Styx Master of Shadows ci porta in un magico mondo, dove un goblin abile nel borseggio si muoverà tra le ombre per consumare un’ardita vendetta
Spin-off di Of Orcs And Men, ma completamente incentrato su Styx
Il titolo dei Cyanide Studio non è stato adeguatamene promosso commercialmente da Focus Home Interactive. Al lancio è apparso quasi in sordina, eppure — al di là di alcune imperfezioni, dovute a un budget non elevato — offre una buona esperienza stealth. Il protagonista è un agile goblin che si muove di sottecchi in un ambiente ricco di guardinghi avversari, muniti di armi da lancio e da taglio. La spiccata verticalità delle ampie mappe — arricchite da una miriade di percorsi alternativi — ci permette di sfruttare con libertà le interessanti meccaniche a nostra disposizione, alcune delle quali sono di derivazione Gdr.
Come accennato, le location sono riprese dall'universo di Of Orcs And Men (titolo degli stessi sviluppatori), dove un labile patto tra umani e elfi alimenta un palpabile, e continuo, stato di tensione tra le razze in gioco.
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Styx: Master of Shadows | Cyanide Studio - Recensione |
Storia: è narrata mediante il riuscito espediente dei flashback. La particolare tecnica aiuta il giocatore a mantenere alto l’interesse verso un plot che in verità non nasconde molti assi da giocarsi, a parte un paio di riusciti colpi di scena. Assistiamo innanzi tutto alla cattura di Styx, infiltratosi nella Torre di Akenash per rubare il cuore dell’enorme Albero della Terra, intorno al quale è stata eretta una città-fortezza presidiata da ingenti guardie armate. Dopodiché segue l’interrogatorio diretto dal governatore del luogo (e da suo figlio). Non ci viene subito sciorinato tutto, ma scopriremo le varie tappe della confessione andando avanti nell'avventura: dopo la conclusione di ogni capitolo (sette in tutto) il gioco darà il là a una nuova cut-scene esplicativa.
L’albero non è una semplice pianta ma è la fonte primaria di una preziosa sostanza chiamata Ambra. Questa dona poteri speciali alle menti più forti, ma crea anche dipendenza e porta a effetti collaterali. Nella fattispecie Styx soffre di mal di testa, e perdita di memoria. Il nostro obiettivo sarà quello di raggiungere il cuore dell’albero, e consumare una vendetta di cui non vi parlo per non rovinarvi la sorpresa.
Approccio stealth, meccaniche Gdr, e segreti da scovare
Gameplay: a differenza di Dishonored 2 l’unico approccio su cui puntare è quello stealth, sia perchè il sistema di combattimento è impreciso e non esaltante, sia perchè la resistenza del personaggio è debole. Se accerchiati da più nemici cediamo la vita nel 99% dei casi, a causa delle armi da lancio scagliateci contro. Tuttavia non si tratta tanto di un sistema deficitario (anche se, come vedremo, poteva esser implementato meglio), ma semplicemente dobbiamo constatare che gli sviluppatori hanno impostato il gioco per costringerci a padroneggiare i tanti strumenti messi a disposizione per proseguire nell'ombra e occultare le nostre tracce, evitando così gli scontri a viso aperto.
L’avanzamento prevede l’uso di coperture come in Tom Clancy's Splinter Cell Blacklist, il borseggio come in Assassin’s Creed, le arrampicate come in Middle-earth: Shadow of Mordor, l’uso di cunicoli e passaggi alternativi come in Deus Ex Mankind Divided, il lancio di coltelli come in Wolfenstein The New Order, l’uccisione da sporgenze o ripari come in Sniper Elite 4, e la neutralizzazione delle fonti di luce come in Thief. In quest’ultimo caso agiamo manualmente sul beccuccio per far morire la fiamma della fiaccola se siamo nei pressi della torcia, oppure ci gettiamo della sabbia (precedentemente racconta) se la fonte di luce è troppo lontana.
E’ altresì importante non fare rumore: non basta muoversi rannicchiati (fondamentale per non svegliare le guardie abbandonate al leggero pisolino), bisogna fare anche attenzione a evitare di inciampare o scostare gli oggetti (scope, secchi, sedie e quant’altro).
Il combattimento è da considerarsi come una sorta di ultima spiaggia, in caso venissimo scoperti da un solo avversario sbucato da un angolo buio. In tal caso lo scontro si svolge come una contesa, scandita da due fasi. Nella prima occorre schivare un tot di affondi (da uno a tre, a seconda della tipologia) delle guardie, dopodiché ci viene concesso di attaccare, e con un sol colpo porre fine allo scontro. Tutta la sequenza si svolge con il medesimo pulsante a testimoniare la semplicità di fondo di questa meccanica, che si poggia esclusivamente sulla sincronizzazione delle parate.
