Gears of War Fine della Coalizione è il quarto romanzo di Karen Traviss incentrato sulla saga letteraria ideata da Epic Games
“Ma quanti tipi diversi di questi dannati luminescenti esistono?” (maggiore Gill Gettner)
Eccoci arrivati al quarto testo sull’epopea della squadra Delta, narrata dalla scrittrice inglese Karen Traviss. Gears of War Fine della Coalizione si colloca tra il precedente romanzo denominato Gears of War Anvil Gate, e il videogame di Epic Games intitolato Gears of War 3.
Una novità carina — nonchè pratica — è l’inserimento (prima del prologo) della sintetica cronologia degli eventi più importanti: dallo scoppio delle Pendulum Wars, alla situazione attuale (15 anni dopo l'E-Day).
“Quand’è che mi ascolterete? Avete 4 settimane di tempo prima di iniziare a consumare le risorse di carburante necessarie a tornare sulla terraferma. Non c’è più imulsion… Siamo bloccati su un’isola nel bel mezzo del nulla” (Royston Sharle, capo del consiglio d’emergenza)
Storia: come suggerisce il titolo — che tra parentesi si palesa come uno spoiler gigantesco — la trama principale evidenzierà come gli avvenimenti porteranno le fazioni interne a dividersi, sciogliendo la Coalizione dei Governi Organizzati.
Il testo riparte esattamente da dove avevamo lasciato i protagonisti l’ultima volta: i Lambent stanno prendendo via via il possesso dell’isola di Vectes, minando seriamente le riserve di cibo (limitando il terreno destinato al pascolo, e all’agricoltura); Dom Santiago si sta finalmente riappropriando della sua vita (riesce a parlare di Maria senza rimanere bloccato nel dolore); Marcus Fenix è sempre avviluppato dall’impenetrabilità dei suoi pensieri, ma ora prova (raramente) anche a discutere del più e del meno; Victor Hoffman continua la sua relazione con Bernadette Mataki, ma comincia anche a rifugiarsi sempre più spesso nella nostalgia dei tempi andati (la vecchiaia si fa sentire); Miran Trescu insieme al colonnello responsabile della difesa e al capitano della marina (Quentin Michaelson) rafforzano il rapporto di fiducia e di potere (costituiscono un vero e proprio triumvirato), ma il leader di Gorasnaya comincia a far fatica nel tenere unita la sua gente.
Mentre il lungo flashback — questa volta — si concentrerà sul terrore scatenato dall’ascesa delle Locuste: vivremo le prime ore dell’Emergence Day, e le successive settimane di riorganizzazione del perimetro COG. Scopriremo come Augustus Cole e Damon Baird hanno fatto amicizia, come Dizzy Wallin da arenato sia dovuto entrare nell’esercito per proteggere la sua seconda famiglia (Operazione Lifeboat), ma soprattutto come Bernie abbia vissuto il ritorno a Galangi (dopo la fine del conflitto con l’UIR) e il successivo distacco forzato dal 26° fanteria reale di Tyrus (una volta comparse le Locuste).
Agente patogeno, parassita, fonte energetica, arma di distruzione di massa, segreto di Stato
Focus: si concentra sulla natura dell’Imulsion. Su alcuni personaggi e zone caratteristiche di Sera.
Non si tratta semplicemente di una fonte energetica, Baird aveva supposto potesse essere qualcosa di contagioso: ricordate (a Jacinto) il Brumak divenuto esplosivo, subito dopo essere finito nella pozza di imulsion? (E’ il finale di Gears of War 2).
Stavolta vedremo come questa “entità" riesca a cambiare velocemente il suo stadio evolutivo.
Inizialmente si credeva che le Isole fossero sicure, le Locuste infatti non erano in grado di scavare così in profondità (sotto il fondale marino), ma i Lambent sono doversi: non si tratta di una versione alternativa delle unità dirette da Myrrah. Non hanno un piano chiaro di conquista, ma sfruttano flora e fauna per rivoltarsi contro tutto e tutti in maniera indistinta.
Abbiamo appreso — nei testi precedenti — che i “tronchi” riescono a sfruttare le faglie marine, per portare in superficie i “polipi” luminescenti; ma su Vectes ci sono anche zone in granito, qualcosa quindi non quadra: come fa poi l’imulsion a comparire dal nulla? E cos’è quel liquido scuro che accompagna il nemico e uccide la natura?
Come accennavo nel paragrafo precedete, scopriremo qualcosa in più su diversi personaggi importanti (Baird, Cole, Bernie, Dizzy), e sulle loro zone d’origine. Sera è sempre mancata di una connotazione peculiare, la scrittrice non ci forniva dettagli che ci facessero appassionare a questa ambientazione. Nel precedente testo abbiamo scoperto qualcosina, stavolta si fa un passo in più collegando i 4 personaggi succitati alle loro zone d’origine (ad esempio Hanover, sede dei Cougars: la squadra di Thrashball di Cole), e al fattore che hanno giocato nelle vicende della guerra contro i vermi. Sempre in maniera sintetica, senza lunghe descrizioni.
“O salviamo chi possiamo, e preserviamo la specie umana, oppure facciamo la cosa più equa e lasciamo che tutti condividano l’estinzione. La decisione è mia” (presidente Richard Prescott)”
Gears of War Fine della Coalizione - Recensione - LucullusGames |
Critica personale: testo formalmente ben strutturato, ma meno esplicito; troppe 500 pagine.
