Resident Evil HD Remaster | Capcom - Recensione

Resident Evil HD è la rimasterizzazione in alta definizione del remake pubblicato su Gamecube nel 2002, che a sua volta andava a rileggere l’originale Resident Evil del 1996 




L’opera si ispira a quel Sweet Home (1989) di Tokuro Fujiwara, e ha dato il là al filone survival horror


La formula ideata da Shinji Mikami nel 1996 è subito molto apprezzata, e accompagna i giocatori per vari episodi fino alla realizzazione di Resident Evil 4. Con quest’ultimo capitolo l’approccio viene contaminato con elementi pioneristici, ma non tutti accolgono con favore le moderne novità. Il solco d’incomprensione si allarga ulteriormente con le successive interazioni, soprattutto con la realizzazione di Resident Evil 6. Con il recente Resident Evil 7 Capcom riesce a ricucire — in parte — i rapporti con i fan di vecchia data, pur non rappresentando un completo ritorno alle origini.
Il gioco che mi accingo a recensire oggi rappresenta probabilmente l’unica formula che accontenta davvero tutti. Come accennavo nel titolo, ci troviamo dinanzi a una rimasterizzazione in Hd (non del titolo originario ma) del remake realizzato per Gamecube, nel quale venivano introdotti: alcuni dettagli narrativi, nuovi scenari, e il personaggio giocabile di Lisa Trevor.
Il titolo riesce ancora oggi a rapire il videogamer per l’ottenebrante atmosfera di tensione, scaturita da spazi angusti, animazioni legnose, telecamere fisse (ma con cambi d’inquadratura automatici), proiettili limitati, e un inventario ristretto.
Siamo nella generazione delle remaster fatte anche a distanza di pochi anni, tuttavia questo caso è diverso: il titolo è uscito tanti anni fa, e questa specifica versione permette ai più giovani di capire perchè questo è stato un capolavoro. Detto ciò, bisogna anche ammettere che il restyling poteva essere più corposo: non ci sono grosse novità a parte l’introduzione di un sistema di controlli più “moderno”. E’ comunque possibile passare in qualunque momento — e in maniera immediata — a quello classico.


Stop! Don't, open, that, door! (Albert Wesker)


Resident Evil HD Remaster | Capcom - Recensione


Storia: è ambientata nel 1998, nella fittizia foresta di Raccoon City. A seguito delle successive e misteriose morti avvenute nei pressi del Lago Vittoria, il Dipartimento di Polizia locale richiede l’intervento della STARS (Special Tactics And Rescue Service), un’organizzazione privata specializzata — tra le altre cose — nella soppressione di atti terroristici.
Inizialmente sul posto viene inviata la squadra BRAVO di cui si perdono però le tracce audio, alchè tocca far intervenire anche il team ALPHA, diretto da Albert Wesker. I nuovi membri vengono però attaccati da un branco di “cani” inferociti, incredibilmente resistenti alle pallottole. Si tenta la ritirata, ma questa diventa inutile poichè Brad Vickers — il pilota dell’elicottero — fugge spaventato, lasciando i soli 4 soldati rimasti in vita in balia della letale minaccia. L’unica possibile salvezza è rappresentata dalle soglie della vicina Villa Spencer, un apparente centro dismesso ideato per i dipendenti di alto rango della Umbrella Corporation. Quest’ultima è una potente multinazionale i cui traffici non sono del tutto legali, soprattutto le ricerche top secret sugli agenti patogeni per scopi militari.
E qui entra in scena il giocatore, che potrà vestire i panni di Chris Redfield o Jill Valentine, per svelare il mistero dei “Killer cannibali”, districandosi tra i vari ostacoli della struttura eretta dal geniale e pazzoide architetto George Trevor.


