Mafia è una pietra miliare nell'ambito dei videogame, colpisce sin da subito per la ricercatezza storica dell'atmosfera che ha caratterizzato l'epoca del proibizionismo
Inizialmente il titolo completo era Mafia: The City of Lost Heaven
Non uso spesso la parola capolavoro, non mi piace: penso sia abusata, ma stavolta non lesinerò giudizi entusiastici per quello che gli sviluppatori stessi definirono il "simulatore della vita da gangster". Nel 2002 (anno di pubblicazione) l'istallazione richiedeva 3 cd-rom e un computer abbastanza potente, che all'epoca significava 256 mb di ram, 64 mb di v-ram, e 1,8 gb di spazio su disco fisso (gli hard disk di taglio medio erano dell'ordine di 40-50 gb). Come lo stesso Mafia 2 è stato tolto e poi rimesso in vendita più volte sullo store di Valve (per questioni di diritti scaduti). Ma mettiamo da parte la nostalgia e andiamo al sodo: iniziamo la consueta analisi.
"La gente vuol bere - lo sapete voi, lo so io, lo sanno tutti, a me non resta che agire di conseguenza. Si parla tanto di spaccio clandestino - ma quale spaccio clandestino? Su una barca è spaccio clandestino. Nei Quartieri Alti è ospitalità. Sono un uomo d'affari io!" (Al Capone, Gli intoccabili)
Storia: impersoniamo Tommy Angelo — inizialmente un semplice tassista della fittizia città di Lost Heaven degli anni ’30 — coinvolto in un regolamento di conti tra malviventi, che lo porterà a lavorare per la Famiglia dei Salieri. Lo svolgimento ci vede intenti a narrare le nostre avventure illegali (in un bar), dinanzi al detective Norman. Ripercorriamo — con diversi flashback — le tappe principali della nostra carriera da gangster, ricca di cliché, andata in scena per quasi 10 anni. Il focus delle disavventure — dal sapore hollywoodiano — gira attorno alla figura di Don Morello, nemico principale del nostro boss.
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Mafia di Illusion Softworks - Recensione |
Gameplay: la versione pc vanta due modalità di gioco, Fatti Un Giro e Story mode
In Fatti Un Giro, per lo più, andiamo a zonzo nella Lost Heaven (realizzata sulla base della New York degli anni '30) con le auto sbloccate nella campagna principale, alla costante ricerca di clienti da soddisfare in cambio di denaro sonante.
Lo Story Mode prevede circa 20 missioni ambientate durante il proibizionismo americano; gli incarichi hanno inizio sempre dal bar dei Salieri. Recuperate le armi da Vincenzo (sgherro della famiglia), ci dirigeremo dunque al punto stabilito sulla mappa, ma sarà opportuno rispettare il codice della strada altrimenti rischieremo di essere fermati dai poliziotti. Le infrazioni minori (corsa sul marciapiede, eccesso di velocità, guida in contromano, passaggio con il rosso, o sfondamento delle insegne) saranno sanabili in due modi: pagando una multa, o provando a seminare gli sbirri. I reati maggiori (uccisioni) porteranno ad elevati livelli di allerta, prodromi di posti di blocco e diverse pattuglie aizzate contro la nostra persona.
Le missioni sono varie, e prevedono tra le altre: far saltare palazzi, riscuotere il pizzo, eliminare personaggi scomodi, bruciare mezzi di trasporto, scortare fanciulle, rubare auto, e gareggiare negli autodromi (gara che all'epoca mi diede diversi grattacapi). A proposito di veicoli, ve ne sono oltre 50 esemplari con prestazioni leggermente diversificate.
Tra le armi più interessanti annovero: Colt 1911, Smith & Wesson 27 Magnum, mitragliatrice Thompson 1928, Carabina US M1903 Springfield, fucile da cecchino M1903 A4, e fucile a pompa. Tutte le bocche da fuoco sono ben differenziate per ampiezza del caricatore, rateo di fuoco, rinculo, e precisione. L’inventario però non è illimitato, e dovremo scegliere cosa portare con noi in base alle missioni e ai nostri gusti personali.
"Fredo, sei il fratello maggiore e io ti voglio bene. Ma non ti azzardare mai più a schierarti contro la famiglia, è chiaro? Mai più" (Michael Corleone, Il Padrino)
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Mafia di Illusion Softworks - LucullusGames |
Spunto critico: censura e disinformazione
Forse non tutti si ricorderanno che Mafia — a causa del solo titolo — in Italia fu oggetto di polemiche prima ancora di essere distribuito. Erroneamente interpretato come "istigazione alla delinquenza" mise in moto la macchina della Censura, il rischio di non vedere quest’opera sul nostro territorio era reale: ma non per via della violenza, del resto c'erano titoli più forti, come lo stesso GTA (a cui era accostato spesso). Si mobilitarono — contro il titolo di 2K — l'allora presidente della Commissione Bicamerale Antimafia Roberto Centaro e l'ex sottosegretario alla Giustizia Carlo Taormina. Chiaramente non si erano realmente informati sul contenuto dei gioco, che non inneggiava assolutamente ad atti illegali: era solo un opera di finzione.
Cidiverte — distributore del gioco "fisico", in Italia — diede il là a una petizione online, per favorire il dialogo e mettere in chiaro come Mafia fosse solo un videogame, e non faceva altro che riportare su Pc le celebri atmosfere tanto apprezzate in diversi film come "C'era una volta in America", "Il padrino", "Gli Intoccabili".
Comparto grafico: l’area di gioco consta di diversi edifici tutti realizzati con una cura certosina, tanto negli interni che negli esterni. Sia il meteo (non dinamico), che i filmati d’intermezzo (realizzati con il motore di gioco) erano ben realizzati.
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Mafia: The City of Lost Heaven |
Comparto tecnico: ovviamente ora il colpo d’occhio risente degli anni trascorsi, ma le animazioni — per l’epoca — erano ottimamente realizzate; un ruolo importante l’ha giocato il motion capture nel dare fluidità ed espressività. Il motore grafico proprietario LS3D, sviluppato da Illusion Softworks garantiva un buon orizzonte visivo, e implementava dei buoni effetti particellari, soprattutto per vetri rotti ed esplosioni. Ma sono presenti tuttora, nonostante le diverse patch, diversi bug che costrinsero il sottoscritto a ripetere alcune missioni.
"Oggi hanno chiesto a te di far fuori Joe, domani chiederanno a me di far fuori te. Se questo sta bene a te, a me non sta bene" (Noodles, C'era una volta in America)
Comparto audio: le tracce audio sono eccezionali, e sempre coerenti col periodo storico di riferimento; ricordo ad esempio brani di Duke Ellington e Django Reinhardt. Di buona fattura era pure l’effettistica ambientale, e il doppiaggio.
Titolo: Mafia
Genere: Action-Adventure
Sviluppatore: 2K Czech
Editore: Gathering of Developers
Data di rilascio su pc: 29 agosto 2002 (Europa)
Commento finale: Mafia è stato un videogame incredibile, con un finale commovente e da incorniciare. L’atmosfera è riuscita a coinvolgermi come pochi altri titoli sono riusciti a fare. La trama è lineare (del resto è un titolo decisamente story-driven), ma proprio ciò ha concesso di regolare bene il ritmo delle vicende. Un approccio sandbox, alla Grand Theft Auto, sarebbe stato dispersivo.
Pro:
Contro:
- Doppiaggio
- Ricostruzione storica
- Graficamente appagante
- Narrativa emozionante
Contro:
- Diversi bug
Voto 9,4
Fonte immagini: Google