Gears of War: Aspho Fields - Recensione romanzo

Gears of War Aspho Fields è il primo romanzo sulla saga videoludica ideata da Epic Games, la scrittrice britannica Karen Traviss esalta i valori di fratellanza e cameratismo


Gears of War: Aspho Fields - Recensione romanzo

Arenato: "Oh.. possiamo darvi un po' di Bacon in cambio di quella ragazza"
Baird: "Cole! Avanti! Sono 6 mesi che non mangio Bacon!" (Gears of War 3)


Mi accingo a presentare Gears of War Aspho Fields, il primo romanzo della saga videoludica di Gears of War (ho recensito QUI il gioco), per celebrare il quarto capitolo (quinto se consideriamo anche il prequel “Judgement”) in uscita l’11 di questo mese. Restate sintonizzati perché analizzerò tutti i testi rimanenti.

Diciamo subito che l’obiettivo perseguito da Microsoft è quello di mettere in piedi un universo solido e sfaccettato, che a seconda del medium garantisca personalità, qualità e soprattutto continuità narrativa. Se nei videogame è il gameplay a salire in cattedra, nei testi dell’autrice britannica è invece la storia e la caratterizzazione dei personaggi a colpire maggiormente.
Ad ogni modo i libri svolgono la doppia funzione di collante narrativo tra gli eventi di un videogame e l’altro, e di arricchimento della “lore" — facendoci entrare nella mente dei protagonisti — e portando alla luce quei fondamentali episodi della loro vita che ne hanno fatto gli uomini e le donne che conosciamo.
Questo tipo di operazione non è nuova in quel di Redmond, è stato tentato qualcosa di analogo (con risultati altalenanti) pure con altre proprietà intellettuali, ad esempio i 2 film di Dead Rising (ho recensito su queste pagine Dead Rising Watchtower) o i diversi libri e web series su Halo. Ma con Gears of War la scelta di Karen Traviss si è rilevata quanto mai azzeccata, dato l’ottimo lavoro svolto.

Senza indugi ulteriori, passiamo dunque all’analisi di Gears of War Aspho Fields


Panoramica per chi non sapesse nulla sul videogame


Ricordiamo che il gioco tratta delle gesta dei membri principali della squadra Delta: Marcus FenixDominic “Dom” Santiago, Augustus Cole (detto Cole Train, per via del massiccio fisico da giocatore di Thrashball), e Damon Baird. Tutti questi li ritroveremo anche nel romanzo, oltre a Tai Kaliso, Anya Stroud, Richard Prescott, Victor Hoffman, e tanti altri.
Il ritmo dell’opera di Epic Games è chiaramente più action, essendo incentrato principalmente sul combattimento (contro le Locuste); in effetti lascia diversi buchi narrativi e contestuali, preferendo di gran lunga concentrarsi sulle ottime meccaniche di gioco. L’unica vera fonte di backstory è stata relegata all’artbook "Beauty Destroyed” fornito in bundle solo con la Collector's Edition di Gears of War.
Gears of War Aspho Fields mette in luce anche le emozioni dei personaggi, pur se in un contesto “duro” e condizionato dalla celebrazione dei valori di coraggio, lealtà, cameratismo, e fratellanza. Non c’è ad esempio spazio per approfondire la situazione tra Anya e Marcus.

