Bulletstorm è un divertentissimo shooter, ricco di humor e sadismo; i personaggi sono sboccati e tamarri
Il racconto di una vendetta covata per 10 lunghi anni
Quando il prodotto dei People Can Fly — team che esordì con Painkiller nel 2002 — uscì, venne accostato subito a Gears of War, pur essendo un Fps e non un Tps. Il motivo è legato ad alcune analogie, oltre alla copartecipazione allo sviluppo di Epic Games. Ritroviamo anche qui personaggi tamarri e dalla stazza enorme, così come l’anima splatter. Ma a differenziare Balletstorm da GoW c’è l’atmosfera più cinica, e in un certo qual modo irriverente: qui il cameratismo è schernito, mentre nell’opera nata dalla mente di Cliff Bleszinski è una colonna portante. Inoltre in Bulletstom viene esaltato il sadismo nelle uccisioni, visto che più che andare avanti nella storia il focus si concentra sullo stile da impiegare nelle esecuzioni.
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Bulletstorm - LucullusGames |
Storia: Grayson Hunt è stato il membro di punta delle armate confederate della squadra d'élite Dead Echo del Generale Sarrano; questo fino a quando non si è accorto che il suo superiore non era altri che un leader corrotto. Un flashback chiarificatore ci porta infatti alla mente la vicenda che 10 anni prima costrinse il nostro protagonista a lasciare la Dead Ecco, e diventare un pirata spaziale ubriacone: l’assassinio del giornalista Novak che Sarrano aveva dipinto come terrorista, ma che in realtà stava solo indagando sulle malefatte del generale.
Il “caso” (ma vah! ) vuole far incontrare — o sarebbe più giusto dire scontrare, visto che Grayson pur di vendicarsi farà schiantare la sua nave spaziale con quella di Sarrano — i 2 nei pressi del pianeta Stygia. Ad accompagnarci lungo il percorso ci sarà Ishi Sato — l’inseparabile compagno d’armi (e qui si torna all'analogia tra Marcus e Dom in GoW) — che all’inizio dell'avventura rischia già di lasciarci le penne. In realtà l’accaduto permette al dottore di bordo di impiantare dei circuiti in silicio nel cervello del ragazzo, trasformandolo in un interessante Cyborg guerriero.
Stygia un tempo era una meta ambita, visti i panorami che ancora lasciano a bocca aperta; ma ora è in rovina, oltre che abitato da ribelli e selvaggi.
I protagonisti fanno il verso alla squadra Delta
Gameplay: anche l’avanzamento alterna fasi esplorative e combattimenti (al chiuso e all’aperto) lungo binari come in Gears of War. Ma il ritmo è più alto, visto che l’obiettivo del gioco è alimentare il contatore della spettacolarità delle uccisioni. Ogni esecuzione elargisce dei punti in base alla difficoltà del colpo e alla varietà della sequenza. Si, è possibile pure concatenare gli attacchi e sfruttare gli elementi ambientali (spuntoni, cavi elettrici, cactus, barili esplosivi, piante carnivore).
Tra le bocche da fuoco figurano: un fucile automatico, uno di precisione che permette di aggiustare la traiettoria finale del colpo, una specie di balestra che lancia paletti metallici (qui la mente ritorna a Painkiller), un fucile a pompa a quattro canne, ecc…
Oltre ai danni perpetrati dalle armi, si può stordire e rompere la linea d’attacco nemica con calci e scivolate. Usando la frusta elettromagnetica (denominata il “cappio”), è possibile sviluppare delle combo mantenendo i corpi avversari in aria, moltiplicando così il punteggio.
Non mancano neppure le Boss Fight che invece ritornano ad una struttura più classica per il genere. Peccato manchi la possibilità di svolgere la campagna in co-op, spesso infatti siamo in compagnia di alleati governati dall’IA, e ciò suggerisce che almeno in fase di sviluppo tale opzione era stata presa in considerazione.
