Assassin's Creed 2 evolve il disegno e le meccaniche del predecessore; le città rinascimentali sono di incredibile bellezza, Ezio Auditore entra nella storia
La lotta tra Templari e Assassini viene traslata nel tempo e nello spazio
L’anello di congiunzione è rappresentato da Desmond Miles. Grazie alle frequenti sincronizzazioni con gli antenati assassini, acquisisce — via via, per osmosi — le loro notevoli capacità. L’atmosfera è tuttavia diversa da quella della Terza Crociata, e alle dissertazioni filosofiche sulla fede e la conoscenza (nonchè sui principi del Credo degli Assassini) è contrapposto lo sconvolgimento e la successiva maturazione di un ragazzo che vive inizialmente nella sicurezza dell'agiatezza.
Conosceremo infatti uno dei personaggi dei videogame più famosi. Ezio Auditore sarà protagonista di una trilogia videoludica ambientata in location dense di storia, di bellezze artistiche e di personalità realmente esistite (come Leonardo da Vinci, Machiavelli, Caterina Sforza, Rodrigo Borgia, Lorenzo de' Medici, e tanti altri).
Federico: Bella vita la nostra, eh, fratello?
Ezio: La migliore. Possa non cambiare mai.
Federico: E possa non cambiare noi.
Storia: riprende subito dopo gli istanti successivi l’epilogo del precedente Assassin’s Creed, come se non fossero passati i nostri 2 anni. Desmond sta rimuginando sui simboli ubicati nella sua stanza —presso i laboratori dell’Abstergo — quando compare una dinamica e affascinante Lucy (assistente del Dott. Vidic), determinata a liberarci dalla società di copertura dei cattivoni della croce vermiglia. Inizia così la rocambolesca fuga.
Ma il focus principale restano ovviamente le parallele vicende di Ezio, altro antenato di Desmond. Il contesto storico è ambientato nel 1476 quando il giovane Auditore vive ancora la spensieratezza dei suoi anni. Il nostro, di giorno bighellona per la chiassosa Firenze e si battibecca con Vieri de’ Pazzi, mentre la notte spende denaro in alcol e rende movimentate e appassionate le notti di Cristina Vespucci (cugina del navigatore Amerigo Vespucci). Ma il destino ha in serbo un amaro boccone da mandar giù.
I Medici sono potenti e perciò invisi. La congiura dei Pazzi (loro rivali) si abbatte anche sugli Auditori, proprio mentre Ezio sta portando a termine delle consegne per conto del padre. Giovanni, Federico e Petruccio vengono dunque arrestati, e l’indomani condannati a morte dal gonfaloniere Uberto Alberti. Ezio è animato dalla vendetta ma deve prima salvare la sorella Claudia e la madre Maria. Decide dunque di cercare aiuto presso lo zio Mario a Monteriggioni. Qui scoprirà di essere il figlio di un membro della setta degli Assassini: verrà indottrinato nelle tecniche e nei principi del Credo, e ...
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Assassin's Creed 2 - Recensione |
Mix di meccaniche nuove e vecchie
Gameplay: il focus principale resta l’uccisione dei congiurati, e la relativa propedeutica fase preparatoria già appresa nelle vesti di Altair. Quindi ritornano i sopralluoghi, gli appostamenti atti a origliare preziosi scambi di battute, e i pedinamenti.
La mimetizzazione — evidenziata dallo sbiadimento dei colori intorno al nostro personaggio — è stata resa più fluida. Ci si rende sempre invisibili camminando in mezzo a gruppetti di ignari cittadini, ma stavolta è possibile sfruttare in maniera più elegante il via vai della calca, la quale si presenta come una sorta di ideale flusso fatto di vari capanelli da cui fare dinamicamente spola per avanzare.
Ritornano senza grosse novità sia l’Occhio di Falco (per individuare bersagli e oggetti importanti) che il Salto della Fede (per sbloccare i quartieri della mappa, sì da evidenziare nuove quest) lanciandosi dai vari punti d’osservazione ubicati nelle zone più elevate.
L’approccio stealth (semplificato) è preferibile: sfruttando le cortigiane per abbassare il livello di attenzione del nemico, o impegnandolo in combattimento assoldando dei mercenari. In caso venissimo scoperti dovremo darcela a gambe, allontanandoci dall’area pericolosa; magari potremo: lanciare dei fiorini per terra, sì da creare degli ingorghi in presenza di zone ricche di pedoni; o bombe fumogene.
