Batman The Telltale Series - Recensione

Batman The Telltale Series è un'avventura grafica di stampo action, dunque non ci sono puzzle tradizionali; l'intrattenimento è più dinamico e narrativo




Bisogna dare atto a Telltale di aver saputo rischiare, almeno nel contesto narrativo


Il focus dell’opera dei ragazzi californiani s’incentra sul dualismo tra l’uomo e l’eroe. Il viaggio che il giocatore si accinge a intraprendere è piacevolmente più introspettivo di quanto si potesse sperare. La premessa che dà adito ai dubbi del Cavaliere Oscuro trova il suo humus nella figura del padre Thomas Wayne.
In passato le tante produzioni (dei diversi media) si sono concentrate su un ragazzo ricco nei mezzi ma troppo presto reso orfano degli affetti familiari, che avevano peraltro reso grande Gotham City. La ragione stessa del senso di giustizia senza compromessi, che sostiene la figura di Batman, poggia su queste premesse. Gli sviluppatori di San Rafael, invece, traggono spunto dalle ombre celate dietro la fortuna del magnate ucciso. E se i principi del vigilante mascherato fossero stati eretti su un muro marcio? Non vi svelo ovviamente nulla.


Ci verranno presentati dei cliffhanger forti per impatto narrativo, ma non sempre credibili all'interno dell’universo che abbiamo imparato a conoscere negli anni


Storia: a parte i succitati dilemmi interiori (nati dalle illazioni sulla famiglia Wayne), Bruce è alle prese con la candidatura politica di Harvey Dent (ancora non mutato in Due Facce) mentre Batman con una banda di malviventi. I primi venti minuti caratterizzano un prologo ricco di personaggi chiave, tra i quali: il ridisegnato Oswald Cobblepot, la sensuale Catwoman, il borioso Carmine Falcone, e la curiosa Vicki Vale.
Come da copione ci saranno diverse linee narrative lanciate nel corso dei capitoli, che poi verranno messe in stand by fino al finale che tenterà — con un colpo di reni — di chiudere tutte le domande lasciate in sospeso.

"Io credo in Jim Gordon. Io credo in Harvey Dent. Io credo in Gotham City" (Batman: Il lungo Halloween)


Batman The Telltale Series - Recensione


Gameplay: le basi della struttura sono le solite, ovvero dialoghi a scelta multipla e Quick Time Event. A tal proposito segnalo un’esperienza più riflessiva rispetto a altri prodotti della software-house, grazie al: maggior peso dei dialoghi — a volte ben costruiti — seppur non complessi quanto quelli di Game of Thrones; alcune nuove meccaniche, come l’investigazione e la pianificazione della nostra entrata in scena (di cui vi parlerò in seguito); e QTE più permissivi visto che nelle sessioni più movimentate è concesso sbagliare qualche mossa senza compromettere l’esito finale (bisogna mettersi davvero d’impegno per ripetere i checkpoint). La debolezza di questi ultimi — rispetto ad esempio agli ottimi QTE gustati in The Wolf Among Us — è bilanciata da una buona direzione artistica, seppur non esplosiva e ispirata come in Tales of The Borderlands.
Le scelte morali che hanno davvero un'influenza sull'avanzamento della storia sono giusto un paio, ma come sappiamo gli sviluppatori di San Rafael sono maestri dell’illusione: ciò che conta nei titoli Telltale è come si giunge a un determinato punto, visto che il copione — per larghi tratti — è già scritto. A voler fare una critica costruttiva, penso che questa meccanica si adatti più in un contesto survival (dove decidere chi salvare implica necessariamente la morte di un altro personaggio) o in un ambito prettamente narrativo come nella trasposizione ludica de "Il Trono di Spade" (dove si può dare adito a una trama più ricca di opzioni).



A distinguere il nostro eroe mascherato dalle altre figure tratteggiate da Telltale ci pensano i gadget, le indagini, le irruzioni a effetto, e la scelta se interpretare Bruce o Batman


Il rampollo più famoso di Gotham non può fare a meno dei suoi gingilli tecnologici (come visto anche in Lego Batman 3 Beyond Gotham). Tuttavia non siamo liberi di accedere ai gadget come più ci aggrada: il loro uso è circoscritto in specifiche sessioni (come il drone-pipistrello utile per scansionare l’area circostante), o in determinate fasi action (è il caso del rampino).
L’eroe del portfolio DC Comics è noto anche per essere un fine detective, quindi non potevano mancare le Indagini. Le scene del crimine ci mettono a disposizione indizi da collegare, sì da risalire all'accaduto: è interessante constatare come sia possibile anche sbagliare, cosa che invece risulta difficile nella pianificazione della nostra irruzione nella scena (ad esempio nell'assalto al covo di Falcone). Quest’ultima meccanica ci permette di stabilire come mettere fuori gioco i vari nemici, elaborando in anticipo le varie mosse; a volte il collegamento è purtroppo banale, depotenziando questa sessione.
Ultima introduzione è figlia della doppia natura del personaggio: in alcune scene ci verrà chiesto se presentarci come Bruce Wayne o come Batman, dando il via a 2 possibili modus operandi (impattando su azioni e dialoghi).


