DUCATI 90th Anniversary è uno spin-off di Ride, a tema Ducati; il modello di guida è il medesimo, ma notiamo alcune mancanze
Il titolo celebra il novantesimo anniversario della casa di Borgo Panigale, nata nel 1926
In DUCATI 90th Anniversary partiamo dalle 125cc di fine anni ‘50 fino a giungere alla Desmosecidici GP15 di Andrea Dovizioso, passando per la Desmosedici GP7 con la quale Casey Stoner ha vinto il mondiale nel 2007. I 39 modelli (10 dei quali ripresi da Ride) offrono feedback diversi a seconda della tipologia: metteremo quindi le mani su naked, sportive e stradali. L'avanzamento di decade in decade, fa cogliere perfettamente l'incremento della velocità dei mezzi: una sensazione così forte è difficile da ottenere in altre produzioni.Un DLC stand-alone per batter cassa col minimo sforzo?
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DUCATI 90th Anniversary - Recensione |
Gameplay: il menù spartano — ma d’immediata accessibilità — evidenzia subito le poche modalità a disposizione. In DUCATI 90th Anniversary troviamo: Modalità veloci (gara classica, prova a tempo); Museo, per scoprire informazioni e curiosità sui bolidi della rossa; Online con annessa leaderboard, accessibile dopo aver creato il profilo di gioco nella schermata precedente l’avvio (non sono mai riuscito a provarla a causa di penuria di gamer, e il gioco è uscito solo 4 mesi fa); e ovviamente il più ambito e interessante Tour Storico.
Il modello di guida di DUCATI 90th Anniversary rimane ibrido, ma la fisica di guida è più orientata all’arcade rispetto ad altre produzioni (come il migliore Valentino Rossi The Game). Deselezionando i vari aiuti (anti impennata, posizione del pilota per favorire o sfavorire l’aerodinamica, cambio automatico o manuale, e controllo elettronico della trazione) si ottiene una maggiore soddisfazione, soprattutto con le moto più moderne e scattanti che mal digeriscono una gestione approssimativa.
La fisica Pro (diversamente da quelle Standard e Semi-Pro) muta l’approccio, e impone di usare separatamente i freni anteriori e posteriori: non si può, qui, cambiare repentinamente piega in una curva “a esse” né tanto meno accelerare subito in staccata. Mancando però il classico avanzamento scandito dai punti esperienza, il giocatore non sarà stimolato ad usare di meno aiuti e rewind: poiché appunto non verrà premiato con uno score maggiore, atto a sbloccare item come in altri titoli della casa fondata da Antonio Farina.
La modalità carriera si differenzia dalla struttura partorita in Ride
La progressione, infatti, ci vedrà impegnati in 7 grandi ere, a partire dagli anni ‘50 fino ad arrivare alla situazione attuale; tanto per citare alcuni modelli, guideremo: 125 Desmo (1958), 900 Supersport (1978), 750 Paso (1986), Monster 900 (1990), 1098R (2008), Scambler Icon (2015), ecc…Il target è chiaramente rivolto al fan della Ducati, difatti ci saranno diverse gare incentrare anche solo su un particolare modello. E' un’impostazione che non andrà a genio a tutti. Per procedere al decennio successivo, occorrerà semplicemente conquistare un tot numero di stelle (3 elargite per il primo posto, 2 per il secondo e 1 per il terzo); similmente a quanto offerto nei classici Kart Racing.
Manca la possibilità di personalizzare sia l’alter ego digitale (col vestiario licenziato), sia le moto (non troviamo nè upgrade meccanici nè componenti estetiche da istallare). Inoltre è stato eliminato pure il sistema dei crediti, che rendeva più interessante e completa l’offerta di Ride. Le uniche voci su cui possiamo intervenire sono le tipologie di esultanza a fine gara e alcune posizioni di guida del pilota (ad esempio lo stile nelle pieghe in curva); oltre all'assetto pre-gara limitato alle opzioni riservate alle sospensioni, angolo del manubrio, e al rapporto delle marce.
I circuiti di DUCATI 90th Anniversary sono 13 (ma le varianti presenti ne raddoppiano il counter), ma 12 risultano ricavati di netto da Ride; l’unica novità è rappresentata dal Misano World Circuit Marco Simoncelli.
5 tracciati country (Sierra Nevada, Parco Nazionale dello Stelvio, Templi di Kanto, Riviera Francese e Galles del Nord) e 8 piste (Imola, Sugo, Potrero de Los Funes, Alméria, Road America, Magny-Cours, Donington Park).
