Razer Sabertooth è un gamepad di fascia alta riservato al target eSport; si distingue per confort e qualità dei materiali
E’ un controller wired, è assente dunque la modalità wireless
Si rivolge agli eSport. Questo aspetto è molto importante perché ci fa capire come il design sia stato studiato per migliorare il confort e la maneggevolezza: non è un prodotto che stuzzica il pubblico alla ricerca di scorciatoie e di personalizzazione estrema, giacché mancano le classiche macro che invece darebbero una grande mano, ad esempio, nei picchiaduro. Non è previsto quindi un software dedicato da istallare, in grado di farci scegliere come sfruttare al 100% i 6 tasti in più. Questi infatti sono sì programmabili (grazie al limitato software incorporato nella periferica), ma di fatto consentono solo di riposizionare i normali pulsanti in posizioni più comode per il singolo giocatore.
Facciamo un esempio: se sto giocando a un fps e non mi trovo a usare il tasto RB per lanciare la granata, posso — con tale gamepad — spostare questo comando in uno dei 6 tasti in più, e rendere l’esperienza più personale e confortevole.
Nasce come evoluzione del precedente Razer Onza, che inizialmente venne bandito da alcune manifestazioni online, perché associato all’idea di barare. L’azienda statunitense si è poi battuta proprio per sottolineare come non ci fossero macro da sfruttare, ma solo una riproposizione più personale degli stessi pulsanti dei classici controller. Questo per sottolineare — ancora una volta — come il target sia appunto quello del giocatore "professionista", soprattutto in ambito console. Ma il controller è chiaramente compatibile al 100% con Windows.
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Razer Sabertooth Controller per Xbox 360 e PC - Recensione |
Confort: il design è chiaramente ispirato al controller della Xbox 360, ma le linee sono leggermente più snelle. Ciò che lo contraddistingue dal pad tradizionale — oltre ai tasti in più, di cui parlerò nella sezione “layout” — sono i 2 copri analogici in gomma morbida. Questi permettono di ottenere un grip maggiore grazie al disegno sopraelevato, atto a aumentare l’attrito.
Il cavo è lungo 3 metri, ed è rivestito con una guaina di tessuto, al fine di prevenire i classici nodi. Inoltre è staccabile dal corpo principale, per essere riposto comodamente nell'ottima (e organizzata) custodia fornita in dotazione. L’aggancio è stato ideato per prevenire il distacco, che invece può innescarsi col normale joypad della Microsoft.
Packaging: a seconda di dove viene acquistato l’oggetto, la scatola muta pelle.
In generale — come saprete già, se avete dato un’occhiata alla mia recensione del Razer Orbweaver — la società californiana opta per 2 scelte in base al cliente. Se acquistate la periferica in un negozio terzo (fisico o online), vi verrà recapitata la consueta confezione (di colore nero e verde) con apertura a libro, dove poter ammirare il prodotto senza aprire l’imballaggio. Il motivo è ovvio, far vedere la merce in esposizione, rendendo accattivante il design esterno.
Se invece acquistate direttamente dallo store della casa fondata a Irvine, la confezione che vi verrà recapitata sarà del tutto anonima all'esterno, ma più curata nell'imballaggio, grazie al copioso materiale protettivo.
All'interno comunque troverete: 2 adesivi riportanti il classico marchio di fabbrica; i 2 copri-analogici succitati; il cacciavite per staccare i tasti aggiuntivi sottostanti; la custodia nera, dotata di chiusura lampo, per portare sempre con voi la periferica. Quest'ultima è suddivisa internamente in 2 zone: una — disegnata con le forme del Razer Sabertooth — svolge la funzione d’alloggiamento, l’altra — rifinita con una comoda retina — è atta a contenere manuale e accessori.
Layout: il D-Pad non presente la classica croce unita con il disco sottostante, ma il design si rifà invece alla controparte Sony del classico DualShock; le 4 direzioni, quindi, sono stanziate su 4 pulsanti separati. Il resto del disegno frontale non presenta novità sostanziali, se non per la presenza (in basso) del display OLED col qual interagire (tramite i 2 tasti posizionati ai lati del piccolo scherno) per programmare l’apparecchio: scegliere la sensibilità degli analogici (anche separatamente), e mappare i tasti opzionali. E’ possibile (sempre da qui) gestire il Razer Sabertooth, per: disattivare l’illuminazione, e non incorrere in errori di distrazione; scorrere i profili di gioco; attivare (o meno) la vibrazione della periferica.
La zona dorsale (lato cavo) è caratterizzata: dai classici grilletti (LT e RT), dai sovrastanti pulsanti RB e LB, e dai tasti programmabili M1 e M2 — ubicati più centralmente — raggiungibili a mezzo degli indici.
La zona inferiore presenta 2 grilletti programmabili — a forma di mezzaluna — prodromi di 4 ulteriori tasti, raggiungibili con gli anulari o con i medi.
La disposizione, insomma, vi permette di usare più dita della mano contemporaneamente; oppure far riposare quelle che magari cominciano a stancarsi, senza boccare così le sezioni di gioco.
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Razer Sabertooth - LucullusGames |
Analisi post-prova: ho usato questo dispositivo per quasi un anno, poi mi si è rotto l’analogico sinistro perché nella prima versione il Razer sabertooth aveva optato per una parte superiore interamente in gomma morbida. Una scelta non brillante visto che le continue sollecitazioni del pollice l'hanno portata alla lesione. Contattato il supporto Razer, ho ottenuto la sostituzione in un paio di settimane (dopo aver inviato il controller rotto). Evidentemente erano già consci del problema infatti avevano già sostituito il progetto originale con degli analogici in gomma dura come nel classico gamepad della xbox 360.
Inutile nascondere che la mancanza di un software dedicato limita inevitabilmente lo scenario d’uso: usare le macro in alcuni giochi si rende necessario, e non implica per forza un tentativo di barare. Quindi, se non rientrate nei gamer professionisti — e questo vale anche per il sottoscritto — non vi consiglio questo apparecchio, a meno che non abbiate una buona disponibilità economica e/o amiate il lusso e la piacevolezza di un prodotto sicuramente più comodo di un normale gamepad.
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Razer Sabertooth Controller Xbox 360 PC - Andamento del prezzo su Amazon |
Commento finale: è una periferica che non si rivolge a tutti, e costa abbastanza in rapporto alle funzioni opzionali che offre. Se vi servono davvero dei tasti in più o volete sfruttare le macro, non è l’ideale. Ma se volete un oggetto più curato — e con una disposizione più confortevole dei tasti — allora fateci un pensierino.
- Requisisti di sistema: Windows 10 / 8 / 7 / Vista / XP
- Lunghezza cavo: 3 metri.
- Interfaccia: usb
- Garanzia di 1 anno del produttore (teoricamente fa fede anche il solo seriale), conservate lo scontrino ed avrete il secondo anno di garanzia legale garantita dallo Stato italiano.
- Prezzo: 53 - 99,90 (scopri come monitorare i prezzi Amazon QUI)
Pro:
- Custodia comoda
- Maggior grip
- Qualità dei materiali
- Confort
Contro:
- Mancanza di software dedicato e personalizzazione limitata
- Prezzo
- Assenza del wireless (ma almeno il filo evita i lag)
Voto 8,3
Fonte immagini: Google