Batman: Arkham Knight - Recensione

Batman Arkham Knight è il miglior titolo sull'uomo pipistrello mai realizzato, ci sono stati dei gravi problemi all'uscita ma ora è finalmente possibile goderselo




Un addio amaro con i Rocksteady


Sarebbe stato meglio concludere questa saga in un modo migliore, anziché assistere a un addio così amaro; nel paragrafo “spunto critico” analizzo l’annosa questione scaturita al Day 1.
Mettendo da parte quella situazione, mi trovo a menzionare il capitolo per me più emozionante dell’intera tetralogia, dove è stata alzata decisamente l’asticella della qualità dell’atmosfera e del contesto. Ma bando alle ciance, e partiamo con la consueta analisi.

L'avventura vera e propria ha inizio alla vigilia di Halloween


Batman: Arkham Knight - Recensione


Storia: il prologo mette in scena la cremazione di Joker. Gotham — dopo i fatti di Batman Arkham City — è finalmente libera, per il momento.
Ma, ovviamente, la pace non può durare in eterno: nove mesi dopo — precisamente nella notte di Halloween — entra in scena l’ambizioso piano dello Spaventapasseri, con un nuovo ceppo della sua tossina allucinogena. Le menti irretite dei cittadini infettati danno sfogo alla parte malvagia dell’animo umano, spingendosi ad atti efferati: omicidi e suicidi imperversano per le strade.
La città è moribonda, i suoi abitanti terrorizzati: non resta altro che evacuare i civili. Le strade sono ad esclusivo appannaggio dei criminali, le forze di polizia sono ormai sotto scacco.
Qui, entra in scena per l’ultima volta il paladino mascherato di Gotham. Il Cavaliere Oscuro è l’ultimo baluardo: ma per sconfiggere l’enorme minaccia, deve morire.
Piano piano assistiamo allo sgretolarsi della mente di Bruce Wayne, le tossine annebbiano il suo giudizio: si può ancora fidare dei suoi alleati?
Ma non esiste Batman senza la sua nemesi: morto Joker, il posto viene preso dal Cavaliere di Arkham. Un essere vendicativo, intelligente, e pericolosamente paziente. Un nemico decisamente diverso dal solito che pare conoscere tutti i suoi scheletri, riuscendo a anticipare ogni sua mossa.
Ci saranno tantissimi avversari da affrontare, cito ad esempio: Due Facce, il Pinguino, Harley Quinn, e Man-Bat. Per il vero finale, bisognerà completare il gioco al 100% (sfide, e catture di tutti i criminali incluse).

Gameplay: l’elemento che più di tutti differenzia Batman Arkham Knight dai 3 precedenti titoli — includendo anche Batman Arkham Origins — è chiaramente la Batmobile. Un veicolo poliedrico: un’arma tattica corazzata in grado di muoversi a 360 gradi, munita di artiglieria pesante. Tuttavia, benché dotata di post-bruciatori, non è l’iconico mezzo supersonico dell’immaginario perpetrato da cartoon, fumetti, e film.
I suoi usi sono però molteplici: risolvere determinate sfide dell’enigmista; partecipare a corse a ostacoli opzionali (anche scevre dalla campagna); abbattere, a mezzo di cannone pesante e mitragliatore, i droni corazzati (alcuni armati di micidiali missili teleguidati); dare il là ad inseguimenti conto i vari criminali (passano chiaramente a un approccio non-letale); aiutarci a distanza, attraverso il controllo remoto, per mettere fuori gioco i nemici durate un normale combattimento.


