DEAD RISING di Capcom - Recensione

DEAD RISING giunge su pc, dopo 10 anni; il lifting è prettamente tecnico, le meccaniche restano le medesime a parte l'incremento degli slot di salvataggio 




Il franchise è stato ideato da Keiji Inafune


Le meccaniche sono pressoché le stesse, la remastered si concentra soprattutto su feature tecniche, come: i 144Hz e il frame-rate sbloccato; la risoluzione 4K; il supporto al G-Sync; e la compatibilità con i controller Xbox 360, Xbox One, Elite Controller, e DualShock 4.
Il titolo venne presentato quasi in contemporanea con l'uscita della console Xbox 360, durante l’E3 del 2005. Diversamente dall'altro grande brand della Capcom (Resident Evil), qui gli zombi non sono protagonisti di un'atmosfera tetra e claustrofobica, ma danno vita a un clima assurdo di non-sense e trash. Gli elementi che colpivano, allora, erano: l’elevato numero di nemici a schermo, che dava realmente il senso di essere accerchiati da orde fameliche; e la buona interazione ambientale caratterizzata da una notevole mole di oggetti.

Storia: il protagonista della vicenda è Frank West, un fotoreporter d’assalto, che sorvolando Willamette — piccola cittadina di circa 53.000 abitanti, nel Colorado — si rende conto che dietro l’apparente disordine urbano potrebbe esserci qualcosa di losco da poter portare in auge. E’ l’occasione della vita per il fotoreporter free-lance. Dal suo elicottero vede gli abitanti muoversi con un barcollante ritmico incedere, sbranare altri simili per le strade costellate da macchine fumanti, e brulicanti di ordinati raid dell’esercito.
Lo scenario apocalittico richiede un maggior approfondimento: Frank decide di atterrare sul tetto del grande centro commerciale cittadino. Avrà a disposizione 3 giorni per far luce sull'accaduto, dopodiché — indipendentemente dalle informazioni recuperate — l’elicottero verrà a riprenderlo. Qui sta parte dell’originalità della formula base: il tempo. 72 ore (corrispondenti a circa 6 ore reali) saranno al più adeguate per svelare il mistero, ma non per portare a termine tutte le quest.
I finali possibili sono 6. Il videogame si presta tanto all'approccio action-adventure quanto a un più libero sandbox. Tutta l'avventura si svolge all'interno del centro commerciale, dove muniti di walkie talkie saremo indirizzati da un altro sopravvissuto verso le zone calde della struttura. Qui siamo al cospetto di un bivio: mettere in salvo i vari superstiti o proseguire nel nostro intento di far luce sugli eventi a discapito delle vite che andranno inevitabilmente perse.


Il primo Dead Rising segna un passaggio importante nell'avanzamento tecnologico delle console


DEAD RISING di Capcom - Recensione


Gameplay: ogni quest (principale o secondaria) è caratterizzata da un tempo stringente entro il quale portarla a termine, se tuttavia a morire è uno dei protagonisti principali la main-quest andrà irrimediabilmente perduta. La quest principale prevede di recuperare dei dossier che ricordano i misteri alla X-files. Una volta decisi a soccorrere gli individui, dovremo stabilire un itinerario che sia il meno pericoloso per la nostra palla al piede, ergo diventa fondamentale la conoscenza degli spazi sfruttando al meglio il backtracking. Incontreremo madri disperate, anziani claudicanti, e fanciulle disperate.
Come in un classico free-roaming la mappa è esplorabile da subito, nella sua interezza. Gli uffici di manutenzione sono la nostra base operativa, da qui potremo salvare la partita (altri luoghi disponibili, per questa operazione, saranno i bagni), e condurre in salvo gli eventuali superstiti (attraverso un condotto d’areazione). Rispetto all'originale console, gli sviluppatori hanno portato a 5 gli slot si salvataggio: prima era uno solo.
Nel centro commerciale ci sono tanti negozi, potremo: cambiare più volte gli abiti, è anche possibile sbloccare il completo di Megaman; e mescolare diversi alimenti nel frullatore, sì da ottenere composti vari con differenti effetti secondari.


Progressione in salsa Gdr


Portare a termine le missioni, fotografare scene importanti, uccidere un tot di zombie, e salvare i sopravvissuti concorrerà a incrementare i PP (punti prestigio) atti a migliorare: potenza di attacco, velocità di movimento, energia, numero di oggetti trasportabili, e distanza di tiro.
Ogni fotografia è contraddistinta da uno specifico colore che ne evidenzia le caratteristiche base: blu per quelle macabre, rosse per le violente, arancione per le drammatiche. Si ottiene un punteggio più alto se nell'inquadratura ci sono molti oggetti: una delle migliorie che le console dell’epoca portavano erano appunto la possibilità di avere ambienti più ricchi di elementi sullo scenario. Pensate che per gustarsi appieno il titolo (graficamente), bisognava per la prima volta andare oltre la bassa risoluzione della tv a tubo catodico.
Frank inoltre apprenderà delle abilità speciali che costituiscono anche un nostalgico fanservice, infatti riprendono mosse peculiari di altri personaggi del portfolio Capcom. Fermandosi presso gli scaffali delle librerie ci si potrà imbattere in riviste prodrome di bonus specifici, ma a differenza di Fallout 4 dovremo mantenerle nell'inventario.
Tutte le abilità, e le statistiche acquisite permangono nelle run future, sicché il gioco punta molto sulla rigiocabilità per elevare la longevità base scarsa.