Nel primo capitolo era semplice eludere l’avversario celandosi nel fieno, nei pozzi o in altri bugigattoli, motivo per cui in Assassin’s Creed 2 è stato implementato il concerto di notorietà. Similmente ad altri Open World (ad esempio GTA), le fughe riuscite andranno comunque a alimentare questa nuova variabile. Valori particolarmente alti consentiranno ai cittadini di riconoscerci — grazie alle effigi distribuite nella zona — che quindi ci segnaleranno alle autorità. E’ possibile tuttavia abbassare l’incidenza nell’essere avvistati: strappando i manifesti raffiguranti il viso di Ezio, uccidendo i testimoni, o corrompendo i zelanti banditori.
L’esplorazione come al solito è sia in orizzontale che in verticale (a mezzo del parkour). Per spostarsi nel mondo di gioco facciamo affidamento a cavalli, gondole (a Venezia), e stazioni di posta. Queste ultime permettono il viaggio rapido in cambio di denaro.
Non mancano le numerose attività secondarie opzionali: pestaggi, consegne di missive, corse entro un dato limite temporale, contratti di assassinio, tesori da scoprire previo recupero di apposite mappe (acquistabili presso i mercanti d’arte), e collectible vari. Tra questi ultimi segnalo: le pagine del Codex e i glifi nascosti di cui vi parlerò in seguito; le 100 piume (a sostituire le bandiere viste nel predecessore) da consegnare a Maria Mozzi in Auditore, sì da provare a consolarla (era l’hobby del piccolo Petruccio collezionarle); le statuette disseminate nella villa dello zio Mario, in quel di Monteriggioni.
E arriviamo alle novità più interessanti
Il Codice degli Assassini — come sappiamo dall'epilogo di Assassin’s Creed La Crociata Segreta (terzo romanzo della saga curata da Oliver Bowden) — è andato perduto durante la fuga dei fratelli Polo, dalla roccaforte di Masyaf nel 1257. Tuttavia possiamo imbatterci in diverse pagine strappate; sono però cifrate, e solo la brillante mente di Leonardo da Vinci sarà in grado di sviscerarne i segreti. Tra questi troviamo gli schemi per realizzare le armi dedotte a suo tempo dallo studio del frutto dell’Eden (svolto da Altair), come la nuova lama retrattile che non richiede la perdita dell’anulare o la pistola a colpo singolo nascosta dal polso (richiamabile istantaneamente alla bisogna).
Le Cripte degli Assassini che ci riportano alla mente le fasi puzzle-platform del primo Prince of Persia (o se volete dei vecchi Tomb Raider), ove risolvere dei piccoli enigmi (interagendo con meccanismi e leve varie). Ad accompagnare queste sezioni opzionali ci sono anche fasi prettamente platform e scriptate, meno ragionate e più action che sono spesso costituite da fughe spettacolari. In cui apprezzare la notevole agilità del protagonista, o l’improvvisata abilità di guida di veicoli (altra novità) più o meno consoni come l’iconica macchina volante di Leonardo. Queste meccaniche hanno l’indubbio merito di alzare il ritmo generale, spezzettandone il consueto incedere.
Sfruttando l’occhio di Falco è possibile anche individuare — nei pressi delle architetture più famose — i Glifi, degli strani disegni stilizzati simili a quelli visti da Desmond sulle pareti della sua prigione. Sono informazioni celate nei banchi di memoria dell’Animus, hackerato dal Soggetto 16, la precedente cavia dei Templari. Si tratta in sostanza di svelare un intero filmato segreto, altrimenti spezzettato nei diversi simboli. Ogni glifo contiene dunque un file protetto da un piccolo puzzle legato a: quadri famosi, esperimenti di Nikola Tesla, ecc… e accrescono la mitologia che avvolge la secolare battaglia tra Templari e Assassini.
L’ultima new entry riguarda la parte gestionale e economica della Villa di Monteriggioni. Il denaro è reperibile sia in maniera immediata (completando le missioni, scovando i bauli sparsi sulla mappa, requisendo cadaveri, riportando alla luce dei tesori) che riscuotendo a intervalli regolari un introito stabilito degli investimenti fatti in altre attività. Le ingenti somme saranno poi spese per acquisire armi e armature (per migliorare attacco e difesa), quadri (per abbellire la sala artistica), ristrutturare il borgo. Mi è piaciuto molto questo espediente, tuttavia risulta sbilanciato, giacchè a circa metà gioco saremo già in possesso di una notevole mole di fondi, e finiremo anzitempo di portare a termine le varie ali del podere.
