Gears of War 4 The Coalition - Recensione

Gears of War 4 è un seguito diretto, ma anche un nuovo inizio per la saga a cui Cliff Bleszinski diede i natali nel lontano 2006




Il tempo passa, ma le cicatrici aumentano: cambia il nemico, ma la Pace non vuole proprio attecchire su Sera


Storia: 25 anni dopo gli eventi di Gears of War 3 non abbiamo più a che fare con Locuste e Luminescenti. il Pianeta è entrato in una fase di lenta ripresa che tuttavia non durerà molto. A quanto pare nuove entità bramano la superficie: d’altro canto che ci staremmo a fare noi — col pad alla mano — se ci fosse finalmente la pace?
Se la Natura si è impossessata di diverse aree consumate in precedenza dalle guerre, va detto che la perdita dell’Imulsion ha portato importanti cambiamenti all'ambiente che ora presenta furiose tempeste di vento e devastanti fulmini.
Il COG del nuovo corso — diretto dall’autoritario ministro Jinn — ha ripiegato su nuove fonti energetiche, e nuovi insediamenti fortificati che hanno limitato le libertà dei cittadini in nome della sicurezza. I Gear non sono stati smantellanti, ma l’ordine è stato relegato soprattutto ai DeeBees (automi). Non tutti i cittadini hanno però accettato di rimanere rinchiusi nelle gabbie “dorate” del Governo, e tra questi incontreremo James Dominic “JD” Fenix (figlio dell’eroe dei precedenti 3 capitoli maggiori) e l’amico Delmont “Del” Walker; i 2 finiscono col rifugiarsi tra gli Estranei, invisi ai COG.
In questa nuova comunità si trova anche Kait Diaz, che completa il trio del nuovo corso. Qui, però, si troveranno a combattere contro un nemico di proporzioni decisamente più pericolose: lo “Sciame”.


La classica e solida struttura di base viene arricchita da poche ma interessanti meccaniche


Gears of War 4 - Recensione


Gameplay: la campagna (affrontabile anche in co-op) propone una longevità minore rispetto agli ultimi 2 capitoli principali (circa 8-9 ore); giocando in solitaria vestiremo i panni di JD, mentre l’eventuale nostra spalle potrà scegliere se impersonare Del o Kait.
La struttura di fondo è pressoché rimasta la medesima, ma come vedremo in seguito ci sono un paio di meccaniche nuove che tuttavia non rivoluzionano l'offerta.
Come sempre, dunque, l’avanzamento è abbastanza lineare (a parte i classici bivi che ci porteranno a supportare l’alleato e/o viceversa) e sono presenti sezioni animate da ondate continue. Il combat system prevede di spostarsi di barricata in barricata, sfruttando l’ottimo cover system dinamico (con agganci anche in scivolata e in corsa) in mappe circoscritte ma da buon design. Il feeling delle armi è ottimo e le bocche da fuco sono caratterizzate ancora dal mini-gioco della “ricarica attiva”.
Anche lo sciame sfrutta la risalita dal terreno e i “nidi” (simili alle buche di fuoriuscita delle Locuste) possono essere chiusi usando gli esplosivi. A proposito di armi, oltre ai soliti Lancer, Gnasher, Arco Torque, ecc… sfrutteremo nuove conoscenze e riproposizioni più audaci: l’Overkill, un fucile a pompa con due colpi consecutivi ma dalla differente tempistica (il primo è sganciato appena si pigia sul grilletto, il secondo scatta quando lo si rilascia); il Buzzkill scaraventa delle lame rotanti che rimbalzano lungo gli elementi dello scenario, consentendo di eliminare avversari nascosti attraverso le sponde; il Dropshot è una sorta di lanciagranate tattico a singolo colpo, la cui detonazione è rimessa alla nostra tempistica; il fucile Embar (privo di mirino) sprigiona enorme danno, ma il colpo va prima caricato e poi sparato.

