Controller Xbox One S Bluetooth su Pc - Recensione

Controller Xbox One S in versione bluetooth modifica alcuni elementi rispetto alla versione standard uscita nel 2013


Controller Xbox One S Bluetooth su Pc - Recensione


La recensione odierna non si limita alla sola versione bluetooth, analizzerò anche quella wi-fi


Il controller bluetooth trae le fondamenta dalla versione standard (wi-fi) — uscita poco più di 3 anni fa con il lancio della console di Redmond — alla quale però sono state apportate lievi ma interessanti modifiche. La versione che recensisco oggi è stata presentata a giugno 2016, ed è il controller della “nuova” Xbox One S.
Il bluetooth è una mossa astuta perchè è una tecnologia già presente in diversi dispositivi, quindi non è per forza necessario comprare un ricevitore ad hoc per sfruttare il controller senza fili. Inoltre costa anche meno, e la compatibilità è più ampia: lo Steam Link ad esempio richiede l’acquisto del software VirtualHere per accettare il controller xbox One standard, non è invece necessario alcun esborso con questa versione Bluetooth. La scelta alla base di questa variante è però più profonda, Microsoft vuole imporsi col suo attuale sistema operativo su più piattaforme: è possibile giocare con questo controller persino sui tablet, l’unico requisito è aver istallato Windows 10 Anniversary. Inoltre dal 2017 anche l’architettura Arm è ufficialmente compatibile con Windows 10.
Ma la divisione Xbox non si è limitata a sostituire la connessione. Le introduzioni riquadrano le impugnature, gli analogici, la personalizzazione estetica e l’aggiunta del jack da 3,5 mm (rispetto al primo modello).
Ma vediamo insieme tutto nel dettaglio: analizzo — di seguito — le differenze con la versione standard del controller xbox one, e con quella del vecchio gamepad della xbox 360 (versione Pc).

Controller Xbox One S Bluetooth su Pc - Recensione LucullusGames


Packaging: la scatola è bianca con rifiniture in verde, sono menzionate le informazioni di base ed è impressa l’immagine del prodotto (nella parte frontale). Una volta aperta, nella parte superiore è riposto il controller (protetto da un cartone duro della stessa forma della periferica di Microsoft); mentre in quella sottostante ci sono 2 pile stilo (AA), una guida rapida illustrativa, e un libricino sulle norme di sicurezza. Non è presente nè il cavo microUsb nè il ricevitore bluetooth (eventualmente da collegare al pc).


Cosa cambia rispetto al controller Xbox One standard


Abbiamo già citato del modulo bluetooth, quindi passo ai successivi elementi. Innanzi tutto la zona morta degli analogici è stata leggermente diminuita, ma non eliminata come nella versione Elite (interessava soprattutto il thumbstick sinistro). E’ stato leggermente rivisto anche il feedback tattile dei bumper dorsali. Le impugnature non sono più lisce ma presentano una superficie texturizzata: non eguaglia l’ottimo grip del Controller Elite, ma è una pregevole iniziativa per ovviare in parte alla sudorazione conseguente a lunghe sezioni di gaming.


Xbox Lab: Microsoft dà voce ai colori


Questo servizio è offerto direttamente dallo store dell’azienda americana. Al momento non è ancora disponibile in Europa, ma è confermato il suo arrivo nel corso del 2017. Per 20 dollari in più (del prezzo base) è possibile acquistare il controller da personalizzare secondo i gusti del cliente. E’ possibile scegliere tra una rosa di colori (ristretta) per quasi tutti i componenti: case (fronte, retro, e parte dorsale), il D-pad, i 2 thumbsticks, i tasti azione ABXY, e i 2 pulsanti opzione e condividi.
Tuttavia al momento molti dei colori non sono complementari, quindi è più facile partorire design discutibili che attraenti.
Con un ulteriore esborso di 10 dollari è possibile anche incidere un breve messaggio sulla periferica.