Focus (libri): il modus operandi della giornalista e scrittrice è lavorare contemporaneamente su due linee temporali. La principale — che proseguirà anche nei successivi testi — descrive le vicende accadute 14 anni dopo Emergence Day (il giorno dell’emersione delle locuste), in maniera tale da agganciarsi facilmente con l’arco narrativo dei videogame. L’altra — che poi è la più gustosa in termini di contenuti e inediti (qui scopriamo, ad esempio, come si arriva al "Martello dell’Alba") — muta di romanzo in romanzo; Karen Traviss preferisce agganciarsi a un diverso particolare (che può essere un personaggio, una battaglia, ecc…) di volta in volta, per approfondire un evento fondamentale del passato.
Questa volta, come ci suggerisce il titolo, torniamo alla cruciale battaglia di Aspho Fields — durante le Pendulum Wars (circa 2 anni prima dell’E-Day) — solo accennata nel primo gioco di Gears of War — quando il soldato Carmine riconosce subito in Marcus l’ “eroe di Aspho” premiato con la medaglia Embry. Quegli eventi ribaltarono completamente le sorti immediate e future degli abitanti di Sera, alcune delle quali ci verranno svelate nel successivo romanzo Gears of War i Resti di Jacinto.

Arma d'ordinanza


Contesto ambientale (generale): siamo sul pianeta Sera, gli abitanti sono umani, le tecnologie a disposizione non sono poi molto distanti dalle nostre, anche se c’è stato uno sprint nella ricerca dopo la scoperta dell’Imulsion (trattasi di energia a basso costo), che ha dato origine a una guerra su scala planetaria per il suo controllo. Le principali forze — antecedenti agli eventi del gioco — che si sono macchiate delle sanguinose battaglie — conosciute come le Pendulum Wars — sono i COG Coalizione dei Governi Organizzati” e l’UIRUnione delle Repubbliche indipendenti”.
Tuttavia non sono state quelle guerre a portare alle devastanti condizioni “attuali” della vita su Sera, ma bensì la comparsa dell’Orda di Locuste emerse dal sottosuolo. Gli umani, ora, sono suddivisi soprattutto in COG e Arenati. Di questi ultimi non posso parlarvi molto, ne sapremo di più nel secondo romanzo, ma posso intanto anticiparvi che odiano i COG e versano in pessime condizioni. Gli Arenati non sono organizzati come lo sono i loro rivali: più che vivere, in effetti, sopravvivono; ci riescono soprattutto grazie al recupero degli scarti della vecchia vita (pre E-Day), e rubando — di tanto in tanto — materiale ai COG.
La vita su Sera è difficile per tutti perché il Pianeta è stato irradiano da materiale nucleare, per tentare di sconfiggere le Locuste. I COG si sono rifugiati per lo più su terreni di granito, che le Locuste non riescono a perforare nella loro risalita.
E arriviamo dunque al romanzo, che inizia una settimana dopo l’epilogo del primo videogame, quando era stata azionata la devastante “Lightmass Bomb” per distruggere i tunnel sotterranei in cui i “vermi” dimoravano, nella vana speranza che questo avrebbe posto la parola fine alla guerra una volta per tutte.

Storia (libro): Gears of War Aspho Fields, dunque, si colloca tra il primo e il secondo videogame. Oltre alle due linee temporali (di cui vi parlavo prima), questo romanzo tratta anche di come nacque la grande amicizia tra Carlos Santiago (assente nel primo gioco, e capirete il perchè), Dominic Santiago e Marcus Fenix; partendo dal primo incontro ove Carlos e Marcus avevano circa 11 anni, e mettendo in luce un legame molto forte che nei videogame non si percepisce in maniera così chiara.
Gli eventi della linea temporale principale (circa 14 anni dopo l’E-Day) narrano una situazione non particolarmente speciale, anzi potremo dire che tutto sommato siamo di fronte a vicende di routine. Fronteggeremo infatti un assalto delle Locuste a una roccaforte COG, ma è la comparsa di un vecchio compagno — a rivangare una ferita, celata per anni — a spingerci alla vorace lettura del testo. Questo ritorno si collega sapientemente con un particolare di Aspho Fileds (di cui non posso parlare per non fare spoiler) che fa di questo primo romanzo una piccola gemma confezionata ad arte: c’è modo e modo di raccontare degli eventi, ma sfruttare questi espedienti discrimina tra un buon lavoro e un ottimo lavoro.


