NBA 2K17 dei Visual Concepts - Recensione

NBA 2K17 si concentra soprattutto sulla fisica della palla, sulla gestione dei tiri, e sulle qualità fisiche dei giocatori




Visual Concepts non si adagia sugli allori di un osannato NBA 2K16


Gameplay: rispetto alla versione precedente, in NBA 2K17 acquista maggior peso la fisicità dei giocatori (altezza, peso, lunghezza delle braccia) sia nella gestione del volume dello spazio occupato (incidendo sull'efficacia delle giocate), sia sul ritmo dei movimenti (agilità), tanto nella fase offensiva che difensiva. Ciò va a bilanciare soprattutto il moveset degli attaccanti molto agili e potenti, che nella scorsa edizione avevano maggiore estro nei crossover.

L’altra mole di cambiamenti riguarda soprattutto i tiri a canestro


E’ stata rivista la dinamica dell’indicatore che richiede di riempire la barra dedicata, invece che spezzarla a metà col giusto tempismo: potrebbe sembrare una cosa poco rilevante, ma è una modifica concettuale importante perché permette di concentrarsi sul ritmo di gioco, anziché fossilizzarsi sull'icona (per non commettere errori). La barra varia in lunghezza e velocità in relazione alla distanza dal canestro, allo sbarramento dei difensori, alle statistiche di tiro del cestista, e alla condizione fisica. La stanchezza non determina solo l’efficacia del tiro, ma è prodroma di malus; se viene sottovalutata porta a infortuni.
Il leitmotiv è sempre più la simulazione, ergo: il tiro in sospensione e  il tiro al tabellone non vengono più realizzabili in maniera automatica a seconda del tipo di giocatore sfruttato e/o dalla posizione su parquet, ma bisognerà gestirli tramite movimenti diversi della levetta analogica; il lay-up (tiro sottomano) va poi “aggiustato” durante la sua messa in essere, regolando l'estensione laterale del braccio.
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Modalità di gioco: MyPark, MyGM, MyLeague e MyTeam, e la regina MyCareer


MyPark è pensata per emulare lo spirito dei campetti da strada. Si può dare il là a dei 2vs2 o dei 3vs3 con altri giocatori online, o allenarsi con i propri amici.
MyGM permette di vestire i panni del General Manager di una squadra NBA per gestire la parte amministrativa e finanziaria. Sarà altresì possibile votare per mutare i principi del gioco come ad esempio la regola dei tre secondi.
MyLeague consente di gestire l'organizzazione dei tornei, incidendo: sul numero di gare da espletare durante la stagione, sul tetto salariale massimo per gli stipendi, e persino alle squadre da inserire fino a un massimo di trentasei rispetto alle 30 di base. A tal proposito, oltre ai team americani, ci sono una ventina di squadre europee, comprese quelle dell’Eurolega tra cui Panathinaikos Superfoods e Real Madrid Baloncesto.
MyTeam è una sorta di FUT (presente anche in Fifa 17) e permette di creare una squadra da zero, acquistando giocatori reali o vecchie leggende — nonché potenziamenti — tramite nuove bustine.
MyCareer torna ad un formato più “classico”. La formula dell’anno precedente era più guidata e probabilmente più ricca di emozioni (a volte anche un po' forzate), ma l’imprinting del regista Spike Lee toccava tematiche circoscritte a una classe sociale troppo specifica, rendendo più difficile far emozionare alle vicende un pubblico più vario.
Si iniziano dunque le danze dal settore scolastico, per passare poi dall'obbligatorio Draft dove le giovani promesse dei college sono scelte dai team professionisti, fino alla scalata nell'olimpo della NBA. L’offerta non si limita al basket in senso stretto ma dovremo gestire tutta la vita del nostro alter-ego dalle passioni amorose, agli amici, all'oppressiva madre sempre preoccupata, all'allenatore sempre pronto a elargire consigli, e al simpatico agente pronto a riempirci di denaro sonante con i diversi contratti degli sponsor — il cui compenso varierà in base alle nostre performance. Il comportamento fuori dal parquet determinerà anche la nostra carriera, e ci darà modo di conoscere le celebrità della National Basketball Association come ad esempio Lebron James Kobe Bryant.