Le sfide si articolano in Gara Singola, Campionato (più gare singole da espletare in serie), Time Attack (battere — in solitaria — un determinato tempo sul giro), Track Day (realizzare una serie di sorpassi), e Testa a Testa (superare un avversario e mantenere il vantaggio conseguito per un dato tot di secondi).
Mancano le condizioni meteo e la possibilità di personalizzare i mezzi
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DUCATI 90th Anniversary - LucullusGames |
IA: è tarata verso il basso ed è priva di elevati stimoli. Se si ha già un minimo di pratica con i titoli della casa milanese, in DUCATI 90th Anniversary si può impostare subito il massimo livello di difficoltà. In generale la scalabilità è limitata, nel senso che l’unica cosa che muta è il ritmo di gara degli avversari e non il loro modo di guidare. La sensazione di gareggiare con degli automi è forte: raramente sbagliano qualcosa, e per il resto seguono tutti la traiettoria ideale. L’ulteriore problema è rappresentato dal classico trenino di piloti: una fila così ravvicinata che in caso di cadute ci porta dalla prima all’ultima posizione. Inoltre i centauri governati dalla CPU continuano, anche qui, a non avere percezione della nostra presenza: a volte, decelerando in curva c’investiranno senza preoccuparsi di scatenare uno scontro.
In DUCATI 90th Anniversary sono presenti i rewind, ma come nel primo Ride risultano caratterizzati da un lasso di tempo risicato — associato, a volte, al ritardo col quale viene richiamata questa feature — che ne rendendo non sempre efficace gli utilizzi.
Tra le telecamere, cito soprattutto la presenza della casco, e della cockpit
Comparto grafico: non tutti i modelli delle moto sono rifiniti bene, come invece la Milestone ci ha abituati negli ultimi anni. La qualità delle location di DUCATI 90th Anniversary è esteticamente altalenante: le piste non mi hanno colpito particolarmente (quella di Almeria è eccessivamente spoglia); mentre i passi di montagna e quelli cittadini mi sono piaciuti di più, soprattutto Parco dello Stelvio e Templi di Kanto. Quest’ultimo scenario, orientale, presenta stimolanti curve: più tecniche di quanto mi sarei aspettato. In generale ho notato una maggiore presenza di dettagli a bordo pista; per il resto siamo sulla stessa falsa riga di Ride, inclusi i piccoli effetti di luce improvvisi, innescati quando i raggi di sole sbucano da determinate angolature.![]() |
DUCATI 90th Anniversary - Menù principale |
Comparto tecnico: DUCATI 90th Anniversary è mosso dal solito Jam Engine, con i suoi storici difetti. Effetto pop-up, un pò d’aliasing, sistema di collisioni non perfetto, leggerissimo stuttering, e animazioni legnose. In generale il frame-rate si mostra solido sui 60 fotogrammi. Non ho trovato i caricamenti lunghi, ma va sottolineato che ho istallato il gioco su ssd.
L’ottimizzazione fa invece un passo avanti: il gioco è privo di bug, il rendering degli oggetti più lontani è stato migliorato, e le texture sono state leggermente rifinite meglio; ma il colpo d’occhio generale non lascia stupiti. Su questo fronte probabilmente dovremo aspettare ancora un pò; il nuovo motore grafico (atteso per il 2017, a meno di ulteriori rinvii) potrebbe finalmente mettere le cose a posto.
Comparto audio: i rombi dei motori risultano bruttini, ma almeno cambiano a seconda dei modelli. I temi musicali sono invece del tutto impalpabili.
Titolo: DUCATI 90th Anniversary
Genere: Racing ibrido
Sviluppatore ed Editore: Milestone
Data di rilascio su pc: 9 giugno 2016
Commento finale: DUCATI 90th Anniversary è un gioco senz'anima. E' innegabile che gli sviluppatori abbiano deciso di sfruttare più che altro il konw-how maturato in Ride per far cassa. A onor del vero, va però segnalato il lancio già a prezzo budget (soli 20 euro).
Il divertimento è minato da una IA priva di guizzi, oltre che dalle storiche imperfezioni (come la gestione dei contatti). I tracciati sono ben disegnati a livello tecnico, ma non sul piano estetico. Determinate moto storiche hanno, poi, chiaramente un fascino intrinseco.
Sul giudizio finale (stavolta non semplice) pesa anche la componente emotiva, ma il mio consiglio è puntare più su Ride 2 (tanto per rimanere in tema). Magari se lo trovate in forte sconto potreste comunque dargli una possibilità.
Pro:
- Guida scalabile
- Poter rivivere la storia della Ducati
- Senso di progressione della velocità
Contro:
- IA
- Sistema di collisioni
- Fisica
Voto 5,8
Extra:
Fonte immagini: Screenshot personali