RIDE dei Milestone - Recensione - LucullusGames

Ride è la prima grande proprietà intellettuale dell'italiana Milestone, l'obiettivo è ambizioso ma il risultato è davvero soddisfacente?


L’equivalente di Gran Turismo, ma a tema due ruote


Nel 2006 ci provarono gli stesi autori di Gran Turismo: i ragazzi di Polyphony Digital realizzarono Tourist Trophy (il nome si rifà alla storica e pericolosa gara motociclistica svolta dal 1907 sull’isola di Man) per PlayStation 2. Da lì in poi non c’è stato un vero erede. Il titolo dell’italiana Milestone vuole coprire questa importante mancanza: ci sarà riuscita? Vediamolo insieme.

"Un pilota di moto lo puoi riconoscere anche al ristorante. È quello che impugna la forchetta con il pollice e l’indice della mano sinistra" (Kenny Roberts)


RIDE dei Milestone - Recensione

Gameplay: disattivando gli aiuti si ottiene, via via, un approccio più soddisfacente. In particolare modo è possibile gestire separatamente freno anteriore e posteriore (come in Valentino Rossi The Game e in MXGP).
La fisica delle collisioni come al solito è deficitaria, anche stavolta i contatti non provocano conseguenze credibili: anzi invogliano il giocatore a sfruttare dei moderati impatti con l’avversario, visto che oltre a guadagnare la posizione migliore in curva non si subisce un rallentamento adeguato allo scontro; ovviamente se si eccede nella foga s’incorre in rovinose cadute. Buon lavoro invece sull'attrito radente, con un’aderenza su pista abbastanza credibile: un cambio di registro che — almeno su 2 ruote — la Minestrone ha intrapreso sin da MotoGp14; i fuori pista però continuano a non convincere.

Dalla Ducati alla Yamaha, dalla cilindrata 250 alla 1299, prodotte dal 1987 al 2015


Oltre 100 modelli, e 14 grandi brand del panorama motociclistico mondiale: Ducati Monster 696, Suzuki TL1000, Yamaha MT07, Honda VTR, … Tutti abbastanza vari, ci sono giusto un paio di modelli simili come la Daytona 675 e 675R. Le categorie principali sono 4: Naked, Supersports, Superbikes e Historical; suddivise a loro volta in varie sottoclassi.

Durante l’avventura si guadagneranno crediti da reinvestire in modifiche, nuove moto o abbigliamento per il pilota. Per quest’ultimo si può intervenire su vari accessori (tutti licenziati con marchi di settore), e colorazioni: caschi, guanti, stivali, tuta da gara, giacche e pantaloni. E come in Tourist Trophy si possono individuare anche le varie pose su pista (inclinazione in curva, pozione della testa, stacco sul pedale, ecc…)
Le 2 ruote sono oggetto di modifiche estetiche (cerchioni, livree, targhe, specchietti…), e meccaniche in grado d’impattare sulle statistiche base come accelerazione, velocità di punta, peso. Queste ultime però non permettono una libertà totale, basandosi invece sulle reali licenze di produttori aftermarket: si potrà intervenire solo su componenti compatibili, e che non stravolgano il design di base. E’ dunque possibile agire su centralina, marmitta, sospensioni, e specchietti; ma non sul motore o sul telaio.

Modalità: World Tour, Guida Rapida, Online


La prima rappresenta il focus principale dell’offerta, si tratta della carriera. Affronteremo gare singole, campionati, e coppe. Le specialità prevedono: gara classica, prove a tempo, testa a testa, sfide di sorpasso, sfide d'accelerazione (con cambio manuale), ed endurance (corse di resistenza, più lunghe del solito). Di particolare interesse gli eventi Trophy, sbloccati solo al raggiungimento di determinati valori di reputazione; premiano con moto esclusive.
L’esperienza è buona, ma dura poco per soddisfare appieno l’idea di una sorta di Gran Turismo su 2 ruote. 
Guida Rapida permette di gare inscenare sfide istantanee nelle diverse specialità su menzionate, oltre al multiplayer locale in split screen (troppo spesso dimenticato nei titoli racing su pc).
L’online è divertente con amici, e propone gare sino a 12 piloti con tanto di leaderboard; è possibile dare il là a gare personalizzate.


