Seasons after Fall - Recensione

Seasons after Fall è un puzzle-platform caratterizzato dalla manipolazione delle stagioni, e da una magica componente artistica


Come in Ori and the Blind Forest, Unravel e Child of Light, preparatevi a conoscere un Mondo ricco di colori e sensazioni.
I ragazzi di Swing Swing Submarine si stanno specializzando nei puzzle-platform in 2D (Tetrobot and Co e Blocks that Matter). Ma sei nei lavori precedenti puntavano più su meccaniche canoniche, con Seasons After Fall hanno deciso di scommettere più sull'ispirazione artistica e sull'atmosfera rasserenante.

Storia: impersoniamo “Semino”, un piccolo seme che si desta dal torpore di un sonno perpetrato nelle profondità della Natura, per riaffiorare ora nella pulsante e rigogliosa foresta. Giunti in superficie, veniamo investiti da una voce femminile che ci invita a compiere la nostra missione: individuare e risvegliare dal letargo i quattro Guardiani delle stagioni (dalle fattezze animalesche), sì da assorbirne il loro potere e compiere il naturale rituale della vita.
La nostra struttura evanescente, però, c’impedisce d'interloquire con il bosco: si rende dunque necessario prendere possesso di un corpo agile per balzare qua e là ed esplorare la zona. Una graziosa volpe nei paraggi si presta bene al nostro gioco: ha così inizio la nostra avventura alla ricerca del guardiano dell’inverno (un Orso).

Seasons after Fall - Recensione


Gameplay: come anticipato le meccaniche di gioco di per sé sono molto semplici. E si riducono alla possibilità di: modificare lo scenario attraverso le 4 stagioni, sì da interagire con alcuni elementi ambientali che si modificheranno, permettendoci di risolvere blandi enigmi ambientali; e alla capacità d’abbaiare contro piccoli insetti che smuoveranno così ostacoli naturali.
Il focus principale consta dell’alternanza delle 4 stagioni: abilità che dovremo acquisire dai 4 frammenti delle stagioni. I pattern non sono difficili da comprendere, ma è richiesta una discreta capacità predittiva per superare zone altrimenti impraticabili: in inverno l’acqua si solidifica, ergo potremo sfruttare il cambio di stato per avanzare in quelle che - precedentemente - erano pozzanghere e geyser; viceversa in primavera le piogge aumentano il volume dei ruscelli, consentendo il raggiungimento di zone sopraelevate; in estate cresceranno arbusti che si presteranno a passerelle; in autunno spunteranno funghi che useremo a mò di pioli d’una scala, ecc…
L’interazione è limitata a poche azioni, ma non sottovalutate l’esplorazione che - soprattutto nella seconda parte del gioco (dopo aver ottenuto i 4 frammenti) - garantisce qualche dettaglio in più sulla narrativa. Inoltre permette di scovare particolari fiorellini che una volta fioriti sbloccano deliziosi artwork, da gustare nella sezione “extra” del menu.


Una fiaba con un insegnamento sempre valido, da non dimenticare


IA: i puzzle sono semplici (a parte in un paio d’occasioni), e non è contemplato il concetto di Game-Over poiché non avremo a che fare con danni o "nemici". Ma visto l’importante peso giocato dal backtracking è necessario un buon senso d’orientamento, soprattutto nella seconda parte, dove il titolo si mostra avaro d’indicazioni su come proseguire. La mappa non è articolata né vasta (come ad esempio visto in Ori and the Blind Forest), e mostra un unico livello suddiviso in micro-sessioni.

Seasons after Fall - LucullusGames


Comparto grafico: è innegabile che il lato artistico sia eccezionale. L’ambiente è in grado di estraniarci, trasportandoci in una magica foresta in mutazione: è dunque parte integrante dell’offerta videoludica, così come lo è il mondo di Unravel. Lo sgorgare dei ruscelli e le foglie mosse dal vento animano i dipinti in acquerello, la paletta cromatica muta sensibilmente registro col fluire del tempo che dipende dalla nostra volontà.

Comparto tecnico: c’è poco da dire su questo aspetto, l’interazione è limitata a determinati oggetti, ma i pochi comandi della nostra volpe sono privi di lag. Non ho riscontrato crash, il gioco gira fluido e senza artefatti grafici. Non si sottolineano particolari effetti speciali.

Comparto audio: rappresenta l’altra eccellenza dell’opera degli sviluppatori francesi. Tanto i timbri vocali dei protagonisti, quanto le musiche rilassanti, sono di buona fattura; anche il sottotitolato in italiano non perde d’incisività.

Titolo: Seasons after Fall
Genere: Puzzle-Platform
Sviluppatore: Swing Swing Submarine
Editore: Focus Home Interactive
Data di rilascio su pc: 2 settembre 2016

Commento finale: una volta apprese le 4 capacità ed essere stati deliziati dalla componente artistica, capiremo di essere di fronte a una fiaba (con qualche cliché di troppo) dal retrogusto narrativo amaro. La storia ci fa riflettere sul ruolo giocato dagli esseri viventi nel corso della vita: un insegnamento valido, ma non narrato con grande efficacia e trasporto. La prima parte sembra quasi un lungo tutorial in cui dobbiamo apprendere i vari pattern, mentre la seconda risulta più libera e votata alla ricerca di indizi per una trama che entrerà finalmente nel vivo (divenendo più chiara).
E' un titolo consigliato a chi cerca un'estraniazione piacevole e rilassata, ma non a chi aspira a stimolanti rompicapo o sfide action.

Pro:

  • Stile artistico
  • Atmosfera magica e rasserenante
  • Doppiaggio, musica, ed effetti ambientali

Contro: 

  • Enigmi generalmente semplici
  • La storia poteva essere narrata con più efficacia e incisività
  • Maggiore varietà nelle meccaniche non avrebbe guastato



Voto 7,5




Fonte immagini e gif: Google