Dom: "Ehi, Marcus, ricordi, i playoff, sulle quaranta yarde"
Marcus: "Ricordo che mi devi ancora venti pezzi"
Dom: "Ah sì? Ci vediamo dopo la guerra" (Gears of War)


Stile di scrittura: l’uso dei segni di interpunzione è ottimo, soprattutto del “;” che ormai si sta perdendo nelle opere moderne (la scrittrice lo sostituirà, invece, spesso col “—“ ne i Resti di Jacinto).
E’ spesso usato il corsivo al fine di enfatizzare parole singole (soprattutto se legate a emozioni forti), commenti, e pensieri inespressi: questa però è una classica prassi letteraria.
Lo stile è comunque scorrevole ma non eccessivamente ermetico, come accade invece in altri libri tratti da videogame. Sono predilette le proposizioni principali anche se non mancano le subordinate, ma almeno non si tende a concatenarle su troppi livelli. I tempi maggiormente usati sono il presente e il passato, senza scomodare troppo i tempi composti.

Gears of War: Aspho Fields - LucullusGames

Analisi della versione italiana


Devo purtroppo segnalare un numero eccessivo di errori che sarebbero potuti essere corretti con una rilettura: una pigrizia che purtroppo ho costatato spesso nelle edizioni multiplayer.
Il traduttore fa fatto un lavoro discreto, in generale: è la revisione che invece va bacchettata. Può accadere che ci siano delle sbavature in un testo (corrette magari in edizioni successive), ma dopo una ventina di errori ho smesso di contarli. Si va da: parole irregolarmente azzeccate (es. listava, in luogo di lì stava), articoli femminili usati al posto di quelli maschili (e viceversa), parole mancanti o posposte, e altri errori grammaticali minori. Ripeto nulla di scandaloso, ma che poteva essere quanto meno limitato con una rilettura.
Teniamo presente che la versione italiana costa più di quella in lingua madre che di per sé è chiaramente migliore, non essendo frutto di una manipolazione atta a rendere i concetti (e i modi dire) comprensibili ai lettori del Bel Paese. E’ normale che il costo sia maggiore visto che deve guadagnarci qualcosa anche il secondo editore e i traduttori.
Un altro appunto che mi sento di fare è la scelta della dimensione troppo piccola dei caratteri, che rendono la lettura meno confortevole; difetto corretto, nel successivo romanzo.

Critica personale:  Hoffman vs Fenix, la vita su Sera, caratterizzazione dei personaggi.
Il rapporto teso tra il colonnello Victor Hoffman — che ricorderete aver lasciato marcire in carcere, anche dopo l’ascesa delle Locuste, riservando a Marcus un trattamento peggiore rispetto a quello messo in essere rispetto ai veri criminali — e Marcus Fenix non è adeguatamente approfondito. Si concretizza, dunque, come una grande occasione sprecata. E’ un vero peccato che nel momento in cui si trovino nella stesa stanza — costretti su un lettino “d’ospedale” — non si riesca a farli spiccicare più di inconsistenti poche parole.
Avrei preferito che ci fossero più elementi a caratterizzare la vita su Sera, prima e dopo le Locuste. Avrei voluto dettagli succosi su qualche tipo di cibo, modi di dire, eventi particolari che mi facessero capire di trovarmi su un Mondo diverso, così invece sembra quasi di aver rappresentato una versione poco alternativa rispetto a quella terrestre.
Mi è piaciuta molta la cura nella caratterizzazione dei personaggi.
Cole Train è il collante del gruppo, sempre pronto a sdrammatizzare e tirare su il morale, anche con la sola presenza; Damon Baird non riesce mai a trattenere le frecciatine spigolose, neppure nei momenti poco indicati, a volte è solo abitudine altre è la sua frustrazione e paura a farlo comportare come uno “stronzo”; Victor Hoffman è il classico duro ma giusto ufficiale di alto rango, che mette i suoi Gears prima di tutto, anche della propria famiglia; Anya Stroud ha avuto poco spazio in questa pagine, ma si percepisce la sua difficoltà a imporsi in un mondo in cui la figura della madre brilla di una luce abbagliante, rendendo qualsiasi confronto impietoso; Richard Prescott è il classico politico che riuscirebbe a vendere qualsiasi bugia come se si trattasse di una verità immacolata; Dominic Santiago è profondamente segnato da alcuni episodi di cui non posso parlarvi perché inevitabilmente farei dello spoiler, ma il cambiamento comportamentale in lui è sempre più evidente con lo scorrere degli anni; Marcus è semplicemente la figura indecifrabile, irreprensibile e incorruttibile che esalta l’eroe spaccone anni ’80 che non ha bisogno di chiedere nulla, ma il suo essere così è segnato da un’infanzia priva dell’amore che un figlio dovrebbe ricevere in maniera esplicita dai genitori. Ottimi sono anche gli scambi di battute tra diverse figure, eccezionali le frecciatine tra “Boomer Lady" e Baird.