Alcune novità


L’interazione con l’ambiente sfrutta ora le complicazioni generate dai nuovi eventi atmosferici, anche se va sottolineato che si tratta al più di situazioni scriptate. Però è bello constatare che condizionano l’avanzamento del percorso, e le traiettorie dei proiettili.
Ma 2 sono le meccaniche che influiscono di più in modo attivo: la possibilità di tirare fuori il nemico dalla copertura adiacente si da eseguire rapide esecuzioni, e scavalcare in corsa un ostacolo per sferrare un calcio al volo sul nemico accucciato dal lato opposto.

Multiplayer: diverse modalità, alcune fanno l’occhiolino agli e-Sport (Escalation)


Oltre alle classiche (Deathmatch a Squadre, Guardiano, Re Della Collina), fanno la comparsa nuove modalità. Il net-code è buono e le 10 mappe sono diverse per design e grandezza. Queste ultime sono disponibili sin da subito per tutti, e ve ne saranno 2 gratis ogni mese (per la durata di un intero anno); però i nuovi scenari andranno a sostituirne alcuni vecchi, a meno di non aver acquistato il season pass che dunque andrà via via ad incrementare il counter delle arene.
Tra le modalità più interessanti spiccano: Dodgeball, Corsa agli Armamenti, e Escalation.
Dodgeball inscena un contesto  di cinque contro cinque, dove ogni uccisone permette di riportare in vita un compagno caduto della propria squadra; Corsa agli Armamenti fornisce, a intervalli regolari, armi differenti per uccidere gli avversari; Escalation (ideata con un occhio di riguardo agli e-Sport) è più tattica rispetto alle altre giacché i team si sfidano per la conquista si 3 punti di controllo per un massimo di 13 round, ma la squadra perdente nel round successivo ha la facoltà di posizionare a sua discrezione le armi più efficaci sulla mappa.
Tra le modalità cooperative spiccano l’immancabile Orda e il Versus Co-op.
L’Orda 3.0 prevede cinquanta d'ondate di nemici organizzate con difficoltà crescente, dove è importante fare gioco di squadra per difendere la postazione. La novità è rappresentata dall'introduzione di 5classi (Soldato, Cecchino, Ingegnere, Pesante e Scout), caratterizzate da statistiche differenti; non è possibile modificare la scelta nel corso della partita
Ad accompagnarci nell'impresa ci sarà il Fabbricatore (un enorme baule trasportabile) da cui tirar fuori fortificazioni mobili, torrette difensive, barricate, esche e ammennicoli vari da sbloccare tramite l'investimento dei punti acquisiti con le uccisioni.
Versus Co-Op, ci permette di sfruttare tutte le varie modalità multiplayer (viste), ma insieme ad altri giocatori per formare un team contro una squadra di bot.


Una nuova generazione che fa fatica a confrontarsi con i gloriosi eroi degli anni passati