Combat system


Attrezzi da giardinaggio e di ferramenta, tosaerba, cassette della posta, taniche di propano, tubi di metallo e pezzi di antiquariato, giocattoli, motoseghe, borsette, chitarre acustiche, lattine di birra, mazze da baseball, palloni da calcio, estintori, ecc… Tutto si presta ad arma, all'occorrenza. E’ possibile anche combinare alcuni effetti: ad esempio, riscaldare una padella sui fornelli ne aumenterà il danno.
Gli attacchi base constano di un colpo veloce e un altro potente. Le armi contundenti sono soggette a deterioramento, mentre quelle da fuoco sono più efficaci ma i proiettili scarseggiano.


Tante armi non ordinarie e preziosi oggetti da scovare, come la spada laser dei cavalieri Jedi


DEAD RISING di Capcom - LucullusGames


IA: degli zombie è grossolana. Questi fondano la loro pericolosità più sull'elevato numero: sono di norma avversari lenti, ma durante le ore notturne i loro movimenti saranno più rapidi e la loro aggressività più famelica. Discorso diverso per i Boss: persone che hanno perso letteralmente la testa, dando adito alle loro peculiari psicosi che metteranno in scena con pattern d’attacco speciali. E’ possibile eludere questi scontri, fuggendo; ma perderemo i PP, e le loro armi speciali.
L’IA dei superstiti è anch’essa deficitaria, e non di rado questi s’incastrano in elementi dello scenario (su questo punto si poteva fare di più in questa remastered).
La rigiocabilità è un fattore interessante, tuttavia mantenere tutte le abilità e statistiche acquisite appiattisce inevitabilmente la curva di difficoltà. Il cuore dell’offerta è chiaramente l’atmosfera e l’umorismo grottesco. La sfida in generale è bassa: siamo in presenza di un titolo accessibile; per questo gli sviluppatori hanno aggiunto alcuni elementi atti a ostacolare il giocatore, come: punti specifici per il salvataggio, il mantenere le riviste in inventario sì da occupare uno slot, e il tempo stringente per poter portare a termine le varie singole missioni.

Comparto grafico: la rosa dei colori è ampia, non limitata a tonalità scure e ai fiotti purpurei. Dead Rising è un titolo caciarone e con un’atmosfera in stile trash da B-movie, imperniato dall’umorismo. I personaggi sono discretamente caratterizzati per l’epoca; le cut-scene sono numerose, e danno forma al continuum narrativo.

Comparto tecnico: come già accennato la remastered si concentra su una maggiore risoluzione e fluidità (grazie ai maggiori frame). Ma le animazioni dei protagonisti rimangono goffe, il gunplay è molto semplice, e il numero di poligoni non è comunque eccezionale. Ci sono inoltre delle compenetrazioni poligonali.

Comparto audio: i temi musicali sono in generale poco efficaci, limitati alle musichette di sottofondo dei classici centri commerciali. Il discorso cambia durante gli scontri coi boss (denominati psicopatici) dove l’incedere è sottolineato da temi di matrice techno, metal, o hip hop.
Il doppiaggio in lingua madre è buono, il sottotitolato in italiano è più che sufficiente.

Titolo: Dead Rising
Genere: Open World
Sviluppatore e Editore: Capcom
Data di rilascio su pc: 13 settembre 2016

Commento finale: la formula base di Dead Rising seppur più debole dei successivi capitoli — fondati su meccaniche più varie — rimane comunque la più originale. Certo, giudicare con gli occhi di oggi un titolo uscito 10 anni fa non è semplice: bisogna tenere presente i pregi che ha avuto, ma non cadere nella nostalgia di un prodotto che comunque viene immesso nuovamente sul mercato oggi, e che inevitabilmente mostra gli anni sul groppone. Il videogame non è invecchiato benissimo.

Pro:
  • Interazione ambientale
  • Libertà d'intervento
  • Rigiocabilità...
  • Formula originale per l'epoca
  • Divertimento immediato.
  • Atmosfera sopra le righe


Contro: 
  • ... Ma longevità base è scarsa
  • IA di superstiti e zombie
  • Nessuna novità nelle meccaniche di gioco
  • Feedback delle armi da fuoco


Voto 7,5




Fonte immagini: Google