Il ritmo si pone come una via di mezzo tra quello dei più riusciti episodi, ovvero Gears of War Aspho Fields e Gears of War Anvil Gate, e il meno brillante Gears of War I Resti di Jacinto. Ci sono un sacco di contenuti e di domande che tengono il lettore col fiato sospeso, ma 500 pagine sono davvero troppe: soprattutto se consideriamo che molti dei quesiti alimenti non verranno risolti in queste pagine, ma saranno rimandati al successivo gioco (Gears of War 3) e al romanzo (Gears of War Prigioniero).
Karen Traviss in questo caso gioca molto sugli indizi sparsi qua e là, in parte stuzzica il lettore a farsi un’idea propria, ma c’è anche dell’altro. Non è una scelta legata al caso, né solamente una tecnica narrativa che ci tiene incollati “sul pezzo”. Questo libro viene pubblicato circa un mese prima dell’uscita del videogame, che chiude la trilogia della squadra Delta.
E’ un ottimo stratagemma commerciale — per alimentare l’hype e la “lore” dell’universo di Gears of War — quello di allacciare in maniera così ravvicinata 2 opere appartamenti a media differenti, tuttavia era preferibile una minore dilatazione degli eventi. Mi spiego meglio, i contenuti dei 3 libri consecutivi (I resti di Jacinto, Anvil Gate, Fine della Coalizione) — alla fine della fiera — potevano essere tranquillamente inseriti in soli 2 testi. Non c’era bisogno di dilungare troppo, e di fatto (soprattutto) il primo e (raramente) l'ultimo pagano questa scelta in termini di ritmo. Non a caso ho scelto questi 3 testi: fanno da ponte tra il secondo e il terzo gioco.
Ma questa opzione è stata pianificata per mantenere vivo l’interesse su un brand fondamentale per Microsoft: ogni anno è stato pubblicato un testo, ciò è avvenuto per 5 anni di fila.
Ovviamente non mancano le chicche che ricollegano le opere precedenti con un’eleganza tanto semplice quanto efficace, come ormai ci ha abituato bene la scrittrice.
"Sarò vigile e inflessibile nella mia ricerca dei nemici della Coalizione. Difenderò, e manterrò l'Ordine della Vita come è stato proclamato dai Padri Fondatori della Coalizione nel Canone Octus... Io sono un Gear." (giuramento dei Gears)
Karen Traviss
Giornalista, scrittrice di opere sci-fi, glottoteta, ex corrispondente della difesa, sceneggiatrice di film e fumetti.
Non è nuova a romanzi che potremmo definire “militaristi”, tra i suoi lavori passati spiccano, ad esempio, Star Wars Republic Commando: Hard Contact (2004).
Inizia a lavorare come giornalista, e poi entra a far parte della Territorial Army (unità delle forze armate di terra del Regno Unito) e nella Royal Naval Auxiliary Service come corrispondente. Ha studiato alla Clarion Science Fiction & Fantasy writers’ workshop (un sorta di “accademia” per aspiranti scrittori di sci-fi e fantasy).
Ha dato alla luce a diverse opere su licenze famose — oltre a Star Wars ha lavorato sul brand di Halo — ma non si è limitata a dei semplici tie-in, preferendo invece dare ai prodotti una propria visione. Molti suoi romanzi sono apparsi più di una volta nella Top Ten dei libri più venduti del New York Times.
Analisi della versione italiana
Devo purtroppo segnalare un aumento del numero di errori rispetto ai titoli precedenti, sviste che si sarebbero potute evitate con una rilettura: una pigrizia che purtroppo ho costatato spesso nelle edizioni multiplayer. Rammento almeno 2 consecutio temporum non rispettate; altri sono di minor entità come la mancanza di una lettera in una parola (es. pag 369, "durant" in luogo di "durante").
Mentre la traduzione — come in passato — non è assolutamente perfetta, ma almeno è più che sufficiente.
“Mio padre mi aveva avvertito che un politico non può essere un eroe finché non muore e la storia lo inserisce in un contesto. Non ambisco a diventare un eroe, ma mi piacerebbe, un giorno, essere capito” (presidente Richard Prescott, dalle sue memorie mai pubblicate)
Versione inglese: cartaceo e ebook
Titolo originale: Gears Of War: Coalition's End
Scrittrice: Karen Traviss
Editore: Orbit
Anno pubblicazione: 4 agosto 2011
Pagine: 624
Prezzo: 9-11 euro (cartaceo) / 6-7 euro (ebook)
Versione italiana: solo in forma cartacea
Traduttore: Francesca Noto
Editore: Multiplayer Edizioni
Pagine: 544
Prezzo. 12-15 euro
Commento finale: alla fine Gears of War Fine della Coalizione mi è piaciuto, ma non quanto il primo e il terzo. Il ritmo è tenuto alto dallo scoprire cosa è davvero l’imulsion, qual ‘è il piano dei Luminescenti (o Splendenti, come usa chiamarli Gill Gettner), cosa nasconde il disco rubato da Hoffman (a Prescott), cosa riporta la misteriosa trasmissione radio scoperta da Donneld Mathieson… Ma come vi anticipavo non tutto troverà, qui, una spiegazione. Resta dunque una saga indirizzata più al fan dei videogame, anche se il finale è meno brusco dei precedenti.
Pro:
- Aneddoti e retroscena gustosi
- Scorrevole
- Buona caratterizzazione dei personaggi
Contro:
- Poco spazio al rapporto Marcus-Anya
- Non adatto ad un generico lettore di sci-fi
- La versione italiana presenta qualche errore
Voto 7,2
Extra:
Fonte immagini: foto realizzate personalmente