Dishonored 2 va a migliorare tutto ciò che è stato fatto e visto 4 anni fa nel predecessore, ma senza innovare
Uno stealth di qualità capace di donare una notevole libertà nella combinazione dei poteri
L’aggiunta del doppio personaggio giocabile (Corvo e Emily) fa sì che gli Arkane Studios vadano comunque oltre il mero “more of the same”, per quanto concerne le meccaniche di gioco.
La storia, invece, insiste sul concetto dell’esplorazione. Il titolo della casa di sviluppo francese difatti si poggia non tanto sulla classica linea narrativa principale (come accade ad esempio in Mass Effect), ma sulle piccole e brevi sottotrame disseminate nel Mondo di gioco (un pò come accade in Dark Souls 3, senza tuttavia raggiungere la profondità e complessità del titolo dei FromSoftware.
In effetti il termine sottotrama potrebbe essere addirittura fuorviante, non siamo in presenza di corpose “storie” opzionali alla The Witcher 3, ma si tratta di assistere a scenette, testi da leggere, ecc… Insomma è la lore ad essere molto curata, non tanto la storyline; che comunque non è assolutamente banale, sia chiaro.
Del primo Dishonored era difficile provare empatia verso il personaggio principale, e la cosa non è migliorata molto visto quanto succitato, ma la mitologia che sottende il background dei personaggi ora è stata allargata: quindi quel senso di estraniazione che si provava è stato ridotto.
Ciò che purtroppo limita il titolo, edito da Bethesda, è — attualmente —la scarsa ottimizzazione. E francamente nel 2016 questa idiozia (scusate il termine) di non curare la versione pc, per preferire la controparte console è inaccettabile. Non mi piace fare la voce del giocatore arrabbiato, e non mi lamenterò oltre (anche perchè non è nel mio stile): ho aspettato 2 settimane prima di esprimermi, altrimenti avrei dovuto bocciare il gioco al Day1. La situazione è migliorata? Ne discuto nella sezione “comparto tecnico”.
Mix tra Bioshock e Thief
Storia: è ambienta quindici anni dopo l'incoronazione di Emily Kaldwin. Sotto l’allora imperatrice-bambina sì sono fatti decisi passi avanti per migliore le condizioni di vita della popolazione. Anche se la patina di lacerazione interiore non è stata scacciata del tutto dal Regno, almeno nella capitale dell’isola di Gristol è stato posto un freno alla corruzione (prima) dilagante.
Ovviamente i periodi di quiete non possono che esser seguiti da quelli tempestosi. Ecco che all’inizio della nostra nuova avventura si palesa quindi un violento colpo di scena: la strega Delilah reclama il trono, presentandosi come la naturale sorella della defunta Jessamine Kaldwin (l’ex-imperatrice), ergo legittima erede al trono di Dunwall.
Quindi s’interrompe la narrazione e ci viene subito chiesto di scegliere quale personaggio interpretare nel corso degli eventi futuri, giacchè l’altro verrà pietrificato dalla maga.
Alchè verremo imprigionati, ma come accadde nel predecessore, saremo in grado di liberarci in qualche modo. L’obiettivo sarà dunque quello di varcare il limes di Karnaca (capitale dell'isola di Serkonos), e da qui indagare su chi ha ordito i fili della cospirazione, facendo attenzione sia ai soldati meccanizzati ideati da Kirin Jindosh, che al duca Luca Abele.
Nuove e vecchie meccaniche
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Dishonored 2 di Arkane Studios - Recensione |
Gameplay: come nel predecessore potremo affrontare le vicende in stile rambo (ma non ve lo consiglio), o mischiando fasi action e stealth (scelta saggia per chi non ha molta pazienza ma si vuole comunque avvicinare a un approccio un tantino più ragionato), o ancora in puro stealth (dove si hanno maggiori soddisfazioni). Ma non fatevi ingannare dalle possibilità, non siamo di fronte a un Tom Clancy's Splinter Cell Blacklist: i 3 ipotetici approcci non sono sorretti in egual misura dal level design, e soprattutto dall’IA. La costruzione degli ambienti (con i suoi numerosi anfratti, celati agli occhi pigri), e la combinazione dei poteri dei personaggi, spingono proprio verso lo stile stealth. Avanzare di corsa — come se si fosse in presenza di un classico fps — non solo vi rovinerà la trama (che vi ricordo va approfondita con l’esplorazione, altrimenti non coglierete bene le varie sfumature), ma non vi lascerà granché neppure come meccaniche giacchè l’IA non brilla certo per routine elaborate.
