Dead Rising 2 di Capcom - Recensione

Dead Rising 2 è il primo episodio, dell'irriverente saga a tema zombie, ad arrivare su Pc




4 anni dopo: nuovo personaggio, stessa antifona


L’infestazione di zombie è ormai sotto gli occhi di tutti, ma può essere tenuta (più o meno) sotto controllo con lo Zombrex (un medicinale). L’uomo è un animale abile nel vendere l’intrattenimento, e ovviamente era solo questione di tempo prima che lo show business decidesse di far cassa con i “nuovi mostri”. A Fortune City — una sorta di Las Vegas — tiene banco il Terror is Reality dove i civili diventano gli eroi di arene infestate dai non morti: vince chi ne fa più a brandelli. Ma alla pratica poco ortodossa si ribella il movimento denominato C.U.R.E. (Cittadini per i Diritti e l’Uguaglianza degli Zombie).
Questo è il nuovo contesto in cui ci muoveremo anche stavolta nel sandbox irriverente ideato da Keiji Inafune, e cadenzato nuovamente da tempistiche stringenti. Ci sono, però, alcune novità nelle meccaniche, tuttavia l’idea base resta la solita. Ma andiamo — come di consuetudine — per gradi.


Carte combo, maggior divertimento


Storia: messo da parte Frank West, vestiamo ora i panni di Chuck Green. Il nuovo personaggio è meno sboccato e spaccone, ma è caratterizzato da un background più complesso che dà il là a un intreccio narrativo leggermente più intricato. Chuck è un pilota professionista di moto da cross, ma decide — obtorto collo — di partecipare al reality show (succitato) per poter acquisire abbastanza scorte di Zombrex al fine di sostenere le cure mediche della figlia Katey (di appena 7 anni).
Ma nei videogame non va tutto liscio, e gli zombie vengono misteriosamente liberati nella città di Fortune City; come se non bastasse, siamo anche accusati di aver causato la fuga dei vaganti (a mezzo di un discusso videotape).
La città viene ovviamente messa in quarantena, ma l'esercito giungerà solo entro 72 ore. La similitudine col capostipite comincia, dunque, a farsi largo. Il nostro compito sarà quello di capire chi ha davvero scatenato il nuovo pericolo, scagionando così Chuck. Ma dovremo anche far continuamente fronte alle incombenze della piccola Katey, che rischia di trasformarsi. Faremo la conoscenza di nuove personalità, come Stacy Forsythe (capo del C.U.R.E.) e la sexy Rebecca Chang (giornalista d’assalto).
L’anima Sandbox rimane: se entro il tempo stringete non portiamo a termine le missioni principali, perderemo la possibilità di comprendere la verità; tuttavia potremo comunque continuare a giocare fino all'arrivo dell’esercito, evidenziando finali alternativi.


Il forte legame tra padre e figlia ci costringe a tornare spesso alla base


Dead Rising 2 di Capcom - Recensione


Gameplay: qualsiasi quest (principale o secondaria) è caratterizzata da un tempo limite entro il quale espletarla, a tenere sotto controllo lo scorrere del tempo ci pensa il nostro orologio da polso. Anche stavolta avremo la ricetrasmittente per contattare i superstiti in pericolo. Il backtracking è immancabilmente presente, e viene chiamato in causa sia per i superstiti che per somministrare — a intervalli regolari — lo Zombrex a Katey. L’incedere vede una narrativa suddivisa in "casi" principali che ci terranno impegnati per circa 8 ore; sarà invece necessario ripetere più volte la campagna per portare a termine le varie sidequest, che inevitabilmente non possono essere sciorinate tutte nella sola prima run.
Come in passato non mancano i negozi (in quelli d’abbigliamento potremo accedere a innumerevoli capi, anche femminili) e le boss fight. Una menzione d’onore spetta ai mini-boss, i cosiddetti “psicopatici”: trattasi di civili impazziti, che hanno dato sfogo alle loro psicosi, ora manifestate da pattern d’attacco peculiari. Le storie di questi personaggi spesso sono ben architettate (ovviamente in chiave esagerata).
Per recuperare l’energia sarà necessario cibarsi di pietanze ordinarie, o mischiare più leccornie col frullatore per ottenere esilaranti effetti secondari. Non eccedete in bevande alcoliche, altrimenti Chuck incorrerà in malus temporanei (come il barcollamento).
Il salvataggio è limitato anche stavolta a zone specifiche della mappa: nuovamente presso i bagni, ma almeno gli slot a disposizione saranno tre.