Cosa cambia rispetto al controller Xbox 360


Linee meno nette e più arrotondate, il design è più elegante


Le linee sono più morbide, a partire dai “corni” superiori (ora) meno pronunciati. L’elettronica interna è stata migliorata (soprattutto analogici e trigger) senza impattare sul peso che rimane sui circa 210 grammi (260 gr. pile incluse). Le dimensioni sono circa le medesime 15 x 10 x 4 cm.
Al centro del pad c'è il tasto Xbox che si illumina di bianco, in luogo del verde. Il corpo principale è in nero opaco, ma la croce direzionale e la parte superiore e dorsale (dove risiedono i bumper e i grilletti) sono riveste in un nero lucido. I tasti Start e Select sono stati sostituiti dai pulsanti Opzioni e Condividi: sono più piccoli ma ugualmente affidabili.
Nella parte dorsale troviamo: Il pulsante di sincronizzazione (posizionato vicino al tasto LB) e la porta microUSB. Stavolta non ci sono 2 versioni per il controller (wired e senza fili): lo stesso gamepad può essere connesso in wireless (wi-fi o bluetooth), oppure si può acquistare a parte il cavo per eliminare qualsivoglia lag o per ricaricare le batterie con il Play & Charge Kit.

Controller Xbox One S (sopra) Controller Xbox 360 (sotto)


Maggiore ergonomia e precisione


Le migliorie più importanti riguardano gli analogici, i trigger e l’impugnatura (quest'ultimo punto vale solo rispetto alla versione wi-fi).
La versione senza fili richiedeva di sovrapporre le batterie al corpo posteriore del controller, ciò rendeva la presa meno salda poichè gli indici (dita) non trovavano una comoda collocazione. Il controller Xbox One è invece dotato già del vano batterie, nel corpo del dispositivo, rendendo più confortevole la presa.
La corona degli stick analogici è circondata da una plastica zigrinata che migliora il grip, e permette cambi di direzione sono più rapidi. La plastica dei Thumbstick è più morbida all'interno e più dura all'esterno, ciò consente di non cancellare il design dell’analogico sinistro (che nella versione 360 si consumava prima) per usura. Chi ha il pollice grosso potrebbe inizialmente trovare meno attraente la corona più piccola, tuttavia l’incavo più pronunciato consente di ridurre la superficie di contatto coi pollici: il fenomeno dei calli sulle zone più esterne dei pollici è stato così limitato.
I grilletti — soprannominati rumble triggers — sono stati dotati di vibrazione: non si tratta di un vero e proprio force feedback visto che non si modifica la forza da impiegare nel pigiarli durante la corsa. Sono inoltre più silenziosi e fanno una maggiore resistenza. La loro superficie è stata allargata, sì da riuscire a pigiarli anche in diagonale grazie all’angolazione esterna.
Gli switch dei tasti ABXY sono caratterizzati da una maggiore reattività.
L’unico elemento che mi ha convinto di meno è il D-pad a 4 direzioni. Non è più in rilievo e fa meno resistenza: sembra di avere a che fare con 4 tasti uniti per formare una croce, e non più con uno stick. Il design precedente era più adeguato per gli arcade e i piacchiaduro in 2D. Questi 2 generi si giocano meglio con un fightstick (come Hori Real Arcade Pro RAP 4 Kai), ma se non si vuole ricorrere a una spesa extra la classica croce direzionale si mostra un utile compromesso. Il nuovo D-pad sembra più comodo per accedere agli slot veloci dei menù delle armi/ablità/pozioni, in quanto la reattività è maggiore.

