Aragami dei Lince Works - Recensione

Aragami è uno stealth puro, senza compromessi action; il contesto, i colori, le ambientazioni e il design sono ottimi 




Una giustizia insindacabile che tuttavia teme la chiarezza della luce


E’ curiosa questa scelta di ribaltare le tradizionali convinzioni di cosa associare alle forze del bene e del male: le ombre sono nostre alleati, eppure, siamo chiamati a riportare la giustizia nell'oscurità e fuggire dalla luce. Chiaramente questo ben si confà alle meccaniche stealth, come vedremo.
Nato in origine da un progetto accademico da 5 ragazzi spagnoli dell’Università Pompeu Fabra di Barcellona; una storia analoga a quella italiana di In Verbis Virtus. Twin Souls: The Path of Shadows è stato il primo titolo dato al prodotto, una volta divenuto commerciale sotto l’etichetta Lince Works.



Storia: Aragami è una creatura incorporea, un ninja (non-morto) capace di piegare le ombre al suo volere. L’essere è evocato tramite un antico sortilegio da Yamiko — una nobile ragazza — rapita da Kaiho che dovremo affrontare nel corso dell’avventura. Il protagonista — che pare esser partorito da una leggenda orientale — ha però un tempo limitato per agire. La luce è sua nemica e una volta giunta l’alba, la sua presenza sulla Terra svanirà in un colpo di vento.
L’incipit cattura subito l’attenzione, anche se poi il plot non spicca per originalità nel proseguo, rimanendo vincolato al solito cliché dell’eterna lotta tra bene e male.
Lo spirito di Yamiko si proietta dinanzi a nostri occhi per mostrarci gli elaborati poteri delle ombre, che ci consentiranno di farci strada tra i vari avamposti che ci separano dalla fortezza.


Mix di meccaniche del passato (Tenchu), e altre più moderne (Mark of the Ninja)


Aragami - Recensione


Gameplay: l’essenza eterea del nostro personaggio si sposa perfettamente con i suoi punti di forza e di debolezza. Letale macchina assassina, con abilità in grado di rigenerarsi nell'oscurità; quanto inerme e impotente alla luce. Lo scontro a viso aperto è praticamente impossibile: nessun accesso a tecniche di difesa attive, né contrattacchi. Aragami è uno stealth puro, senza meccaniche action alla Dishonored a cui pure s’ispira.
Siamo dotati di Katana per le esecuzioni, ma è una opzione praticabile solo alle spalle del nemico.
E’ fondamentale studiare bene: lo scenario, le ronde, e le diverse fonti di luce prodrome di più malus (a seconda della loro origine). Viene premiata la velocità con la quale si porta a termine il compito, ma è importante anche l’esplorazione degli stage (molto verticali). Quest’ultima è infatti alimentata dalla presenza di preziose pergamene, atte a sbloccare ulteriori abilità tramite l’apposito skill-tree.
L’accesso ai poteri è garantito dall’Essenza dell’Ombra (indicatore), che palesa la sua efficacia mutando il colore del mantello del protagonista. Nelle zone d’ombra la barra si ricarica, e si può accedere a tutte le abilità; in quelle ammantate dal bagliore lunare siamo in grado di sfruttare i poteri, ma la barra non si ricaricherà; in quelle caratterizzate dalla luce artificiale (lanterne), saremo invece inermi.

L’incedere ci porta ad affrontare i 13 livelli seguendo 2 possibili approcci: avanzare eliminando il nemico o muoverci come una sorta di fantasma senza abbattere alcuna presenza. Si tratta di muoverci da un punto A ad un punto B (l’uscita), recuperando per strada degli item. Al termine di ciascun livello otteniamo uno score, determinato da vari fattori (tempo impiegato, approccio inscenato, numero di volte che siamo stati scoperti, ...).
In caso abbiate optato per le eleganti esecuzioni, sarà buona norma impegnarsi pure nel successivo occultamento dei cadaveri, viceversa una volta scoperti scatterà l’allarme che allerterà tutte le guardie della zona; sottraendo, per giunta, 500 punti al counter.
Non saremo completamente soli, un fido corvo fungerà da "binocolo" per marcare gli obiettivi da raggiungere, e le minacce da evitare.
Diverse le abilità a cui fare affidamento: teletrasporto (che è fondamentale, come in Dishonored), invisibilità temporanea, possibilità di creazione ombre sulle varie superfici e evocare creature nell'oscurità, vedere oltre le pareti, accecare momentaneamente gli NPC, e lanciare i Kunai.
La campagna ha una durata di poco inferiore alle 10 ore, ed è possibile affrontarla anche in co-op online; non mancano neppure alcune boss battle.


I nemici ci eliminano in un sol colpo: lo scontro diretto non è un'opzione valida


Aragami - LucullusGames


IA: in generale stimola il giocatore, ma è anche vittima di alcuni bug (nemici che ogni tanto si bloccano). I membri delle ronde si insospettiscono facilmente, e abbandonano la propria zona in caso di movimenti sospetti: con un solo affondo ci mettono KO, se ci beccano.
Il nemico è dotato di interessanti armi e contromosse, tra cui: la manipolazione della luce, la possibilità di scoccare frecce incendiarie, il possesso di fonti di luce mobili, poter creare delle barriere.

Comparto grafico: il design artistico mostra uno stile ricercato, ricorda per alcuni elementi Okami. La palette di colori è limitata a poche tonalità, ma di incredibile impatto visivo: i timbri, infatti, non sono scelti a caso, ma sono associati con cura sia ad elementi statici che dinamici per essere evocativi. Le ambientazioni sono suggestive, e richiamano chiaramente la cultura giapponese: villaggi medievali, pagode, templi ecc…

Comparto tecnico: il titolo è mosso da Unity, il frame-rate non è solidissimo ma gli sbalzi sono contenuti. Il budget non elevato si riflette nelle texture non sempre rifinite benissimo e in una mole poligonale generale non eccezionale, ma il tutto risulta abbastanza ben mascherato dall'uso del cel shading. Le animazioni sono fluide, ma qualche glitch grafico può — alle volte — costringere a ripartire da un checkpoint precedente.

Comparto audio: il gioco è sottotitolato in italiano, i contenuti sono discreti ma le musiche sono anonime.

Titolo: Aragami
Genere: Stealth Puro
Sviluppatore e Editore: Lince Works
Data di rilascio su pc: 4 ottobre 2016

Commento finale: il giovane team paga un pò d’inesperienza sul fronte tecnico, ma nulla di davvero allarmante. Se amate dare supporto alle idee di progetti indie come questi, dategli una possibilità: le meccaniche messe in piedi non sono tante, ma di buon effetto.

Pro:
  • Stealth puro
  • Design artistico
  • Scelta cromatica


Contro: 
  • Maggior varietà di situazioni e nemici non avrebbe guastato 
  • Qualche bug
  • Alcune piccole sbavature tecniche


Voto 7,5




Fonte immagini: Google