STEEP è un SandBox che mette a disposizione una catena montuosa stanziata su 25 chilometri quadrati, e quasi 5 km d’altezza; il senso di libertà è totale
"Sulle cime più alte ci si rende conto che la neve, il cielo e l’oro hanno lo stesso valore" (Boris Vian)
In un contesto ricco di reboot, prequel, sequel e remastered, Ubisoft — che non è nuova alla sperimentazione — dà alla luce un concept meno incline ai palati tradizionali. La casa francese negli anni ha dimostrato grande abilità nella realizzazione degli Open World, ma puntare tutto sulla piena libertà d’azione — senza una trama a fare da fil rouge — potrebbe destabilizzare più di qualcuno.
Devo però ammettere che gli sviluppatori mi hanno conquistato nella realizzazione pratica della loro idea di fondo, collegando l’esplorazione alle sfide tra amici. Non faccio sport estremi invernali, ma pratico l’enduro (in mtb), e tra amici ci sfidiamo spesso via social (tramite app che tengono conto delle tempistiche su determinate sezioni), e ho rivissuto in parte questa sensazione anche qui.
In Steep è inoltre fondamentale esplorare la mappa, scoprendo via via nuove vette ed eventi, imparare a dosare velocità e le conseguenze della forza di gravità. Ma andiamo per gradi, analizzando, come di consueto, le varie sezioni.
A metà tra arcade e simulazione, un ibrido che necessita tuttavia di alcune revisioni
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STEEP di Ubisoft Annecy - Recensione |
Gameplay: impersoniamo uno sportivo impegnato in una serie di eventi invernali, alla ricerca di fama, sponsor e nuovi equipaggiamenti. Per inanellare i successi è fondamentale conoscere le varie montagne, anche tramite i racconti narrati dalla voce fuori campo che ci accompagna alla scoperta delle nuove conquiste con viste mozzafiato.
La fisica è importante, bisogna imparare a gestire le movenze del personaggio per apprendere i vari trick, e capire come rapportarsi con neve, ghiaccio e superfici rocciose; altrimenti si finisce col cimentarsi in continue e rovinose cadute. Ma ci sono dei “ma”, che analizzo nella sezione “comparto tecnico”.
La mappa permette di accedere al fast travel, per raggiungere — senza caricamenti — varie location ed eventi che elargiscono denaro da spendere in nuovi set. Alcune di queste prove sono disponibili solo una volta raggiunto un determinato livello d’esperienza (l’attuale level cap è 25). La progressione sblocca nuovi equipaggiamenti che non hanno impatti sulle prestazioni, ma sono solo di natura estetica.
Come succitato ci si può lanciare anche nelle sfide tra amici (a tempo, acrobazie a punti, a ostacoli, in specifiche traiettorie da seguire, ecc…) create ad hoc dagli stessi giocatori, scegliendo i vari punti del Mondo di gioco.
Snowboard, sci, parapendio, e tuta alare
E’ possibile cambiare sport in qualsiasi momento, accedendo al comodo menù a ghiera.
Snowboard e sci sono simili per manovre e comandi: è fondamentale impratichirsi con i salti.
La tuta alare è l’esperienza più adrenalinica, giacché il senso di velocità è unico. Qui è importante soprattutto la precisione degli spostamenti in caduta libera, e la lettura del percorso in anticipo: si passa spesso attraverso strettoie tra le rocce e tra gli incavi naturali; il rischio di finire schiacciati contro le pareti rocciose è molto alto.
A differenza degli altri 3, il parapendio è più tattico, e non perdona neppure piccoli errori. La velocità è ridotta, ma l’unicità delle prove sta nel dover sfruttare le correnti ascensionali: qui non si va giù a strapiombo.
Ad ogni modo il focus degli sport è: la gestione del peso del corpo, e dell’interazione tra questo e lo specifico mezzo usato. Non è difficile se avete già avuto modo di provare altri videogame “simili”, come motocross, atv, ecc…
Pericolo server
Per poter giocare a Steep è necessaria una connessione internet, anche per la sola esperienza single-player. Purtroppo non è la prima volta che accade con i titoli Ubisoft, e la menta va ad altri videogiochi con cui ci sono stati problemi di sincronizzazione coi salvataggi: Might & Magic Heroes 6 e Tom Clancy's Splinter Cell Blacklist, tanto per fare degli esempi.Il multi-player offre la possibilità di affrontare gare fino a quattro giocatori per volta.
Aggiornamento: nei mesi successivi al lancio, ci sono stati degli sviluppi su questo fronte. Ora è possibile avviare il gioco anche offline, ma alcuni contenuti restano inaccessibili senza una connessione.
Steep: Road to Olympics
A un anno di distanza dal prodotto base, Ubisoft pubblica un’espansione che vuole celebrare le prossime Olimpiadi invernali di Pyeongchang 2018. Si svolgeranno dal 9 febbraio al 25 febbraio in Corea del Sud. Ma è bene chiarire che Steep Road to Olympics non è il gioco ufficiale della manifestazione: mancano diverse discipline (ci sono solo sci, snowboard, tuta alare) e non è strutturato attorno alla rigida impalcatura degli eventi, ritroviamo solo l’atmosfera degli inni nazionali e dell’assegnazione delle medaglie. E per salvaguardare questi momenti più sobri, sono state accantonate (ma solo per questo dlc) gli stravaganti accessori da “carnevale” atti a personalizzare le tute.L’obiettivo della casa francese era quello di sfruttare la licenza per rinfrescare l’idea base del suo videogame, che rimane incentrato sugli sport estremi. Il gameplay non è stato rivoluzionato, e solo alcuni movimenti sono stati rivisti per puntare a qualche tecnicismo in più: si tratta sempre di un’operazione ibrida, non arcade ma neanche simulativa. Si alza però un pò il livello di sfida.