Design rivisto del vano batterie Xbox One (sopra), Xbox 360 (sotto)


Analisi post-prova: al momento non è possibile usare l’app accessori per personalizzare i tasti come avviene sul controller Elite, per questo scenario bisogna ancora affidarsi a software di terze parti come Xpadder e joytokey. La prima cosa da fare appena si spacchetta il prodotto è aggiornarlo su Windows 10 rigorosamente in versione Anniversary (se lo si vuole usare in bluetooth), ma per tale operazione è necessario un cavo microUsb (non incluso nella confezione) e l’app accessori (gratuitamente scaricabile dallo store di Microsoft).
L'uso col cavo è compatibile invece anche con Windows 7 e 8.
Se avete intenzione di sfruttare il jack dell'audio da collegare direttamente al pad, sappiate che funzionerà solo se il pad è collegato al pc via cavo micro-usb: il collegamento via bluetooth non consente infatti anche il passaggio dell'audio. Ovviamente in tale scenario non significa che non potete ascoltare l'audio, dovete semplicemente collegare le cuffie direttamente al jack del pc.
Se collegate invece il pad con la chiavetta wireless (come si fa col normale pad della xbox one), allora potete tranquillamente collegare le cuffie al jack della periferica: in questo scenario è infatti consento trasmettere l'audio senza fili.

Compatibilità con Android: non è ufficiale, ma è possibile con alcuni giochi. Questo specifico paragrafo si deve alla gentile segnalazione dell'utente steam "hexaae".  
La connessione tra il pad e i dispositivi mobili android — mediante bluetooth — non dovrebbe essere un problema, tuttavia in alcuni giochi i pulsanti potrebbero dover essere rimappati. Vi rammento che Microsoft non ha rilasciato direttamente alcuna compatibilità al di fuori degli ambienti Windows 10 Anniversary.
Ad ogni modo questa è la lista dei videogame che il succitato utente (e lo ringrazio) ha gentilmente verificato funzionare: Sprinkle, Radiant, Metal Slug 3, Double Dragon Trilogy, Leo's Fortune, R-Type 1, R-Type 2, MAME4Droid, DodoMaster, Evac, Pinball Arcade, Raiden Legacy, Sonic The Hedgehog 2.
In generale pare che tutti i titoli dei DotEmu siano compatibili.
Su iOS ho verificato personalmente la non compatibilità, ma non poteva essere altrimenti visto che le connessioni necessitano di certificazione (da pagare a Apple). Non ho idea se esista la possibilità di ovviare col jailbreak.


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Commento finale: su pc i gamepad Microsoft hanno riscosso un grande successo negli anni grazie all'ottima ergonomia (thumbsticks in posizione asimmetrica), alla migliore compatibilità dei driver, e alla scelta degli sviluppatori d’implementare come prima opzione il controller xbox. Il gamepad Xbox 360 ha sempre dato buona prova di robustezza, anche a eventuali maltrattamenti. A prima vista la periferica Xbox One può sembrare più delicata, ma dopo mesi e mesi d’uso intensivo non avverto alcun cedimento.
Il controller Xbox One standard — a parte la croce digitale — migliora diversi aspetti del predecessore (soprattutto analogici e trigger). Tuttavia da utente pc andrei direttamente sulla versione bluetooth che garantisce ulteriori piccoli miglioramenti come l’impugnatura e la maggiore compatibilità. Soprattutto quest’ultima non deve essere sottovalutata: se avete intenzione di acquistare uno Steam Link non necessiterete del software VirtualHere (per il collegamento wi-fi), e se avete un tablet o un portatile non dovrete acquistare neppure il ricevitore per giocare.
Inoltre questa versione bluetooth è compatibile anche con la chiavetta wireless, necessaria per usare il controller standard della Xbox One (in modalità "senza fili").

Edit: questa recensione è stata aggiornata in data 13 - 02- 2017 con l'aggiunta del paragrafo "Compatibilità con Android".


  • Requisisti di sistema: Windows 10 / 8 /  7
  • Peso: 210 gr.
  • Interfaccia: usb
  • Garanzia di 2 anni del produttore
  • Prezzo: 45 - 59,99 (scopri come monitorare i prezzi Amazon QUI)



Pro:

  • Ergonomia
  • Trigger e analogici
  • Reattività dei tasti azione 
  • Il bluetooth lo rende più appetibile


Contro: 

  • D-pad
  • Manca il cavo microUsb



Voto 8,2




Fonte immagini: Foto realizzate personalmente