Combat system e progressione


Il sistema d’attacco rimane molto semplice: a mani nude avremo a disposizione un attacco semplice e uno caricato. Stesso discorso per armi da mischia (convenzionali o meno) che si deterioreranno, e da fuoco (caratterizzate da scarse munizioni, ma da un rinnovato sistema di puntamento): ognuna avrà 2 tipologie di attacco.
La progressione in salsa Gdr si basa sempre sui PP (Punti Prestigio), ottenuti: uccidendo zombie e recuperando i sopravvissuti. E’ possibile incrementare il conteggio dell’esperienza, assemblando più oggetti.
Il nostro eroe sale così di livello, aumentando il valore delle statistiche base: maggior resistenza, movimenti più rapidi, inventario più ampio, maggior efficacia con le armi da fuoco. Sono altresì presenti le immancabili riviste, per potenziare danno e cura.


Alcune interessanti novità: denaro, mezzi di trasporto, fast travel, e crafting


Il denaro raccolto dalle slot machine, dai registratori di cassa o dai corpi permette di accedere a armi e dosi extra di Zombrex. Non solo la moto, ma anche altri mezzi di trasporto a più ruote si rendono, stavolta, disponibili per massacrare i non-morti. La mappa è più ampia per la cittadina di circa 54000 abitanti, ergo viene introdotto anche il fast travel.
Il crafting è l’introduzione più visibile: è possibile assemblare nuove armi sia in maniera casuale, che seguendo le istruzioni delle carte combo. Queste ultime si rendono disponibili salendo di livello e/o scovando dei particolari manifesti disseminati per gli stage. Vediamo alcuni esempi di crafting, combinare: una pistola ad acqua con della benzina partorirà un lanciafiamme, una mazza da baseball con dei chiodi creerà una mazza chiodata, ecc…


Ricco "more of the same"


Dead Rising 2 di Capcom - Recensione LucullusGames


IA: degli zombie non è mutata molto, si tratta sempre di carne da mattanza; mentre quella dei superstiti è stata notevolmente migliorata. Questi ultimi ora sono in grado di badare a loro stessi: sono armati e riescono a scansare gli ostacoli. Sono invece più impegnativi i boss.

Comparto grafico: Dead Rising non è un gioco horror, ma un titolo caciarone — con un’atmosfera in stile trash, imperniato da un umorismo grottesco — per questo la rosa dei colori è ancora più ampia che in passato, e non limitata a tonalità scure e ai fiotti purpurei. I personaggi sono ben caratterizzati e le cut-scene sono ben dirette.

Comparto tecnico: a muovere l’opera di Capcom Vancouver ci pensa la nuova versione del motore proprietario MT Framework. Le texture sono più definite rispetto al predecessore, e i modelli poligonali sono più vari. Non mancano però dei glitch grafici, delle compenetrazioni poligonali, e dei caricamenti un pò lunghi.

Comparto audio: tornano le musichette anonime tipiche dei grandi centri commerciali, ma durante le sfide opzionali coi mini-boss salgono in cattedra dei discreti temi rock. L’effettistica ambientale è ottima, e il doppiaggio in lingua madre è di buona fattura.

Titolo: Dead Rising
Genere: Open World
Sviluppatore: Capcom Vancouver
Editore: Capcom
Data di rilascio su pc: 27 settembre 2010

Commento finale: la trama è più interessante, pur non rappresentando il focus principale. L’anima caciarona viene ampliata con un semplice — quanto divertente — crafting, che si sposa in maniera naturale col prodotto di Capcom. Dead Rising 2 rappresenta un’evoluzione dell’idea originale, anche se si sente un pò la mancanza di una vera innovazione. Resta un titolo divertente e immediato, da sfruttare a cervello spento.


Pro:
  • Crafting
  • Co-op
  • Rigiocabilità...
  • Divertimento immediato
  • Atmosfera sopra le righe
  • Alcune novità interessanti...


Contro: 
  • ... Ma longevità base è scarsa
  • ... Ma nessuna innovazione


Voto 7,8




Fonte immagini: Google