Un editor elastico e ricco di sfumature


La creazione dell’avatar passa anche dall'opzionale app per smartphone MyNBA2K17 su iOS (valida da iPhone 5 in su) e Android per scansionare il nostro viso.
Valuteremo dei preset relativi alla posizione in campo preferita, valutando le varie voci di per sé molto chiare; senza sottovalutare le caratteristiche prettamente fisiche (altezza, peso, lunghezza delle braccia) che influenzeranno le giocate e i movimenti come già discusso in precedenza.

NBA 2K17 dei Visual Concepts - Recensione

"Il talento ti fa vincere una partita. L'intelligenza e il lavoro di squadra ti fanno vincere un campionato" (Michael Jeffrey Jordan)



IA: offline la cpu, in base al livello di difficoltà impostato, cercherà di sfruttare tattiche più raffinate— invece che semplicemente commettere meno errori, come accade di norma nei titoli di questo genere. Un ottimo lavoro è stato dedicato anche alla fisica della palla, sicché ora: le lotte per il tap-out sono più realistiche, visto che non assistiamo più a rimbalzi esclusivamente puliti; il palleggio è stato rivisto, consentendo maggiore fluidità durante le varie tecniche (step-back, Eurostep, schiacciata “Tomahawk”); inoltre per non commettere falli bisogna — stavolta — intervenire al momento giusto, valutando se l’attaccante sta conducendo con la mano dominante o meno.

Comparto grafico: le cut-scene sono ben dirette, e seguiranno i vari passaggi più importanti della nostra carriera (diventare professionisti, essere schierati per la prima volta titolari, diventare l’uomo partita, …). Dagli spalti, gli spettatori offrono delle coreografie entusiasmanti, e i colori festosi della gara sono decisamente contagiosi. Le magliette ufficiali così come le arene sono state riprodotte con cura certosina: lo spettacolo non presenta punti deboli, e crea un’atmosfera diversa a seconda dell’importanza della sfida e della località in cui va in scena.

Comparto tecnico: le animazioni sono più fluide soprattutto quelle legate ai dribling; il sistema d’illuminazione è buono, soprattutto è stata riservata una maggiore cura ai riflessi sui corpi dei giocatori; il layout del menù è stato reso più accessibile; i modelli poligonali dei volti hanno acquisito maggiori dettagli estetici, con espressioni facciali ancora più incisive.

"Puoi avere tutto il talento del mondo, ma se non hai cuore, non ho bisogno che tu scenda in campo al mio fianco" (Allen Iverson)


Comparto audio: la tracklist è abbastanza varia, ma a stupire è l’atmosfera ricreata dal coro dei tifosi che alzano i decibel, e la qualità dei contenuti, in presenza di rivalità storiche come Celtics vs Lakers. L’effettistica non è da meno, con il sound dei tocchi della sfera che muta anche in alcune arene.

Titolo: NBA 2K17
Genere: Sportivo
Sviluppatore: Visual Concepts
Editore: 2K
Data di rilascio su pc: 20 settembre 2016

Commento finale: NBA 2K17 è più di un semplice gioco sul basket, l’impostazione negli anni ha sempre puntato più alla simulazione che all'immediatezza. Il risultato è che siamo di fronte a meccaniche di gioco profonde, in grado di soddisfare gli amanti dello sport, ma potrebbe anche scoraggiare i neofiti. E’ presente un tutorial che consiglio caldamente di consultare, ma solo l’esperienza può davvero far comprendere meglio le variabili in gioco. 
Non mi resta che fare i complimenti agli sviluppatori che anno dopo anno cercano di apportare modifiche interessanti al gameplay, senza limitarsi a un mero restyling: e ciò acquista maggior importanza se consideriamo il fatto che non esiste un vero competitor nel basket.

Pro:
  • Fedeltà alle regole del gioco
  • Fisica della palla
  • IA avversaria
  • Approccio simulativo


Contro: 
  • Ostico per i neofiti


Voto 9



Fonte immagini: Google