Ancora più social


Come di consueto — al termine di ogni episodio — è possibile confrontare le nostre scelte con quelle degli altri giocatori, e amici. Tuttavia stavolta si fa un passo avanti con l’introduzione della modalità Crowd Play, che permette a un altro player di partecipare alle scelte (a mezzo di un dispositivo mobile). Non è dunque una sorta di multi-player tradizionale.
Tale modalità va attivata prima di intraprendere l’episodio. Quindi viene fornito un codice, da inserire nel link al quale collegarsi tramite smartphone o tablet per abilitare il secondo giocatore. A quest’ultimo viene altresì chiesto di scegliere un nome utente e un colore identificativo, al fine di distinguere la sua presenza sullo schermo del giocatore principale (soprattutto se il pubblico è più numeroso). Si crea così una sorta di stanza virtuale.
Tra le opzioni del gioco è possibile stabilire un ordine di priorità nei dialoghi, affinché le scelte ricadano sul giocatore principale (quello su pc/console) o sul secondo partecipante (quello su smartphone/tablet). Sarà inoltre possibile dare un like positivo o negativo sulle conseguenze delle nostre scelte, una cosa che abbiamo già visto in atri giochi.


Io cerco i mezzi per combattere le ingiustizie, per volgere la paura contro coloro che la usano per depredare (Batman Begins)


Batman The Telltale Series - LucullusGames


Comparto grafico: come da tradizione la produzione fa leva sul cel-shading; ma stavolta i tratti di nero sono più marcati, e si sposano bene tanto con la caratteristica atmosfera più "dark" che con l’idea di “fumetto”. La Gotham dipinta è in linea con l’idea dell'animale ferito dalle malefatte dei tanti criminali, come quella messa sul grande schermo da Christopher Nolan. I lineamenti del corpo dei vari protagonisti sono ben disegnati: non discuto la qualità dei volti perchè sono formalmente ben fatti, tuttavia sono distanti dai modelli originali. Anche qui Telltale si è presa la sua libertà, personalmente avrei preferito però una maggiore attinenza coi fumetti.

Comparto tecnico: questo è come al solito il tallone d’Achille del team; la schermata delle opzioni è tutt'altro che ricca di scelte, ergo il giocatore non può intervenire più di tanto; ad ogni modo il problema è a monte nella scarsa pulizia del codice. Il frame-rate non è sempre solido, ci sono dei glitch grafici minori, un pò di stuttering, e alcune compenetrazioni poligonali. Sono incorso in 2 freeze nell'arco della storia.

Comparto audio: la colonna sonora è opera di Jared Emerson-Johnson, già impegnato in altri videogame tra cui The Walking DeadIl doppiaggio non sempre è adeguato, a causa di battute a volte fuori sincrono. La voce di Batman è prestata da Troy Baker, Laura Bailey dà respiro a Catwoman e Richard McGonagle veste i panni di Carmine Falcone mentre Travis Willingham quelli di Harvey Dent.
I sottotitoli sono in inglese, ma è possibile inserire l'italiano seguendo i passaggi riportati QUI.

Titolo: Batman The Telltale Series
Genere: Avventura Grafica
Sviluppatore e Editore: Telltale Games
Data di rilascio su pc: 2 agosto 2016

Commento finale: Batman The Telltale Series introduce alcune buone meccaniche, tuttavia non sono sempre ben sfruttate nè adeguatamente approfondite. Ho apprezzo il coraggio di creare un contesto diverso dal solito, anche se alcuni colpi di scena e alcune rivisitazioni degli iconici villain non mi hanno convinto in pieno, tuttavia il quadro generale ha il suo perchè. L’eroe è stato messo in discussione, posto in una posizione scomoda e dinanzi a qualche scheletro di famiglia.
Personalmente avrei optato per meno spunti narrativi di base sì da entrare più in profondità su alcune idee interessanti, che invece sono state affrontate in maniera un pò sbrigativa. Alla fine si riesce a dare risposte a diverse domande anche se il finale rimane un pò aperto, probabilmente per una seconda stagione.

Pro:
  • Colonna sonora
  • Alcune spunti narrativi interessanti
  • Nuove meccaniche...
  • Citazioni nascoste


Contro: 
  • ... Ma non approfondite molto
  • Solite magagne tecniche
  • QTE permissivi


Voto 7,2






Fonte immagini: Google