Combat system
Più variegato grazie a nuove tecniche e armi. Oltre all'affondo (leggero e pesante), al contrattacco, e allo strattonamento, possiamo disarmare l’avversario e conseguentemente affrontarlo con la sua stessa arma (tuttavia la perderemo subito dopo la fine dell’immediata contesa).
Oltre ai nuovi gadget (succitati) realizzati da Leonardo, possiamo contare su diverse armi bianche come spade tradizionali, daghe, scimitarre, alabarde, mazze, martelli, asce, e pugnali da lancio.
Alcuni oggetti indossati (ad esempio le armature) andranno poi — di tanto in tanto — riparati presso i fabbri.
I Templari perseguono il dominio sull'uomo. Noi, gli Assassini, siamo votati a ostacolarli. (Mario, durante l'addestramento di Ezio)
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Assassin's Creed 2 - LucullusGames |
IA: il nemico attacca purtroppo sempre uno alla volta, anche se fa parte di un gruppo numeroso. Inoltre stavolta possiamo contare: sulle cure istantaneamente (ottenute pagando i medici stanziati lungo le strade), e su un’armatura micidiale (una volta sbloccata, di cui preferisco non svelarvi nulla). Si sente dunque la mancanza di un sistema di livelli di difficoltà da selezionare: avrebbero potuto soddisfare così più categorie di giocatori. L’unica nota positiva è rappresentata da nemici più vari, sicché dovremo impiegare tecniche e armi diverse a seconda della situazione.
Comparto grafico: le cut-scene sono ancora più curate e ricche di dialoghi, spesso rivelatori. La gestualità dei personaggi è invece troppo teatrale. Il ciclo giorno/notte, poi, varia piacevolmente i colori e le sensazioni.
Le città, anche stavolta, sono spettacolari: riprodotte con estrema cura e realismo, denotando amore e passione per la storia e l’arte rinascimentale del Bel Paese. In generale si respira maggior vivacità e varietà rispetto alle location di Damasco, Gerusalemme e Acri gustate nel predecessore.
Firenze è piacevolmente caotica con il suo vociare, la campagna toscana è più spoglia, San Gimignano è ricca di torri e attorniata da pareti di tufo, Monteriggioni ospita la Villa dello zio Mario ricca di segreti, Forlì è più scura ma circondata dalle acque del Ronco, Venezia coi suoi canali muta il gameplay (offrendo nell’acqua imperante continue vie di fuga a nuoto), e Roma è avvolta da colori caldi ma la si apprezza solo per una breve sezione.
Inoltre alcuni personaggi, e avvenimenti storici muteranno completamente l’atmosfera di alcuni ambienti (come il Carnevale a Venezia).
Comparto tecnico: le animazioni ancora più fluide, la mole poligonale è impressionante per l’epoca d’uscita; buono anche il sistema d’illuminazione e le texture. Persistono anche stavolta del pop-up e delle compenetrazioni poligonali.
Comparto audio: le musiche sono opera (anche stavolta) del compositore Jesper Kyd, autore pure di brani delle serie di Hitman e di Borderlands. Il doppiaggio in italiano è buono, così come l’effettistica ambientale.
Titolo: Assassin's Creed 2
Genere: Action-Adventure
Sviluppatore: Ubisoft Montreal
Editore: Ubisoft
Data di rilascio su pc: 5 marzo 2010
Commento finale: c’è un netto salto di qualità rispetto al capitolo precedente; le meccaniche così come le situazioni sono più varie. Le missioni secondarie e terziarie non sono mai fine a sè stesse, giacchè sbloccano porzioni di storia, gadget, e svelano pure diversi misteri.
Ad oggi, Assasssin’s Cred 2 è il miglior titolo della serie, nonostante siano usciti diversi capitoli in questi anni (forse troppi). Mi ha stupito la scelta di accoppiare le ambientazioni, e i cambi d’atmosfera al gameplay: durante il carnevale di Venezia si rendono disponibili i giochi di abilità dove solo lì è possibile ottenere una maschera d’oro, inoltre i canali offrono un’ulteriore via di fuga non disponibile in altre zone; poi alcune missioni possono essere svolte solo durante determinate ore del giorno, quindi anche il ciclo circadiano non interpreta un mero vezzeggiativo estetico.
Pro:
Contro:
- Ricostruzione ambientale
- Personaggi intriganti
- Contesto storico
- Meccaniche più varie
- Missioni secondarie non fini a sè stesse
- Ritmo
Contro:
- IA permissiva
Voto 9
Fonte immagini: Google