Gears of War 4 - LucullusGames


Spunto critico: il nuovo che avanza, storia da integrare con i romanzi
Mi sembra di rivedere, nei nuovi ragazzi, la difficoltà iniziale incontrata da Anya nel rapportarsi a sua madre Helena Stroud (l'eroina di Aspho Point): tutti si aspettavano molto, e la ragazza aveva del potenziale che faticava a mostrare.
Sicuramente i nuovi protagonisti non hanno la personalità dei membri della squadra Delta, ma non dimentichiamoci che sono state le varie esperienze vissute a renderli così come li abbiamo imparati ad amare. I 3 ragazzi sono più giovani di quelli che vedemmo per la prima volta nel 2006, e non hanno ancora avuto modo di dimostrare nulla.
Marcus infatti aveva già superato i 30 ed era già stato un eroe di guerra. La medaglia Embry, a 20 anni, combatteva già le Pendulm Wars, e vedeva morire il suo migliore amico davanti ai propri occhi. Inoltre si sentiva ingiustamente colpevole del fatto che il padre aveva reso disponibile un’arma che aveva sterminato il 99% degli abitanti di Sera. Tutto questo background non l'abbiamo appreso giocando, ma leggendone i romanzi proprio perchè accaduto prima della pubblicazione del primo gioco.
Per non parlare di Dom che perde, uno ad uno, tutti i membri della sua famiglia velocemente, così come l’aveva costruita (era ancora minorenne quando aveva sposato Maria), arrivando poi a porre fine alle sofferenze della moglie sparandole, per aggrappandosi alla vita solo grazie alla presenza di Marcus. E potrei continuare il discorso analogamente per tutti gli altri membri del gruppo, ma l’antifona si è capita: insomma, ci vorrà del tempo per farsi piacere il nuovo gruppo, vista la loro giovane età.
Come sappiamo, poi, la storia nei videogame dei GoW è lacunosa, e va integrata sempre coi romanzi. Se avete voglia di saperne di più, io li sto recensendo tutti: attualmente ho valutato Gears of War Aspho Fields e Gears of War I Resti di Jacinto, tra pochi giorni sarà la volta di Gears of War Anvil Gate.

Comparto grafico: l’impatto estetico è decisamente spettacolare. I colori variano di location in location, riuscendo a mutare atmosfera. Calcheremo zone ricche di vegetazione, ex terre dei COG, e persino altre che fanno eco a un’epoca ormai lontana in cui Sera versava nel progresso. Come già sottolineato i fulmini e le tempeste elettromagnetiche sono eccezionali, non sono da meno le cut-scene.

Comparto tecnico: le animazioni e la dinamicità degli elementi dello scenario colpiscono per vivacità e dinamicità, anche se alcuni elementi sono scriptati. Finalmente assistiamo a un'ottimizzazione, su Windows Store, come si deve; la scalabilità è buona. Le texture sono di buona qualità, i modelli poligonali dei personaggi sono ricchi di dettagli. Il sistema d’illuminazione gioca bene con le fonti di luce, e gli effetti particellari lasciano a bocca aperta (soprattutto per esplosioni e detriti vaganti nell’aria). Il frame-rate è solido, si possono superare i 60 frame in 1080p, e raggiungere i 30 in 4k — hardware permettendo.
L’Unreal Engine 4 mostra i muscoli, mentre le impostazioni a disposizione dell'utente sono diverse, possiamo agire su: Anti Aliasing, motion blur, FOV, qualità del lens flare, disabilitare il Vsync (a differenza di altri titoli nello store), ambient occlusion, texture.

Comparto audio: i dialoghi sono doppiati in italiano; in generale si è fatto un buon lavoro, anche se qualche espressione (e definizione) si poteva tradurre meglio. Le musiche son varie e l’effettistica ambientale è ottima.

Commento finale: Gears of War 4 non osa in single-player. Forse il timore dei nuovi sviluppatori era animato dal far accettare al giocatore un'ambientazione narrativa già abbastanza distante dagli eventi del terzo capitolo, sicchè si sono concentrati maggiormente sul passaggio di consegne generazionale. Qualcosa di analogo era già avvenuto in passato con il brand di Halo, forse è Microsoft stessa ad aver richiesto un maggior contatto col passato; ad ogni modo i The Coalition hanno confezionato un interessante prova, ma dovranno aggiungere decisamente carne al fuoco (nuove meccaniche di gioco) per le prossime interazioni.

Pro:

  • Multiplayer eccezionale
  • Splatter e scanzonato
  • Ottimi colpi d'occhio
  • Ottimizzazione e scalabità
  • Play Anywhere
  • Risoluzione 4k


Contro: 

  • La vecchia squadra Delta aveva maggiore personalità
  • Struttura single-player conservativa
  • La storia come sempre va arricchita coi romanzi


Voto 8,6




Extra:



Fonte immagini: Google