Carmine a Marcus: "buon giorno signore!" 
Marcus: "niente signore pivello, qua ce ne sbattiamo delle formalità!!!"  (Gears of War 2)


Karen Traviss
Giornalista, scrittrice di opere sci-fi, glottoteta, sceneggiatrice di film e fumetti britannica.
Non è nuova a romanzi che potremmo definire “militaristi”, tra i suoi lavori passati spiccano, ad esempio, Star Wars Republic Commando: Hard Contact (2004) e Star Wars Republic Commando: Triple Zero (2006).
Inizia a lavorare come giornalista, e poi entra a far parte della Territorial Army (unità delle forze armate di terra del Regno Unito) e nella Royal Naval Auxiliary Service come corrispondente. Ha studiato alla Clarion Science Fiction & Fantasy writers’ workshop (una sorta di “accademia” per aspiranti scrittori di sci-fi e fantasy).
Ha dato alla luce a diverse opere su licenze famose — oltre a Star Wars ha lavorato sul brand di Halo (Halo: Glasslands, Halo: The Thursday Wars, Halo: Mortal Dictata) — ma non si è limitata a dei semplici tie-in, preferendo dare ai prodotti una propria visione personale. Pensate che nel 2005 ha iniziato a sviluppare una lingua artificiale per i Mandaloriani, il Mando’a.


Versione inglese: cartaceo e ebook
Scrittrice: Karen Traviss
Editore: Del Rey
Anno pubblicazione: 28 ottobre 2008
Pagine: 385
Prezzo: 9-11 euro (cartaceo) / 6-9 euro (ebook)

Versione italiana: solo in forma cartacea
Traduttori: A. Cardinali
Editore: Multiplayer Edizioni
Pagine: 362 
Prezzo. 12-15 euro


Commento finale: finalmente leggo un libro (tratto da un gioco) scritto davvero bene, con una buona proprietà di linguaggio, che va oltre la scorrevolezza e fluidità tipiche di queste produzioni. Gears of War Aspho Fields rappresenta il prototipo di quello che dovrebbero fare le letture tratte dai videogame: non solo celebrare gli eroi, ma aggiungere vere chicche inedite, approfondire i retroscena, tratteggiare i profili psicologici in profondità, ma soprattutto avere un’identità e personalità propria. Uno scritto ha regole e ritmi diversi da un videogioco e bisogna rispettarli per ottenute un prodotto finale convincente, che vada anche al di là della licenza a cui si ispira.


Pro:

  • Aneddoti e retroscena gustosi
  • Scorrevole ma corposo
  • Buona caratterizzazione dei personaggi
  • Si comprende davvero la storia (nel gioco è lacunosa)


Contro: 

  • Poco spazio al rapporto Marcus vs Hoffman, e Marcus Anya
  • Mancano maggiori tratti distintivi per Sera