Free-flow system ancora più fluido, ancora più profondo


La danza ideata dai Rocksteady ha fatto scuola nell'industria videoludica; come a suo tempo fecero le coperture di Gears of War. Gli attacchi base, da combinare, le contromosse da sincronizzare, il mantello da usare per far barcollare il nemico, e gli oggetti da afferrare e rispedire al mittente... sono ancora presenti. Ma i gadget sono stati potenziati, incrementati, e accompagnati da nuove mosse: devo però constatare che, stavolta, hanno spostato dalla nostra l’equilibrio, rendendo leggermente meno impegnativa la sfida generale. Nei precedenti videogame — soprattutto in Batman Arkham Asylum — il livello più alto di difficoltà era più stimolante: se non si sincronizzavano bene i gadget era durissima andare avanti, non si poteva avanzare solo con attacchi e contrattacchi.
Quindi, ora, possiamo: stordire con il Batarang più nemici contemporaneamente; richiamare (come succitato) la Batmobile per sbaragliarci il passo; avviare un rallenty di pochi secondi in cui mettere fuori gioco fino a tre nemici (modalità: multi KO del terrore); atterrare dall'alto più avversari contemporaneamente; eseguire i soliti KO silenziosi; azionare il Disturbatore in grado di disabilitare momentaneamente fino a 3 armi o torrette (se potenziato trasforma addirittura le armi nemiche in trappole esplosive); e — se presente un alleato, ad esempio Robin, Nightwing, Catwoman — è possibile passare nelle vesti del secondo personaggio (senza interrompere il counter delle combo), a mò di tag team battle  (modalità denominata “dual play”), ed è possibile effettuare anche un ko coordinato.


Missioni secondarie (e terziarie), modalità detective, elementi Gdr


Le quest secondarie spesso presentano una narrativa più intrigante, sia rispetto alla main-quest che alle stesse missioni opzionali proposte in passato. Come negli altri 2 titoli dei Rocksteady non è tanto la storia principale a catturare (comunque sempre solida) quanto invece la lore, il contesto, e l’atmosfera generale. Inoltre possiamo accedere alle missioni terziarie, generate casualmente, come le chiamate della polizia. Non mancano, poi, le innumerevoli sfide opzionali d’abilità, con difficoltà crescente: più stimolanti.
La modalità detective è stata ulteriormente potenziata, grazie a sezioni che richiedono scansioni e riavvolgimento della scena, ora più complesse; comunque tali mansioni risultano di semplice espletazione.
E’ stato esteso pure l’albero delle abilità dell’uomo pipistrello, che per l’occasione vanta anche sezioni dedicate alla Batmobile. Spendendo i classici Punti Waynetech — ottenuti completando sfide e missioni (principali e secondarie) — potremo accedere a vari potenziamenti passivi e attivi.


Batman: Arkham Knight - LucullusGames


Spunto critico: nel 2015 non si può più assistere a un comportamento del genere su PC.
Non siamo più nell'era della pirateria, e di mese in mese Steam registra utili sempre maggiori: segno che gli acquirenti pagano, anche troppo profumatamente alcune uscite (per il sottoscritto i giochi a 60 euro in digitale sono pura follia). Allora, mi chiedo perché i giocatori su PC, a volte, vengono ancora trattati a pesci in faccia?
Niente di meno i Rocksteady hanno solo supervisionato il porting Pc di Batman Arkham Knigh; concentrandosi sulle versioni console, per volere di Warner Bros. Il team secondario non ha quindi fatto un buon lavoro, e al Day 1 molti utenti non riuscivano neppure a giocare a causa di un notevole stuttering: con cali di frame-rate sotto la soglia “giocabile” dei 20 frame (alcuni picchi — usando la batmobile — crollavano pure sotto i 10 fotogrammi). La risposta del publisher non è stata subito quella di mettere gli sviluppatori al lavoro sulla versione pc: ma anziché ammettere l’errore ha alterato i requisiti minimi (alzandoli), scaricando la colpa sui giocatori dotati di computer poco performanti (faccio notare che c’erano problemi persino con schede di fascia alta). Non contenta, Warner Bros. ha poi alzato anche il prezzo del gioco per scoraggiare l’acquisto in attesa di future patch, per poi arrivare a togliere momentaneamente l’opzione d’acquisto, in seguito alle lamentele della quasi totalità della community di Steam (le cui recensioni erano animate da toni molto forti).
Personalmente non ho mai avuto i problemi gravissimi che i più hanno constatato, per via di una configurazione hardware particolare, e ho evitato fino ad ora di fare una recensione: perché sarei stato la voce fuori da coro, e non mi sembrava giusto. Ma in questi mesi le patch hanno messo una grossa pezza, e sono riuscito a giocarci anche con un portatile non da gioco, ma dotato di SSD per caricare più velocemente le Texture; approfondisco l’hardware necessario per poter giocare in tranquillità nel paragrafo “comparto tecnico”.
All'inizio le opzioni grafiche erano poche, e si poteva agire solo sul file .ini come dimostrano anche i miei articoli usciti nei giorni immediatamente successivi al Day1 (Alzare il cap dei 30 frame, Disabilitare il motion blur).