L’arte della sopravvivenza: munizioni limitate, ritmo lento, animazioni legnose 


Gameplay: scegliere uno dei due protagonisti principali varierà leggermente l’inizio dell’avventura, per il resto le meccaniche con cui fare i conti sono pressoché le medesime; a parte alcune considerazioni, come la naturale predisposizione di Jill Valentine nel forzare le serrature col grimaldello (essendo la figlia del famoso ladro Dick Valentine).
La magione va dunque esplorata risolvendo dei puzzle mai ostici (ma a cui ora non tutti sono più abituati), e animandosi di pazienza per la presenza di nemici pericolosissimi e un corposo backtracking. Le camere vanno sbloccate recuperando determinate chiavi e piastrelle, e facendo attenzione alle varie trappole.
A complicare ulteriormente la situazione ci pensano le inquadrature che modificano spesso la direzione del nostro precedente percorso, mettendoci in difficoltà nei pressi del nemico. Tra le varie creature menziono: i classici zombi, lenti ma letali negli spazi stretti; i Crimson Heads, variante più rapida e furiosa dei morti viventi, nonchè dotata di artigli; i feroci hunter; e vari animali e insetti mutati (ragni, squali, serpenti, …).
Spesso ci imbattiamo in corpi distesi, sulla pavimentazione, apparentemente
inermi: vanno immediatamente bruciati a mezzo di accendino e di fiaschetta di cherosene, onde evitare la loro rianimazione. Naturalmente dovremo affrontare pure alcuni boss disseminati nella mappa.
L’inventario è risicato e suddiviso in slot. Ci costringe, sovente, a far spola verso le zone in cui sono ubicati dei capienti forzieri, in cui custodire gli oggetti non utilizzabili nell'immediato. Anche i salvataggi non sono liberi, ma limitati a precise safe-zone dotate di macchine da scrivere, ma accessibili solo a mezzo di ricariche d’inchiostro (evidentemente da non sprecare).
Il moveset è rognoso e vetusto: non possiamo far uso delle schivate, nè è possibile sparare il nemico in corsa, e ovviamente la mira non è precisa come in uno shooter.


Tante armi a disposizione, tra cui fucile a pompa, d’assalto, lanciafiamme, lanciagranate, lanciarazzi, granate, alcuni coltelli, e varie pistole


Resident Evil HD Remaster - LucullusGames


Comparto grafico: i modelli dei protagonisti sono stati rifatti e resi più simili alle versioni di Resident Evil 5. E’ possibile far indossare ai 2 personaggi principali il costume alternativo della BSAA che ancora non è stata fondata nel periodo in questione.
Sono state mantenute anche le nostalgiche animazioni delle porte, che in passato avevano il reale compito di mascherare i caricamenti. L’atmosfera è solida ancora oggi con le storiche location: i tunnel claustrofobici, i vari bugigattoli, l’enorme vasca sotterranea, la foresta circostante, e la biblioteca.

Comparto tecnico: i modelli tridimensionali dei mostri sono stati migliorati, così come la maggior parte delle texture degli sfondi statici, anche se non mancano alcune cadute di stile con elementi lasciati anacronisticamente in bassa definizione. L’illuminazione e gli effetti particellari sono stati rivisti, come la nebbiolina che si erge dal cimitero; ma ci sono delle compenetrazioni poligonali. Oltre allo storico formato in 4:3 è stato implementato anche il moderno widescreen in 16:9.

Comparto audio: è stato rimasterizzato in digitale implementando lo standard multicanale dolby surround 5.1 L’effettistica riesce a mantenere i nervi tesi con gli angoscianti rumori di sottofondo, i crepitii delle lastre di legno, gli ululati esterni… senza dimenticare le azzeccate musiche, e i concisi cambi di volume delle stesse.

Titolo: Resident Evil HD Remaster
Genere: survival-horror
Sviluppatore e Editore: CAPCOM Co., Ltd.
Data di rilascio su pc: 20 gennaio 2015

Commento finale: l’accoglienza di Resident Evil HD Remaster dimostra che questo format può funzionare ancora oggi, del resto lo aveva in parte fatto capire anche Resident Evil Revelations. Tuttavia era lecito aspettarsi un impegno maggiore sul fronte tecnico, e magari si poteva trovare spazio anche per alcune chicche per arricchire la lore.
L’originale è un capolavoro senza tempo. Ma bisogna essere anche capaci di giudicare la versione attuale per come si presenta oggi, e non come lo era all’uscita. Per tale motivo da qui in poi — nelle recensioni relative a rimasterizzazioni di titoli del lontano passato — aggiungerò tra parentesi anche il voto della versione originale, per non dare adito a dubbi sul valore intrinseco dell’opera in presenza di pigri rifacimenti.

Pro:
  • Meccaniche ancora valide
  • L'originale formula survival horror
  • Finali multipli
  • Grande atmosfera


Contro: 
  • Tecnicamente e contenutisticamente si poteva fare di più
  • Salvataggi lenti


Voto 7,7   (9 all'originale)




Fonte immagini: Google