I punti guadagnati non servono solo a dimostraci quanto siamo stati bravi, ma possono essere spesi presso determinati terminali, sì da acquisire munizioni, ampliare i caricatori, sbloccare modalità di fuoco secondario, e alimentare infine il circolo vizioso di skillshot sempre più profonde.
Versione Full Clip Edition
Questa release, realizzata nel 2017, esce sei anni dopo la versione originale del gioco, e apporta più che altro un upgrade di natura tecnica, a dire il vero nemmeno molto spinto (gli asset sono quelli del 2011). Dall'originale Unreal Engine 3 si è passati quindi al più potente Unreal Engine 4, con risoluzioni fino a 4K e 60 frame al secondo; anche il sistema d'illuminazione è stato rivisto. Le meccaniche di gioco sono invece rimaste le medesime, così come l'incedere della main quest che non vanta contenuti nuovi. Personalmente queste operazioni commerciali non mi piacciono. La rimasterizzazione di titoli di 10-20 anni fa ha senso, poichè permette a giocatori più giovani di mettere le mani su prodotti che magari nemmeno esistono più, o che non girano bene sui moderni sistemi operativi. Quindi il caso di Planescape Torment è assolutamente ben accetto. Così come sono benvenute le ex-esclusive console, vedi Bayonetta e Vanquish.Il dlc Duke Nukem's Bulletstorm Tour ci permette semplicemente di affrontare la campagna nei panni del protagonista della serie Duke Nukem. Questo contenuto è stato inserito come premio di preorder, quindi ora (dopo la data di uscia della Full Clip Edition) va acquistato a a parte: si tratta di una scelta alquanto discutibile, visto che già la remaster costa quanto un titolo a prezzo pieno.
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Bulletstorm - Recensione |
Comparto grafico: è un elemento che lasciava ottime sensazioni già all’uscita. C’è una buona varietà di ambienti: grattacieli diroccati, giardini botanici ricchi di spore velenose
Comparto tecnico: l’Unreal Engine 3 — in generale — fa la sua bella figura, anche se il sistema d’illuminazione offre una prova modesta. I modelli dei personaggi non stupiscono, così come le animazioni facciali poco espressive.
Comparto audio: il doppiaggio in italiano non è all’altezza della controparte inglese, ma si palesa comunque come una prova più che sufficiente; il punto è che le battute perdono un pò di efficacia nella traduzione. Le voci: Dario Oppido (Grayson Hunt), Claudio Moneta (Ishi), Gianni Gaude (Sarrano), e Emanuela Pacotto (Trishka).
Titolo: Bulletstorm
Genere: Fps
Sviluppatore: People Can Fly
Editore: Electronic Arts
Data di rilascio su pc: 25 febbraio 2011 / 7 aprile 2017 (Full Clip Edition)
Commento finale: la longevità si aggira sulle 7 ore. E’ evidente che gli sviluppatori avevano puntato anche su multy; forse però sarebbe stato più corretto puntare a una modalità single più ricca. Nella parte finale gli scontri diventano più densi e bisogna pensare anche a ripararsi, mettendo in secondo piano le uccisioni creative: il gioco perde, quindi, quell’originalità che lo caratterizza per la maggior parte dell’avventura. Bulletstorm resta un titolo divertente e valido ancora oggi, anche se ormai sono passati circa 5 anni.
Edit: recensione aggiornata in data 16/06/2017 con l'aggiunta del paragrafo "Versione Full Clip Edition"
Pro:
- Caciarone
- Esecuzioni creative
- Battute a dir poco colorite
- 4k e 60 frame al secondo (nota valida solo per la Full Clip Edition)
Contro:
- Longevità
- Ulteriore dlc da acquistare a parte (nota valida solo per la Full Clip Edition)
- Stessi asset originali (nota valida solo per la Full Clip Edition)
Voto 7,9 (7 alla Full Clip Edition)
Fonte immagini: Google