmatiche), e dall'altro quello dell'impero guerrafondaio dei Drengin. Il tutto però si complica con l’arrivo della razza dei Dread Lords, antichi e potentissimi distruttori.Ma è con la versione Ultimate che il titolo di Stardock entra di diritto nell'olimpo degli strategici grazie a corpose aggiunte, tra cui nuove: campagne narrative, razze (Korath e Krynn), eventi casuali (epidemie e guerre civili), condizioni di vittoria, e unità. Inoltre lo spionaggio viene sensibilmente potenziato.
Lo sviluppo sociale, tecnologico, demografico, economico (grazie alle rotte commerciali), e militare passa da una serie di costruzioni in grado di elevare le capacità della colonia e dell’impero. Le risorse principali sono riposte nel denaro (dove la tassazione gioca un ruolo fondamentale) e nella felicità (che diventa determinante per la stabilità del sistema di Governo adottato).
Non è stato chiaramente dimenticato l’impianto diplomatico: è possibile stipulare accordi (economici e scientifici), tregue, e alleanze. L’aspetto strabiliante del prodotto seguito da Brad Wardell — particolarmente attento allo sviluppo di IA stimolanti — consiste nella capacità di condurre un acceso contenzioso di politica estera senza per forza farlo sfociare in uno scontro bellico.
La recensione completa del gioco la trovate QUI.
2) Endless Legend (2014)
In un industria avara d’innovazioni, è bello vedere che ogni tanto c’è qualcuno che — pur non vantando i mezzi dei pezzi grossi — riesce a trovare la forza e il coraggio di proporre idee nuove. Gli Amplitude Studios hanno fatto un ottimo lavoro con diverse feature, tra cui: stagioni, studio morfologico del terreno, e impostazione delle regioni.La gestione morfologica del territorio è fondamentale: gli ostacoli naturali rallentano o impediscono il passaggio a determinate unità, le posizioni sopraelevate aumentano l’efficacia delle armi da lancio, le strettoie favoriscono le imboscate, e gli eroi possono intervenire con incantesimi vari. Questi ultimi possono anche essere sfruttati come governatori per migliorare la produzione delle città. Le stagioni hanno il pregio di variare non solo lo stato d’animo dei giocatori durante le lunghe partite, ma agiscono anche sulle meccaniche di gioco: in inverno molte cose non si possono fare, e il ritmo rallenta.
L’universo narrativo — sospeso tra il medioevo fantastico e i resti tecnologici di un'antica civiltà — ci porta sul pianeta di Auriga. Il Mondo di gioco è suddiviso in regioni, in ognuna delle quali è possibile costruire una sola città. Questa impostazione permette — in maniera semplice ed elegante — di non trovarsi nell'antipatica situazione di andare subito in contrasto con i regni vicini, a causa di costruzioni indiscriminate ai confini dell’impero. L’altra specificità delle regioni risiede nella presenza — inizialmente ingombrante — delle fazioni minori, stanziate in determinati villaggi. Con queste occorre subito prendere una posizione amichevole o belligerante, altrimenti non è possibile metter le mani sulla totalità delle risorse dell’area. Se deciderete di farvele alleate otterrete dei bonus e unità specifiche, ma solo dopo aver portato a termine le quest correlate. In Endless Legend sono presenti anche missioni principali relative a alcune tipologie di vittoria. L’Albero delle Tecnologie è radiale, ed è suddiviso in 6 ere, ognuna delle quali si sblocca dopo aver sviluppato un dato numero di ricerche del periodo precedente.
Le unità a disposizione di ogni singola specie non sembrerebbero molte, ma l’apparenza inganna: la personalizzazione è davvero ottima. Cambiando arma, armatura, accessori (come talismani e insegne, prodromi di bonus strategici) si accede a classi diverse. Si agisce così sulle: skill (difesa, danno, resistenza e velocità), e persino sulle abilità speciali.
Le risorse sono basate sui punti FIDSI (Food, Industry, Dust, Science, Influence). Ad esse sono affiancate, poi, beni di lusso e strategici (come titanio e vino). I dlc aumentano la profondità con: nuove civiltà, battaglie navali, spionaggio, inedite risorse strategiche, e ulteriori condizioni di vittoria.
La recensione completa del gioco la trovate QUI.
1) Sid Meier's Civilization V (2010)
La versione base del quinto capitolo è meno articolata di Sid Meier's Civilization VI, ma il pacchetto completo — ad oggi — rappresenta la migliore esperienza del franchise. Il merito deriva soprattutto dalle 2 espansioni maggiori, che non si limitano solo a aggiungere nuovi attori e scenari. Brave New Worlds cambia la richiesta di vittoria culturale; aggiunge il turismo, le ideologie, e le rotte internazionali; e soprattutto potenzia enormemente la diplomazia, grazie al Congresso Mondiale dell'ONU che prende decisioni vincolanti (promuove fiere, impone embarghi e tassazioni extra). Gods and Kings introduce il sistema delle religioni e dello spionaggio, meccaniche (a dire il vero) presenti già del quarto capitolo.Le novità della creatura di Firaxis Games sono molte: le caselle esagonali rinnovano il movimento (e facilitano il nuovo attacco da lontano), non è più possibile creare pile di eserciti terrificanti (ne giova così la tattica), e sono state introdotte le Città Stato che possono fornire bonus importanti per cibo, oro, truppe, cultura, e delegati aggiuntivi per l'ONU. Si può conquistare la loro alleanza inviando denaro o soddisfacendo le loro continue richieste. Le città stato influenzano la politica globale e in generale conviene tenersele buone; ad ogni modo il grado di fedeltà diminuisce nel tempo, se non si continua a supportarle.
La grandezza dell'esercito ha un maggiore peso politico rispetto al passato: se molto grande incute riverenza e timore, inoltre influisce positivamente su richieste di cooperazione e commerciali. Al contrario se piccolo invoglia gli avversari a muovere guerra nei vostri confronti più facilmente, anche in assenza di azioni ritenute moleste (come il prendere possesso di territori limitrofi).
Non va poi sottovalutata la felicità della popolazione. Nelle prime fasi di gioco dovete accumularla, e solo in seguito spenderla (ad esempio espandere il vostro impero è un'azione che provoca infelicità). Si può aumentare la felicità con il possesso o lo scambio di risorse di lusso, costruendo alcune meraviglie (Notre-Dame e il Louvre), scegliendo alcune politiche ben precise, e attraverso la religione.
Nel titolo edito da 2K Games ritroviamo anche gli eroi, che possono essere consumati per dar via ad un'età dell'oro o per sfruttarne le caratteristiche specifiche legate al commercio, all’arte, ecc…
La recensione completa del gioco la trovate QUI.
Considerazioni finali
La classifica in questione è ovviamente frutto della mia esperienza di giocatore, potrà quindi non essere condivisibile da tutti. Ho giocato tutti i titoli analizzati, la maggior parte dei quali è stata anche oggetto di recensione su questo sito.Se ritenete che alcuni esponenti siano stati ingiustamente tralasciati scrivetelo nei commenti, e ne discuteremo.
Fonte immagini: Google