Abilità e crescita del personaggio
Sono diverse le capacità speciali di Styx, e sono tutte potenziabili consumando i punti accumulati durante le missioni. Tra queste cito la visione “termica”, una sorta di vista ai raggi X (che per un breve lasso di tempo localizza avversari, appigli e nascondigli); l’invisibilità; la generazione di cloni (utili per intrufolarsi in strettoie, distrarre il nemico, attivare interruttori, …); attutire il rumore, aumentare la capacità di trasporto della borsa (con un maggior numero di pozioni curative, dosi di Ambra, fiale di acido, coltelli da lancio), migliorare la precisione delle schivate per rendere meno tedioso il combattimento.
Concludo evidenziando la buona longevità di circa 12-17 ore, il cui computo varia a seconda del livello di difficoltà scelto, e della voglia di esplorare gli scenari per portare a termine le quest opzionali (individui da eliminare e documenti da recuperare) e raccogliere i collectible. Questi ultimi prevedono sia delle monete di facile individuazione, che delle reliquie che invece richiedono una buona capacità di osservazione.
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Styx: Master of Shadows - LucullusGames |
IA: reattiva nell'individuarci se ci muoviamo in presenza di fonti di luce, ma deficitaria in due circostanze precise. Il gioco ci offre la possibilità di occultare i cadaveri sia a mezzo di casse e armadi, che di fiale di acido, eppure se il nemico scopre i corpi senza vita dei collegi non mette in piedi un adeguato sistema di allerta. Quando invece ci coglie in flagrante, spesso abbiamo la peggio perchè giungono sul posto corposi rinforzi. L’altra défaillance si palesa quando neutralizziamo una torcia ubicata nel preciso percorso di pattugliamento del nemico. Solo in rarissimi casi le sentinelle hanno riattivato la fiamma, mentre nella maggior parte delle situazioni non hanno mosso ciglio. Queste mancanze (nella risposta a determinate azioni) sono in parte mitigate da un numero elevato di guardie che ci costringe sempre ad aggirare il percorso più breve, che porterebbe solo a una sonora sconfitta.
C’è del trial and error, soprattutto dovuto al posizionamento di alcuni ostacoli ben celati; e del moderato backtracking. I livelli da poter selezionare sono quattro, influiscono sulla rapidità con cui siamo scoperti e sul maggior danno arrecato dai colpi. Alla fine di ogni capitolo se si completa la missione senza uccidere (o allertare nessuno) si ottengono dei punti esperienza in più.
Comparto grafico: qualche scorcio è ispirato e rare zone sono ben arredate, ma in generale il numero di oggetti a schermo è basso. Le location sono varie: lussuosi palazzi fetide fogne, labirintiche strade cittadine, marce prigioni, ecc… La palette di colori non è ampia e punta più su tonalità scure, anche se è evidente il forte contrasto con l’ambra che si illumina al buio. A parte il protagonista, i modelli dei personaggi sono pochi e spesso ripetuti: non brillando particolarmente per design. Le strutture invece, pur non impressionando per ricchezza di particolari, donano maggiore personalità all'ambiente, sposandosi perfettamente con il crudo Mondo fantasy.
Comparto tecnico: Styx Master of Shadows è mosso dall’Unreal Engine 3 che mostra asset già visti. Le texture sono in bassa definizione. C’è della compenetrazione poligonale, e piccoli glitch grafici. Le animazioni sono sottotono, mentre il frame-rate è stabile.
Comparto audio: il doppiaggio dei protagonisti principali è buono, ma le frasi dei comprimari risultano meno ispirate. L’effettistica ambientale è buona, ma le musiche sono in generale dimenticabili. Il sottotitolato in italiano è più che sufficiente.
Titolo: Styx: Master of Shadows
Genere: Stealth
Sviluppatore: Cyanide Studio
Editore: Focus Home Interactive
Data di rilascio su pc: 7 ottobre 2014
Commento finale: Styx Master of Shadows è una pietra grezza. I limiti di budget hanno chiaramente influito sulla realizzazione tecnica, ma se sorvoliamo un attimo sulle mancanze ci rendiamo conto che le meccaniche sono solide. L’intuizione più intelligente è stata quella di contaminare le dinamiche stealth con alcune componenti Gdr. Se ci si fosse impegnati di più con l’IA, ne sarebbe venuto fuori un ottimo gioco. E’ richiesta una pò di pazienza e tattica, ma se amate gli stealth qui troverete pane per i vostri denti.
Termino dandovi un consiglio: salvate spesso perchè i checkpoint sono abbastanza distanziati, e la ripetizione di una sequenza può costringervi anche a dover ripartire da molto lontano.
Pro:
Contro:
- Buon livello di sfida...
- Level design
- Sistema di crescita
- Atmosfera
Contro:
- Tecnicamente non impressiona
- ... Ma routine avversarie non sempre adeguate
- Input delle parate non sempre reattivo
Voto 7,4
Fonte immagini: Screenshot personali