Corvo & Emily
Ogni personaggio ha a disposizione dei poteri particolari e alcuni in comune (Visione Oscura e Traslazione), se si accettano i doni dell’Esterno (l’entità che in qualche modo riequilibra le carte in tavola). Entrambi i protagonisti offrono un approccio valido, e indurranno molti giocatori a una seconda run per scoprire come combinare le varie capacità.
Nei panni di Corvo Attano avremo pressoché le abilità già viste in precedenza, a parte delle piccole varianti. Possiamo contare su: Traslazione, per teletrasportarci in qualsiasi direzione; Visione Oscura, sì da individuare la posizione dei nemici dietro le mura e metter a fuoco i loro coni visivi; Distorsione, al fine di rallentare il tempo (giungendo persino a fermarlo); Possessione, per prendere il controllo di piccoli animali e cadaveri (quest’ultima è una importante novità, considerate che si possono concatenare); e l’evocazione di un gruppo di ratti.
Nei panni di Emily, potremo contare su: Ipnosi, per indurre l’avversario in uno stato di trance; Passo d’Ombra, sì da confonderci tra le tenebre e oltrepassare (inosservati) gli ostacoli; Clone d’Ombra, atto a generare uno spettro dalle fattezze identiche alla nobile ragazza per sviare l’attenzione dei nemici, Domino, in grado di connettere due o più menti sì da protrarre su tutte le stesse conseguenze indotte sulla prima.
Combat system e Sistema di progressione
La spada dimora (anche stavolta) nella mano destra, mentre dalla sinistra si sprigionano poteri e/o si sfruttano altri gadget. Per l’arma bianca sono previste solo mosse basilari: attacco leggero, pesante, e parata (quest’ultima se partorita col giusto tempismo funge da spezza-guardia, e dà il là alla opzionale finisher con tanto di slow-motion). E’ poi possibile bloccare un nemico, per lanciarlo contro i suoi compagni o sfruttarlo come scudo umano.
Recuperando le rune (disseminate negli stage) si potenziano i poteri, scovare gli Amuleti d'Osso permette invece d’incrementare i valori degli attributi base, mentre raccattare denaro darà accesso alle migliorie dei gadget (disponibili presso il Mercato Nero).
IA: come succitato non brilla per pattern d’attacco nè per routine di manovra (le ronde seguono percorsi specifici, maggiore casualità avrebbe concesso più pepe all'offerta), tuttavia alzando il livello di difficoltà l’avversario è più resistente, e se si viene scoperti (non di rado) si perde con un sol colpo. Per i temerari resta sempre valida la possibilità di rinunciare ai poteri dell’Esterno, rendendo il procedere più stimolante.
I cadaveri vanno nascosti altrimenti si allerta il nemico, se si riempie una prima icona. Se non si rimedia, e la seconda icona di sospetto si riempie, allora le guardie inizieranno a darci la caccia, e verranno sostenute dai rinforzi. Una delle altre debolezze dell’intelligenza artificiale è la sua cecità alla verticalità: se ci collochiamo su una posizione sopraelevata, rispetto al nemico, non saremo facilmente rilevabili.
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Dishonored 2 di Arkane Studios - LucullusGames |
Comparto grafico: il look è impreziosito dalla capacità del motore grafico, il Void Engine (una versione modificata dell’Id Tech). Questo ha dato la possibilità di creare immagini artistiche a metà tra l’impressionismo e la pittura ad acquerello. I toni mutano molto tra le diverse location: dal grigiore di Gristol, all’esplosione dei colori vivaci dei Giardini di Cyria. Ma nel cuore porto soprattutto Villa Meccania: un complesso edificio caratterizzato da sale a cui è possibile cambiare disposizione di oggetti e volumi, agendo su determinate leve. La particolarità concessa dell’ambiente è quella di farci intrufolare negli spazi nel bel mezzo dell’elaborazione in atto, evitando così ostacoli e nemici.