Comparto grafico: la mappa è decisamente più grande di quella di Arkham City. Ed è suddivisa in tre isolette, connesse a mezzo di ponti; l’intera area è completamente esplorabile. I colori scuri a un certo punto lasceranno il passo a tonalità completamente differenti, ma evito di entrare in dettagli narrativi che vi lascio scoprire per evitare spoiler. La recitazione della mimica facciale — soprattutto nelle scene d’intermezzo, arricchite da inquadrature dall'ottimo taglio cinematografico — immerge il giocatore completamente nell'atmosfera. Il design dei cattivoni principali è curato fin nei minimi dettagli, meno impegno è stato partorito con i modelli secondari.


Croce e delizia 


Comparto tecnico: questo è un paragrafo delicato da toccare. Partiamo coni punti di forza: l’Unreal Engine 3 non è privo di sbavature, ma le gocce d'acqua che scivolano sul mantello di Batman sostituiscono egregiamente gli ottimi fiocchi di neve visti in passato. Anche gli effetti particellari — soprattutto per fumo, scintille e detriti (causati dalle esplosioni) — sono di ottima fattura. Il sistema d’illuminazione è buono, in particolar modo colpiscono i riflessi delle luci sull'asfalto bagnato.
Ottimizzazione disastrosa. Per poter giocare — senza incorrere in grossi problemi — occorre essere muniti di: SSD su cui istallare il gioco (non aumenta le prestazioni, ma permette di caricare le texture più velocemente, agendo indirettamente sul fenomeno dello stuttering), Scheda grafica con almeno 3 Gb di Vram (meglio ancora 4gb) per sostenere dettagli grafici medi in full-hd, e 8 gb di Ram.

Comparto audio: eccezionale sia negli effetti sonori che nei temi musicali a opera di Nick Arundel e David Buckley. Buono il doppiaggio in italiano, con una recitazione più convincente che in passato, anche se qualche lieve sbavatura si palesa nell'asincronia del labiale (più contenuta rispetto ai precedenti).

Titolo: Batman: Arkham Knight
Genere: Action-Adventure
Sviluppatore: Rocksteady Studios
Editore: Warner Bros. Interactive Entertainment
Data di rilascio su pc: 23 giugno 2015

Commento finale: il contesto e gli eventi — soprattutto quelli secondari, e quelli dovuti alle allucinazioni di Batman — innalzano completamente l’asticella di questa saga. Batman Arkham Knight è il miglior titolo sull'uomo pipistrello che sia mai stato prodotto, peccato aver dovuto assistere a una scellerata sequela di scelte sbagliate da Warner Bros. Era lecito lasciarci meglio con i Rocksteady, preferisco ricordarli come gli sviluppatori che hanno dimostrato come un tie-in non debba per forza essere trattato come un facile strumento per far cassa, ma come un’occasione di evolvere il genere action.
Non mi piace parlare di voti, soprattutto dopo una lunga ed esaustiva recensione, ma dopo aver detto che questo è il miglior gioco, devo giustificare il voto più basso rispetto agli altri 3: ho voluto comunque tenere conto di ciò che è successo perciò ho tolto un punto alla valutazione finale.


Pro:

  • Combat system ancora più profondo
  • Atmosfera, contesto, personaggi, lore, quest secondarie eccezionali
  • Tantissime cose da fare, ottima longevità
  • Adoro l'uso della Batmobile 


Contro: 

  • Disastro tecnico al Day 1
  • Warner Bros ne esce ridimensionata


Voto 8,5