"Primo o Ultimo non conta... L’importante è aver dato il meglio di sè in ogni singolo giro" (Marco Simoncelli)


IA: non rappresenta una sfida stimolante. I piloti non mostrano ambizione e aggressività, ma soprattutto non mettono in pista stili di guida differenti. Consiglio d’impostare subito uno degli ultimi 2 livelli di difficoltà più alti, dove almeno gli avversari fanno registrare tempi migliori.
Il modello di guida ibrido (se si sceglie la versione Pro, in luogo del più arcade Standard) nel bene e nel male è simile a quanto visto in passato, del resto si tratta di una rivisitazione di quello sviluppato per MotoGp15 (che è arrivato sul mercato 3 mesi dopo).
Mi sarei aspettato più varietà nella guida dei singoli modelli: bisogna ammettere che mostrano comportamenti diversi più nel passaggio da una categoria all'altra, che all'interno di una stessa classe di riferimento.


RIDE dei Milestone - LucullusGames 

Comparto grafico: i modelli delle moto sono buoni, soprattutto per i particolari curati maniacalmente, stesso discorso per il design del circuito in senso stretto (il manto stradale); ma come al solito, il bordo pista (in secondo piano) e gli scenari (più in profondità) lasciano molto a desiderare. L’engine è vecchio ma gli sviluppatori si ostinano a usarlo da anni: è necessaria una svolta.
La palette di colori per gli ambienti vira sensibilmente cambiando atmosfera, si va dagli asettici circuiti di MotoGp (Donington, Imola), alle rasserenanti e verdeggianti campagne (Passo dello Stelvio), sino alle più animate tratte cittadine (Milano, Miami). Purtroppo però le location davvero diverse sono poche, appena 15; sono però state aggiunte delle riproposizioni con alcune variazioni per aumentare il numero totale dei tracciati.

Comparto tecnico: al day1 il gioco — come al solito — presentava dei difetti. Crash, e persino perdita dell’avanzamento in carriera: ma dopo alcune patch sono state risolte tutte le problematiche maggiori, il titolo è attualmente giocabile. Sono presenti i soliti glitch grafici minori, delle compenetrazioni poligonali, un leggero effetto pop-up, degli scarsi particellari (relativamente ai riflessi), e dell’aliasing. Le animazioni degli spettatori sono (come sempre) scadenti e in 2d; mentre ho trovato solido il frame-rate (sui 60 fotogrammi), e un’ottima visuale casco.

Comparto audio: il rombo dei diversi bolidi è scialbo, e non mostra una reale differenziazione tra categorie. La campionatura non esaltante è un altro parametro che la Minestrone non cura mai troppo, purtroppo.

Titolo: RIDE
Genere: Racing Ibrido
Sviluppatore e Editore: Milestone S.r.l.
Data di rilascio su pc: 27 marzo 2015

Commento finale: ultimamente la casa fondata da Antonio Farina pubblica più giochi all’anno di quelli che dovrebbe, visto il budget a disposizione. Sarebbe più sensato investire le risorse in un nuovo motore grafico, e nell'ottimizzazione piuttosto che portarsi dietro le ataviche problematiche tecniche. Voglio fare comunque i complimenti per il coraggio speso in una nuova Ip, in un mercato che punta più sui reboot e remake. Spero un giorno di riuscire a vedere davvero un ottimo titolo da questi ragazzi, che hanno ottime potenzialità.

Pro:
  • Categorie diverse...
  • Modello di guida
  • Cura certosina per i dettagli delle moto


Contro: 
  • ... Ma moto poco differenziate all'interno della stessa classe
  • Più location non avrebbero guastato
  • L'engine è ormai vecchio 


Voto 7,4





Fonte immagini: Google