Comparto tecnico: al Day1 c’erano crash, freeze, e picchi di frame sotto il limite della giocabilità. L’ultima patch ha migliorato la situazione in generale, ma ci sono ancora zone dove il drop di fotogrammi è eccessivo, inoltre non mancano un pò di tearing, glitch e artefatti di vario genere che minano indubbiamente l’esperienza. Il gioco si può ora portare a termine, ma vi consiglio di aspettare nuovi interventi che, del resto, sono stati già promessi dagli sviluppatori.
Per quanto concerne la situazione “normale” evidenzio delle animazioni del corpo un po' legnose, come accade del resto in Deus Ex Mankind Divided. Di miglior efficacia risultano le espressioni facciali, pur senza stupire. Il sistema d’illuminazione è buono in generale; le texture ambientali sono di buona fattura, tuttavia elementi di minor volume risultano caratterizzati da una bassa risoluzione. Infine c’è dell’aliasing, e le hitbox non sono perfette come si evidenzia soprattutto negli scontri ravvicinati (anche se la lama non tocca il corpo, quest’ultimo registra il danno).
Dishonored 2 dieci mesi dopo
Tutto questo tempo trascorso ha permesso agli sviluppatori di correggere il grosso delle problematiche. La situazione è nettamente migliorata, ma non siamo dinanzi a un prodotto esente da difetti tecnici. Glitch e cali di frame sono ancora presenti, ma sono tollerabili. Non impediscono di giocare, nè creano crash.Ora è possibile comprare il gioco, pur sapendo che bisognerà chiudere un occhio sul fronte dell'ottimizzazione.
Comparto audio: più che sufficiente il doppiaggio generale in italiano, pur senza stupire; di qualità migliore sono i timbri vocali per i 2 protagonisti. Le musiche sono buone, e l’effettistica ambientale è incoraggiante.
Titolo: Dishonored 2
Genere: Stealth
Sviluppatore: Arkane Studios
Editore: Bethesda Softworks
Data di rilascio su pc: 11 novembre 2016
Commento finale: non si può non fare i complimenti agli sviluppatori per le meccaniche proposte, anche se alcune erano già presenti nel precedente titolo. Accoppiare i vari poteri dà adito a combo creative, che manifestano una libertà di manovra che pochi videogiochi garantiscono. E’ un peccato dunque constatare la mancanza di impegno sul fronte dell’ottimizzazione su Pc.
Sul piano narrativo segnalo che interpretare Corvo o Emily non muta granché la storia, se non nella parte finale; per il resto si assiste a poche righe di dialogo specifiche. Stavolta è stato aggiunto un sistema morale che avrebbe dovuto sostituire la mera gestione “matematica“ del Caos, al fine di ottenere i vari finali. Il risultato non è completamente soddisfacente, nel senso che il Caos ha ancora un suo peso non indifferente sullo sblocco dei possibili esiti. Si poteva fare di più, ma apprezzo lo sforzo.
Ovviamente il voto finale risente della condizione tecnica del gioco. Al netto dei problemi, Dishonored 2 offe un'esperienza sicuramente migliore del primo capitolo; ma non sarebbe corretto far finta che alcune magagne non siano ancora presenti.
Edit: recensione aggiornata in data 21 settembre 2017 con l'inserimento del paragrafo "Dishonored 2 dieci mesi dopo"
Pro:
- Ottime meccaniche Stealth
- Finali alternativi
- Varietà di colori e atmosfera
- Level design
- Doppio personaggio, diverso approccio
- Villa Meccania
- Lore
Contro:
- Fasi action deludenti
- Scarsa cura nell'ottimizzazione
- IA scolastica