Sniper Elite V2 - Recensione - LucullusGames

Sniper Elite V2 inscena un eccezionale feeling col fucile di precisione, grazie ad un egregio lavoro sulla balistica dei proiettili 


Ai Rebellion spetta l’indubbio merito di aver dato lustro alla figura del cecchino


Già il precedente titolo aveva personalità, ma con V2 l’asticella sale. Il gameplay si fregia di altre piccole aggiunte, in grado di aumentare la profondità d’intervento, soprattutto con le mine a inciampo: ideali per coprirci le spalle nei nostri appostamenti.

Storia: impersoniamo Karl Fairburne, tiratore scelto americano, immerso nelle concitate fasi finali della seconda Guerra Mondiale. Ci troviamo in una Berlino devastata, con l’obiettivo di impedire All’U.R.S.S. d’impossessarsi degli sviluppi scientifici alla base dei micidiali missili V2 lanciati dal terzo Reich su Londra. Un plot narrativo privo d’intrecci complicati, basato più che altro su brevi briefing pre-missione: è più una sorta di cornice contestuale, per consentirci d’imbracciare un fucile di precisione ed eliminare militari di alto profilo. Non imbastiremo dunque azioni eroiche di stampo hollywoodiano, agiremo possibilmente nell'ombra. Saremo chiamati a infiltrarci segretamente in strutture tedesche, recuperare dossier top secret, ed abbattere qualsiasi soggetto si metta sulla nostra strada: russo o tedesco che sia.

Sniper Elite V2 - Recensione - LucullusGames

Alla ricerca paziente dell’agognato colpo perfetto


Gameplay: il cuore del gioco è il tiro al bersaglio. Quello ragionato, lento e meticoloso, grazie ad un lavoro eccezionale fatto sulla balistica e sui pochi ma diversificati fucili (Springfield, Mosin Nagant e Gewehr 43). A seconda dei livelli, ci saranno maggiori (o minori) indicatori a disposizione, e condizionamenti ambientali (vento e forza di gravità). Non è presente un tutorial in grado di darci le prime indicazioni: ciò potrebbe essere un problema per urenti meno avvezzi ad un approccio meno action; costoro magari opteranno per una difficoltà più bassa, onde perdere tempo per comprendere le meccaniche sottostanti. Poiché l’esperienza si basa sul trial & error, l’idea di sfruttare 2 run non è sbagliata: magari prima si può provare una difficoltà intermedia e poi spingersi alla massima soddisfazione. Sconsiglio la più bassa poiché sarete praticamente invincibili, perdendo qualsiasi gusto nella contesa, rendendo piatta l’intera esperienza con traiettorie inverosimilmente sempre dritte.
In caso di colpo perfetto, partirà un rallenty sulla traiettoria che riprenderà il proiettile sin dall'uscita della canna, fino all’impatto col corpo del nemico, mostrandoci una sorta di scansione a Raggi X dei danni interni (a mò di fatality di Mortal Kombat).
Gli avversari possono essere abbattuti anche sfruttando i colpi di rimbalzo, mine e bombe o attraverso danni ambientali (taniche di benzina nelle loro vicinanze).
Tra gli indicatori ne troviamo 3 particolarmente interessanti: il tag dei bersagli, da sfruttare tramite l'uso del binocolo (fondamentale per studiare la situazione prima di agire); il segnale di forti rumori (bombardamenti, campane) che ci invita a colpire anche con le armi da fuoco rumorose nelle immediate vicinanze di gruppi nemici (là dove - di norma - sarebbe più saggio un'azione silenziata); e la possibilità di svuotare i polmoni trattenendo il respiro (per una concentrazione migliore nei tiri delle lunghe distanze).
Non mancano poi varie trappole, pistole silenziate e fucili d’assalto; nonchè la possibilità di nascondere i corpi. Da non sottovalutare la possibilità di tirare un sasso per disorientare l’avversario, tecnica tanto semplice quanto efficace; spesso emarginata nei titoli stealth.

Danni ai Raggi X


Killcam a dir poco spettacolare


I.A: ad alte difficoltà i cecchini avversari sono ossi duri, mentre il resto della milizia non brilla particolarmente; comunque la resistenza ai danni cresce esponenzialmente. A qualsiasi difficoltà, se farete rumore si avvieranno tecniche di accerchiamento. E' però inspiegabile che effettuando tiri dalla lunga distanza, questi permettano subito agli avversari di carpire la nostra posizione.

Comparto grafico: le mappe sono spesso troppo piatte e prive di particolari, a volte pure monotone nel tema ambientale principale; il gioco di luci e ombre è invece buono. Personalmente non ho trovato azzeccato l’uso di colori caldi, principalmente perché in completo disaccordo con l’atmosfera, e secondariamente perché hanno reso difficile individuare i lingotti d’oro (collezionabili) tra le macerie di similare colore.

Comparto tecnico: si affida al motore proprietario Asura. Le texture sono in bassa definizione, con un risicato numero di poligoni ambientali. Ottima l’implementazione dell’illuminazione dinamica.

Comparto audio: sufficiente per il parlato, decisamente migliore per l’effettistica.

Titolo: Sniper Elite V2
Genere: Tps Tattico
Sviluppatore e Editore: Rebellion 
Data di rilascio su pc: 4 maggio 2012 

Commento finale: si tratta di uno shooter tattico, in cui impersonare un cecchino, e non ci sono molti prodotti di questo tipo sul mercato; ciò nonostante si tratta di un'ottima prova per un brand che sta sicuramente crescendo nel tempo

Pro:

  • Approccio tattico
  • Balistica dei proiettili
  • Killcam
  • Livello di sfida (massima selezione, massima soddisfazione)


Contro: 

  • Un pò spoglio nella veste grafica


Voto 8,1



Fonte immagini: Google