Manca una campagna principale narrativa, ma c’è al solito la voce del narratore che ci fa da Cicerone, descrivendoci alcune delle gare più importanti. Ma per limitare il senso di estraniazione e dispersione di una lunga lista di obiettivi, stavolta il quadro generale è stato arricchito con filmati di atleti reali (con annesse interviste), impiegati nel tentativo di trasmetterci la loro passione per il sacrificio.
Il nostro personaggio non ha un background o una personalità da svelare, si tratta di un impalpabile alter-ego che presta il suo corpo ai nostri occhi, per permetterci di calcare le cime più impervie e innevate della Corea del Sud e del Giappone.
Tra le nuove prove, convincono lo Slalom e lo Speciale per la disciplina degli sci. Per lo snowboard è invece lo slopestyle a colpire di più, dando libero sfogo alla realizzazione di evoluzioni in aria e discese ricche di nuovi ostacoli da eludere o usare in maniera non convenzionale per aumentare il moltiplicatore dei punti; mentre l’halfpipe ha il sapore del déjà-vù, si tratta di partorire i soliti trick in una sorta di mezzo tubo.
Per i possessori della Gold Edition è bene rammentare che Road to the Olympics non è incluso nei dlc del season pass, ma si tratta di un macro contenuto da acquistare a parte (attualmente di listino costa 29,90 euro), che richiede però il possesso della versione base. Non è quindi un offerta stand alone.
Il risultato è più scenico che pratico: piccoli miglioramenti ci sono stati, ma le meccaniche sono per la maggior parte quelle già viste nei mesi precedenti. Quello che manca è una telecronaca che riesca a elevare l’adrenalina, ma almeno questo concept aiuta a vivere un’esperienza più intima.
Lo consiglio vivamente a chi cerca un forte senso di libertà, a chi non ha timore di cadere vittima del trial and error, e a chi ha voglia di superare continuamente i tempi dettati dai suoi amici.
Ma se vi interessa più una progressione lineare, fatta di obiettivi e cutscene elaborate, allora pensateci bene prima dell’acquisto, potreste addirittura annoiarvi alla lunga.
"Le Alpi, un paese dove il cielo profondo, stanco di essere blu, si è sdraiato sulla montagna" (Boris Vian)
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STEEP di Ubisoft Annecy - LucullusGames |
Comparto grafico: la catena montuosa protagonista del gioco si estende dall'Italia alla Francia. Ma non tutti gli scenari sono uguali, avremo a che fare con soffici dune di neve, distese di ghiaccio, e pareti rocciose. L’impatto grafico — pur senza sbalordire — presenta dei bei colpi d’occhio, soprattutto se teniamo presene che siamo in un mondo aperto privo di caricamenti.
In Steep si vive la montagna in maniera completa: foreste di conifere, villaggi turistici, zone olimpiche esplorabili in qualunque ora del giorno e in varie condizioni climatiche.
Comparto tecnico: gli effetti di luce sono buoni. Ma il frame-rate non è stabile, l'aliasing è marcato, e la gestione della fisica è caratterizzata da alcuni comportamenti casuali. Impatti simili producono effetti diversi: su questo punto occorre una patch correttiva, purtroppo anche il sistema di controllo e un pò impreciso.
Comparto audio: i temi spaziano dal rock all’hip pop. L’effettistica è buona, e la voce fuori campo — deputata ai racconti delle leggende della Montagna — ha una timbrica calda.
Titolo: STEEP
Genere: Sportivo
Sviluppatore: Ubisoft Annecy
Editore: Ubisoft
Data di rilascio su pc: 2 dicembre 2016 / 5 dicembre 2017 (Steep: Road to Olympics)
Commento finale: l’idea di fondo è ottima e il senso di libertà è totale; ma la realizzazione tecnica non è perfetta. Occorrono dei correttivi e una migliore stabilità del codice. Nel gioco siamo letteralmente inondati di sponsor commerciali, quindi il budget per far meglio c’era: mi aspetto dei miglioramenti in tal senso. Non siamo dinanzi a un'esperienza ingiocabile, ma di sicuro è ancora acerba. Voglio invece sottolineare nuovamente il coraggio mostrato da Ubisoft Annecy nella realizzano di questo sandbox atipico. Aggiornerò tra qualche settimana la recensione di Steep, dopo le prossime patch.
Concludo l’articolo rivolgendo il pensiero alla sciatrice professionista Matilda Rapaport, scomparsa a soli 30 anni proprio mentre girava le riprese di uno spot per Steep.
Edit: recensione aggiornata in data 9/12/2017 (è stato aggiunto il paragrafo intitolato Steep: Road to Olympics, recensione dell'omonima espansione)
Pro:
- Gigantesca distesa di neve e ghiaccio
- Ricco di sfide
- Senso di velocità
- Adrenalina
- Qualcosa di fresco nell'industria
Contro:
- Tecnicamente non eccezionale
- Comandi e gestione della fisica sono imprecise
- Connessione internet anche in single-player
Voto 7,6
Fonte immagini: Google